Cartone ondulato: voce narrante di una storia

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Dagli esordi negli anni ’50 del secolo scorso, alla stampa digitale di oggi: nata come scatolificio, ICO Industria Cartone Ondulato è cresciuta fino a diventare un produttore integrato, in grado di guardare al di là dei confini di un mercato “maturo” per antonomasia. Puntando da sempre a realizzare un materiale di qualità, si distingue per l’offerta di soluzioni cartotecniche fuori dagli schemi.
Ce lo racconta Rita Lancia.

L.G.

Oggi, ICO Industria Cartone Ondulato - headquarter a Pianella in provincia di Pescara - è una realtà di riferimento in Italia nella produzione di imballaggi e scatole in cartone ondulato, ma anche di espositori da banco, POP e materiali espositivi in genere... tutti personalizzabili, ovviamente. E questo in virtù degli investimenti di carattere tecnologico e gestionale che ne hanno scandito la storia (si veda al proposito il testo di spalla, Ndr).

Come spiega Rita Lancia, uno dei quattro soci dell’azienda di famiglia di cui è Presidente Leonida (il maggiore dei fratelli), nonché responsabile marketing della società:

«Noi nasciamo come produttori di imballaggio tradizionale, realizzato con cartone ondulato a una e a due onde; produciamo infinite varietà di formati con diverse tipologie di onde, sulla base delle richieste specifiche. Puntiamo sempre e comunque alla qualità, oltre a proporre al mercato qualcosa che, finora, non si è fatto col cartone ondulato dato che, con una progettazione idonea che curiamo internamente nell’ICO_Lab , il dipartimento dedicato), possiamo realizzare prodotti monomateriale molto gradevoli ed efficaci sul piano comunicativo».

«In particolare - prosegue Lancia - potendo contare su tecnologie allo stato dell’arte come l’ondulatore Agnati Quantum2 installato a Pianella, realizziamo fogli con onda “N” (di spessore inferiore rispetto alla microonda, tanto da essere scambiato, a volte, per cartoncino, Ndr). Si tratta di un materiale perfettamente planare e senza imperfezioni, che garantisce ottima stampabilità e che, a parità di grammatura, ha una consistenza maggiore».

Ed è proprio l’abbinamento dell’N-flute con la stampa digitale, realizzata con l’altra macchina di punta in funzione nello stesso stabilimento - ovvero una stampante digitale HP - ad aver dato ulteriore impulso alle attività di ICO, che ha saputo con questo definire standard tecnici e qualitativi, innovativi per l’imballaggio in cartone ondulato, oltre ad aprirsi a nuovi mercati.

«Siamo stati tra i primi cinque produttori al mondo ad aver acquistato nel 2019 questa macchina, che attualmente stampa fogli fino ad un formato di 1.320×2.500 mm, con inchiostri a base acqua e che “viaggia” alla velocità di 90 m/min» puntualizza Rita Lancia. «Da allora, grazie alla fattiva collaborazione con HP che ci ha riconosciuto competenze e abilità, abbiamo contribuito a far evolvere la tecnologia, ottimizzando sul campo la produttività, pur lasciando inalterato l’eccellente standard della resa grafica e cromatica, paragonabile all’offset».

Insieme alla capacità di ottenere il meglio dalle nuove tecnologie, ICO mette sul piatto anche una chiara visione di crescita e una non comune attitudine al servizio:

«Accreditati da tempo come fornitori affidabili e proattivi presso le grandi aziende food e farma del territorio, abbiamo sfruttato al massimo la prossimità logistica con i nostri stabilimenti, di cui abbiamo tracciato le linee di sviluppo, oltre a fornire un servizio di recupero e riciclo di imballaggi obsoleti per i nostri clienti, in un’ottica di circolarità: lo stabilimento di Pianella sta crescendo nei nuovi segmenti di mercato, affini a quello storico. In parallelo, gli stabilimenti di San Giovanni Teatino e di Foggia sono oggetto di ulteriori ammodernamenti e si stanno consolidando nel business tradizionale».

Una crescita controllata

Per meglio inquadrare il presente di ICO Industria Cartone Ondulato, ripercorriamo, seppur in un excursus storico sintetico, le dinamiche che ne hanno segnato l’evoluzione.

ICO nasce in Abruzzo nel 1952 su iniziativa di Loreto Lancia che, nel cartone ondulato, aveva riconosciuto le potenzialità di “materiale del futuro”, utile a creare scatole facili da trasportare e resistenti, alternative agli allora tradizionali contenitori di legno.

Il primo insediamento è collocato a San Giovanni Teatino (CH). All’inizio degli anni ’70, installa la prima macchina ondulatrice e, alla fine dello stesso decennio, una cartiera, per poi aggiornare progressivamente il parco macchine con importanti investimenti, a sostegno di una produzione di qualità: slotter, casemaker, fustellatori, piega-incolla…

Al consolidamento del business è corrisposta, nel corso del tempo, una politica di espansione per vie esterne, come l’acquisizione nei primi anni 2000 di uno stabilimento a Foggia, specializzato nella produzione di cassette per ortofrutta, e nel 2005 l’ampliamento dell’attività in Abruzzo con un nuovo e più moderno plant a Pianella (PE), dove sono state impegnate importanti risorse per l’efficientamento e la modernizzazione dei processi produttivi.

Tra gli asset innovativi ci sono un ondulatore (Quantum2), molto evoluto dal punto di vista tecnologico e in funzione presso lo stabilimento di Pianella, la stampante digitale HP C550 PageWide single-pass, che consente a ICO di presidiare il mercato con prodotti “ad alto potenziale di immagine” nonché il magazzino verticale, che funziona da “polmone” per il semilavorato tra l’ondulatore e il converting.

Di seguito i numeri che ne definiscono oggi la struttura e le potenzialità:

  • 450.000 m2 di cartone prodotto ogni giorno;
  • 75.000 m2 la superficie occupata dagli stabilimenti di produzione;
  • 250 t di carta riciclata ogni giorno;
  • 500 gli ordini processati ogni giorno;
  • 90 milioni di euro il fatturato 2023;
  • 250 collaboratori diretti.

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