Un impianto “light” per dolci di marzapane

Dal progetto di un impianto particolarmente compatto, ad alta automazione e con cambi formato semplici -  studiato per confezionare dolci di marzapane e cioccolato della Niederegger - prende avvio una  gamma di macchine Schubert denominata lightline. 

Con sede a Lubecca e oltre 200 anni di storia alle spalle, Niederegger è specializzato nella produzione di eccellenze gastronomiche: dolci di marzapane in tutte le forme, cioccolato gianduia e tartufi di cioccolato croccante ripieni.

Dato che maggior parte delle specialità è destinata al commercio - in particolare i classici dolcetti di marzapane, presentati in eleganti confezioni rosse, bianche e oro - il produttore tedesco investe da sempre nell’automazione dei processi di confezionamento. Da molto tempo si affida a Gerhard Schubert GmbH (nome di spicco nel mercato delle macchine confezionatrici top-loading), che ha fornito una linea TLM per confezionare i dolcetti negli eleganti astucci di cartoncino. Ciò che mancava, tuttavia, era l’automazione dell’ultima fase del confezionamento, ovvero l’inserimento delle scatole nei cartoni per la spedizione. Da circa un anno, questa lacuna è stata colmata grazie a una nuova macchina TLM Schubert, che consente di preparare imballaggi da trasporto con la massima efficienza.

Poco ingombro, massima resa

La prima problematica affrontata dai progettisti della Schubert era la cronica mancanza di spazio in un sito produttivo trasformato nel corso del tempo, ma mai ampliato. Quindi, come ricorda Werner Schäfauer, sales account manager Schubert, l’opzione era di scegliere una soluzione molto compatta per confezionare le scatole complete da spedire in uno spazio il più contenuto possibile.

In seconda battuta, il costruttore tedesco ha dovuto tener conto di sei diversi formati da lavorare su un’unica linea (accomunate da un’immagine consolidata, e tradizionale, le scatole dei dolci Niederegger differiscono per dimensioni e forme).

Da queste considerazioni è scaturito il progetto che ha portato Schubert a sviluppare la prima macchina della nuova gamma lightline, con l’obiettivo di offrire un impianto TLM di alta qualità per compiti di confezionamento standard (formazione, riempimento e chiusura dei cartoni), composto da tre tipi di macchine: l’incartonatrice, il flowpacker e la linea picker, tutte basate su moduli TLM pre-configurati.

Una macchina compatta per tutti i formati

Alla Niederegger ora le scatole pieghevoli provenienti direttamente dalla linea confezionatrice entrano trasversalmente nella nuova macchina su una corsia, appoggiate su un lato. Qui una catena di raggruppamento, dotata di celle di formazione a cambio rapido, le posiziona in verticale. A seconda del formato, il numero di scatole necessarie viene spinto dallo spingitore trasversale fuori dalla catena e riunito in un blocco, che viene prelevato da un robot F2 e riposto nel cartone. Centrando il cartone, si garantisce l’alta precisione e si evita che le scatole si incastrino.

A seconda della grandezza delle confezioni di cioccolatini, cambiano il numero e l’orientamento delle scatole americane che, sulla base del formato da lavorare, devono essere ruotate. Per questa applicazione, Schubert ha progettato una piccola particolarità: un aggregato integrato nella macchina ruota i cartoni già formati su un dispositivo separato, così che la rotazione non debba essere eseguita dal robot durante la formazione. Si tratta di un particolare costruttivo che consente di utilizzare un utensile più leggero e semplifica anche il cambio formato.

La macchina TLM è programmata dunque per sei formati diversi. In ogni cartone vengono inserite cinque, otto, dieci o dodici scatole di cioccolatini, a volte in verticale e a volte in orizzontale, su uno o due strati. I robot dell’impianto lavorano fino a dodici cartoni al minuto, preparandoli per la spedizione. Il cambio formato dell’incartonatrice lightline dura solo cinque minuti.

Per il design “light” dell’intero impianto, si è rivelato prezioso il magazzino frontale che, liberando il passaggio laterale, garantisce maggiore libertà di movimento nonostante il poco spazio disponibile nel laboratorio di produzione.

La prima di questo tipo. Dall’installazione alla Niederegger nel dicembre 2018, l’incartonatrice lightline ha dimostrato sul campo la propria efficienza. Nonostante si tratti di un progetto nuovo per Schubert, non ha le caratteristiche tipiche del prototipo (telaio non standardizzato o componenti non uniformi); si tratta di una macchina perfettamente funzionante e che comprende i componenti collaudati del sistema TLM Schubert. Il che esalta un aspetto particolarmente funzionale dell’intera produzione Niederegger. Come afferma il direttore Kai Röblitz «L’investimento nella nuova macchina Schubert è stato molto conveniente e l’incartonatrice lightline è il completamento ideale dei nostri processi di automazione, con il conseguente aumento di capacità produttiva».

Dal lancio della macchina, anche altri produttori sono arrivati a queste conclusioni e, nel mondo, sono già in esercizio oltre 30 macchine lightline.

Lightline: semplice, veloce e compatta

Messa a punto da Schubert, la gamma di macchine lightline consente di confezionare i prodotti in formati definiti. L’incartonatrice lightline svolge il ruolo classico della formazione, riempimento e chiusura dei cartoni. La linea picker lightline è un pick & place ad alte prestazion destinato al prelievo e al deposito dei prodotti nei vassoi; insieme al flowpacker, consente di confezionare i prodotti in flowpack.

Queste macchine si basano su moduli TLM pre-configurati, che ne semplificano la progettazione, l’installazione e il montaggio, riducendo anche i tempi di avviamento dell’impianto. Come tutte le soluzioni Schubert, anche le lightline sono scalabili: la portata individuale può essere infatti adeguata aggiungendo ulteriori moduli.

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