Risparmiare con l'high tech

Obiettivo Aipia: abbattere i costi della supply chain e aumentare il fatturato degli associati grazie al ricorso a soluzioni di imballaggio ad alta tecnologia.

La Active & Intelligent Packaging Industry Association - AIPIA è un'associazione giovane, nata all'inizio del 2012 per volontà dal suo attuale direttore, Eef de Ferrante. Alla luce di un’esperienza personale presso associazioni e piattaforme industriali di logistica hi-tech, de Ferrante ha colto l'importanza delle tecnologie di packaging nella catena di fornitura, e dopo ulteriori approfondimenti è giunto alla conclusione che molte tecnologie A&IP (Active & Intelligent Packaging) non stessero aspettando altro che un maggior sviluppo commerciale. Da qui, la costituzione di AIPIA. Missione dichiarata: Aipia: abbattere i costi della supply chain e aumentare il fatturato degli associati grazie al ricorso a soluzioni di imballaggio ad alta tecnologia. E il fatto che, in poco tempo, l'organizzazione abbia raccolto oltre 400 membri, inclusi grandi marchi e aziende di packaging del segmento blue chip, dimostra che ha davvero colmato una lacuna.
Prossimamente, alla fiera FachPack a Norimberga, l’associazione terrà il suo primo congresso (si veda il box).
Intervista esclusiva a Eef de Ferrante che, oltre a considerazioni di mercato, propone interessanti spunti di riflessione in merito all’A&IP.

Può illustrarci cifre o statistiche sulle dimensioni del mercato del packaging attivo e intelligente? Quanto è cresciuto l'uso dell'A&IP e quali le proiezioni sulle potenzialità di crescita?
Sono stati condotti svariati studi al riguardo finora, alcuni dei quali hanno analizzato aspetti specifici come l'identificazione a radio frequenza (RFID) o gli Smart Pack. Un recente sondaggio condotto da Visiongain stima che, entro il 2016, il settore A&IP si aggirerà intorno ai 17,3 miliardi di dollari in valore nell'ambito di un mercato globale che vale più di 800 miliardi di dollari. Si prevede che, nell’insieme, il settore crescerà del 7,7% annuo, arrivando a oltre 60 miliardi di dollari entro il 2021. Non appena le catene della distribuzione si renderanno pienamente conto dei benefici che l'A&IP porta in termini di sicurezza e migliore gestione delle forniture, con una riduzione degli sprechi e delle "perdite" (anche relative ai furti), il mercato crescerà a dismisura.

Quali sono le forme di A&IP più comuni attualmente sul mercato?
Cerchiamo di fare anzitutto una distinzione tra “attivo” e “intelligente”, ma talvolta i due termini non sono disgiunti. "Attivo" si riferisce ai dispositivi di sicurezza e anti-contraffazione, scavenging di ossigeno, indicatori di tempo/temperatura, materiali innovativi e, non meno importanti, alle nanotecnologie. Con packaging "intelligente" intendiamo invece sensori/RFID, mobile commerce, telecomunicazioni/TIC, monitoraggio delle spedizioni e, non ultimo, l'elettronica stampata, i cui recenti sviluppi la rendono davvero interessante.
Gli A&IP si inseriscono peraltro in un mercato globale, dove alcune "regole" stanno cambiando, a partire dalla maggiore attenzione agli sprechi alimentari nella catena della fornitura fino alla necessità di contrastare l'ondata di prodotti falsi e contraffatti comune a vari settori (farmaci, cosmetici, vini, alcolici).
 
Quanto costa adottare l'A&IP? Quali i vantaggi, in termini di risparmio o di compensazione delle spese sostenute per implementarle?
La tematica “costi vs. benefici” è centrale per Aipia. E se nel recente passato le tecnologie RFID hanno creato qualche problema in questo senso (il costo dei tag oscilla tra i 5 e i 10 centesimi di euro) ma anche per alcuni limiti strutturali come la fragilità, la discontinuità di prestazioni in ambienti umidi o freddi e la leggibilità sulle lunghe distanze, oggi, grazie alla ricerca, l'ultima generazione di tag è di gran lunga migliore. Tuttavia a nostro avviso, la vera rivoluzione sta nell'elettronica stampata: se produrre un tag costa ancora diversi centesimi, il prezzo della stampa è infinitamente inferiore e un tag stampato è anche più semplice da applicare. Anche in questo caso vanno migliorati alcuni aspetti (velocità della stampa, inchiostri, substrati) ma la soluzione non è affatto lontana. Crediamo che il tagging item-level sia solo questione di tempo e basterà che una sola grande catena lo adotti, per aprire la strada ad altri.
Allo stesso modo, sul fronte dell’imballaggio “attivo”, se sarà possibile ridurre gli sprechi di cibo nella catena di fornitura grazie all'identificazione delle merci prima che vadano a male o arrivino al rivenditore, o se si potrà testimoniare la qualità e la durata di stoccaggio con indicatori di condizione piuttosto che con le etichette (dove sono semplicemente riportate le scritte "da consumarsi preferibilmente entro" o "vendere entro"), allora i risparmi economici sarebbero enormi. Ancora maggiore sarebbe l'impatto sul mercato dei farmaci. Al proposito ricordo che il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito stima uno spreco di 300 milioni di sterline dovuto ai farmaci non usati. E negli Stati Uniti si ritiene che il 40% dei farmaci somministrati non vengono assunti dai pazienti. Se l’adozione di tecnologie A&IP riuscisse a ridurre questi sprechi, migliorando la consapevolezza del paziente, il beneficio sarebbe altissimo.

Quali fattori deve tenere in considerazione il titolare di un marchio per decidere di usare un imballaggio A&IP?
Certamente il costo, sebbene la salvaguardia della reputazione e la garanzia di autenticità dei prodotti siano fattori altrettanto decisivi. Tutti abbiamo potuto constatare i costi e i danni causati dalle allerte su alcuni alimenti e dal loro ritiro dal mercato, così come conosciamo bene il valore dalla contraffazione per molti marchi di lusso...
Da non dimenticare, inoltre, il potenziale dell'A&IP come strumento di marketing. Basti pensare all'uso dei codici QR e dei tag NFC che interagiscono con gli smartphone, che risultano in crescita. Queste tecnologie consentono, tra l’altro, di acquisire dati sensibili sui comportamenti d'acquisto in modo immediato, dato che il consumatore non deve far altro che eseguire una scansione del prodotto e l'informazione arriva a destinazione. Scannerizzare con il proprio smartphone i codici QR renderebbe possibile leggere le avvertenze sulle confezioni di medicinali o le istruzioni di montaggio , evitando il ricorso a costose etichette di carta, stampate magari in 16 lingue.
 
C'è qualche resistenza da parte dei titolari di marchi o dei produttori di beni a introdurre tecniche A&IP?
Il fatto che Aipia abbia raggiunto in soli 12 mesi la quota di oltre 400 membri, in maggioranza titolari di grandi marchi e aziende di packaging, è una risposta implicita alla domanda. In realtà, l'associazione sta lavorando a stimolare una diversa forma mentis: adottare le nuove tecnologie A&IP consente infatti di modificare la concezione del packaging come “costo” o come “un qualcosa che sta intorno a un prodotto”, trasformandolo in uno strumento “attivo” di marketing. E anche se cambiare mentalità richiede tempo, è evidente che la trasformazione è ormai avviata.

Congresso AIPIA: come e perché
In programma a Norimberga dal 23 al 25 settembre, nel corso della mostra tecnologica FachPack, il primo congresso dell'associazione Aipia si prospetta come un evento unico nel suo genere, sia per i temi sul tavolo sia per la rappresentatività di quanti interverranno.
Come sottolinea Eef de Ferrante «in un'unica soluzione abbiamo infatti radunato i nomi di punta nello sviluppo di A&IP, per discutere di ciò che già esiste ne di ciò che a breve sarà disponibile sul mercato. Prenderemo in esame gli strumenti per la lotta alla contraffazione e la loro affermazione in campo commerciale, l'efficienza delle catene di fornitura e le soluzioni tipologie di packaging per il retail. Si parlerà di nanotecnologie e di come il loro impiego potrà portare ulteriori benefici ai materiali da imballaggio, riducendo per esempio la necessità di overpackaging o di consumo energetico nella produzione di film.  
L'incontro sarà uno scambio di idee e opinioni tra titolari di marchi del calibro di Nestlè, McDonalds, Bayer e Marks & Spencer, e tecnici e sviluppatori. È previsto anche il lancio di un nuovo packaging intelligente.
Mai prima d'ora l'intero mondo A&IP si era riunito per un dibattito di portata così ampia. Oltre a esaminare le questioni più importanti, potremo stabilire un programma per l'ulteriore commercializzazione delle tecnologie e su come metterla in pratica in modo efficace».
Per informazioni  sul programma, l'elenco degli oratori e delle presentazioni, il modulo di prenotazione rimandiamo al sito http://www.aipia.info

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