Innovazione da export

MACCHINE PER IL FARMA Con il supporto di Schneider Electric, partner principale in materia di automazione, GF SpA cresce sui mercati orientali e occidentali, grazie a una serie di scelte vincenti sul piano tecnologico, del posizionamento e del servizio. l.g.

La società GF SpA si sta imponendo all’attenzione dei mercati per il forte impulso impresso agli affari da una serie di scelte strategiche “indovinate”, a partire dalla rifocalizzazione del core business sulle macchine per il trattamento di contenitori di PP, che le ha aperto le porte del grande mercato cinese. Determinanti gli investimenti in R&S, a cui fra l’altro si deve un brevetto impostosi all’attenzione delle multinazionali del farma, e il contributo dell’Ufficio Elettronico, supportato dalla collaborazione di un fornitore eccellente.

«Malgrado la forte espansione - spiega il dottor Marco Serventi, titolare e Direttore Vendite della società, nonché figlio del fondatore - abbiamo deciso di mantenere la gestione interna di tutte le fasi produttive, dalla definizione delle specifiche con il cliente, passando per la progettazione e realizzazione della macchina, fino al collaudo finale. Si tratta di una scelta che ci distingue dagli altri operatori e che spesso “fa la differenza” anche in fase di trattativa commerciale, soprattutto in un settore in cui la richiesta di personalizzare la commessa è all'ordine del giorno».
GF, dunque, costrisce tutto “in casa” e si è dunque dotata di tutte le apparecchiature necessarie alla lavorazione del metallo, centro di tornitura, fresatura e controllo numerico compreso. E non è solo la capacità di servizio ad avvantaggiarsene: «GF si è affermata come realtà fortemente innovativa. Lo testimonia, fra l’altro, l’importanza dell’Ufficio Elettronico, vero cuore dell’azienda, istituito per «demandare all'elettronica la movimentazione degli organi che fanno parte della macchina», come spiega il suo responsabile, Gabriele Neva.

Il partner giusto
La centralità dell’elettronica ha imposto una severa selezione dei fornitori: «Come molte altre realtà dell'automazione industriale che devono dotare le proprie macchine di dispositivi di motion - dichiara Neva al riguardo - anche GF lavora a stretto contatto con Schneider Electric. Dopo una prima esperienza positiva durante la produzione di un tappatore ad avvitamento, ci siamo rivolti a quella che allora si chiamava Elau per “evadere” una commessa molto grande affidataci da un importante gruppo farmaceutico tedesco. Del supporto Elau, che comprendeva anche un corso sulla tecnologia PacDrive e l’affiancamento di un tecnico specializzato, abbiamo apprezzato anzitutto l’affidabilità e la capacità di individuare con immediatezza nella soluzione PacDrive tutte le funzionalità necessarie a soddisfare le esigenze di motion avanzato delle macchine GF. Da allora Schneider Electric è diventato il nostro partner principale per lo sviluppo di tutte le commesse, tanto che oggi il 90% delle macchine che produciamo montano i loro componenti».
Il più importante consiste nell’architettura PacDrive M, composta da servo moduli con azionamento integrato iSH. La tecnologia PacDrive per il motion control e il controllo degli assi consente, infatti, di disporre del moto sincronizzato, delle funzionalità PLC e delle funzioni di robotica su una singola piattaforma hardware e software. A questo si aggiunge una vasta gamma di azionamenti monoasse Lexium 32 o di soluzioni stand-alone con azionamento integrato, i motori Icla.
1. Riempimento
flaconi in vetro

2. Rotary Washer Machine
Lavaggio automatico dei contenitori in vetro o plastica

3. Syfill series
Trattamento siringhe sterili

Caratteristiche e vantaggi
Neva ne illustra le caratteristiche e i vantaggi conseguenti. «Icla è un motore compatto e di piccole dimensioni, che ben si presta ad essere montato su una giostra rotante ad alta velocità per l'ispezionamento dei prodotti. Si tratta di un motore estremamente versatile e ideale per essere integrato in un'architettura modulare e con un bus di campo». Icla ha sostituito gli organi di movimentazione a cinghia, poco flessibili e inadatti alla progettazione di una macchina GF ad alta tecnologia e precisione, equipaggiata anche di telecamere per l'acquisizione delle immagini necessarie al controllo dei liquidi nei contenitori. «Dotati dell'elettronica a bordo - precisa l’ingegnere - è possibile collegare una rete di motori risparmiando in cablaggio e sui tempi di montaggio e programmazione».
Analoghe considerazioni riguardano la tecnologia modulare iSH del PacDrive M: «I principali vantaggi di questa soluzione - spiega infatti Neva - sono la scalabilità dell’architettura e il fatto che i motori vengano montati a bordo macchina, evitando di dover ampliare il quadro elettrico». Un dettaglio, quest’ultimo, che diventa determinante nella tipologia di macchine realizzate da GF, con risvolti positivi sia nell'ingombro sia nella facilità di gestione delle operazioni a partire dall'azionamento stesso.

La tecnologia iSH è stata impiegata dall’azienda parmense anche per lo sviluppo di un robot SCARA utilizzato per il riempimento delle siringhe. Si tratta di una macchina complessa, che comprende una coppia di organi in grado di compiere rotazioni di 360 gradi, in cui l'uso di iSH è stato determinante, dal punto di vista essenziale delle prestazioni e della gestione, oltre che per l'ubicazione prevista del motore. È frutto del lavoro dell’ufficio di progettazione meccanica della GF, guidato dall’ingegner Sorrentino, e sfrutta al meglio il sistema PacDrive M ovvero la soluzione Schneider Electric nata proprio per pilotare macchine complesse.
«Le nostre macchine - precisa Neva - devono disporre di un'architettura modulare, in grado di interfacciarsi anche con dispositivi e componenti di altre aziende come, ad esempio, i bus di campo più diffusi. Grazie ad essa impieghiamo Sercos - un bus ad alte prestazioni per la parte di automazione e motion - ma possiamo gestire anche organi e componenti collegati in Devicenet o in Profibus, oltre che in CANopen che è il protocollo standard utilizzato da Schneider Electric».

L’elenco dei vantaggi comprende molte altre voci. Gli ingegneri di GF apprezzano molto, ad esempio, anche la possibilità di utilizzare librerie software a seconda delle esigenze. Si tratta di una soluzione ideale per chi, come GF, costruisce macchine seguendo una logica modulare, in quanto permette di sfruttare basi già pronte, testate e validate, e di implementarle in base alle diverse necessità anziché ripartire da zero ogni volta, lasciando il progettista libero di concentrarsi sullo sviluppo della macchina e delle sue dinamiche. Non solo: l’utilizzo di librerie consente di sviluppare un software composto da moduli standard diffusi a livello globale, che si possono implementare, modificare e riutilizzare per nuove applicazioni. «Grazie alla modularità delle librerie software qualunque tecnico specializzato può intervenire, anche non conoscendo nel dettaglio la singola applicazione».
E non è tutto. GF è un’azienda dinamica e attenta agli sviluppi tecnologici e prefigura nuove occasioni di collaborazione con Schneider Electric: «fino ad oggi abbiamo utilizzato il sistema PacDrive M - dichiara Neva - ma ora stiamo valutando il passaggio alla nuova piattaforma PacDrive 3 insieme all’utilizzo dei servo moduli ILM ad azionamento integrato».                    

GF: sviluppo record
GF SpA è una realtà italiana di rilievo, con sede a Solignano (Parma), attiva da più di trent'anni nel mondo dell'automazione industriale e specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine di processo, controllo qualità e imbottigliamento nel settore farmaceutico. Negli ultimi anni l'azienda si è resa protagonista di una crescita esponenziale, che ha visto il fatturato 2011 salire a 20 milioni di euro e il numero dei dipendenti quadruplicare, da 25 a 100. All’origine dello sviluppo, la focalizzazione sulle macchine per il trattamento di contenitori in polipropilene, con un successo favorito dall'apertura del mercato farmaceutico cinese, il primo al mondo a valutare il possibile utilizzo delle materie plastiche confezionare soluzioni infusionali. Si è trattato, come prevedibile, di un’opportunità rilevante, che ha valorizzato il know how di GF; l’azienda è, infatti, uno dei pochi fornitori al mondo a realizzare giostre rotanti da oltre 6.000 pz/h. Al cuore della soluzione, un sistema brevettato in grado di soddisfare le esigenze produttive più elevate, che ha suscitato l’interesse dei grandi gruppi farmaceutici internazionali.

Automazione “green” per il farma
L’Achema di Francoforte è l’appuntamento per eccellenza della chimica mondiale, farmaceutica compresa. L'ultima edizione (18-22 giugno 2012), ha impegnato GF da protagonista: «Abbiamo investito molto in questo evento - dichiara il titolare della società, Marco Serventi - allestendo uno spazio considerevole dove abbiamo presentato cinque soluzioni di rilievo, tutte equipaggiate con tecnologia PacDrive M e servo moduli iSH di Schneider Electric per un totale di una trentina di motori». Ma la partnership con Schneider Electric ha mostrato anche nuovi risvolti “verdi”, consentendo a GF di presentare un PC Panel Magelis in grado di visualizzare e storicizzare i consumi della macchina, focalizzando così l'attenzione sul risparmio energetico, proprio grazie all'uso della tecnologia iSH. «Le nostre soluzioni possono essere classificate come Green Machine per il modo peculiare di sfruttare le potenzialità dell’elettronica allo scopo di conseguire la massima efficienza energetica", spiega il direttore dell’Ufficio Elettronico, Gabriele Neva. «Quando il motore - ad esempio - è in fase di frenatura, l'energia prodotta non viene dispersa in calore bensì immagazzinata e resa disponibile per i motori che devono invece accelerare. Con risparmi davvero sensibili: secondo i dati rilevati dal sistema di misurazione di Schneider Electric, i consumi si sono ridotti di circa il 40%».

 

Il nostro network