Progettare macchine automatiche
Bosch Rexroth affianca i costruttori nel processo di creazione e produzione di macchine per il confezionamento, sfruttando simulazioni virtuali, elaborazione dati e intelligenza artificiale.
Le aziende che si occupano di imballaggio hanno la necessità di sviluppare in breve tempo macchine o linee idonee al confezionamento di uno specifico prodotto e, spesso, non è facile trovare un compromesso tra l’esigenza di alta personalizzazione e le scadenze sempre più stringenti del mercato.
Bosch Rexroth è riuscita a definire un processo di lavoro a fianco dei costruttori di macchine, così da consentire loro di rispondere nei tempi e nei modi adeguati alle richieste degli utilizzatori.
Le fasi del processo
In prima battuta, la progettazione viene simulata in modalità virtuale, così da poter apportare le eventuali, opportune modifiche, valutandone la congruità con le specifiche di progetto.
Nella seconda fase, si realizza la macchina, aggiungendo i componenti già identificati durante la fase di simulazione.
Infine, una volta che la macchina è creata, nella fase di commissioning si monitorano e si ottimizzano le performance attraverso l’analisi dei dati, impostando anche le logiche di manutenzione predittiva.
“Virtualizzare” per risparmiare
Oggi, la fase più importante è quella di virtualizzazione della macchina. In questo contesto, Bosch Rexroth è in grado di fornire al costruttore la virtualizzazione di tutti i componenti, permettendo così di simulare completamente il comportamento della macchina, con risparmio di tempo e costi di sviluppo.
Grazie alla piattaforma di automazione ctrlX AUTOMATION è possibile non solo valutare il comportamento fisico dei componenti, ma testare completamente il software di macchina in un mondo virtuale, riducendo dell’80% i tempi di commissioning.
Flusso di dati e intelligenza artificiale
Nel mondo dell’imballaggio è fondamentale l’utilizzo delle tecnologie connesse. In quest’ottica tutti i prodotti della piattaforma ctrlX AUTOMATION sono stati sviluppati per generare e inviare dati. L’utilizzo di ctrlX IoT permette di raccogliere dati che arrivano da PLC, telecamere o altri dispositivi e, in ottica di edge computing, trasformarli in informazioni. Queste informazioni possono essere poi salvate su database locali o inviate a servizi cloud-based per sfruttare, ad esempio, logiche di predictive maintenance, business intelligence o OEE optimization.
L’ultima frontiera è l’intelligenza artificiale: gli algoritmi di AI possono essere installati direttamente all’interno del controllo della macchina e andare a ottimizzare in autonomia i processi produttivi o anticipare eventuali problematiche durante l’utilizzo della macchina stessa.