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Le voci dei costruttori a Ipack-Ima e l'analisi sull'andamento del comparto macchine automatiche per imballaggio proposta da Ucima. Questo il contributo all'aggiornamento che ItaliaImballaggio intende offrire agli operatori del settore.
Seconda puntata del servizio dedicato a Ipack-Ima 2003, avviato sul fascicolo di giugno con la panoramica su imballaggi e materiali. Nelle pagine che seguono diamo ampio spazio alle opinioni di costruttori e distributori di macchine, componenti e accessori: una rassegna di tecnologia, suddivisa per grandi aree merceologiche e scandita dallordinamento alfabetico, che trova compimento nella sezione "Memo" della rivista di questo mese.
Valutando nell'insieme il tenore dei contributi, ci pare doveroso rendere un commento positivo sull'andamento dell'evento fieristico. Nonostante l'affluenza di pubblico più contenuta rispetto all'edizione precedente (non dimentichiamo che si era tutti in attesa di una guerra, che sarebbe scoppiata di lì a pochi giorni) gli espositori hanno espresso soddisfazione per la qualità dei contatti e del giro d'affari generato dagli incontri.
Va inoltre sottolineato un diffuso "impegno in tecnologia", sfociato nella presentazione di numerosi sistemi innovativi, che rendono giustizia tanto al dinamismo dell'industria nazionale quanto a Ipack-Ima come vetrina internazionale dell'imballaggio. Dinamismo e impegno che, peraltro, trovano riscontro nei dati di consuntivo e previsione elaborati da Ucima, presentati nel corso dell'assemblea annuale di fine giugno. Riprendiamo dalla relazione del presidente Marco Vacchi, le cifre e i commenti che restituiscono al meglio le dinamiche del comparto macchine per il confezionamento e l'imballaggio.
Soddisfazione per il 2002
Lindustria italiana delle macchine per il confezionamento e limballaggio, anche in un anno difficilissimo come il 2002, ha continuato a crescere a un ritmo elevato.
Il fatturato è aumentato di poco meno del 5% sullanno precedente, grazie alla crescita delle quote di mercato sia allestero sia in Italia. Le esportazioni hanno segnato un +5% e le consegne sul mercato interno un +4% (a fronte di un calo delle importazioni, per il secondo anno consecutivo). Lattivo della bilancia commerciale di settore ha superato per la prima volta i 2 miliardi di Euro.
Stando alle parole di Vacchi, in un quadro di generale incertezza, i risultati positivi sono riconducibili fondamentalmente a due fattori, a prescindere ovviamente dai meriti per l'elevato livello tecnologico raggiunto dall'industria nazionale.
In primo luogo, la diversificazione dei settori di sbocco delle macchine e la presenza sempre più massiccia (tra gli utilizzatori) di produttori di beni primari, che hanno segnato andamenti tendenzialmente stabili. Tra il 35 e il 40% del fatturato totale del settore è assorbito dal comparto alimenti e bevande; un ulteriore 20% del fatturato viene ascritto all'impiego di macchine nel confezionamento di farmaci, cosmetici e prodotti per la cura del corpo, che soddisfano bisogni diventati importanti per una larga parte della popolazione dei Paesi più sviluppati, e che sono in questo momento i settori utilizzatori più dinamici.
Non va poi dimenticata la presenza capillare dei costruttori italiani nelle diverse aree geografiche, che consente di compensare gli andamenti negativi di alcuni mercati con gli andamenti positivi di altri.
Per quel che riguarda lexport si segnalano le forti crescite delle vendite in Russia e in Corea, il buon andamento in Cina e in altri Paesi asiatici, in alcuni Paesi dellUnione Europea, e anche dellEst europeo.
Concedendosi una breve parentesi "autoreferenziale", Vacchi ha puntato l'attenzione proprio sui successi registrati in Russia e in Cina, mercati nei quali Ucima crede da anni, investendo in iniziative promozionali, di informazione, fieristiche, tutte di notevole spessore. Un merito che l'Associazione intende rivendicare, è di aver mantenuto il proprio impegno anche in anni difficili, rispetto ad altri che hanno preferito disimpegnarsi da quegli stessi mercati.
Da segnalare una delle più recenti iniziative in Cina, ovvero lapertura di un ufficio di rappresentanza a Shanghai, in grado di dare supporto effettivo alle aziende italiane, che hanno l'obiettivo di affermarsi in quella regione.
Tenere le posizioni acquisite
A fronte di un peggioramento complessivo della situazione economica e politica internazionale, il 2003 era cominciato sotto i migliori auspici: il primo trimestre dellanno aveva segnato tassi di crescita importanti del fatturato, cui si accompagnava un aumento degli ordini, forte sul mercato interno, più contenuto sui mercati esteri.
L'accavallarsi di eventi negativi ha poi gettato un'ombra su quello che sarà il risultato finale dellanno. In particolare Vacchi fa esplicito riferimento al ritardo nellinversione della congiuntura economica in quasi tutto il mondo; alla guerra in Iraq e alle sue conseguenze; al diffondersi della Sars in Estremo Oriente, che ha colpito i mercati più promettenti per lexport; e, non ultimo, alla crescita vertiginosa dellEuro, che ha reso più difficile la competizione per lindustria europea. I costruttori italiani, secondo Vacchi potranno dunque dirsi soddisfatti se, a fine anno, riusciranno a mantenere le posizioni acquisite nel 2002, rinviando il rilancio del settore al 2004.
Per quel che riguarda i mercati esteri, a fronte delle preoccupazioni che vengono dallAmerica del Sud, dal Medio Oriente e da alcune aree del Mediterraneo, ci si aspetta che la Russia e gli altri Paesi dellEst Europeo continuino nel loro trend positivo. E ci si augura che il rallentamento delleconomia cinese e di altre zone dellEstremo Oriente sia di breve durata.
Tutto lascia prevedere che gli Usa resteranno il primo mercato di sbocco per il made in Italy.
NellUnione Europea, il panorama si presenta stabile, anche se la stagnazione dell'economia tedesca continua ad avere un peso negativo
Gli italiani corrono piu veloci
Per meglio valutare le prestazioni dell'industria nazionale negli ultimi anni, Vacchi ha richiamato il quadro tracciato dal Governatore della Banca dItalia in una recente relazione, da cui emergeva l'immagine di unindustria italiana complessivamente in difficoltà a partire dal 1998, e cioè dalla nascita della moneta unica europea. La perdita di quote del commercio internazionale era dunque da mettere in relazione al fatto che la crescita delle esportazioni italiane risultava inferiore a quella di altri Paesi europei: il Governatore faceva riferimento in particolare a Germania e Francia, che mostravano tassi di crescita significativamente superiori a quelli italiani.
Nel medesimo lasso di tempo, tuttavia, landamento della comparto macchine per confezionamento è stato decisamente migliore rispetto al resto dellindustria italiana, tanto da erodere consistenti quote di mercato ai maggiori competitor sulla scena internazionale. A partire dal 1998, infatti, la crescita del nostro export è stata costantemente superiore a quella dellindustria tedesca, lunica nazione a segnare una quota di commercio internazionale superiore a quella italiana.
La conferma viene da alcuni dati particolarmente significativi: nel 2002 la quota export sul fatturato della nostra industria era pari all82%, mentre limport sul consumo nazionale era sceso sotto il 35%.
Il comparto si trova così ad avere una posizione unica: alla forte presenza sui mercati esteri si affianca una significativa leadership sul mercato nazionale, con una quota superiore al 65% del totale. In dettaglio, lindustria che fa capo a Ucima, copre il 6% dellattivo commerciale di tutta lindustria meccanica italiana.
Note dolenti ed esortazioni alla fiducia
Ma anche un settore sano e in crescita soffre dei problemi che condizionano gli altri settori del sistema industriale italiano, riferisce Vacchi, facendo esplicito riferimento al confronto con i concorrenti sui mercati esteri.
Dal 2000 infatti, anche il comparto imballaggio difende le quote di mercato e aumenta i volumi di vendita grazie al sacrificio di parte dei profitti (il fenomeno si è addirittura aggravato nel 2002).
Alle prese con il rafforzamento della propria competitività in uneconomia globalizzata, le aziende del settore debbono dotarsi di mezzi crescenti per far fronte ai massicci investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico, aumenti dimensionali, internazionalizzazione.
E qui ritorna il tema della fiscalità, con la richiesta di una riduzione sensibile del drenaggio di risorse dalle imprese allo Stato, ma anche di un ulteriore rafforzamento degli strumenti di supporto all'export che, secondo Ucima, sono peraltro più efficaci e tempestivi rispetto al recente passato.
Vacchi ha concluso il suo intervento mettendo comunque in risalto la forza competitiva dell'industria italiana, che ha saputo innovare prodotti e processi grazie al dialogo costante con i clienti. E che, grazie alla flessibilità e all'aggressività commerciale, riesce a vendere la tecnologia made in Italy del confezionamento e dellimballaggio in 180 Paesi.
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Machine reality
The word from manufacturers at Ipack-Ima and Ucima analysis of market trends in the automatic packaging machinery sector. This is ItaliaImballaggio's contribution to updating market operators.
Second part of the review of Ipack-Ima 2003 (following the first part in the June issue, providing an overall look at packaging and materials). We give plenty of room to the manufacturers and distributors of machines, components and accessories in the pages that follow: a review of the technologies, split by major goods areas and in alphabetical order, wound up in the "Memo" section of this month's issue.
When assessing the overall feel of the contributions, we can't but comment positively on the way this fair progressed. Despite the fewer visitors than the previous edition (war was in the air, and in fact broke out just a few days later), the exhibitors all expressed their satisfaction about the quality of the contacts made and the business generated during the various encounters.
It should be stressed that there was a widespread "investment in technology", leading to the presentation of numerous innovative systems, paying homage to both the dynamism of the Italian industry and to Ipack-Ima as an international showcase of packaging.
Dynamism and commitment that, moreover, are reflected in the balance figures and forecasts processed by Ucima and presented during the annual shareholders' meeting at the end of June. Below are details of the figures and comments taken from the president's report, Marco Vacchi, providing excellent proof of the dynamic nature of the packing and packaging machinery market.
Satisfaction with 2002
The Italian packing and packaging machinery market continued to grow at a good rate in 2002, despite this having been a particularly difficult year.
Turnover rose by just under 5% on the previous years, thanks to growth in market share in both Italy and abroad. Exports were up by +5% and deliveries on the domestic market by +4% (compared to a drop in imports for the second year running).
The balance of trade for this industry exceeded 2 billion Euros for the very first time.
To quote Vacchi, despite a generally uncertain situation, two basic factors are responsible for these positive results (as well as the obvious merits of the Italian industry's superior level of technological expertise).
Firstly, diversification of the outlet sectors for the machines and the ever-growing presence (among the users) of producers of necessaries, making for generally stable trends. The food and drink market is responsible for between 35 and 40% of the overall turnover; a further 20% of turnover is due to the use of packing machinery by the pharmaceuticals, cosmetics and bodycare industries, satisfying needs that have become important for a large section of the population in the more developed countries, making these user sectors the most dynamic ones at the moment.
Then one shouldn't forget the extensive presence of Italian manufacturers in the various geographical areas, letting them make up for the negative trends in certain markets with positive trends in others.
As for exports, sales are definitely up in Russia and Korea, there's a good trend in China and other Asian countries, certain EU countries and East Europe too.
Making a quick digression of "self-reference", Vacchi drew people's attention to the recent successes in Russia and in China, markets that Ucima's believed firmly in for years, investing in various initiatives (promotions, info, fairs), all of great worth. The association intends to claim merit for the fact that it respected its commitment even during the difficult years, while others preferred to make a quick exit from these markets.
One of the most recent initiatives in China deserves special mention: the opening of a representative office in Shanghai, to give effective support to Italian companies intending to start doing business in that area.
Hold the positions already gained
Although faced with an overall downturn in the global economy and a difficult international political scene, 2003 had started with great expectations: the first quarter of the year saw great growth in turnover, plus an increase in orders, especially on the domestic market, less so on the foreign markets.
As the negative events piled up, a shadow was cast over what will be the final result for the year up. Indeed, Vacchi made explicit reference in his report to the delay in the turnaround in the economic situation world-wide; to the war in Iraq and its consequences; to the spread of SARS in the Far East, hitting the most promising export markets; and, last but not least, the dizzy rise in the value of the Euro, making it far harder for the European industry to remain competitive.
Italian manufacturers, according to Vacchi, can still expect to be satisfied if, at the end of the year, they manage to hold onto their positions gained in 2002, postponing the re-launch of the market to 2004.
As for the foreign markets, in view of the worrying situations in South America, the Middle East and certain areas of the Mediterranean, it's expected that Russia and the other East European countries will continue to enjoy a positive trend. It's hoped that the slow-down in the Chinese economy and that of other areas of the Far East will be short-lived. The general expectation is that the USA will continue to be main outlet market for Italian goods and that the outlook within the European Union is stable, even if the stagnant German economy continues to have a negative impact.
Italians run faster
To get a better idea of the performance of the Italian industry in recent years, Vacchi referred to the picture drawn by the Governor of the Bank of Italy in a recent speech, where the image emerged of an Italian economy in general difficulty since 1998, i.e. since the birth of the single European currency. The lost share in international trade needs to be seen in the light of the growth in Italian exports, which is lower than in other European countries: here the Governor made special reference to Germany and France, which both have significantly higher growth rates than Italy's. At the same time, however, the trend in the packing and packaging machinery market has been easily better than in the rest of the Italian industry, stealing consistent market share from the major competitors on the international scene. Indeed, growth in Italian exports in this sector since 1998 is far higher than that of the German industry, the only nation with an international trade figure higher than Italy's. Confirmation of this can be seen in various important data: exports in 2002 accounted for 82% of all turnover in our industry, while imports for Italian consumption fell to below 35%. This sector therefore finds itself in a singular position: a strong presence on foreign markets plus considerable leadership on the Italian market, with a share of over 65% total consumption. More specifically, the industry represented by Ucima accounts for 6% of the profit made by the whole of the Italian machinery industry.
Sore points and a call for confidence
Even a healthy, expanding sector can suffer from the problems that afflict the other sectors of Italian industry, says Vacchi, making a clear reference to how the Italian industry sizes up to the competition on foreign markets. In fact, the Italian packaging industry has only managed to defend its market share and increases its sales since 2000 thanks to sacrifices in profit (even worse in 2002).
Having to deal with a strengthening of their competitiveness in a global economy, businesses in this sector must adopt greater means to face up to the massive investments needed in innovation and technological development, larger dimensions and internationalisation.
And here the matter of tax comes in again, with a request for a significant cut in the draining of company resources by the State, plus a further strengthening of the means for supporting exports that, according to Ucima, are, in any case, now more effective and timely than in the recent past.
Vacchi summed up by highlighting the great competitiveness of the Italian industry, an industry that's innovated its products and processes thanks to constant dialog with its customers. And that's managed to sell "made in Italy" packing and packaging technology in 180 countries thanks to the industry's flexibility and commercial aggressiveness.
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Esplorando, insieme
I prodotti e le alleanze che testimoniano degli ultimi sviluppi in casa Cavanna. Con qualche dato di redemption sui visitatori e sui contratti nati in fiera. E.P.
A meno di un anno da Interpack - dove aveva lanciato i sistemi robotizzati per il confezionamento multipack e linnovativa Portaflow per lavvolgimento in costa di biscotti - e dopo la recente Open House dedicata ai Buffering Systems, Cavanna si è presentata a Ipack-Ima con altre novità, frutto degli investimenti avviati nel 1998 e della collaborazione inaugurata con partner di spicco. È il caso di Rockwell Automation, oggi partner per lelettronica di controllo, che ha permesso allazienda piemontese di rinnovare e perfezionare i componenti delle proprie macchine, come di Sacchital, converter esperto in fatto di barriere, tenute, velocità e macchinabilità dei materiali dincarto, con cui Cavanna ha dato vita a un laboratorio (il MIT-Materiali dIncarto Team) dove si eseguono le prove pratiche. Con Schubert-IPS, invece, è stata esplorata la manipolazione speciale dei prodotti, impiegando con successo la tecnica del robot con visione in cui la casa tedesca è pioniera.
È frutto di questultima collaborazione il sistema F44: un robot con visione artificiale, che carica direttamente la confezionatrice elettronica Cavanna Zero5 allincredibile velocità di 240 colpi/minuto.
In fiera è stato esposto anche un buffer Cavanna del tipo FiFo con telaio modulare, dimensionato a seconda dello spazio disponibile e del tempo di polmonatura richiesto (fino a 30 metri di lunghezza e 12 di altezza). Il gruppo di preparazione ed entrata prodotti è in grado di alimentare sino a 130 ranghi al minuto; lo scarico sino a 150.
Il modello di sviluppo
Ispirata da spirito inventivo (lo slogan della casa è Exploring Solutions), lazienda ha sostenuto un grosso sforzo finanziario e organizzativo per completare unofferta di soluzioni mirate alla soddisfazione dei bisogni espressi dal mercato, non solo per biscotti, cracker, merendine, barrette di cioccolato (in cui Cavanna conta oltre 4.000 macchine installate nel mondo), ma anche per il farmaceutico, cosmetico e altri beni di consumo non-food.
Le ultime proposte, dunque, sono il frutto di una strategia di crescita coerente e slegata da logiche di controllo dei mercati azionari, che predilige la via della ricerca e dellalleanza fra pari.
E il mercato risponde: "Ipack Ima - dichiara Alessandra Cavanna, a tre mesi dalla fiera - è stata per noi un successo, sia di immagine che di prodotto, tanto che dalle trattative avviate a Milano sono scaturiti ordini".
E laffluenza, in questa edizione penalizzata dalle difficoltà delleconomia e della politica? "Discreta: abbiamo registrato circa 200 visitatori, di cui il 60% italiani. È stata buona la presenza di operatori dei paesi medio-orientali e africani e, in Europa, Germania e paesi dell'Est. Completamente assenti, invece, i paesi anglosassoni e l'America".
Semplicità, pulizia ed efficienza
Accogliente e colorato lo spazio, di prim'ordine l'offerta tecnologica: come di consueto GB Bruno Gnudi ha preso parte a Ipack-Ima puntando a "offrire" soprattutto qualità e competenza, giocando la carta del cambio produzione rapido e della massima igiene. A tutto vantaggio dell'utilizzatore. L.G.
Tra le macchine di confezionamento farmaceutico spiccava una versione aggiornata della blisteratrice Partena MK per medie e grandi produzioni, attrezzata per la stampa laser digitale simultanea a due colori sull'alluminio di copertura. "Mantiene la struttura a balcone, con la netta separazione verticale tra la meccanica e la zona di lavoro e, in senso orizzontale, tra la zona di lavoro e quella sottostante che risulta pertanto assolutamen-
te visibile e pulibile. Se aggiungiamo che tutte le sue parti sono state progettate per essere smontate senza lausilio di chiavi, risulta ancora più evidente lo sforzo di elevare ulteriormente gli standard di igiene, riducendo al massimo il tempo di pulizia della linea e ottenendo con questo consistenti economie di gestione".
Completava la linea un'astucciatrice orizzontale a movimenti continui HV della CAM che, oltre a garantire le fondamentali caratteristiche di sicurezza, robustezza e affidabilità, presentava ulteriormente sviluppi in termini di ergonomicità, ispezionabilità e pulizia. "La Mechanical Memory di cui è dotata - aggiunge Gabriele Gnudi - consente di effettuare un cambio di formato rapidissimo (in pochi minuti anche in presenza di personale non esperto). La flessibilità è assicurata da una gamma completa di alimentatori, idonei al confezionamento di qualsivoglia prodotto, che consentono lutilizzo di astucci di cartone di qualunque grammatura e qualità, eseguendone lapertura in positivo. Può essere fornita in diverse versioni in funzione del passo macchina per il confezionamento farmaceutico, cosmetico e alimentare ed è in grado di confezionare astucci con chiusura dei lembi ad incastro, a colla, mista, con sigillo di inviolabilità, etc.".
Si tratta dunque di una linea di confezionamento che assolve egregiamente il proprio compito, in particolare in ambito farmaceutico, dove "la nuova frontiera - sempre secondo Gnudi - è proprio la semplificazione del cambio formato e della pulizia macchina, legati all'esigenza di trattare lotti ridotti, rispettando però i criteri più severi in fatto di sicurezza e qualità".
Le "altre" idee - GB esponeva in fiera anche una film coating da laboratorio della rappresentata L.B. Bohle per il rivestimento di compresse/confetti (il modello è ovviamente disponibile anche in versione da produzione). "Si tratta anche in questo caso - ci spiega Gnudi - di una macchina per certi versi rivoluzionaria perché, grazie agli accorgimenti tecnici adottati in controtendenza rispetto alla tradizione, assicura un notevole risparmio sulla quantità dei solventi per la filmatura e sui volumi di aria da trattare".
Altra novità allo stand, la sleeveratrice LPK, prodotta da Logicpak una giovane società tedesca di cui Gnudi cura la rappresentanza in Italia, e che si è specializzata in applicazioni particolari sia nel settore cosmetico (l'esempio è fornito da matite per il trucco che, anziché essere serigrafate, sono abbigliate con una sleeve colorata) oltre che in campo farmaceutico.
Nellapplicazione specifica la sleeve funge da "doppia etichetta" e da sigillo di garanzia. "Riporta infatti i necessari dati fissi e variabili (questi ultimi stampati in linea con getto dinchiostro) e garantisce al contempo l'integrità della confezione. Lo sleeve ha uno strato di resina interna che diventa adesiva al calore sotto il tunnel di retrazione.
La differenza di diametro tra contenitore e sleeve è minima, il che consente di poter vestire flaconi dalle forme sinuose e tubetti con un limitato utilizzo di calore per la termoretrazione".
Voglia di crescere
Green Pack è una giovane e dinamica azienda modenese che ha deciso di puntare sulla modularità e sulla qualità delle macchine per proporsi come un partner flessibile e affidabile. D.B.
Per rispondere efficacemente alle attuali richieste di mercato, Green Pack ha progettato la propria gamma (confezionatrici angolari automatiche e con saldatura in continuo, nonché macchine semiautomatiche e manuali, reggiatrici, tunnel di termoretrazione, avvolgitori e rulliere) ispirandosi a criteri di modularità.
E per essere competitiva, sia in termini di rapidità di risposta sia di costi, ha scelto di affidarsi a società qualificate per la realizzazione di alcune lavorazioni e componenti (i quadri elettrici, ad esempio, vengono prodotti allesterno sulla base di precise specifiche tecniche).
"Nonostante la nostra offerta sia comune a quella di molte altre società - spiega William Ascari, direttore generale Green Pack - siamo riusciti a trovare alcuni interessanti elementi di distinzione. Le confezionatrici automatiche con saldatura in continuo della serie CSC 040, ad esempio, a differenza delle angolari tradizionali dotate di una barra saldante di lunghezza predeterminata, utilizzano una tecnica di saldatura laterale che consente di confezionare articoli di qualsiasi lunghezza. Le barre saldanti sono state infatti sostituite da una ruota saldante che, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici, è in grado di trasmette il calore in modo uniforme saldando perfettamente il film termoretraibile per tutta la lunghezza del prodotto. La ruota saldante, inoltre, può essere sostituita rapidamente in funzione dello spessore e del tipo di film da saldare. A seconda delle dimensioni del prodotto (420x200 mm, senza limiti di lunghezza), la velocità raggiunge le 30 confezioni/minuto".
Le strategie - Macchine e tecnologia non sono sufficienti però a sostenere la crescita di unazienda. Per Green Pack, infatti, non meno importanti sono il servizio post vendita, messo in campo da una valida rete di assistenza tecnica, e il fattore umano.
"Non basta vendere una macchina. Quello che più conta, per noi, è instaurare col cliente un rapporto di collaborazione basato sulla fiducia e sulla stima reciproca". Questo il pensiero di Ascari che, prendendo spunto da precedenti esperienze lavorative (è stato responsabile della produzione ma anche direttore del personale), ha imparato a dare molta importanza al rapporto individuale, convinto che sia lelemento in grado di fare la differenza.
"Noi cerchiamo innanzitutto di capire le esigenze del cliente, per proporre poi il modello che incontra le sue richieste. Se la nostra gamma non include un articolo che soddisfa in pieno le sue aspettative, preferiamo orientarlo verso una soluzione tecnica alternativa. E questo significa, a mio avviso, offrire valore aggiunto al servizio, favorendo lo sviluppo di un rapporto chiaro e destinato a durare".
Limportante è meravigliare
Hitech Systems presenta una pillow pack a bassa cadenza di nuova generazione, lanciata a Ipack-Ima accanto alle ultime invenzioni in materia di caricamento, alimentazione e chiusura. E.P.
Hitech Systems ha richiamato lattenzione dei visitatori su una confezionatrice orizzontale per produzioni medio-piccole, punto darrivo e sintesi di una tecnologia maturata su macchine ben più grandi e complesse, ma anche su una serie di sistemi di caricamento, alimentazione e chiusura che oggi spiccano nellofferta di questa società. Lazienda piemontese, infatti, in fiera intendeva anzitutto dare saggio della propria capacità di meravigliare, presentando le ultime soluzioni a problemi particolari. Perché, afferma il presidente Mario Delsanto, "ormai i nostri clienti ci riconoscono quella verve inventiva e quella capacità di tradurre le idee in fatti concreti, che ha reso la nostra azienda un punto di riferimento nel confezionamento alimentare. E oggi vengono a visitarci anche se non hanno immediatamente bisogno dei nostri prodotti, per vedere cosa abbiamo fatto di nuovo".
Piccola ma hi-tech
Lincartatrice lanciata a Ipack-Ima si chiama Hiwrap 101 e realizza confezioni del tipo pillow-pack a una velocità di circa 360 pz/min. Compatta ed economica, oltre che fortemente modulare (viene composta in funzione delle esigenze del singolo utilizzatore), si adatta ad applicazioni e a mercati diversi, e viene dunque proposta come una sorta di commodity. Hitech lha però dotata di unelettronica evoluta, con relativo touch screen, che permette di realizzare cambi formato molto veloci e consente di aumentare il numero di motori controllati da singolo PC, ottenendo la migliore sincronizzazione delle alimentazioni e degli altri dispositivi integrati. "Dal punto di vista funzionale - spiega Delsanto - Hiwrap 101 si distingue per semplicità e praticità, oltre che per il fatto di realizzare confezioni di qualità, con una saldatura in continuo. Infine, e si tratta di uno dei nostri principali punti di forza, viene equipaggiata con sistemi ad hoc sia per la distribuzione sia per lalimentazione prodotto".
Idee smart
Lungi dal rappresentare una mera integrazione di prodotto, spesso sono i complementi a fare la differenza, tanto che il loro valore commerciale può incidere in maniera determinante sul costo complessivo della commessa. E proprio perché non esiste la soluzione "buona" per tutti i problemi, Hitech Systems sta perfezionando unidea originale, denominata Smart Chain, per alimentare senza nastri una confezionatrice intermittente, in linea con i sistemi di processo.
"Particolarmente indicata per garantire lintegrità di prodotti che non devono entrare in contatto fra loro, Smart Chain fa in modo che la confezionatrice si autoregoli sulla velocità dei pezzi in entrata, evitando il ricorso ad alimentazioni esterne e abbattendo i costi". Altre volte linnovazione nasce dalla necessità di modificare una confezione già esistente, come è stato il caso della flow and band presentata dallazienda come alternativa alla tradizionale foil and band (una flow pack in grado di realizzare il tradizionale incarto della barretta di cioccolato, singola o doppia e con relativa fascetta, in maniera molto più flessibile) o della macchina che realizza, sempre con modalità flow, un pacco del tutto simile al tradizionale incarto per biscotti, piegato e incollato sulle estremità a garanzia di integrità. Da menzionare, ancora, lapplicatore di banda strappo trasversale, anche su materiali saldanti a freddo, frutto di un progetto che ha richiesto anni di prove "perché volevamo riuscire a realizzarla in continuo e su tutti i tipi di film. Adesso ci siamo riusciti, e possiamo offrire al cliente un sistema veramente unico".
La struttura per farlo
Basata vicino a Torino, Hitech Systems commercializza i propri sistemi in tutto il mondo. Per questo ha inaugurato, un paio danni fa, in joint venture con un socio locale, una filiale negli Stati Uniti, anche se il mercato principale resta di norma quello europeo e affari importanti vengono siglati anche in Asia. Specializzata in soluzioni di confezionamento per il comparto alimentare (perché "non si può fare bene tutto"), sviluppa e realizza al proprio interno lintera produzione, salvo alcune componenti meccaniche e apparecchiature elettriche realizzate su disegno della casa. Conquistata a colpi di problem solving una solida reputazione sul piano progettuale e industriale, ora limpresa piemontese sta lavorando ad articolare la propria rete di vendita, per valorizzare unesperienza e una struttura in grado di sostenere lo sviluppo ulteriore.
Chiusure di sicurezza
Me.Ro arricchisce la propria gamma
di saldatrici a induzione con due modelli
per le piccole tirature. A.S.
A circa un anno dal lancio della MR/GST MP 400 CS per la saldatura a induzione delle membrane di alluminio direttamente (senza tappo a vite) su confezioni di diametro e materiali diversi (vetro, plastiche, coestrusi, poliesteri), Me.Ro si è presentata a Ipack-Ima con due nuovi modelli di saldatrici raffreddate ad aria, sempre a induzione.
Si tratta delle MR/CS 600 e 1000 (il numero indica la potenza espressa in Watt), disegnate pensando soprattutto alle piccole e medie aziende, ma ideali anche per i grandi gruppi multinazionali impegnati in lanci promozionali e test di mercato.
"La MR/CS 600 è una nuova sigillatrice manuale che sostituisce la vecchia MR/GST 600 CS, mentre la MR/CS 1000 è una nuova macchina per applicazioni su nastro trasportatore (saldature dinamiche) che copre i range di produzioni bassi (fino a 2.000-2.500 pezzi/h). Nel primo caso - spiega Armando Mennucci, sales manager di Me.Ro. - si va a migliorare una macchina già esistente sul mercato dotandola di una nuova elettronica, ma soprattutto di uninterfaccia utente più semplice e più flessibile rispetto al modello precedente. Per quanto riguarda la seconda macchina, si va invece a proporre una sigillatrice specifica per un certo segmento di mercato (produzioni basse fino a 2.500 pezzi/h)".
Affiancando i due ultimi sistemi ai modelli automatici da 2 kW con raffreddamento ad aria (da 5.000 pz/h), nonché alle 2 kW e 4 kW raffreddate ad acqua (rispettivamente da 10.000 e 30.000 pz/h), lazienda toscana si propone con unofferta completa, in grado di soddisfare ogni esigenza espressa dal mercato.
Un sistema vincente - Caratteristica comune delle diverse saldatrici progettate e realizzate da Me.Ro è il sistema a induzione, una tecnologia che si contraddistingue per i vantaggi offerti.
"La membrana del lid è composta da supporti di cartoncino, strato di cera, pellicola di alluminio e film polimerico. Dopo il riempimento, il contenitore passa senza contatto sotto un campo di induzione emesso da un generatore ad alta frequenza: quando le onde generate provocano il distacco dellalluminio dal supporto cerato e la sua immediata saldatura alla bocca del contenitore, il supporto rimane ancorato al fondo capsula, favorendone la richiusura. Con linduzione, insomma - conclude Mennucci - si riducono i tempi di saldatura e, di conseguenza, si aumenta la produttività.
Si deve considerare inoltre che il sistema non prevede nessun contatto fra la bobina di induzione ed i contenitori, eliminando così ogni rischio di intasamenti specialmente per produzioni ad alte velocità (10-30.000 pezzi/h). Non è un caso, infatti, che ad oggi questo sistema sia impiegato sempre di più nei settori dellimbottigliamento dei succhi di frutta e del latte, dove le velocità di produzione sono un fattore determinante".
Integrazione a fine linea
Esperta nellincartonamento e nella palettizzazione, Inpak-Imola (Gruppo Sacmi) ha progettato e realizzato una linea che integra formatrice, riempitrice e chiuditrice. A.S.
Per chi necessita di una linea affidabile, capace di lavorare su alte cadenze 24 ore su 24, Inpak-Imola ha messo a punto una linea per il confezionamento secondario di miniporzioni, con un grado medio di automazione.
"Abbiamo disegnato questa linea - premette Augusto Carroli, technical sales manager di Inpak-Imola - sulla base delle esigenze dei clienti che hanno bisogno di impianti solidi, robusti, semplici da controllare e caratterizzati da tempi brevi per il cambio formato".
In particolare, la linea in mostra a Milano, specifica per limballaggio secondario di miniporzioni alimentari (15, 20, 25 g), consiste di tre elementi standard ma personalizzabili: la formatrice, il robot di riempimento e la chiuditrice.
"In fase di progettazione - ricorda Carroli - non abbiamo trascurato alcun dettaglio. Per esempio, un accessorio che viene sempre disegnato su misura è la pinza di handling del robot, ed il nastro di trasporto che convoglia nel modo migliore il prodotto dalla form-fill-seal alla nostra linea".
Prestazioni e servizio - Capace di lavorare a 30 cicli/min per un totale di 1.200 miniporzioni/min e semplice da controllare tramite PLC, la linea opera in modo automatico inserendo nelle scatole il numero esatto degli strati. Per quanto riguarda, inoltre, i tempi di cambio formato, se esso riguarda solo la disposizione del prodotto nella scatola, avviene in tempo reale; se a cambiare sono invece le dimensioni del contenitore, loperazione si esegue in circa 15 minuti.
"Unofferta di rilievo, insomma, supportata da un efficace servizio al cliente. I nostri tecnici e ingegneri - conclude il nostro interlocutore - visitano con cura le aziende per studiare nel dettaglio il migliore lay-out, proponendo soluzioni personalizzate. Senza dimenticare che apparteniamo a un gruppo "integrato", capace di proporsi come unico interlocutore per quanto concerne le macchine per riempimento ed etichettatura, software e sistemi di visione".
Astucciatrici verticali
Per soddisfare esigenze di produzione sempre più elevate, Betti ha messo a punto una serie di astucciatrici veloci. Dotate di tutti i controlli elettronici per garantire una produzione di alta qualità, queste macchine sono realizzate con organi meccanici costruiti per lavorare, nel tempo, senza bisogno di manutenzione particolare.
Le astucciatrici verticali Betti confezionano prodotti granulari e in polvere tramite dosatore volumetrico a cilindri, ma se abbinate a pesatrici multiaste computerizzate sono in grado di inscatolare anche prodotti di granulometria variabile, come la pasta; sono state inoltre studiate versioni speciali per il confezionamento di bottiglie, flaconi, filtri e altri solidi.
Gli astucci sono depositati sul magazzino di entrata ed accompagnati automaticamente verso il sistema di messa in volume. Una volta entrate in macchina, le confezioni subiscono la marcatura del lembo esterno, incollaggio e chiusura del fondo, fino a giungere alla zona di riempimento. Il dosaggio del prodotto può essere effettuato con sistema volumetrico a cilindri telescopici, con pesatrici elettroniche o altre attrezzature speciali. Lastuccio prosegue poi la sua corsa per essere incollato e definitivamente chiuso sul lato superiore; è quindi trasferito al convogliatore di uscita, e infine alleventuale controllo peso. Le astucciatrici Betti sono dotate di regolazioni della cadenza di produzione con sistema elettronico; regolazione per il cambio di formato; regolazioni continue del volume o del peso di prodotto; automatismi e controlli di produzione ed alimentazione; aspiratori, vibratore e dispositivi specifici idonei per il prodotto; apparato elettronico di controllo dellapplicazione della colla; protezione antinfortunistica integrale a norma di legge.
Peso-prezzatrice automatica
La linea automatica peso-prezzatrice Mercury della Cigiemme è utilizzabile per diversi tipi di prodotto.
Inseribile nelle varie linee di produzione, grazie alla sua modularità, Mercury è caratterizzata da elevata cadenza produttiva, semplicità di manutenzione, flessibilità duso (grazie allampia tastiera, al display LCD anche a colori e al supporto di un firmware multilivello con funzioni programmabili). La macchina è dotata anche di funzione non stop: in questo caso è disponibile con doppia testa di stampa che permette di non interrompere il flusso dei prodotti da pesare ed etichettare durante il cambio rotolo di etichette. La linea automatica Mercury fa parte di una gamma completa di peso-prezzatrici automatiche, semiautomatiche e manuali, etichettatrici automatiche e semiautomatiche, controllo peso automatiche, metal detector ecc.
Vale la pena ricordarne le principali caratteristiche tecniche: tipologia di trasporto a 3 o 4 nastri; pesatura dinamica con velocità operativa fino a 120 conf/min; gruppo di etichettatura air-jet, con dispositivo di regolazione dellaltezza detichettatura; gruppo di stampa di tipo termico ad alta velocità e ad alta definizione dotato di spellicolatore e riavvolgitore; stampante con risoluzione 12 dot/mm; velocità di stampa 200 mm/s; espansione dei caratteri fino a 9x9 volte; larghezza di stampa fino a 102 mm; monitor base LCD retroilluminato; interfaccia utente composta da rack con video e tastiera protetta da membrana con tasti meccanici ad alta sensibilità tattile; gruppo di trasferimento delle confezioni a quattro nastri piani, aperti o chiusi, indipendenti, azionati da motori in corrente continua a bassa tensione, con scheda di alimentazione elettronica per il controllo della velocità e protezioni delle sovracorrenti.
Utile alternativa
Ha proposto una soluzione efficiente, che consente in primo luogo un importante contenimento dei costi senza peraltro venir meno alle esigenze di immagine. Il produttore francese Arcil, rappresentato e sostenuto in Italia da Finpac, è specializzato nella progettazione e costruzione di linee integrate form fill seal destinate all'industria del food. L'attività della casa francese è ad ampio raggio, dato che offre linee di confezionamento per yogurt, formaggi freschi, creme, budini, omogeneizzati di frutta, ma anche imballaggi multistrato per cereali, marmellate, monodose per acqua e soft drink. Gli impianti sono equipaggiati con sistemi di etichettatura incorporata, riempitrici e sistemi per l'applicazione di lid richiudibili.
L'attenzione è ora più che mai puntata sugli sviluppi della tecnologia di termoformatura (coperta da brevetto) messa punto per la produzione di vasetti di plastica con etichettatura incorporata.
Precisa Enrico Danovaro, titolare di Finpac, che attualmente in Italia, soprattutto nel settore dairy, vengono usati in prevalenza vasetti ottenuti a iniezione, dalle forme piuttosto lineari (in genere hanno una parete verticale), da decorare in un secondo tempo.
"Grazie alle FFS dalle alte cadenze produttive di Arcil, è invece possibile produrre e riempire contenitori di plastica sempre più simili a quelli di vetro per forme e prestazioni, con un deciso decremento dei costi e possibilità di decoro più elevate. Una volta inserita nello stampo, viene infatti "termoattivata un'etichetta incorporata di carta o PP, che poi aderisce ai vasetti dalle forme più varie (ad anfora, "a marmitta", becher)". Linee nuove e inusuali, dunque, sulle quali il marketing può puntare per ottenere maggiore visibilità e trovare motivi di distinzione sul mercato.
Confezionamento, nuove proposte
La società Goglio ha messo a punto alcune soluzioni per il confezionamento, dotate di uno speciale sistema computerizzato che consente il monitoraggio in remoto, con programmi di trouble shooting e teleassistenza da parte della Divisione Macchine della Goglio.
La GL 90 Vuoto, in particolare, rappresenta una novità per il confezionamento in buste piatte o stand up di prodotti alimentari liquidi, granulari, in polvere e in pezzi, con volume da 150 ml a 10 litri. Il processo produttivo risulta flessibile e semplificato, in quanto la linea è alimentata con buste a nastro preformate, prodotte da Goglio con laminati alta barriera ad elevate prestazioni, anche con forme personalizzate. Il cambio del nastro avviene senza fermare la macchina. Nella versione Hot Filling, la GL 90 è adatta al confezionamento di prodotti alimentari solidi (pezzi e polveri), liquidi o misti (solidi con liquidi di governo) che devono essere sterilizzati a caldo.
Spazio, inoltre, alla confezionatrice verticale GL 18, esposta nelle due versioni Standard e Continuo, con movimento del film in continuo per prodotti granulari, in polvere e in pezzi in confezioni da 50 a 1.000 g.
La GL 18C forma la busta in continuo mediante movimento verticale delle barre di saldatura, un processo che garantisce un migliore dosaggio del prodotto a una maggiore velocità di produzione. Il condizionamento può avvenire in atmosfera controllata, con distribuzione di gas o con iniezione di azoto sia nel sistema di dosatura che nel tubo formatore. È inoltre possibile applicare dei flussometri per la misura del consumo istantaneo di gas e controllare il residuo di ossigeno.
Da ricordare, infine, la GL 14, una linea automatica di confezionamento per prodotti granulari, in polvere e in pezzi in confezioni di volume da 100 a 10.000 cc. GL 14 garantisce unampia gamma di finiture del sacchetto e di scelta nei laminati utilizzabili, e si distingue per il confezionamento in atmosfera con compensazione di gas inerte per una più lunga conservazione del prodotto, con vuoto parziale per una migliore presentazione e valorizzazione delle confezioni.
Incartatrici hi-tech
Numerose le proposte di rilievo che Acma-GD ha esposto a Ipack Ima, a partire dalla nuova incartatrice automatica Acma-GD 1100 con alimentazione a disco, per caramelle dure incartate in doppio fiocco, che raggiunge velocità di produzione di 1.000 incarti/min (a cui si affianca il modello 850 da 700 prodotti/min). La versatilità di impiego con i diversi tipi di materiale da incarto in commercio e la semplicità e velocità di cambio formato, fanno della 1100 una macchina estremamente competitiva nel proprio settore di impiego. Viene offerta anche nella versione per incarto in doppio fiocco di caramelle gelatinose, da 800 incarti minuto (versione 1100J)
Acma-GD ha inoltre esposto per la prima volta la 7350 per avvolgere saponi da toeletta con una vasta gamma di materiali dincarto, a 350 saponi/min e con un rapporto qualità-prezzo particolarmente competitivo. Anche per questo nuovo modello sono state adottate soluzioni di manutenzione e cambio formato tali da soddisfare le richieste dei clienti più esigenti, senza gravare eccessivamente sui costi di impiego.
La fiera, infine, è stata loccasione per presentare al pubblico il nuovo portale internet, vetrina delle società del gruppo e veicolo di una vasta gamma dei servizi on-line.
Prezzatrici e bilance
Con le prezzatrici della serie GLM-I, Bizerba ha messo a punto una linea di macchine versatili, semplici da pulire e usare, capaci di stampare anche a 250 mm/min. Inoltre, grazie alla tecnologia dei microprocessori a 32 bit e a un sistema modulare CAN-bus già collaudato nel settore automobilistico, è possibile prezzare a peso fino a 150 confezioni/min. Gli applicatori a paletta rotante, a getto d'aria oppure a stantuffo, consentono di riunire in un'unica linea più sottosistemi e un numero pressoché illimitato di etichettatrici. Fra le altre novità presentate da Bizerba, ricordiamo la bilancia omologata NT con sistema operativo Windows NT e Windows 2000, e la selezionatrice ponderale CWM 6000 (nella foto), ideale sia per il controllo del peso in base alla normativa sulle confezioni a peso calibrato, sia per i controlli di processo in una molteplicità di applicazioni nellindustria e nel commercio.
Il momento delle macchine
La scelta di Krones Italia, che ha partecipato a Ipack-Ima mostrando in funzione tre sistemi di altissimo contenuto tecnologico, si è rivelata vincente.
Franco Tomba, amministratore delegato di Krones Italia, lo ha ammesso esplicitamente, levando una voce per certi versi dissonante dal coro dei pareri espressi da altri: "Abbiamo vissuto un momento di grande successo, ma questo era abbastanza prevedibile, dato che non esponevamo in Italia da due anni circa. Proprio per questo abbiamo scelto di portare le nostre "punte di diamante" in fatto di etichettatura, ispezione e soffiaggio/riempimento, richiamando l'interesse di molti operatori e clienti del beverage, arrivati a Milano per vedere in azione i nostri sistemi". Con studiata noncuranza, aggiunge poi di aver concluso alcuni contratti in fiera, e si tratta di un segnale positivo sotto molti aspetti, perché "a fronte di un mercato che non cresce più a ritmi incalzanti e di una competizione serrata, noi stiamo trovando ragione di crescita nella politica messa in atto da un paio d'anni a questa parte. La volontà di "spingere" sulle linee complete, includendo nell'offerta installazione, collaudo e servizi, sta dando ottimi frutti anche in Italia, dove abbiamo in cantiere numerosi progetti, soprattutto nel settore dell'acqua minerale. Abbiamo constatato peraltro, rispetto al passato, che sono i produttori medio/piccoli a essere particolarmente interessati all'acquisto di linee complete: alla ricerca di maggiori certezze, il costo dellimpianto di per sé non è più vissuto come il solo fattore determinante in quanto lattenzione è più correttamente focalizzata su quelle soluzioni in grado di garantire prestazioni ed efficienza. Da non sottovalutare, inoltre, che per questo tipo di operatori, è decisivo poter instaurare un rapporto stabile con un interlocutore unico e affidabile. Un interlocutore come Krones".
Applicatori per adesivi termofusibili
Nordson ha proposto gli applicatori per adesivi termofusibili ProBlue, disponibili nei modelli 4, 7 e 10, che si differenziano per capacità delle vasche, numero dei tubi collegabili e dimensioni delle macchine.
I fusori ProBlue sono caratterizzati da: facile programmazione e semplicità di installazione e utilizzo dei controlli; indicatori luminosi per la visualizzazione immediata degli stati di disponibilità, guasto, stato di servizio e temperatura della vasca, del tubo e della pistola; valvola automatica di sicurezza per lo scarico pressione; tempi minimi di programmazione.
L'ampia apertura della vasca, con accesso su tre lati, assicura un riempimento più facile e un funzionamento pulito. Il filtro monouso permette tra laltro di eliminare le operazioni periodiche di lavaggio.
I ProBlue 4 sono fusori da 4 litri, con portata di 6,8 kg/h e velocità di fusione di 4,3 kg/h. I ProBlue 7 sono fusori da 7 litri, con portata di 10,9 kg/h e velocità di fusione di 8,2 kg/h. I ProBlue 10 sono fusori da 10 litri, con portata di 12,4 kg/h e velocità di fusione di 11 kg/h.
Installabili su qualsiasi linea d'imballaggio, i ProBlue sono dotati di base a sbloccaggio rapido, collettore situato in posizione centrale e accesso su di un lato per le operazioni di assistenza e manutenzione. L'impostazione, la programmazione e l'individuazione dei guasti possono essere effettuate da PC.
Incartonatrice per brik
Semplice da usare, versatile e con accessori che fanno la differenza, lincartonatrice TC 300 di Prasmatic è una proposta specifica per limballaggio secondario di contenitori accoppiati per bevande.
Lincartonatrice Wraparound Prasmatic è disponibile in due versioni: TC 300 da 30 cicli/min (con separazione in discontinuo) e TC 450 da 45 cicli/min (con separazione elettronica in continuo). Lincartonatrice TC 300 specifica per lindustria dedicata alla produzione di latte, succchi di frutta ed altro in contenitore poliaccoppiato è stata presentata da Prasmatic in anteprima la scorsa Ipack-Ima.
"Abbiamo puntato molto sulla facilità dimpiego e di manutenzione - premette Mauro Micheli, area sales manager dellazienda emiliana - ma soprattutto a garantire la rapidità del cambio formato. La macchina presentata in fiera lavora con i tipici brik contenenti succhi di frutta, ma è in grado di trattare i differenti tipi di contenitori poliaccoppiati oggi in commercio, disponendo tra l'altro le singole confezioni negli imballaggi secondari (del tipo scatola chiusa oppure vassoio a tutta altezza) con le diverse configurazioni 4x2, 4x3, 3x2, 6x2. E per sfruttare tutte queste possibilità, passando da un formato allaltro, occorrono appena quindici minuti". Le soluzioni tecnologicamente più spinte, tuttavia, si trovano immediatamente a monte dellincartonatrice. Si tratta di due brevetti Prasmatic che agevolano lalimentazione e il flusso del cartone. "Il primo, in particolare, riguarda il sistema di stoccaggio - conclude Micheli - con un magazzino capace di contenere sino a 600 cartoni a prescindere dal loro spessore, molto semplice da caricare. Il secondo è invece uno speciale separatore rotante (collegato tramite nastro di trasporto alle macchine riempitrici-chiuditrici della Tetra Pak) che rende la lavorazione più rapida e affidabile".
Linea per bottiglie irregolari
Ronchi Mario ha presentato una linea completa per il confezionamento di shampoo e balsamo in bottiglie sagomate, movimentate in speciali tazzette. In questo modo, è possibile lavorare anche con contenitori asimmetrici o di forme particolari, che non starebbero in piedi da soli.
Progettata per soddisfare cadenze da 300 bottiglie/min, la linea è formata da un monoblocco di riordinamento/orientamento e posizionamento Rotomatic PT-250, un monoblocco di riempimento e tappatura Exacta/R 36-16, un gruppo di rimozione delle bottiglie dalle tazzette Sirio/D 12T.
La sezione di riordinamento delle bottiglie è di tipo centrifugo, con tasche di selezione modello universale, adatte a lavorare più formati senza necessità di sostituzione. Una volta riordinate, le bottiglie sono trasferite alla sezione dorientamento e messa in tazzetta. Questa sezione, a 12 teste, provvede a orientare le bottiglie tramite attuatori pneumatici incorporati nella testa, mentre un sistema di controllo visivo rileva la posizione dei contenitori in arrivo e trasmette linformazione alle teste dorientamento. Un dispositivo no bottle, no puck evita limmissione in linea di tazzette vuote.
Il riempimento avviene grazie a 36 stazioni equipaggiate con flussimetri di tipo magnetico, molto precise. La totale sanificazione del circuito di riempimento viene eseguita con i sistemi CIP e SIP. La sezione di tappatura dispone di 16 teste che provvedono allorientamento dei tappi; i cambi formato di bottiglie e tappi avvengono in modo rapido, senza bisogno di utensili.
Il gruppo di rimozione delle bottiglie è composto da una torretta rotativa a 12 teste che agganciano le bottiglie, le sollevano e le depositano sul nastro di uscita. In caso di lavorazioni su flaconi top-down, le teste provvedono al capovolgimento dei contenitori.
Confezionatrici per ogni contenitore
Forte di unofferta completa dalla produzione al riempimento, fino allimballaggio finale per il trasporto, la tedesca Rovema ha presentato a Ipack-Ima tre novità di rilievo.
La form/fill/seal verticale continua VPK coniuga alte prestazioni e affidabilità, impiegando una tecnologia innovativa che sfrutta il magnesio per le parti in movimento. La macchina è in grado di gestire molti formati differenti e di lavorare quasi tutti i tipi materiali di imballaggio mono- e multi-componenti dei più svariati spessori per produrre confezioni di forme e dimensioni diverse. Il controllo della macchina avviene mediante un PC industriale con touch-screen e guida in linea.
ULF, modulo universale di carico e riempimento, è ideale per le aziende che producono confezioni di tipi diversi. Il modulo è infatti in grado di gestire vari formati di buste (cuscino, fondo quadro, soffietto e con saldatura laterale) nonché scatole, buste flow-pack, blister. I prodotti possono inoltre essere raggruppati su uno strato singolo, su più strati, a file, in posizione verticale o orizzontale allinterno di cartoni, su vassoi o contenitori di plastica di vario formato. Da sottolineare che il cambio del formato e della disposizione delle confezioni nei contenitori avviene rapidamente: il manipolatore viene infatti programmato utilizzando la metodologia di comando Teach-in.
VPI, infine, è la macchina confezionatrice di sacchetti da film piano intermittente, adatta per la produzione e il riempimento di imballaggi FlexCan. Questultima, nata dalla collaborazione fra Amcor e Rovema, è una confezione che rimane in posizione verticale, facile da aprire e richiudibile. Ideale per prodotti liquidi, granulari e in pezzi dei settori food e non-food, FlexCan mantiene inalterata la propria struttura anche dopo lesaurimento del prodotto al suo interno.
Confezioni con zip e riempimento a dosaggio continuo
Fairy-Zip, ultima nata della serie Fairy, è stata progettata dalla Seram per rispondere alle richieste di una migliore conservazione dei prodotti anche dopo lapertura della confezione. A questo proposito, Seram ha messo a punto un applicatore trasversale di zip utilizzato per la produzione di buste sia a cuscino sia a fondo quadro. La macchina esposta è dotata di uno speciale dispositivo automatico per lesecuzione di sacchetti a quattro saldature verticali. La produzione raggiunge le 45 confezioni/ min.
Orion Junior è un impianto per il confezionamento sottovuoto e in atmosfera modificata, partendo da bobina di film, studiato per offrire flessibilità e velocità nei cambi di produzione.
Limpianto, costituito da tre blocchi principali (sistema di misurazione prodotto con dosatori volumetrici a coclea o a tazze o tramite pesatrici elettroniche, confezionatrice verticale per il condizionamento sottovuoto) consente di produrre fino a 20 confezioni/min sottovuoto e fino a 50 confezioni/min in atmosfera.
Il gruppo di trasporto e riempimento a dosaggio continuo di contenitori rigidi mod. RC-24 può essere abbinato a uno o due dosatori a coclea, a seconda della velocità di produzione richiesta; si può ottenere il riempimento di 130 contenitori/min, con un dosatore, e 250 con due dosatori.
La giostra e le coclee dei dosatori sono azionate tramite motori brushless: il valore della dosata è determinato dalla sincronizzazione di tali motori (ottenuta tramite controllo assi) e viene mantenuto costante al variare della velocità della giostra.
Una nuova imbustatrice elettronica
Ipack-Ima 2003 è stata per Imballaggi P.K. loccasione per lanciare sul mercato italiano la piccola ma efficace imbustatrice elettronica modello Better Bagger 900e della Hade. Si tratta di una macchina compatta (52x50x25 cm, per 30 kg di peso), che realizza buste di PE da tubolare in bobina, con lunghezza fra 10 e 250 cm e larghezza utile fino a 220 mm. Misure e quantità vengono stabilite di volta in volta, impostate con semplicità e rapidità da tastiera, conseguendo consistenti risparmi di materiale. Selezionabile anche la temperatura di saldatura, in funzione dello spessore del materiale, che tuttavia può anche essere regolata in automatico per aumentare la flessibilità del ciclo. La macchina può essere equipaggiata con più bobine di tubolare (fino a 3), di diametro fino a 30 cm. Imballaggi P.K. è presente sul mercato italiano da 40 anni con la propria collaudata serie di incollatrici (gommatrici) per etichette, proposte per piccole lavorazioni nei più diversi mercati di sbocco alimentari e non, a cui ha affiancato la commercializzazione di distributori di etichette autoadesive, manuali ed elettrici, di varie marche. La sua offerta si completa con umettatrici manuali, semiautomatiche ed elettriche di varie misure, di produzione propria, e con la commercializzazione di apparecchi e materiali per limballaggio, come cucitrici e punti metallici, reggiatrici, tendireggia, incollatrici hot-melt ecc.
Dalla pesatura al pick & place
Ishida ha presentato ad Ipack-Ima Atlas CPS, un sistema integrato che massimizza velocità ed efficienza di confezionamento nel settore degli snack. Limpianto comprende macchinari di pesatura e dimbustatura, un sistema di controllo qualità ed una cartonatrice Pick and Place, per automatizzare la movimentazione degli imballaggi a fine linea. Il sistema CPS, in grado di raggiungere velocità di 160 confezioni al minuto, consente un miglioramento nelle velocità della linea, e riduce al minimo i tempi morti e gli scarti, pur mantenendo inalterate la qualità del prodotto e della confezione. Sotto i riflettori, inoltre, la pesatrice EM (1), in grado di garantire la massima precisione alle alte velocità ed elaborare i dati di pesatura anche in condizioni difficili. Infine, Ishida ha lanciato una nuova pesatrice multiteste per insalate (2); costruita con materiali sviluppati appositamente per le superfici di contatto, che contribuiscono a ridurre il fenomeno delle foglie che si appiccicano durante la movimentazione, questa pesatrice si contraddistingue per i canali di alimentazione a grande ampiezza, che consentono un controllo totale del movimento di tutti i tipi di insalata.
Flowpack per il bakery
Per il confezionamento ad alta velocità di merendine, Jointech ha messo a punto una flowpack integrabile nelle linee complete del gruppo Sympak. Jointech, società controllata da OPM (gruppo Sympak) e specializzata nella costruzione di macchine confezionatrici orizzontali flowpack, ha presentato J600E-HS per il confezionamento di merendine a elevata velocità.
"Dopo soli tre anni dalla creazione di Jointech, Sympak è già diventata uno degli attori principali nel mercato delle macchine per flowpack - afferma Sara Cesare, Marketing Manager del gruppo Sympak - e, grazie al supporto di OPM, è un partner affidabile per i clienti dellindustria dolciaria e dei prodotti da forno. Le nostre flowpack, infatti, possono essere inserite allinterno di linee complete, che coprono tutta la filiera produttiva, dal prodotto appena sfornato al pallet pronto per la spedizione". La J600E-HS, in particolare, fa parte di un impianto automatico costituito da quattro sistemi di confezionamento in parallelo, tre per monoporzioni e una per confezioni famiglia, alimentati con un sistema di distribuzione automatico EDS, che avvia i prodotti sulle singole linee in maniera sequenziale, con controllo del flusso dei prodotti mediante fotocellule. La messa in linea dei prodotti prevede poi un alimentatore EWF e un orientatore prodotto EPO, entrambi elettronici.
Dentro la macchina - La J600E-HS è dotata di un sistema di fasatura elettronico, che accumula i prodotti per poi distanziarli e sincronizzarli con il passo della macchina. Le merendine passano attraverso il convogliatore del film e il sistema di ruote termosaldanti longitudinali. La saldatura finale trasversale viene realizzata dal gruppo Jointseal - LD, con permanenza di saldatura (long dwell) e taglio indipendente a ghigliottina, che assicurano una buona tenuta. Il gruppo ha una capacità di 500 pezzi/minuto, è azionato da 10 assi (motorizzati in modo indipendente) e sincronizzati tramite sistema computerizzato PLC Siemens. Ciò permette di regolare in maniera precisa la velocità dei vari organi meccanici e quindi di saldare il film senza stiramenti o increspature.
La macchina è realizzata con struttura a sbalzo, assicurando facilità di pulizia e, grazie alla modularità, i cambi formato sono semplici e veloci. Il convogliatore del film, infine, è dotato di controllo di fine bobina e sistema di incollaggio automatico per permettere il funzionamento in continuo.
Riempimento e tappatura
In risposta alle esigenze espresse dalle industrie cosmetiche e della detergenza, che necessitavano di una macchina estremamente flessibile, veloce e in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di contenitore, Toscana Automazioni Industriali ha messo a punto Arno 2TPX. Grazie allesperienza maturata nella costruzione di sistemi di riempimento e tappatura, lazienda ha proposto un impianto che può lavorare con qualsiasi tipo di tappo (da quello classico a vite al trigger, ai tappi a pressione). Ma i vantaggi non finiscono qui. "Abbiamo messo a punto un sistema di chiusura pick & place - spiega Rudj Bianchini, consulente tecnico e figlio dell'amministratore unico di Toscana Automazioni Industriali - che permette di raggiungere una produzione di 2.500 pezzi/h a passo singolo e 4.000 pz./h a passo doppio, invece dei classici 1.400-1.500 pezzi/h. Inoltre, avendo ideato una configurazione lineare, non sono necessari particolari attrezzature per il cambio formato, che si esegue operando semplici registrazioni sulle sponde del nastro della tappatrice. Tutti gli altri parametri che servono ad effettuare un rapido cambio formato sono gestibili tramite pannello operatore touch screen che, grazie ad apposite ricette, consente di impostare laltezza, la velocità, i tempi di avvitatura ecc. Sempre da pannello operatore è possibile regolare la velocità di rotazione dei mandrini, la forza di chiusura e laltezza dellalimentatore". Basta quindi impostare la ricetta
e Arno 2TPX pensa al resto.
State freschi (e protetti)
Ulma Packaging presenta Pacific: una nuova linea per il confezionamento in film termoretraibile con barriera ai gas, per confezionare vassoi di carne, formaggi o comunque prodotti freschi in atmosfera protettiva. Questa macchina va ad affiancare le già note Alaska e Nevada, completando la gamma delle flow-pack per prodotti freschi in atp con nuovi modelli di alta gamma. Pacific, infatti, vanta prestazioni superiori e una grande facilità nel gestire confezioni, anche molto grandi, a velocità che raggiungono 25 metri/min. Inoltre è in grado di gestire film anche complessi da saldare, garantendo così la perfetta ermeticità delle confezioni, indispensabile nel confezionamento in atmosfera protettiva. Pacific è gestita da un computer industriale ed equipaggiata con un motore centrale di tipo brushless, in asse con altri 5 motori che sovrintendono ai vari movimenti.
Questa accurata gestione delle funzioni operative favorisce lintegrazione con i sistemi per lalimentazione automatica del prodotto a marchio Dakota. Si possono cosi realizzare linee di confezionamento in cui l'intervento manuale viene limitato alle sole zone di preparazione del vassoio e di uscita del prodotto confezionato. Evidenti i vantaggi derivati da un contenimento degli interventi di manipolazione, anche in termini di minore inquinamento del prodotto. In Italia Ulma Packaging è rappresentata dalla neonata filiale diretta, con sede a Piacenza, che commercializza tutte le soluzioni messe a punto dal gruppo cooperativo spagnolo per il confezionamento in film estensibile e termoretraibile, in flow pack, in vaschette termoformate, oltre che su macchine verticali.
Flessibilità per il monodose
La nuova termoformatrice-riempitrice di Unifill si distingue per la versatilità e la rapidità del cambio-formato ideale per i Paesi emergenti e i conto terzisti, è apprezzata anche dalle multinazionali.
La termoformatrice-riempitrice TF-01, progettata e realizzata da Unifill, consente di realizzare confezioni alimentari monodose fino a 90 ml di capacità, con ritmi di produzione medio-bassi (circa 15 cicli/min se lo stampo ha una larghezza di 210 mm). "Questa macchina non punta alla velocità, ma rende accessibile la nostra tecnologia - spiega Alberto Ninni, Marketing and Sales Manager dellazienda emiliana - a un prezzo molto vantaggioso, con qualche significativa variante quale, ad esempio, limpiego di ununica bobina (che consente quindi anche la produzione di contenitori stand-up) e la costruzione a sbalzo che consente facile accesso e cambi-formato rapidissimi (gli stampi si cambiano in circa otto minuti). Senza considerare gli ulteriori risparmi di materiale, dato che con questa nuova macchina - che lavora su una strip continua - possiamo realizzare contenitori con spessori a partire da 100 micron".
Studiata in prima istanza per i paesi emergenti, quasi a sorpresa ha richiamato lattenzione del mondo industriale più evoluto. "In primo luogo dei terzisti europei - afferma Ninni - che hanno bisogno della massima flessibilità per lavorare volumi ridotti in tempi brevi, e che devono puntare a cambi formati più economici e rapidi. Ma anche delle aziende multinazionali, alle quali la TF01 offre la possibilità di condurre test di mercato per nuovi lanci, contenendo i costi". La TF-01 consente infatti unampia scelta di lavorazioni diverse, in termini di dosaggio, applicazione di tappi e accessori, forma dei contenitori, impiegando qualsiasi materiale termoformabile, come PVC, PE, PS, e materiali barriera.
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Exploring, together
The products and partnerships that testify to the most recent developments at Cavanna. With some redeeming figures on the visitors and contracts signed during the fair. E.P.
Less than a year after Interpack - where Cavanna had introduced its robotic systems for multipack packaging and the innovative Portaflow unit for packaging cookies - and after the recent Open House dedicated to Buffering Systems, the company presented other new items at Ipack-Ima, the results of substantial investments made in 1998 and partnerships established with proven partners.
Cavanna achieved synergy with Rockwell Automation, a trusted partner in control electronics; the alliance enabled the Piedmont company to renew and perfect the components of its machinery. An agreement with Sacchital, a leading converter for barriers, seals, speed and wrapping materials machining, has enabled Cavanna to set up a laboratory (the MIT - Wrapping Materials Team) where practical tests are conducted. With Schubert - IPS, the company explored the area of "special" product handling, successfully using the robot technique with the vision that has earned the German house its famous reputation. This partnership has led to invention of the F44 system: a robot with artificial vision that directly loads the Cavanna Zero5 electronic packaging unit at the incredible speed of 240 strikes per minute.
On the occasion of the trade fair, Cavanna exhibited its FiFo buffer, with a modular frame and sized according to the space available and the storage units required (up to 30 meters long and 12 meters high). The product production and inlet unit is able to feed in up to 130 items per minute and unloads up to 150.
Development model
Inspired by its inventive spirit (the company slogan is Exploring Solutions), this outfit has made a major financial and organizational commitment to complete a range of solutions that aim to meet the needs expressed by the market, not only by the traditional cookies, crackers, snacks and chocolate bars packagers (where Cavanna has more than 4,000 machines installed around the world), but also for the pharmaceutical, cosmetics and other non-food industries.
The most recent proposals represent the culmination of a strategy of consistent growth, unencumbered by the influence exerted by the equities markets, preferring to take the road of research and partnerships with peers.
And the market has responded. Three months after the trade fair, Alessandra Cavanna notes that, "Ipack-Ima was a great success for us, both in terms of our image and our products. Conversations we had during the Milan fair have led to new orders". Was attendance penalised this year by the difficult economy and politics? "Modest: we registered about 200 visitors, 60% of which were Italians. We saw a good turnout by Middle Eastern and African operators and closer to home, by Germans and Eastern block representatives. There was a complete vacuum from Anglo-Saxon countries and America".
Simplicity, cleanliness and efficiency
As always GB Bruno Gnudi took part at Ipack-Ima in a colorful, appealing space with a first-rate technological product offer: quality and skill to the fore, with rapid production change and max. hygiene as its special features. This all to the advantage of the user. L.G.
Among the pharmaceutical packaging machines we were struck by the updated version of the Partena MK, a blistering machine for medium-to-large outputs, for the two color simultaneous laser printing on aluminium covers. It has kept its balcony structure, with clear vertical separation between moving parts and the work area and, on the horizontal plane, between the work area and the underlying space that is completely open to view and thus cleanable. One only has to add that all parts have been designed to be disassembled without the use of tools, showing a clear effort to further raise hygiene standards, reducing the cleaning time by the max. possible and thus obtaining important savings in running costs.
The line is completed by a CAM HV horizontal continous movement cartoning machine that as well as guaranteeing the fundamental features of safety, sturdiness and reliability, also offers further developments in terms of ergonomics, inspectionability and cleaning. As Gabriel Gnudi added - its Mechanical Memory enables a rapid format change to be carried out (in a few minutes and also by untrained personnel). Flexibility is ensured by a range of feeders, ideal for packing any product whatsoever, that enable use of cardboard cases of any basis weight and quality; the opening is outward. The cartoner can come in different versions depending on the machine rate for packaging pharmaceuticals, cosmetics and food products and can create cases with tucked in, glued (or the two combined) flaps with antitamper seal etc.
Hence a line of packaging machines that ably carries out its task, in particular in the pharmaceutical industry, where - as Gnudi goes on to say - the new frontier lies in simplifying format change and machine cleaning, this related to the need to handle small lots, while respecting the severest criteria governing safety and quality.
The other ideas - GB also showed a lab film coating from its represented company L.B. Bohle for coating pills/tablets (the model is obviously also available in the production version) at the fair. As Gnudi explains - in this case the machine is to some degree revolutionary because, thanks to the technical changes made going against tradition, it ensures considerable saving on the quantity of filming solvents and on the volume of air to be treated.
Other new features at the stand, the LPK sleever, produced by Logicpak a young German company represented by Gnudi in Italy, specialised in special applications both in the cosmetics sector (ie make-up pencils that, rather than being silkscreened, are clad in a colored sleeve) as well as the pharmaceutical field.
In the specific application the sleeve acts as double label and as a guarantee seal. It in fact carries the necessary fixed and variable data (the latter printed in line with inkjet) and at the same times guarantees the integrity of the pack. The sleeves have an internal resin layer that becomes adhesive when exposed to heat under the shrink tunnel. The difference in diameter between container and sleeve are minimum, which enables the covering of sinuously shaped flacons and tubes with a limited use of heat for heatshrinking.
Wishing to grow
Green Pack is a young and dynamic Modenese company which has decided to focus on the modularity and on the quality of machinery in order to present itself as a flexible and trustworthy partner. D.B.
In order to effectively satisfy current market demands, Green Pack has designed its range (automatic L shaped packaging and with continuous sealing machines, semi automatic and manual machines, strapping machines, heatshrink tunnels, wrappers and rollers) based on modular construction principles.
To be competitive, both in terms of speed and costs, Green Pack has chosen to rely on qualified companies for carrying out given processes and components (the electrical systems for example, are produced externally on the basis of specific technical specifications)
Despite the fact that our products are similar to those of many other companies - William Ascari, managing director of Green Pack explains - we have been able to find some interesting points that make us stand out. The series CSC 040 of automatic packers with continuous seam sealing, for example, differently from the traditional L shaped packaging machines which have a predefined welding bar length, use a lateral sealing technique which enables the packing articles of any length. In fact the welding bars have been substituted by a sealing wheel, which, thanks to specific technical modifications, is able to transmit heat in a uniform way perfectly sealing the heatshrink film along the whole length of the product. Furthermore, the sealing wheel can be rapidly substituted according to the thickness and type of film which needs sealing. Depending on the size of the product (420x200 mm, without limits of length), the speed can reach 30 packs/minute.
The strategies - Machines and technology however are not sufficient in sustaining company growth. In fact for Green Pack the after sales service is also very important, with a valid network of technical assistance and the human factor.
Its not enough to just sell a machine. What counts most for us is to build a relationship with the customer which is based on trust and reciprocal esteem. This is what Ascari thinks, based on other previous work experiences (he has been production manager and also personnel manager), and he has learnt to attribute a lot of importance to individual relationships, convinced that this is a factor able to make the difference. "We try above all to understand the customers needs, to then produce a model to meet the same. If our range does not have an article which fully satisfies his expectations, we prefer to orient him towards an alternative technical solution. This means, in my opinion, giving added value to service, encouraging the development of a clear relationship that will last.
The importance of astonishing
Hitech Systems has introduced a third generation low cadence pillow pack, launched at Ipack-Ima as part of its most recent inventions for loading, feeding and closure. E.P.
Hitech Systems attracted the attention of fairgoers with a horizontal packaging machine for small-medium sized batch production, a goal and a convergence of the technology accrued on much larger and more complex machines, in addition to its series of loading, feeding and closing systems which stand out among the products offered by this company.
At the trade fair, the Piedmont company intended to demonstrate its capability to "astonish" by presenting the most recent solutions to special problems. Because, as Chairman Mario Delsanto states, "our customers have become accustomed to our inventiveness and our ability to translate ideas into concrete facts, that has made our company a lodestar in food service packaging. Today, we find people stopping by the booth not because they have any immediate needs for our products, but simply to see what's new".
Small, but definitely hi-tech
With Hiwrap 101, the wrapping machine launched during Ipack-Ima, Hitech has a machine that makes pillow-pack packages at a speed of 360 pieces per minute. Compact and cost-effective, as well as highly modular (it can be assembled to meet the needs of each individual user), Hiwrap 101 adapts to diverse applications and markets and is being introduced as a veritable commodity. Hitech has fitted this machine with advanced electronics and its own touch screen that allows it to make very fast format changes and has increased the number of motors controlled by a single PC, thereby making the feed units perfectly in synch with the other integrated devices. "From a functional perspective - notes Delsanto - Hiwrap 101 stands out because of its simplicity and functionality, plus the fact that it creates high quality packaging with continuous seaming. Finally, one of its biggest selling points is that it is equipped with custom-designed systems for product distribution and infeed".
"Smart" ideas
Far from representing merely an addition to a product, accessories are often what "make the difference," often where their commercial value can have a substantial effect on the total cost of the order.
And precisely because there is no "best" solution to solve all problems, Hitech Systems is currently perfecting a very original idea, called Smart Chain, to feed products into an intermittent packaging unit without the use of belt conveyors, in line with process systems.
"Particularly ideal for ensuring the integrity of products that shouldn't come into contact with each other, Smart Chain makes it possible for a packaging machine to automatically regulate the speed of product infeed, avoiding the need for external feeders and lowering costs". Other times, true innovation springs from the need to change an already existing packaging, such as the case of the "flow and band" which the company has conceived as an alternative to the traditional foil and band (a flow pack that can make the traditional chocolate bar wrapper, either single or double and with the relative strip, but with more flexibility). Or how about a machine that uses "flow" technology to make the traditional cookie packaging, folded and glued at the ends as a guarantee of integrity. We would be remiss not to mention the diagonal pull strip applicator, including on cold-sealed materials, the result of a design that required many years of testing "because we wanted it to be able to work continuously and on all types of film. Well, we succeeded and now we can offer our customers a truly unique system".
The structure to do it
Based nearby Turin, Hitech Systems markets and sells its systems around the world. This is why a couple of years ago, Hitech officially opened a branch in the United States as part of a joint venture with a local company, although its main market still remains Europe and important business deals are sealed in Asia. Specialised in packaging solutions for the food sector (because "you can't excel in everything you do"), it designs and constructs the entire production in house, except for some mechanical components and electrical equipment realised on special design. After earning itself a solid reputation for "problem solving" in the design and construction, now the Piedmont company is working toward bolstering its sales network to enhance experience and create a structure able to support further development.
Safety closures
Me.Ro enriches its range of induction sealing machine with two new models for short production runs. A.S.
Roughly a year since the launch of the MR/GST MP 400 CS for direct induction sealing of aluminium membranes (without screw caps) on packs of different diameters and materials (glass, plastic, coextrusions, polyester), Me.Ro appeared at Ipack-Ima with two new air-cooled sealing machines, once again using induction technology.
These MR/CS 600 and 1000 machines (the number indicated the power in Watt) are designed especially for small and medium businesses, though they are still good for major multinationals when it comes to promotional launches and market tests.
"The MR/CS 600 is a new manual sealing machine that replaces the previous MR/GST 600 CS model, while the MR/CS 1000 is a new machine for conveyor belt applications (dynamic sealing) catering for low output (from 2,000-2,500 pcs/h). The first case - explains Armando Mennucci, Sales Manager at Me.Ro. - is an improvement of a machine already on the market thanks to new electronics and, most importantly, simpler, more flexible user interface than before. The second machine, however, is a specific sealing machine proposed for a given market segment (low production up to 2,500 pcs/h)".
When these two new systems are added to the automatic 2 kW air-cooled models (5,000 pcs/h) and the 2 kW and 4 kW air-cooled models (10,000 and 30,000 pcs/h respectively), the Tuscan company proposes a complete offer capable of satisfying all market demands.
A winning system - The common factor shared by the various sealing machines designed and built by Me.Ro is the induction system: technology offering many advantages.
"The lid membrane consists of card supports, a layer of wax, the aluminium film and a polymer film. After filling, the container passes, without contact, under an induction field created by a high-frequency generator: when the generated waves cause the aluminium to detach from the waxes support and become immediately sealed to the mouth of the container, the support remains anchored to the base of the capsule, thus making it easier to close. Induction technology, therefore, - concludes Mennucci - lets one cut sealing times and, as a result, increases output.
Then there's the fact that the system allows for no contact between the induction coil and the containers, thus eliminating all risk of clogging, especially in the case of high speed production (10-30,000 pcs/h). It's no coincidence that this system is being used more and more in the fruit juice and milk bottling sectors, where production speeds are a decisive factor.
End line integration
An expert in carton packing and paletising, Inpak Imola (part of the Sacmi Group) has designed and built a line that integrates forming, filling and closing machines. A.S.
Inpak Imola has developed a relatively automated line for secondary packaging of mini-portions for those needing a reliable line capable of 24-hour-a-day production.
"We've designed this line - says Augusto Carroli, Technical Sales Manager at Inpak Imola - to suit our customers' needs for solid, strong plant that's easy to control and offers quick changeover times".
In particular, the line (on show in Milan) is specific for the secondary packaging of mini portions of food (15, 20, 25 g) and consists of three standard elements that can also be personalised: the forming machine, the filling robot and the closing machine.
"During the design stage - points out Carroli - we made sure we didn't overlook anything. For example, one accessory that's always built to measure is the robot's handling gripper, not to mention the conveyor belt for the best possible conveyance of the product from the form-fill-seal to our line".
Performance and service - Capable of working at a rate of 30 cycles/min (a total 1,200 mini portions/min) and easy to control thanks to a PLC, this line works automatically, inserting the exact number of layers in the boxes. As for the changeover times, changeover takes place in real time if it's simply a case of placing the product in a different pattern in the box; if the size of the container changes, then the changeover process takes about 15 minutes.
"An important offer, therefore, supported by effective customer service.
Our technicians and engineers - concludes Carroli - visit the companies beforehand, looking at all details, in order to find the best lay-out and propose personalised solutions. And one shouldn't forget that we belong to an "integrated" group, a single partner for the customer when it comes to filling and labeling machinery, software and vision systems".
Vertical cartoning machines
To meet continually higher production needs, a set of high-speed cartoning machines has been produced by Betti. Equipped with all the electronic controls to guarantee high quality production, these machines are built with mechanical components that permit running of the machine for long periods without special maintenance. Suitable for packing of granular and powdered products, by means of cylindric volumetric closing, Betti vertical cartoning machines (if linked to multiheads computerised weighers) are also able to pack products of different granular size, pasta and similar products; Betti produces also specific models for the packing of bottles, small glasses, filters and other solids. The flat cartons are deposited on the blanks magazine and automatically conveyed to the forming up system. The cartons, once in the machine, undergo marking on the outside flap, gluing and closure of the bottom, before reaching the filling zone. The dosing of the product may be carried out with a telescopic cylinder volumetric system with electronic weighers or other special equipments. The carton carries on to be glued and closed for good on the upper side; it is then transferred to the output conveyor and finally any weight control. These machines are also complete with regulation of production rhythm with electronic system; format change regulation; continual regulation of product weight or volume; automatism and checking of production and feeding; suction devices, vibrator and specific devices ideal for the product; centralised or pressure lubrication; electronic device controlling the glue application; integral accident prevention protection as according to law.
Automatic weigher-pricer
The Mercury weighing-pricing machine by Cigiemme is usable for different types of products. Insertable in various production lines, thanks to its modular nature Mercury features high production rates, is simple to service, flexible in use (thanks to the large keyboard, its LCD color display and multilevel firmware support with programmable functions). The machine is also fitted with a non stop function: in this case it is available with double print head that avoids interrupting the flow of products to be weighed and labeled during the label roll exchange.
The Mercury automatic line is part of a complete range of automatic weigher-pricers, semi-automatic and manual, automatic and semiautomatic labelers, automatic weight controls, metal detectors etc.
It is worth recalling the main technical features: 3 or 4 band transport; dynamic weigh with work speed up to 120 packs/min; air-jet labeling unit, with label height setting device; high speed, high definition thermal type print units with film peeler and rewinder; printer with 12 dot/mm resolution; print speed 200 mm/s; character expansion up to 9x9 times; print width up to 102 mm, basic monitor rear-lit LCD, user interface made up of rack with video and keyboard with protective membrane with high tactile sensitive mechanical keys; four flat belt transfer unit, open or closed, independent, driven by CC low tension motors, with electronic feed for speed control and protection from power surge.
A useful alternative
Finpac has come up with an efficient solution, which first and foremost allows an important containment of costs without compromising the needs of image. The French producer Arcil, represented and supported in Italy by Finpac, specialises in the design and construction of integrated form-fill-seal lines for the food industry. The activities of the French company are wide-ranging, given that they provide packaging lines not only for yoghurt, fromage frais, creams, custards and fruit baby foods but also multi-layer packaging for cereals, preserves and individual packs of water and soft drinks. The equipment is fitted with built-in labeling systems, fillers and systems for the application of resealable lids.
Attention is now more than ever focussed on the development of heat-moulding technology (covered by patent) designed for the production of plastic jars with built-in labeling. Enrico Danovaro, the owner of Finpac, explains that the jars used in Italy at present, particularly in the dairy sector, are mainly injection-moulded, and are basically linear in shape (usually with vertical walls) and have to be decorated in a second process.
Thanks to the high production flows of Arcils FFS, it is possible to produce and fill plastic containers which are becoming more and more similar to those in glass, in both shape and performance, with a notable reduction in costs and greater possibilities for decoration. Once inserted into the mould, a built-in paper or PP label is heat-activated, which then adheres to a wide variety of jar shapes (amphora, cooking pot, beaker).
New and unusual lines, then, which the marketing department can concentrate on to obtain greater visibility and present a different solution to the market.
Packaging, new products
The Goglio company gave a preview of several packaging solutions equipped with a special computerised system which allows remote monitoring, with trouble-shooting and tele-assistance programmes, from Goglios Machines Division.
The GL 90 Vuoto, in particular, is a new conception for the packaging in flat or stand-up bags of food products in liquid, granular or powder form, or in pieces, with volumes from 150 ml to 10 litres. The production process is flexible and simplified, in that the line is fed with bags in a pre-formed strip, produced by Goglio from high-barrier, high-performance laminate, also in customised designs. Changing the strip can be achieved without stopping the machine. In its Hot Filling version, the GL 90 is suitable for the packaging of foodstuffs in solid form (pieces and powders), liquid or mixed (solids with containing liquids) which must be sterilised by heating.
Then there is the GL 18 vertical packaging machine, shown in two versions, Standard and Continuo, with continuous film transport for products in granular or powder form, or in pieces, in packs from 50 to 1,000 grams. The GL 18C forms the bags continuously through vertical motion of the welding bars, a process which ensures better filling of the product and greater production rates. Conditioning can take place in a controlled atmosphere, with gas distribution or the injection of nitrogen both into the filling system and the moulding tube. It is also possible to apply flow meters to instantaneously measure the consumption of gas and check the oxygen residue.
Last but not least is the GL 14, an automatic packaging line for products in granular or powder form, or in pieces, in packs from 100 to 10,000 cc. The GL 14 ensures a wide range of finishes for the bags and a choice of the laminates which can be used. It is characterised by packaging in an atmosphere with inert gas compensation for long preservation of the product, with partial vacuum for better presentation and enhancement of the packaging.
Hi-tech wrapping machines
Acma-GD exhibited numerous key product offers at Ipack Ima, starting off from its new Acma-GD 1100 disk feed automatic wrapping machine for twist-wrapped boiled sweets, that reaches production speeds of 1,000 wraps/min (joined by the model 850 with 700 products/min). Their versatility of use with all types of wrap material traded and the simple format change makes the 1100 an extremely competitive machine in its own sector of use. It is also offered in the version for twist-wrapping gelatine sweets at 800 wraps/min (1100J version).
Acma-GD also exhibited the 7350 for the first time for wrapping toilet soap with a vast range of wrapping materials, at 350 bars/min and with an epecially competitive price-quality ratio. Maintenance and format change solutions have also been adopted for this new model so as to satisfy the needs of the most demanding clientele, this without excessively weighing on usage costs. Lastly, the fair was the occasion for presenting the public the new Internet portal, showcase of the group and vehicle of a broad range of on-line services.
Price-markers and scales
With its GLM-I series, Bizerba has fine-tuned a line of versatile pricing scales which are simple to clean and use and able to print at speeds of up to 250 mm/min. Moreover, thanks to 32 bit microprocessor technology and a CAN bus modular system which has already been tested in the automobile sector, it is possible to price-mark up to 150 packs/min by weight. Rotating blade, air jet or piston applicators mean that an almost infinite number of labelers can be amalgamated in a single line plus subsystems. Other Bizerba innovations deserving of a special mention are the type-tested NT scales with Windows NT and Windows 2000 operating system, and the CWM 6000 check weighers (in the photo), ideal for both checking the weight as per laws regulating calibrated weight packaging, and for controlling processes with many applications for industry and commerce.
The moment of the machine
The choice of Krones Italia, that took part at Ipack-Ima showing three systems with very high technological content up and running, turned out to be a winning one.
Franco Tomba, managing director of Krones Italia, admitted it explicitly, a voice to some degree dissenting from the chorus of opinions expressed by others: "It was a great success, but this was on the cards, given that we havent exhibited in Italy for two years or so. This is why we chose to bring our cutting edge labeling, inspection and blowing/filling products with us, arousing the interest of many operators and customers of the beverage sector who came to Milan to see our systems up in action". With feigned nonchalance he added that they had signed some contacts at the fair, and this is a positive signal under many aspects, because "in the face of a market that is no longer growing hard and fast and in face of a tough competition, we have found a reason for growth in the policies started up some two years back in this areas. The will to push complete lines, including installation, testing and service in the offer, is also giving great results in Italy, where we have numerous projects in the pipeline, aboveall in the mineral water segment. We have also noted, that compared to the past, it is the small-to-medium-sized producers that are especially interested in the purchase of complete lines: seeking for greater certainty, the cost of the system in itself is no longer seen as the sole determining factor inasmuch as attention is more correctly focussed on those solutions capable of guaranteeing performance and efficiency.
And on top of this, being able to start up stable relations with a unique and reliable opposite number is decisive is a factor not to be underrated for this type of operator. Somebody like Krones".
Hotmelt adhesives melters
Nordson proposes the ProBlue systems for hotmelt adhesives, available in models 4, 7 and 10, that stand out for tank capacity, number of hoses connected and size of machine.
The ProBlue melters feature: easy programming and use of controls; status- at-a-glance indicators highlight: ready, fault, service and temperature status for tank, hose and gun; automatic safety valve for offloading pressure; minimum programming times.
The broad opening of the tank, with access on three sides, ensures an easier filling and clean functioning.
The disposable filter among other things enables elimination of periodic washing.
The ProBlue 4s are 4 litre melters, with throughput of 6.8 kg/h and melt speed of 4.3 kg/h.
The ProBlue 7s are 7 litre melters with 10,9 kg/h throughput and melt rate of 8,2 kg/h. The ProBlue 10s are 10 litre melters with 12.4 kg/h throughput and 11 kg/h melt speed. Installable on any packaging line, ProBlue have a rapid click-off base, collector in the central position and one sided-access for the maintenance and service. Set-up, programming and trouble shooting can be performed from a PC.
Brik casepacking machine
Simple to use, versatile with accessories that make the difference, the Prasmatic TC 300 casepacking machine is a specific proposal for secondary packaging of laminated beverage containers.
The Prasmatic Wraparound casepacking machine comes in two versions: TC 300 at 30 cycles/min (with discontinuous separation) and the TC 450 at 45 cycles/min (with continuous electronic separation).
The TC 300 specifically for the milk, fruit-juice and other polylaminate container producing industry was previewed by Prasmatic at the last Ipack-Ima We have placed a lot on the ease of use and maintenance - Mauro Micheli, area sales manage of the Emilia-based firm declares - but aboveall guaranteeing the rapidity of the format change.
The machine presented in the fair works with the typical briks containing fruit juices, but is capable of working different types of polylaminate containers traded today, also placing the single packs in secondary packaging (closed boxes or trays of various heights) with the different configurations 4x2, 3x2, 6x2. And to exploit these possibilities and go from one format to the other as little as fifteen minutes is needed. All the same the most technologically up-to-the-minute solutions are to be found immediately upstream of the casepacking machine. These are two Prasmatic patents that ease the carton flow.
The former in particular concerns the stocking system - Micheli concludes - with a magazine capable of containing up to 600 cartons never mind what thickness, very easy to load. The latter in turn is a special rotating separator (connected by belt to the Tetra Pak filler-closer) making working more rapid and reliable.
Line for irregularly shaped bottles
Ronchi Mario presented a complete line for the packaging of shampoos and conditioners in moulded bottles, transported in special cups. In this way, it is possible to work with asymmetric containers or special shapes, which would not stand up on their own.
Designed to achieve rates of 300 bottles/min, the line is made up of a Rotomatic PT-250 unit for organising and positioning, an Exacta/R 36-16 filling/capping unit and a Sirio/D 12T unit for removing the bottles from the cups.
The section which organises the bottles is of the centrifuge type, with universal model selection pockets, able to handle several formats without the need for replacement. Once organised, the bottles are transferred to the positioning section and placed in the cups. This section, with 12 heads, positions the bottles by means of pneumatic actuators incorporated in the heads, while a visual control system notes the position of the containers entering the system and transmits the information to the positioning heads. A no bottle, no puck device prevents empty cups being introduced into the line.
Filling is carried out by 36 stations fitted with magnetic-type flow meters, which are extremely accurate. Total sterilisation of the filling circuit is achieved by CIP and SIP systems. The tapping section has 16 heads which position the caps; change of format of bottles and caps can be carried out rapidly, without the need for tools.
The assembly which removes the bottles consists of a 12-head rotary tower which grips the bottles, raises them and deposits them on the output belt. When processing top-down packages, the heads can invert the containers.
Packaging machines for all containers
With a complete offer from the production to the filling, up to final packaging for transport, the German concern Rovema presented three key new features at Ipack-Ima.
The continuous vertical VPK form/fill/seal combines high performance and reliability, using an innovatory technology that exploits magnesium for the moving parts. The machine is capable of handling many different formats and working nearly all types of mono and multi-component packaging material of very varied thicknesses, producing packs of different shapes and sizes. The machine is controlled via an industrial PC with touch-screen and in-line guide.
ULF, universal loading and filling module, ideal for companies that produce packs of different types. The module is in fact capable of handling various bag formats (pillow, square-based, gusseted and with side seals) as well as boxes, flowpack bags, blisters. The products can be grouped on one single layer, on several layers, in lines, or be vertically or horizontally positioned inside the boxes on plastic trays and container of various formats. Pack format change and set-up in the containers is rapid: the manipulator is in fact programmed using the Teach-in command method.
Lastly, VPI is an intermittent flat film bagmaking machine, suited for the production and filling of FlexCan packaging. The latter, created from the cooperation between Amcor and Rovema, is a pack that stays in the upright position, easy to open and reclose. Ideal for liquid and granular products in pieces for the food and the non-food sector, FlexCan keeps its shape even after being totally emptied.
Zip packs and continuous filling
The fairy zip, the latest version of Fairy packaging machines, has been designed by Seram to respond to a demand for a better and longer preserving of products once opened. On this count, Seram has developed a transversal zip application system which is suitable both for pillow packs and square bottom bags. This machine is fitted with an automatic device to produce bags with four vertical edge sealings. Up to 45 ppm can be produced with this system.
Orion Junior is a vacuum and modified atmosphere packaging plant (starting from a reel of film), offer flexibility and short time in production changing.
The plant, made up of 3 main parts (product measuring system by cups or auger volumetric fillers by electronic weighing machines, vertical form-fill-seal machine for vacuum conditioning machine) can produce up to 20 vacuum bags/min and up to 50 atmospheric bags/min.
The Continuous Rotary Filler mod. RC-24 can be combined with one or two auger fillers, according to the required output: a speed of 130 containers/min can be achieved with one auger filler while two auger fillers yield an output of about 250 containers/min.
The carousel and the auger screws are driven by brushless motors; the dosing value is determined by the synchronization of these motors and is kept constant at the variation of the carousel speed.
A new electronic bag packer
Ipack-Ima 2003 was the perfect occasion for Imballaggi P.K. to launch the small, yet effective electronic bag packer - the Better Bagger 900e from Hade - on the Italian market. A compact machine (52x50x25 cm, weighing just 30 kg), it produces bags using spooled tubular PE, with lengths of between 10 and 250 cm and useful width up to 220 mm. The measurements and quantities are decided each time, simply and quickly set using the keyboard, thus allowing for great savings in material. Also the sealing temperature can be decided to suit the thickness of the material, though this can also be set automatically to allow for better cycle flexibility. The machine can be fitted with several spools of tubular film at a time (max 3) with diameters up to 30 cm. Imballaggi P.K. has been active on the Italian market for 40 years with its own consolidated series of gluing machines (gummers) for labels and other proposals for small jobs in innumerable outlet markets (food and non food). It also sells various brands of self-adhesive label dispensers (manual and electric). Its offer is completed with its own various models of manual, semi-automatic and electric dampeners and the sale of packaging equipment and materials, such as staplers and staples, strapping machines, strap guns, hot-melt gluers, etc.
From weighing to pick & place
At Ipack-Ima attention was drawn by Sales Strip-It, a special device that allows the opening and closing of flexible bags and containers of any type that are to be used more than once by the end user. The new system offered by the Piemontese company Sales features a tear tab on the outside of the bag or flexible container; on tearing an opening of a preset dimension is obtained that has reinforced edges.
In order to close the pack all one has to do is reclose the upper edge of the bag in line with the surface adhesive underneath, generated by the removal of the tab. The advantages guaranteed by the Strip-it solution include no loss of product, protection of product freshness and guaranteed tamperproofing, as well as forsaking of sharp tools.
Flowpack for bakery
For the high speed packaging of snacks, Jointech has devised a flowpack line that can be integrated with the Sympack group complete lines.
Jointech, OPM (Sympak Group) daughter company, specialised in manufacturing high performance horizontal flow-pack packaging machines, presented its J600E-HS for high speed snack packaging.
"After only three years from Jointechs foundation, Sympak has already become one of the major players in the flow-pack machine market and thanks to OPM support is the ideal partner for bakery and confectionery customers" said Sara Cesare, Sympak Group Marketing Manager. Flowpack machines in fact are part of complete solutions for the entire production cycle, from the just-baked product to the ready-for-shipping pallet.
The J600E-HS, in particular, is part of an automatic plant consisting of four parallel systems three for monoportions and one for family packs, fed by an Electronic Distributing System (EDS), which introduces the products into the single lines in sequence, with product flow control by photocells. The product in-take system is constituted by an Electronic Wrapper Feeder (EWF) and an Electronic Product Orienting (EPO) system.
Inside the machine - The J600E-HS comes with an innovative electronic phasing system that builds up the products first and then spaces them out, synchronizing them with the machine pace. The snacks then pass through the film conveyor and the longitudinal thermosealing unit. The final transversal sealing is achieved by the Jointseal-LD group, with long dwell sealing and independent guillotine cutting systems that ensure a superior sealing tightness.
The unit has a capacity of 500 pieces/minute and is driven by 10 shafts that are independently motorized and synchronized by a computerized system (Siemens PLC). This allows a precise speed control of all the mechanical parts and a perfect sealing of any type of film, without over-tightening or crimping.
The balcony design of the machine ensures easy cleaning and its modular design allows easy and quick format changes. The film conveyor is equipped with end-of-reel control and automatic sticking system to allow continuous operations.
Filling and capping
In response to the needs expressed by the cosmetics and detergency industry, that need an extremely flexible, speedy machine capable of adapting to any type of containers, Toscana Automazioni Industriali has devised its Arno 2TPX. Thanks to the experience the concern has built up in building filling and capping systems, the company proposes a system that can work with any kind of cap (from the classical screw, trigger version to pressure caps). But the advantages do not stop here. We have devised a pick & place closure system - Rudj Bianchini, technical consultant and son of the sole managing director of Toscana Automazioni Industriali explains - that allows us to achieve production of 2,500 pieces/h single rate and 4,000 pcs/h at double rate, instead of the classic 1,400-1,500 pcs/h. As well as that, having created a linear configuration, special format change equipment is not needed, format change being carried out by simple registrations on the sides of the capping belt. All the other parameters needed to carry out a rapid format change can be managed by a touch screen operator panel that, thanks to the special prescription, allows the height, the speed, the screen times etc to be set. The speed of the chuck rotations can be set from the same panel, along with the closure force and the feeder height. All one need do hence is set the prescription
and Arno 2TPX does the rest.
In the cold (and protected)
Ulma Packaging presents Pacific: a new line for packaging in heatshrink film with gas barrier, for packing trays of meat, cheese or at any rate fresh produce in protective atmosphere. This machine joins the already known Alaska and Nevada, completing the flowpack range for fresh products in PA with new top range models. In fact Pacific can boast greater performance and a greater ease in handling packs, also very big ones, at speeds that reach 25 metres/min. As well as that it can manage films that are difficult to seal, thus guaranteeing perfect pack airtightness, indispensable in packaging in protective atmosphere. Pacific is run by an industrial computer and is equipped with a central brushless motor, in axis with another 5 motors that command the various movements. This precise running of the working functions favors integration with the Dakota brand automatic product feed.
Thus packaging lines in which manual intervention is only limited to the area of the preparation of the trays and the outfeed of the packed product can be created. The advantages derived from a containment of the handling operations are clear, also in terms of lesser product pollution. In Italy Ulma Packaging is represented by the newly formed direct branch, with its headquarters at Piacenza, that trades all the solutions devised by the Spanish co-operative group for packaging in stretch and heatshrink film, in flowpack, in heatformed trays, as well as on vertical machines.
Flexibility for monodose
The new Unifill heatformer-filler stands out for its versatility and rapid format change: ideal for emerging countries and companies working on contact, it is also appreciated by the multinationals.
Designed and built by Unifill, the TF-01 heatformer-filler allows one to create monodose packs holding up to 90 ml, with medium/slow production times (around 15 cycles/min if the mould is 210 mm wide). Speed is not an issue here - as Marketing and Sales manager of the Emilia-based concern Alberto Ninni explains - therefore, making our technology accessible at a very affordable price, with the possibility of a few important variants, such as the use of a single roll, for instance, (so allowing for the production of stand-up containers) or cantilevered construction for easy access and ultra-fast changeovers. And then there are further savings in material, as this new machine - working with a continuous strip - lets one create containers with a minimum thickness of just 100 microns. Originally developed for the emerging countries, surprisingly it has also attracted the attention of the more "evolved" industrial world. European contract workers, first of all, who need maximum flexibility in order to process small volumes very quickly and who must go for more economical and fast changeovers. But the multinationals are interested, as the TF-01 offers them the chance to carry out market tests for new launches, keeping costs down. The TF-01 in fact offers a broad range of workings in terms of dosage, top and accessory application, container shapes, using heatformable materials such as PVC, PE, PS and barrier materials.
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Etichettatura & Co., unanticipazione
In questa sezione del resoconto Ipack-Ima - dedicata alle soluzioni per letichettatura, marcatura, codifica, ID e affini - illustriamo una nutrita selezione di prodotti presentati in fiera. Ma si tratta, in realtà, di unanticipazione sul servizio di approfondimento che pubblicheremo sul prossimo ItaliaImballaggio di settembre.
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Labeling & CO: a preview
In this section of the review of Ipack-Ima - dedicated to the labeling, marking, coding ID and like solutions - we show a host of products presented at the fair. This is really a foretaste of the article going further into the subject that we will be publishing in the coming ItaliaImballaggio.
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Nuovi laser e uninterfaccia portatile
Più forte anche sul mercato italiano, per le affermazioni sul piano commerciale sia presso gli utilizzatori sia tramite gli OEM, Markem ha presentato a Ipack-Ima gli ultimi sviluppi in fatto di codificatori laser.
La gamma SmartLase si è infatti arricchita di due nuovi modelli - SL 110 e SL 130 - caratterizzati rispettivamente da una potenza di 10 e di 30 watt e da unottimizzazione generale delle prestazioni, compreso lutilizzo agevolato dalla nuova interfaccia operatore QWERTY portatile e con display. Inoltre, le due macchine non richiedono la presenza di un computer allinterno del sito produttivo e, date le dimensioni compatte, possono essere facilmente posizionate in diversi siti senza richiedere modifiche. I codificatori della serie SmartLase permettono di stampare su una vasta gamma di substrati, su prodotti statici o in movimento e di variare lorientamento della lente fra 0 e 90° agevolandone linstallazione. Inoltre utilizzano una sorgente allanidride carbonica, raffreddata ad aria, che ne fa uno dei sistemi più sicuri sul mercato.
In fiera è stata valorizzata anche la nuova interfaccia di controllo SmartTouch che, grazie allutilizzo di un sistema operativo standard e di una tastiera di controllo touch-screen, consente agli utilizzatori di programmare, disegnare e archiviare in tutta semplicità testi e parametri di stampa, direttamente in linea, eliminando la necessità di software costosi e di laptop da posizionare nellambiente produttivo. Grazie al display a colori WYSIWYG, i risultati delle modifiche possono essere visualizzate immediatamente. SmartTouch supporta anche interfacce grafiche complesse richieste per i caratteri non-romani, ed è dotata un processore molto rapido basato su Windows.
Non richiedendo una connessione permanente con il codificatore, può essere utilizzata di volta in volta su più unità, Oltre ai laser, Markem offre sistemi che impiegano altre tecnologie - getto di resina, trasferimento termico, print&apply di etichette - nonché SW, materiali di consumo e servizi.
Concetti e prodotti per la codifica
Willett International lancia iQ Applied,
un concetto nuovo per il mondo
della codifica, che somma prodotti e servizi in grado di fornire risposte semplici, affidabili e a costi vantaggiosi, alle esigenze più spinte del mercato.
iQ Applied è un "prodotto/sistema" caratterizzato da grande semplicità di impiego e progettato per essere facilmente implementato in linea, composto di hardware e software che si rifanno alle tecnologie migliori e già ampiamente sperimentate, basate su parametri modulari e riproducibili.
Questa la definizione proposta da Willett allultima proposta della casa, che si è già concretizzata in tecnologia: a Ipack-Ima è stato presentato il primo codificatore che ripropone i concetti dell'iQ Applied, ovvero la stampante digitale industriale Willett 620. Eccone le caratteristiche di base: progettata per la codifica a medi e grandi caratteri su scatole, assicura una qualità di stampa elevata, nonché alti livelli di pulizia ed efficienza nella riproduzione di codici alfanumerici. Raggiunge una risoluzione due volte superiore alla norma e può essere collegata in parallelo a due linee di stampa, consentendo così un deciso contenimento dei costi. Inoltre, dato che la stampante crea i messaggi impiegando un gran numero di micropunti (in alternativa ai tradizionali codificatori a macro caratteri, che utilizzano un numero limitato di punti molto grandi), riduce in modo significativo il consumo di inchiostro.
Il cuore nella testa
Cuore della stampante digitale 620 è la testa di stampa, che si basa sull'innovativa tecnologia delle micro valvole messa a punto da Willett. Criteri severi di progettazione ingegneristica hanno permesso di realizzarla con componenti di assoluta precisione e proprio dalla qualità costruttiva derivano le alte prestazioni e l'affidabilità del sistema. Tra l'altro, il getto di stampa risulta molto più lungo, rendendo così più sicure le operazioni di codifica in linea sul prodotto. Inoltre, la 620 lavora con software iQ Applied, che rende più agevole tanto il controllo della stampa quanto la gestione dell'ambiente "messaggi", e che risulta particolarmente flessibile qualora si debbano inserire variabili di linguaggio (può lavorare con font fisse o differenziate e consente di comporre i messaggi impiegando set di caratteri multipli).
Basato su un'interfaccia a icone colorate, è di facile utilizzo, si adatta a molti linguaggi operativi e può essere configurato dall'utente, consentendo tra l'altro la completa tracciabilità delle operazioni. Sviluppato specificatamente per lavorare in ambiente industriale e capace di raccogliere qualsiasi dato dal network interno, può essere residente sia nel dispositivo di controllo iQ Applied sia nel PC dell'utente.
Di particolare interesse, fra gli altri, il modulo CQ2M, che consente di razionalizzare l'uso dei materiali di consumo fornendo un valido ausilio per la scelta corretta dell'inchiostro e del suo impiego nei tempi stabiliti, oltre che per la redazione di report puntuali sui costi operativi.
Un happening per letichettatura
La partecipazione di 3M ad Ipack-Ima 2003 non si è limitata allo stand in Fiera. Presso il Palazzo Reale di Milano, infatti, in occasione della mostra La Scuola degli Artefici dellAccademia di Belle Arti di Brera, 3M ha organizzato un evento per far conoscere le caratteristiche del sistema detichettatura 3M-Matic SA 2000. Progettato per stampare dati variabili su porzioni di nastro adesivo speciale Scotch, e applicare direttamente le etichette adesive ottenute o sul lato o sulla parte superiore delle scatole in transito lungo un sistema di trasporto, questo sistema rappresenta unalternativa efficace alle tradizionali applicazioni di etichette in carta adesiva, supportate da un liner siliconato. Levento è stato organizzato in collaborazione con Etipack, la nota azienda lombarda che costruisce e commercializza sistemi di etichettatura e codifica per etichette autoadesive.
Integrazioni hi-tech per lautoadesivo
A.L.Tech - Advanced Labelling Technologies ha presentato per letichettatura in autoadesivo una gamma di sistemi integrata con diverse novità. Da citare, la testata etichettatrice ALstep, rinnovata nella meccanica e nella larghezza etichette (fino a 100 mm), da cui è nata anche la versione ALstep E per applicazioni che non richiedono elevate prestazioni, oltre alle etichettatrici ALritma, oggi più performanti, robuste, versatili e facili da usare. Fra i sistemi di print&apply spicca ALcodeP per letichettatura di pallet su due lati, con un solo arresto; in grado di applicare etichette A5 a cadenze di oltre 100 pallet/ora, adotta un tampone pneumatico con movimenti a 3 assi e controlli automatici delle fasi operative. Infine, ALmatic: una piccola unità per letichettatura semiautomatica di prodotti cilindrici, e lultima versione dellimpianto ALlineE per flaconi di differenti forme e dimensioni. ALlineE si distingue anche per lestetica, a testimonianza che design e tecnologia italiani sono fattori di successo.
Etichettatura e identificazione
Arca Etichette (etichette autoadesive; sistemi di etichettatura e identificazione) ha presentato una gamma di prodotti e di servizi sempre più vasta e articolata.
Fra i prodotti di punta si segnalano le print&apply della Serie 2000, per la sovrastampa e applicazione in tempo reale di dati variabili, che hanno conquistato il premio allinnovazione allultimo concorso della Camera di Commercio di Milano. Dotate di una struttura ergonomica e particolarmente robusta - con una componentistica di marca e dettagli curati per durare - le macchine di questa serie si caratterizzano per il design accattivante, senza spigoli vivi e per la modularità che permette di trattare etichette diverse. Tre i modelli base, anche per gli ambienti più difficili e le tirature più elevate, attrezzati di un particolare supporto che consente di posizionare le macchine in qualsiasi posizione.
Si chiamano invece Open Frame i sistemi lineari per letichettatura autoadesiva in-line di parallelepipedi e contenitori a base ellittica o rotonda. Presentano ingombri contenuti; niente colla da alimentare, scaldare e pulire; set up rapidissimi e senza dover sostituire parti meccaniche; cambi formato e regolazioni senza impiego di utensili, massima produttività.
Tampografia e oltre
CSS Teca Print rappresenta in Italia la nota azienda svizzera specializzata in sistemi per la tampografia e accessori (tamponi, colori, cliché ecc.); nel tempo ha poi integrato il proprio portafoglio prodotti con sistemi per la marcatura e la stampa di dati variabili a getto dinchiostro, incisione laser e micropunti. In fiera sono state presentate due nuove macchine Teca - la TPU 250 a 4 colori e la veloce e sofisticata VTP 400/600 - ed è stato valorizzato il servizio post vendita che comprende la fornitura di colori speciali, materiali di consumo e accessori (bromografi, forni di essiccazione, fiammatori, vasche di lavaggio, ecc.), oltre alla realizzazione degli impianti di stampa e alla realizzazione di macchinari speciali. Alcuni esempi emblematici: laser a sorgente "verde", linee tampografiche per la stampa fino a dieci colori con setting velocissimi, robot per la stampa in punti e angolazioni differenti.
Universo identificazione
Sistemi hardware e software chiavi in mano di raccolta dati, controllo avanzamento della produzione, tracciabilità dei lotti, impianti di fine linea integrati con i sistemi gestionali. Questa la specializzazione di Datalink, che a Ipack-Ima ha presentato lintera gamma dei prodotti e dei servizi. Ci limitiamo qui ad accennare alle principali caratteristiche del print&apply a getto daria modello DA 170 GAR90-ZR. Questa macchina può applicare letichetta su un solo lato, di testa o di coda, e si distingue per la velocità di applicazione delletichetta e lassoluto rispetto delloggetto da etichettare. Supporta tutti i più comuni codici a barre mono e bidimensionali e dispone di un circuito pneumatico gestito in digitale. La stampa avviene con tecnologia termica o a trasferimento termico, a una velocità che raggiunge i 305 mm/s a 203 dpi (203 mm/s a 300 dpi) e lapplicazione avviene a una distanza massima di 30 mm. In dotazione, fra laltro, RAM da 1 MB standard, PC card interface, display LCD e moltissimi controlli.
Marcatura, etichettatura e ispezione
Cicrespi era presente a Ipack-Ima con entrambe le divisioni Marcatura Industriale ed Etichettatura Industriale. La prima fornisce sistemi - a getto dinchiostro e laser - per la stampa e la gestione in linea di dati variabili su prodotti e imballaggi primari e secondari, e si identifica principalmente con i marchi Videojet e Marsh. La seconda, che propone sistemi integrati per la sovrastampa e applicazione di etichette autoadesive, nonché sistemi di stampa a trasferimento termico fuori linea per confezionatrici e termoformatrici, si identifica con i marchi di Termostabile Packaging e ITW Beta Print.
Molti i prodotti di punta in fiera: della Videojet il marcatore Laser Focus 25W e il codificatore a getto dinchiostro Ipro per microcaratteri; della Marsh il codificatore a getto dinchiostro Encore per macrocaratteri. Diverse le novità targate Termostabile Packaging, tra cui un impianto di etichettatura per imballi primari (metodoT); il sistema di identificazione pallet e RF Termologitron; il print&apply con CPU a 64 bit Lampo; la bollinatrice rotativa Rotobol; letichettatrice Ligrie. Lofferta in mostra era completata dalla stampante a trasferimento termico Multihead per termoformatrici della ITW Beta Print, ma Cicrespi è in grado di offrire soluzioni interessanti anche per lispezione in linea.
Etichettatrici e oltre
Alla vigilia del venticinquesimo compleanno (è stato festeggiato il 2 giugno scorso), Etipack ha presentato a Ipack-Ima numerosi prodotti interessanti e anticipato informazioni su progetti di rilievo. Accanto alle quattro etichettatrici della linea Blue, lanciate lo scorso anno, e al print&apply di nastro adesivo SA2000 sviluppato in collaborazione con 3M, lazienda di Cinisello Balsamo ha messo in mostra il distributore Strappy, sempre per nastro adesivo, nella versione per sigilli apri e chiudi e in quella per fronte e retro di flaconi. Altre due novità di rilievo sono rappresentate dalla linea di sfogliatori di coupon, dotata di motori brushless, composta dal Whizzy Roll per il taglio e distribuzione di bustine a partire da nastro continuo, e dal Whizzy carica dal basso, per fogli di grande formato, oltre che dal distributore automatico Clippy per coupon e gadget.
Per la codifica, invece, è stata presentata la nuova stampante da banco Spider, con velocità fino a 250 mm/s, dotata di un display che segnala gli stati macchina e permette di impostare e variare i parametri di stampa. Infine, in risposta alle direttive ministeriali sullindustria farmaceutica, Etipack ha rinnovato lofferta di soluzioni dedicate al settore con un contributo sulla tracciabilità del farmaco: si tratta di un sistema modulare, da comporre tenendo conto delle esigenze produttive e delle caratteristiche logistiche degli impianti.
Attualmente Etipack è impegnata in un importante progetto che mira alla creazione di un sistema per il monitoraggio quantitativo e qualitativo del grado di soddisfazione dei propri clienti.
Nata nel 1978 in un laboratorio di 35 m2, Etipack si è inizialmente affermata per loriginalità delle soluzioni tagliate su misura sulle esigenze del cliente. Oggi ha due sedi produttive (Cinisello Balsamo e Soncino), una filiale in Francia, una rete di distributori che assiste lesportazione in oltre 31 paesi e migliaia di macchine in funzione in tutto il mondo. Ultimi numeri: un fatturato di oltre 12 milioni di Euro, 100 addetti e una produzione di oltre 1.200 etichettatrici allanno.
Stampante digitale con marcatura a caldo
Eidos (marcatura e codifica) ha presentato i noti print&apply a marchio Printess, fra cui i 180 per la codifica sui due lati adiacenti dei pallet, e le Swing per la stampa diretta su film, e soprattutto i tre modelli di Coditherm: una stampante digitale a trasferimento termico, in grado di operare anche su oggetti di materiale rigido o con superficie irregolare o porosa. Coditherm sfrutta un brevetto esclusivo Eidos, che si basa sulimpiego di un doppio nastro ed è in grado di creare elettronicamente, in una prima fase di stampa, unimmagine sul nastro termico inchiostrato, successivamente trasferita a caldo sulloggetto da marcare. La concezione digitale della macchina permette di modificare just-in-time i dati, così come i parametri di funzionamento; la marcatura - con testi, codici a barre, loghi e dati variabili in generale - avviene in linea. Qualche esempio di applicazione: astucci di cartoncino patinato o plastificato, oggetti di plastica o metallo plastificato, oggetti di legno, cuoio, gomma e stoffa, sacchi e scatole di cartone
Etichettatura speciale e codifica laser
Ciesse rappresenta in esclusiva per lItalia la tedesca Herma GmbH di Stoccarda, leader nella progettazione e produzione di sistemi di etichettatura speciali e standard, e linglese Linx Xymark, produttrice di sistemi di codifica laser, per conto delle quali segue la commercializzazione dei prodotti e assicura un servizio di assistenza tecnica e manutenzione.
La testa H300 è il componente centrale del nuovo sistema Herma H362M di etichettatura fronte e retro ad alte prestazioni. Il sistema può essere installato sia fuori linea che allinterno di applicazioni in linea e munito di vari accessori (sistemi di sbuccio, stampanti termiche e sensori speciali).
I codificatori laser Xymark, facilmente programmabili, sono progettati per essere collegati e messi in funzione con la massima rapidità. Xymark VW50 è un marcatore laser vettoriale, in grado di effettuare marcature con opzioni di stampa come ora, codice di lotto, codici a barre e grafici. Può lavorare con prodotto fermo o in movimento, su una grande varietà di materiali, anche ad alte velocità, stampando fino a 35 righe di testo in orizzontale o verticale.
Linx Xymark ha inoltre introdotto sul mercato due nuovi marcatori laser a matrice di punti, Xymark 7 e Xymark 7S, che garantiscono stampe di qualità su due righe.
Presenti su tutta la linea
Nata come specialista del getto dinchiostro, oggi Imaje fornisce soluzioni per tutte le esigenze di codifica e tracciabilità, con una presenza su tutta la linea (produttiva) con soluzioni per limballo primario, secondario e la palettizzazione.
A Ipack-Ima, la filiale italiana ha presentato le ultime novità di prodotto e comunicato il recente investimento per la realizzazione di un nuovo sito dedicato ai prodotti di consumo, destinato a supportare il servizio al cliente anche nel nostro Paese.
Allo stand, la simulazione di una linea di imballaggio completa in funzione ha aiutato a presentare i prodotti e a valorizzare lorientamento sempre più marcatamente orientato a fornire soluzioni al cliente. Spiccava la nuova S7 Range per la marcatura a piccolo carattere, che oggi garantisce una maggiore affidabilità (migliorata soprattutto lidraulica), migliore qualità di stampa e una riduzione nel consumo di additivo pari al 30%. Inoltre, nel software sono stati integrati nuovi linguaggi: greco, finlandese, croato e sloveno.
Inoltre, è stato valorizzato il laser Lightjet Vector, per la marcatura statica o in movimento, ad alta risoluzione e velocità, indicato per linee di produzione ad alto rendimento, specialmente nel settore alimentare e delle bevande. Inoltre, la sua marcatura precisa, pulita e resistente ne fanno una soluzione ideale per le industrie farmaceutiche e cosmetiche. Potentissimo (fra 100 e 200W), genera un fascio laser deviato da un sistema di specchi a perno, che marca ad alta velocità fino a 300 m/min generando 1000 caratteri al secondo.
Operazione farina sicura
Si chiama Harina lultima novità della divisione Officina del gruppo Irplast, ed è un sistema automatico progettato per lapplicazione di unetichetta autoadesiva con funzione di sigillo, a protezione della valvola dei sacchi di farina, mangimi e granulati in genere. Letichetta di sigillo, ricavata da bobine di film di PP adesivizzato, viene applicata sullangolo frontale del sacco in movimento, a protezione della valvola utilizzata per il riempimento del prodotto, garantendo così il sacco da accidentali introduzioni di corpi estranei, oltre che da perdite di prodotto durante la movimentazione.
Oltre al vantaggio in termini di sicurezza, questa soluzione assicura anche benefici di carattere economico, generati dallimpiego di materiali privi di supporto siliconato e dalla lunga autonomia di lavoro (Harina supporta bobine da 900 metri, che servono più di 3.000 sacchi). Inoltre, letichetta autoadesiva di PP si applica al sacco con facilità e resiste anche a successive manipolazioni.
Irplast dispone di unampia gamma di adesivi per applicazioni su diversi materiali (CA, PE e così via), che permette di soddisfare qualunque esigenza; inoltre Harina è facilmente integrabile sulle linee di confezionamento. La distribuzione di Harina sul mercato italiano è affidata alla società Valvosacco.
Etichettatura: offerta integrata
Accanto alle macchine della giapponese Sato (stampanti barcode, a trasferimento termico o termico diretto), Label Engineering ha presentato le linee di prodotto a marchio proprio, articolate in sistemi di etichettatura, print&apply in tempo reale, macchine speciali, sistemi di gestione magazzino con lutilizzo di bar-code, fine linea completi per limballaggio. In fiera, accanto alle classiche etichettatrici della linea Apply, figurava anche lApply Label Party per lapplicazione di piccole quantità di etichette autoadesive su bottiglie, barattoli e contenitori cilindrici. Il sistema, che presenta marcate caratteristiche di semplicità ed economicità (anche in fatto di manutenzione), può applicare una o due etichette fronte e retro e, su richiesta, sovrastampare a caldo brevi testi o date di scadenza, piuttosto che incidere a secco date di scadenza o numeri di lotto. Per offrire ai clienti una gamma completa di apparecchiature, inoltre, Label Engineering ha messo a punto i dispenser della serie 120, che rappresentano la soluzione intermedia fra applicazione manuale ed etichettatura automatica, e Rewinder, per riavvolgere etichette da 120 o 200 mm di larghezza (nella versione speciale).
Soluzioni stellari
In fatto di etichettatura non chiedeteci la luna; siamo andati oltre. Con questo slogan PMR si è presentata a Ipack-Ima con unofferta tecnologicamente aggiornata, corredata di nuovi touch screen e quadri comando. E i visitatori hanno risposto positivamente: lazienda lombarda ha superato gli obiettivi di vendita, suscitando lattenzione degli operatori italiani e stranieri. Ma gli investimenti di PMR hanno riguardato anche larea produttiva: a giugno è stata inaugurata la nuova sede di Bovisio Masciago, con nuovi spazi dedicati alle fasi di progettazione, produzione e collaudo. Inoltre, è stata promossa una più organica collaborazione fra personale addetto alla vendita e reparto tecnico, in modo da intervenire tempestivamente ed efficacemente per risolvere i problemi degli utilizzatori.
Marcare ink-jet e laser
Nimax distribuisce in esclusiva in Italia le stampanti della Domino, leader nella marcatura senza contatto su qualsiasi tipo di materiale, di cui ha presentato in fiera le macchine per grandi e piccoli caratteri, oltre alle linee a tecnologia laser. Fra le innumerevoli proposte, citiamo la Serie A ink jet, articolata in quattro modelli (A100, A200, A300, A400) disponibile ciascuno in più versioni (Pinpoint, Opaque, Egg Coder, Food Grade, XS, FreeForm, SE, CP), per soddisfare le differenti esigenze di codifica. Queste macchine stampano messaggi di testo, logo, date di scadenza, numeri di lotto, codici a barre, numerazioni, anche combinati fra loro; il testo può essere orientato, capovolto, evidenziato e può comprendere opzioni legate all'ora e alla data di produzione. A seconda dei modelli, si possono realizzare da una a quattro righe di stampa, con un raster da 5 a 32 gocce. La testa di stampa esegue automaticamente lautolavaggio e non richiede interventi manuali in fase di accensione e spegnimento; inoltre è dotata di un'elettrovalvola che, sigillando il nozzle dallinterno durante i periodi di inattività, previene il rischio di otturazione. In fatto di marcatori laser, Nimax offre una serie di macchine versatili, costruite in modo da poter essere inserite anche negli ambienti di lavoro più difficili. Da citare, fra laltro, il CFR21 Part Eleven che, con riferimento alla nuova direttiva FDA, agevola la tracciabilità di ogni operazione effettuata. Doveroso, infine, un accenno alla capacità di servizio pre e post vendita dellazienda bolognese - e non si tratta solo di consulenza ma anche di personalizzazione di prodotto, engineering, progettazione di software ad hoc, formazione
- che lha resa un punto di riferimento imprescindibile del settore.
Marcatori in anteprima
Lanalisi dei risultati riportati a Ipack-Ima 2003 ha confermato a Marking Products di aver centrato il bersaglio. In particolare, linteresse manifestato verso Hitachi IJ-PX, il nuovo marcatore a getto dinchiostro continuo deflesso, presentato in anteprima a Milano, ne evidenzia la capacità di anticipare le esigenze dei mercati di destinazione. DellIJ-PX sono stati apprezzati lo schermo LCD a colori 10 touch screen, supportato da un menù grafico interattivo, e il circuito di inchiostrazione, che comprende una pompa speciale e un sofisticato controllo elettronico della viscosità. Questi elementi consentono una drastica riduzione dei consumi di solvente e delle emissioni nellambiente di lavoro, con conseguenti risparmi sui costi di gestione. La macchina presenta inoltre una grande affidabilità (componenti ad hoc, realizzati in Hitachi) e una notevole flessibilità che permette di ottenere fino a 4 righe di marcatura, inserendo codici a barre e testi in caratteri standard o definiti dallutente in differenti altezze. Utilizzabile su diversi tipi di materiale, è corredato degli inchiostri specifici. Grandi consensi sono stati attribuiti anche al marcatore a getto dinchiostro DOD3200, disponibile in una gamma completa di modelli (fino a 20 mm di altezza caratteri, in 1 o 2 righe di marcatura). La sua flessibilità si evidenzia nella possibilità di inserire testi, grafica e codici a barre liberamente aggregati, e di programmare la macchina con il software residente MattCom per realizzare facilmente una rete di più unità. La costruzione di livello industriale ne facilità la collocazione sulla linea di produzione.
New entry per la stampa termica
Lofferta di prodotti e soluzioni per letichettatura e marcatura targata Print Media (dedicate a integratori di sistemi, rivenditori e software house) si arricchisce dellultima stampante termica DMX M-4206 della Datamax. Progettata per durare, tecnologicamente avanzata e dallingombro ridotto, questa macchina presenta un design modulare che permette di installare o rimuovere opzioni sul campo e un telaio di alluminio presso fuso che ne aumenta la resistenza. Inoltre è equipaggiata di DMXConfig - uno strumento che permette di impostare la configurazione direttamente dallo schermo - è dotata di vari tipi di porta (connessione Ethernet opzionale) e può essere collegata a qualsiasi sistema, nuovo o esistente. Caratteristiche standard: risoluzione di 203 dpi; stampa termica diretta o a trasferimento termico (opzionale) di codici a barre, testi, grafici, numerazioni progressive; velocità da 50 fino a 152 mm/s; larghezza dei supporti da 25 a 118 mm; spessore da 0,0635 a 0,254 mm; materiali alimentati a rullo, piegati a ventaglio o per etichette e tagliando continui o perforati.
Da Taiwan, qualità e prezzo
Allo stand Tradex era in mostra lampia offerta dellazienda varesina, che ora comprende le nuovissime stampanti a trasferimento termico e termico diretto della taiwanese TSC. Presentate come soluzioni di qualità (TSC è certificata ISO 9000), affidabili e dal prezzo competitivo, compongono una gamma di modelli completa, dal più semplice ed economico da ufficio a quelli industriali ad elevate prestazioni, tutti constraddistinti da robustezza e semplicità duso. Nel catalogo Tradex figurano 5 modelli che presentano velocità di stampa variabili fra 76 e 203 mm/s, area massima di stampa di 104x2.286 mm (104x1.000 il modello più veloce), con una risoluzione di 203 dpi eventualmente estendibile a 305 dpi. La memoria della stampante più potente è di 2Mb Flash e 4Mb DRAM. Tutte le macchine TSC sono garantite per due anni.
Tradex è presente sul mercato italiano dal 1974 con proposte per il settore delletichettatura, marcatura e identificazione automatica. Oltre alle soluzioni a marchio proprio, che comprendono i software personalizzati, rappresenta Linx, Rea, Macsa, CAB, TSC, Easylabel (software), Sony Chemical (nastri a trasferimento termico).
Nuova rappresentata nellink jet
Sis.ma ha acquisito la rappresentanza in esclusiva della tedesca Leibinger e a Ipack-Ima ha presentato la stampante a getto dinchiostro Jet 2 della casa. Si tratta di una macchina dal design ergonomico, che effettua etichettatura e marcatura, e che può stampare numerazioni progressive e date.
Dotata di display touch screen per una facile programmazione, presenta un sistema particolare di gestione dellinchiostro, che ne evita lessiccazione, e un nozzle sigillato.
Il software flessibile consente di gestire ad alte velocità una notevole varietà di font e grafica. In fiera, anche i codificatori per la stampa a trasferimento termico AllenCode NX, per confezionatrici a moto alternato e continuo. Dispnibili in due modelli, per stampare aree di diversa larghezza (da 53 a 107 mm), la serie NX vanta una manutenzione semplificata e un cambio rapido della testina.
Inoltre è dotata di software Allencraft (Thermo Allen Coding) per la facile impostazione dei formati di stampa.
Stampanti di massima sicurezza
Ipack-Ima ha visto il debutto ufficiale della stampante TSSG 107, prodotta dalla tedesca Wiedenbach e distribuita in Italia da Tecno Srl. Studiata per poter essere inserita sulle linee di confezionamento alimentare, ma anche cosmetico e farmaceutico, risponde dunque alle esigenze di massima sicurezza operativa espresse da questi comparti: grado di protezione IP 65, costruzione inox, alta risoluzione di stampa raggiunta con inchiostri a rapida essiccazione ed elevata adesione, che consentono di ottenere ottimi risultati su molti tipi di materiali e superfici. Dato che utilizza inchiostri omologati per un uso alimentare, sia nella stampa diretta sull'imballaggio sia sull'alimento stesso, la TSSG 107 può trovare impiego sulle linee di confezionamento delle uova, che devono essere marcate con i dati variabili relativi alle date di produzione e scadenza. La macchina può venire facilmente installata anche su linee di produzione di farmaci, per marcare le singole compresse.
Print&apply semplice e robusta
UProget Sistem Italia presenta la nuova Exatta: una print&apply dalla meccanica affidabile e collaudata, integrata da una stampa a qualità garantita dal marchio Toshiba TEC. La struttura robusta, supportata da una piastra dalluminio, è interamente dacciaio inox. Progettata seguendo il principio dellefficacia e della semplicità, che ritroviamo anche nel passaggio carta, questa macchina presenta pochi, chiari comandi che permettono un avviamento e regolazioni rapide per ogni tipo di prodotto. Il software installato è il collaudato Codesoft, sviluppato in più versioni per potersi meglio adattare alle differenti esigenze applicative.
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New lasers and portable interface
With an even stronger presence on the Italian market thanks to its success with sales to users and OEMs, Markem presented its latest developments in laser coding at Ipack-Ima.
The SmartLase range has been enriched with two new models - the SL 110 and the SL 130 - with 10 and 30 watt respectively and general optimising of performance levels, including easier use thanks to the new portable QWERTY operator interface and display. Moreover, the two machines do away with the need for a computer inside the production site and, given their compact size, can be easily positioned at will without requiring modifications. The SmartLase series of coders lets one print a vast variety of mediums, on static or moving products and vary the direction of the lens (0-90°) to make installation easier. These coders also use an air-cooled carbon dioxide source, making this one of the safest systems on the market today.
Also spotlighted at the fair, the new SmartTouch control interface. With a standard operating system and touch-screen control keyboard, this interface lets users program, design and archive text and print parameters simply and directly in-line, thus eliminating the need for expensive software and laptops in the production area. Thanks to its WYSIWYG colour display, the results of any changes are immediately visible. The SmartTouch also supports the complex graphic interface needed for non-roman fonts and has an exceptionally fast Windows processor. No permanent connections to the coder are needed; the interface can be used for various units as and when required. In addition to its lasers, Markem also offers systems based on other technologies - resin jet, heat transfer, label print&apply - and SW, consumables and services.
Coding concepts and products
Willett International launches iQ Applied, a new concept in the advanced coding technology sector, summing up products and services that deliver simple, reliable and cost effective responses to its customers coding needs.
iQ Applied is a "product/system" designed to be particularly simple to implement and easy to use. A combination of hardware and software products based on the best, proven technology, iQ Applied is modular and repeatable. This is how Willett describes its latest proposal, already a form of technology: the first coder was presented at Ipack-Ima with iQ Applied concepts, in other words the Willett 620 industrial digital printer. Here are the salient features of this printer: designed for outer-case coding and other medium and large character applications, it guarantees high quality coding and exceptionally clean, reliable reproduction of alphanumeric codes. It delivers twice the print resolution of currently used technology and enables twin line printing for great savings in money. Furthermore, because this printer builds messages with a large number of small dots instead of the smaller numbers of large dots used by traditional large character printers, ink consumption can be significantly reduced.
The heart's in the head
The heart of Willetts new 620 printer is a new printhead which utilises innovative Willett micro-valve technology. It is manufactured using precision engineering techniques to produce components to specification. Such build quality results in more consistent performance and a greater reliability in operation. It also enables these printheads to operate with a greater throw distance for more certain in-line coding of the product.
What's more, the Willett 620 printer is driven by iQ Applied software, which provides a printer control and message management environment which makes the printer especially flexible when it comes to entering language variables (fixed font or scaleable enabling messages to be built using multiple character sets).
iQ Applied software is operated using a colour icon-driven interface that is simple to use and enables new languages to be added quickly and easily. It can be configured to the specific user and provides full traceability of events. Developed specifically for industrial environments, it can gather any data from the local network and the software itself may be resident on either an iQ Applied controller or on the users own PC.
Of special interest, the CQ2M module enables better management of printer consumables, providing great assistance when it comes to the correct choice of ink and use within its shelf life, plus the CQ2M also draws up regular reports on running costs.
A happening for labeling
3Ms taking part at Ipack-Ima 2003 did not stop at a stand at the Fair. At the Milan Palazzo Reale, in fact, in occasion of the show La Scuola degli Artefici dellAccademia di Belle Arti di Brera, 3M organized an event to divulge the features of the 3M-Matic SA 2000 label system. Designed to print variable data on portions of special Scotch adhesive tape, and directly apply the adhesive label obtained on the side or on the upper part of the box in transit along a transportation system, this system stands as an effective alternative to the traditional applications of adhesive paper labels backed by a siliconated liner. The event was organized in cooperation with Etipack, the wellknown Lombard concern that builds and trades labeling and coding systems for selfadhesive labels.
Hi-tech integration for self-adhesives
A.L.Tech - Advanced Labelling Technologies presented a range of integrated systems for self-adhesive labeling with a number of novelties. For example, the Alstep labeling machine head with redesigned mechanics and new label widths (up to 100 mm), which has also led to the ALstep E version for applications where high performance isn't required. Then there's the stronger, more versatile and easier-to-use Alritma labeling machine, now offering higher performance. As for the print&apply systems, there's the ALcodeP for labeling pallets on two sides with a single stop, capable of applying A5 labels at a rate of more than 100 pallets/hour and featuring a pneumatic buffer with 3-axis movement and automatic control of the various stages. Finally, the ALmatic, a small unit for semi-automatic labeling of cylindrical products, and the latest version of the ALlineE plant for flacons of different shapes and sizes. The ALlineE also stands out for its looks, proving that Italian design and technology are factors of success.
Labeling and identification
Arca Etichette (self-adhesive labels, labeling and identification systems) has presented an ever wider and diversified range of products and services. Its leading products include the 2000 Series of print&apply machines for overprinting and real time application of variable data, winning the company the award for innovation in the recent competition run by the Chamber of Commerce of Milan. Featuring an ergonomic and especially strong structure - with proprietary components and details designed to last - the machines making up this series are distinguished by their attractive design, total absence of sharp edges and their modularity, making it possible to deal with different labels. There are three basic models, even for extreme conditions and exceptionally high runs, fitted with a special support that lets one position the machine anywhere at will. Then there are the Open Frame linear systems for in-line self-adhesive labeling of parallelepiped and elliptical or round based containers. With a compact design, no glue to be fed, heated and cleaned, they offer ultra-fast set-up without the need to replace mechanical parts, changeovers and adjustments without the need for tools and max productivity.
Ink ball printing and more
CSS Teca Print represents the well-known Swiss company specialising in ink-ball printing systems and accessories (ink balls, colours, clichés etc.). Over the years, it's extended its product portfolio to include marking systems and variable data ink-jet printing, laser cutting and microdot technology. The company presented two new Teca machines at the fair - the 4-colour TPU 250 and the fast, sophisticated VTP 400/600 - as well as enhancing its after-sales service, including the supply of special colours, consumables and accessories (contact printers, drying ovens, flame cutters, washing tanks, etc.), not to mention the creation of printing plant and special machinery to design. A few salient examples: "green" source lasers, ink ball lines for printing up to ten colours with exceptionally fast setting and robots for printing with different dots and angles.
A universe of identification
Hardware and software turn-key systems for data collection, production progress control, batch retracing and end line plant integrated with management systems. These are Datalink's areas of expertise, a company that presented its entire range of products and services at Ipack-Ima. Here we just mention the main characteristics of the air-jet print&apply model called the DA 170 GAR90-ZR. This machine can apply labels on a single side, front or rear, and stands out for its fast label application and absolute "respect" for the item to be labeled. It supports all the most common barcodes (mono and bidimensional) and has a digitally controlled pneumatic circuit. Printing is via thermal transfer or heat technology at speeds of up to 305 mm/s at 203 dpi (203 mm/s at 300 dpi), while application is at a max distance of 30 mm. Other features include: 1 MB standard RAM, PC card interface, LCD display and many, many controls.
Inspection, marking and labeling
Cicrespi was at Ipack-Ima with both its divisions: Industrial Marking and Industrial Labeling. The former supplies inkjet and laser systems for printing and in-line management of variable data on primary and secondary packaging and is mainly identified with the Videojet and Marsh brands. The latter, that proposes integrated systems for overprinting and application of selfadhesive labels, as well as out-of-line print and heat transfer systems for packing machines and thermoforming machines, is identified with the Termostabile Packaging and ITW Beta Print.
Many important products on show: the Laser Focus 25W marker and inkjet Ipro for microcharacters by Videojet, and the inkjet coder Encore for macrocharacters Marsh. Among the new features from Termostabile Packaging a labeling system for primary packaging (metodoT); Termologitron, pallet identification system and RF; Lampo, a 64 bit CPU print&apply; Rotobol rotary stamping system; Ligrie, intelligent labeling. The offer of the Cicrespi Industrial Labeling division is topped by the Multihead heat transfer system for thermoformers, by ITW Beta Print, but the italian firm is also capable of offering interesting solutions for in line inspection.
Labeling machines and more
On the eve of its quarter century celebrations (June 2nd just past), Etipack presented various interesting products at Ipack-Ima, together with details of an important project. Alongside the four labeling machines in the Blue line launched last year and the SA2000 adhesive tape print&apply developed in cooperation with 3M, this company from Cinisello Balsamo also showed off its new Strappy adhesive tape dispenser in two versions (open&close seals and flacon front/rear). Another two important novelties are the coupon separator line with brushless motors: the Whizzy Roll for cutting and dispensing bags off a continuous web, the Whizzy bottom-loading dispenser for large format sheets and the automatic Clippy dispenser for coupons and gadgets.
Meanwhile, the new counter-top printer - Spider - was also presented. This coder works at speeds of up to 250 mm/s and has a display that indicates the machine status and lets the operator set and alter the print parameters. Then, to comply with Ministerial Directives for the pharmaceutical industry, Etipack has renewed its offer of solutions for this sector with extra drug retraceability: a modular system that can be assembled to suit production needs and the logistical characteristics of the plant.
At present, Etipack is engaged in an important project aimed at creating a system for quality and quantity monitoring of customer satisfaction.
Set up in 1978 in a workshop measuring just 35 m2, Etipack started to make a name for itself for its original tailor-made solutions. Today it has two production sites (Cinisello Balsamo and Soncino), a branch in France, a network of distributors for exports to more than 31 countries and thousands of machines up and running around the world. The latest figures: turnover of more than 12 million Euro, 100 employees and output of over 1,200 labeling machines a year.
Digital printer with hot marking
Eidos (marking and coding systems) presented the known print&apply systems from Printess, including the 180 model for coding of two adjacent sides of a pallet, the Swing for direct printing on film and the three Coditherm models in particular: a digital heat transfer printer capable of working on stiff materials or materials with an irregular or porous surface. The Coditherm exploits an exclusive Eidos patent based on the use of a double ribbon and capable of electronically creating an image on the inked thermal ribbon during the first stage of printing which is then transferred hot to the object to be marked. The digital conception of the machine allows for just-in-time changes to data and working parameters. The actual marking - with text, barcodes, logos and general variable data - is in-line. A few possible applications: coated or plastic-coated cartons, plastic or plastic-coated metal objects, wooden, leather, rubber and fabric items, paper bags and cardboard boxes
Special labeling and laser coding
Ciesse has exclusive distribution rights in Italy for Herma GmbH of Stuttgart (D), a leader in the design and production of special and standard labeling systems, and for Linx Xymark (UK), a producer of laser coding systems, for whom it looks after the marketing of the products and also provides a service of technical back-up and maintenance.
The H300 head is the central component of the new Herma H362M system of high performance front-back labeling. The system can be installed both off-line and as part of line applications and comes with a range of accessories (peeling systems, thermal printers and special sensors).
The Xymark laser coders are easily programmed and are designed to guarantee fast connection and commissioning. The Xymark VW50 is a vectorial laser marker that works with print options such as time, lot code, barcode and graphics. It can mark both still and moving products, a wide variety of materials and even at high speed, printing up to 35 lines of text horizontally or vertically.
Linx Xymark has also recently launched two new dot matrix laser coders - the Xymark 7 and the Xymark 7S - guaranteeing high print quality on two lines.
Present right along the line
Set up as a specialist in ink-jet technology, today Imaje supplies solutions for all coding and retracing needs, having a presence right along the (production) line with solutions for primary and secondary packaging and palletising.
The Italian branch presented its latest products at Ipack-Ima and announced recent investments in the development of a new site dedicated to consumer products, in order to support the firm's customer service in Italy.
The stand included simulation of a complete packaging line at work, helping present the products and enhance the company's increasingly more marked customer orientation. Worth special mention: the new S7 Range for small character marking, today guaranteeing greater reliability (the hydraulics have been improved especially), better print quality and a 30% cut in additive consumption. Moreover, the software includes new languages: Greek, Finnish, Croat and Slovak. What's more, the Lightjet Vector laser for high-resolution, high-speed static or moving marking has been improved. Ideal for high output lines, especially in the food and drinks sector, this machine's precise, clean and lasting marking make it the perfect solution for the pharma and cosmetics industries. Exceptionally powerful (between 100 and 200W), it generates a laser beam that's deviated by a hinged mirror system and runs at high speed (up to 300 m/min) generating 1000 characters a second.
Operation safe flour
Harina is the latest novelty from the Officina division of the Irplast Group: an automatic system for the application of a self-adhesive label that acts as a seal protecting the valve on sacks of flour, animal feed and all granulate products in general. The seal/label is obtained from a spool of adhesive-coated PP film and applied to the front corner of the sack as this passes through, protecting the valve used when filling the sack with the product and thus acting as a guarantee against accidental introduction of foreign objects , plus the risk of product loss during movement. As well as the advantages offered in terms of safety, this solution also guarantees cost benefits thanks to the use of materials without silicone backing and the longer working autonomy (the Harina uses 900 metre spools for more than 3,000 sacks). What's more, the self-adhesive PP label is easy to apply to the sack and stands up well to subsequent handling. Irplast has a wide range of adhesives for applications on various materials (CA, PE, etc.), meaning it can satisfy all needs; furthermore, Harina is easily added to packing lines. Harina is distributed by Valvosacco in Italy.
Labeling: integrated offer
As well as the printers from Sato of Japan (barcode printers, heat transfer printers or direct hot printers), Label Engineering presented its own line of products (labeling systems, real-time print&apply, special machines, warehouse management systems using bar-codes and complete end-line systems for packaging). Alongside the classic models in the Apply line of labeling machines on show at Ipack Ima, there was also the Apply Label Party for the application of a small number of self-adhesive labels on cans and other cylindrical containers. This system, with its marked simplicity and cost-effectiveness (also when it comes to servicing), can apply one or two labels front and back and even - on request - "hot" overprint short text or best-by dates, rather than stamp the best-by date or lot number "dry".
To offer its customers a full range of equipment, Label Engineering has developed a series of dispensers - the 120 series - that form a solution half way between manual and automatic labeling, plus the Rewinder, capable of rewinding labels 120 or 200 mm wide.
Star solutions
When it comes to labeling, don't ask for the moon; we've gone way beyond. This was the slogan used by PMR at Ipack-Ima for its cutting-edge offer with new touch screens and control panels. The visitors responded positively: this Lombard company easily passed its sales target, arousing great interest in Italian and foreign operators alike. But PMR's investments haven't just been in the production area: it opened its new site in Bovisio Masciago in June, with new areas dedicated to design. Moreover, the relations between sales staff and technical staff have been boosted to allow for fast effective intervention when users hit problems.
Ink-jet and laser marking
Nimax is the exclusive distributor in Italy for the printers built by Domino, a leader in no contact marking on all materials. During the show it presented Domino's machines for small and large characters and lines using laser technology. One of the numerous proposals is the Domino A Series of inkjet printers coming in four models (A100, A200, A300, A400), each in turn available in a variety of versions to satisfy the numerous coding needs (Pinpoint, Opaque, Egg Coder, Food Grade, XS, FreeForm, SE, CP).
The A Series prints wording, logos, best-before dates, lot numbers, barcodes and numbering, also combined with each other. The wording can be oriented, upturned, highlighted and can include options linked to the time and production date. Depending on the models, four lines of print can be created, with a 5 to 32 drop raster. The print head automatically carries out self-washing and does not require manual intervention during the start-up and stop phases. It also has a solenoid valve that prevents the risk of blockage by sealing the nozzles during periods of inactivity.
Numerous too the applications created with laser technology. Nimax offers a series of versatile machines that can be used in even the harshest of environments. Among these we could mention the CFR21 Part Eleven, compliant with the new FDA directives for easy traceability of each operation carried out. Finally, special mention goes to this Bologna-based company's abilities in before and after-sales - providing not just advice, but also product personalising, engineering, writing of specific software, training, etc. - making the company an undisputed benchmark for the rest of the industry.
Previewed marking systems
The final results regarding Ipack-Ima 2003 confirm that Marking Products reached its target. More specifically, the interest shown in the new Hitachi IJ-PX ink-jet marking system previewed in Milan seems to demonstrate the company ability to stay one step ahead of the market. The IJ-PX marking system's 10" LCD colour display Touch Screen supported by an interactive graphic menu and the ink supply with its special pump and sophisticated electronic viscosity control were especially well received. These make for considerable reductions in solvent consumption and atmospheric emissions, leading to savings in running costs. Plus the machine is particularly reliable (ad hoc components, built by Hitachi) and great flexibility, allowing for 4 marking lines, the insertion of barcodes using standard or user defined characters in different heights. The system can also be used with different materials and comes provided with specific inks. The DOD3200 ink-jet marking system also met with success, available in a complete range (up to 20 mm of print height, 1 or 2 marking lines). Its great flexibility is seen in the fact that one can freely insert text, images and barcodes and program the machine using the resident software MattCom to create a network of several units. The system's industrial construction makes for easy use in production lines.
New entry for thermal printing
The Print Media offer of products and solutions for labeling and marking (dedicated to system integrators, retailers and software houses) now has the DMX M-4206, the latest thermal printer by Datamax added to it. Designed to last, technologically advanced and of reduced bulk, this machine has a modular design that allows one to install and remove options in the field and diecast aluminium frame making it even more sturdy. As well as that it comes with a DMXCofig - a tool that enables configuration setting directly onscreen - it is fitted with various types of port (optional Ethernet connection) and can be connected to any system, new or existing. Standard characteristics: 203 dpi; direct or heat transfer (optional) printing of barcodes, wording, graphics, progressive numbering; speed from 50 up to 152 mm/s; breadth of supports from 25 to 118 mm; thickness from 0.0635 to 0.254 mm; roller fed material, fan folded or for continuous or perforated labels and tags.
From Taiwan, quality and price
The broad offer of the Varese based concern was on show at the Tradex stand, that now includes the new heat transfer and direct thermal printers of the Taiwanese concern TSC. Presented as quality solutions (TSC is ISO 9000 certified) reliable and at a competitive price, they make up a complete range of models, from the most simple and economical office version to high performance industrial printers, all sturdy and user-friendly. The Tradex catalogue includes 5 models with variable print speeds from 76 to 203 mm/s, max print area of 104x2.286 mm (104x1.000 the fastest model) with a 203 dpi resolution that can be extended to 305 dpi.
The most powerful printer memory is at 2Mb Flash and 4Mb DRAM. All the other TSC machines are guaranteed for two years.
Tradex has been present on the Italian market since 1974 with offers for the labeling, marking and automatic identification sectors. As well as their own brand solutions, that include personalised software, they represent Linx, Rea, Macsa, CAB, TSC, Easylabel (software), Sony Chemical (heat transfer ribbons).
New represented concern in inkjet
Sis.ma has obtained the exclusive representative rights of the German concern Leibinger and at Ipack-Ima presented the concerns Jet 2 inkjet printer. The machine, that carries out labeling and marking, has an ergonomic design and can print progressive numbering and dates. Fitted with display touchscreen for easy programming, it has a special ink handling system, that avoids the drying of the same and blocking of the nozzle. The flexible software enables the high speed running of a considerable amount of fonts and graphics. The AllenCode NX heat transfer printer-coders were also at the fair, for alternate and continuous motion packaging. Available in two models, for printing areas of different breadths (from 53 to 107 mm), the NX series can boast simplified maintenance and a rapid head change.
As well as that it comes with Allencraft software (Thermo Allen Coding) for the easy setting of print formats.
Maximum safety printers
Ipack-Ima witnessed the official debut of the TSSG 107 printer, produced by the German concern Wiedenbach and distributed in Italy by Tecno Srl. Designed to be inserted on the food packaging line, but also on cosmetics and pharmaceutical lines, this printer meet the needs of max. working safety demanded by these segments: thanks to its IP 65 protection, stainless steel construction, high print resolution attained with rapid drying inks and high adhesion, that enable one to attain excellent result on many types of material and surface. Given that the printer uses inks type registered for food use, both in direct printing on packaging as well as on the food itself, the TSSG 107 can be used on egg packaging lines where the eggs have to be marked with variable data: production and best before date. But this printer can also be easily installed on the pharmaceutical production lines for marking single pills.
Simple and sturdy print&apply
Proget Sistem Italia presents the new Exatta: a print&apply with reliable and tested mechanics, that comes with a print quality guaranteed by the Toshiba TEC brand. The sturdy structure, supported by an aluminium plate, is entirely in stainless steel.
With a simple, functional design, that we also find in the paper entry, the machine has a few clear controls that enable a rapid start-up tuning for each type of product.
The installed software and the tested Codesoft has been developed in several versions to be able to better suit the different applicative needs.
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Accessori e componenti
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Crescere ancora
Balluff Automation approfitta di Ipack-Ima 2003 per ribadire limportanza della svolta avvenuta nelle strategie produttive a livello corporate. E presenta le ultime novità, in fatto di fotocellule e di sensori a ultrasuoni, proponendosi al mercato con soluzioni di qualità per lautomazione e il controllo. L.G.
Balluff Automation Italia archivia il 2002 come un anno positivo, anche grazie al buon lavoro svolto in ambito nazionale per far conoscere lazienda e i suoi sistemi. Particolarmente opportuna si è rivelata la scelta di aver abbandonato le forniture al settore della macchina utensile (che ha subito più di altri i contraccolpi della crisi economica) alla ricerca di sbocchi alternativi. Ma, come sostiene il marketing manager della filiale italiana, Paolo Colombo «è stata la diversificazione produttiva a portare i risultati più lusinghieri, vera chiave di volta dello sviluppo. Di fatto, per molto tempo e a livello worldwide, Balluff non ha pensato alloptoelettronica come a una voce significativa del proprio bilancio. Da un anno a questa parte, però, stiamo vivendo una decisa inversione di tendenza. Sono state così messe in campo risorse consistenti e, in Germania, è stato costituito un reparto di ricerca e sviluppo dedicato alle fotocellule, di dimensioni analoghe a quello storico che si occupa dei sensori di prossimità. Confortati dai numeri e dalle prestazioni, prevediamo che nel prossimo quinquennio, per Balluff, il valore del business delle fotocellule sarà assimilabile a quello realizzato con i prodotti più tradizionali. Peraltro, lesigenza di maggiore sicurezza espressa dallindustria dellimballaggio, sembra sostenerci in questo nuovo corso».
Nuova immagine, nuovi prodotti - Piccolo ma ben progettato, secondo gli standard della casa madre, lo stand Balluff Italia offriva un ampio ventaglio di soluzioni. Fra le altre spiccavano le nuove fotocellule, messe a punto dal produttore tedesco, Fiber Optic Base Unit BOS 73K, con amplificatore di fibra ottica e con un display sullamplificatore che dà la possibilità di visualizzare lo stato della fotocellula, la quantità di luce e di energia, per una migliore regolazione sul campo. La BOS 73K (le cui caratteristiche la rendono ideale nel rilevamento di piccole parti in settore come il confezionamento e lassemblaggio) dispone di un display retroilluminato, che consente ottima visibilità dei parametri di sensibilità, potenza del segnale ed isteresi. Da sottolineare la possibilità di settare gli switchpoint grazie alla funzione di teach-in.
Equipaggiata con un emettitore di luce rossa molto potente, riesce a dare il massimo in ogni situazione e, come ogni nuova fotocellula, è fornita di unuscita che segnala eventuali situazioni di ottica sporca. Per ognuna delle due uscite è peraltro programmabile un ritardo compreso fra i 10 e 120 millisecondi. A integrazione della gamma, venivano presentati anche i sensori a ultrasuoni realizzati da Microsonic (di cui Balluff Italia cura la rappresentanza), considerati validi complementi a fotocellule o ai sensori di prossimità, laddove questi componenti non possano essere impiegati con la giusta efficacia.
Di particolare interesse, la serie dbk, destinata al riconoscimento di doppi fogli, che non richiede la necessità di impostare parametri relativi al materiale e consente di esaminare perfino fogli trasparenti e lamiere sottili.
Pneumatica per lautomazione
Bosch Rexroth ha organizzato un incontro stampa per comunicare le ultime novità del gruppo: dalle innovazioni di prodotto alle strategie di marketing. D.B.
Prima di svelare le novità esposte ad Ipack-Ima, Ralph Klein, responsabile della Divisione Pneumatics di Bosch Rexroth, ha annunciato la conclusione delle attività di armonizzazione della gamma produttiva del gruppo (in seguito allintegrazione, nel 2001, del settore Tecnica di Automazione di Bosch con Mannesmann Rexroth AG) e laffidamento allagenzia Diesis Group della gestione delle attività di comunicazione alla stampa italiana.
Molte poi le novità di prodotto, soprattutto nellambito della pneumatica, presente insieme a tutte le altre divisioni del gruppo.
Sollevamento senza contatto - Ideale per le applicazioni ove non sia possibile utilizzare la tecnica del vuoto con ventose, a causa della mancanza di tenuta tra loggetto e la ventosa, il nuovo NCT (Non-Contact Transfer) può sollevare i pezzi senza alcun contatto superficiale (foto a sinistra). Con NCT laria funziona sia come cuscinetto, impedendo il contatto, sia come forza di trattenimento del pezzo. Si possono movimentare diversi oggetti: quelli non a tenuta stagna o con una superficie irregolare o morbida (ad esempio sacchetti di carta o plastica). La serie NCT è disponibile in 4 taglie, con capacità di sollevamento fino a 0,6 kg.
Attuatori pneumatici rotanti - Grazie al meccanismo a palette, RAN (Rotary Actuator vaNe Type), disponibile in 5 misure, con coppia da 0,16 a 7 Nm, non necessita di lubrificazione e, grazie al disegno compatto si monta facilmente sulle macchine. Se lapplicazione richiede una rotazione di 360°, il nuovo attuatore rotante a cremagliera RAP rappresenta la soluzione ottimale.
Tavole rotanti - La nuova serie di tavole rotanti RWT, dagli ingombri ridottissimi, è proposta con una rotazione sia destra che sinistra. La superficie di montaggio è dotata di fori filettati e fori di riferimento per garantire precisione e forza.
Cilindro con guida - Il cilindro della serie GPC top loader è caratterizzato da: forza e movimento, capacità di carico laterale e antirotazione, precisione, due superfici di montaggio per il carico. È disponibile nelle versioni con guida su bronzine o su cuscinetti con steli da 12, 16 e 20 mm.
Minislitta - Progettato per applicazioni verticali, il nuovo cilindro ZSC completa la gamma dei micro-prodotti pneumatici dedicati alla manipolazione. Questa minislitta, dotata di doppia asta con guida su cuscinetti, offre: una guida di ridotto spessore e disegno molto piatto, opzioni di montaggio multiple sulla parte anteriore e superiore, struttura simmetrica, regolazione della corsa.
Engineering funzionale
Si prospettano cambiamenti sostanziali nella tecnologia di automazione, e i moderni tool di engineering dovranno consentire di suddividere le funzioni di controllo in base ai moduli che compongono la macchina. Le soluzioni di Gerit Trasmissioni (Lenze group). L.G.
"I sistemi di automazione del futuro avranno strutture decentralizzate, e le macchine saranno sempre più modulari: questa è l'opinione concorde degli esperti su una tendenza, non certo fine a se stessa" spiega Fabio Gamberale Paoletti, responsabile marketing Gerit Trasmissioni (Lenze group).
"Se da un lato, infatti, i costruttori di macchine e impianti sono sottoposti a forti pressioni per ridurre i costi, dall'altro viene loro richiesto di garantire una maggiore flessibilità e una più rapida realizzazione delle modifiche. In questo senso anche i moderni tool di engineering si stanno evolvendo.
Consentendo ai progettisti di avvalersi del know-how applicativo già disponibile e di riunire in un unico processo diverse fasi della produzione, essi permettono notevoli risparmi sui costi di programmazione e una maggiore integrazione con la produzione. Lenze, dopo aver introdotto i drives intelligenti, in grado di realizzare una reale modularità nelle macchine, si è ora dedicata allo sviluppo di tools capaci di agevolare la visione d'insieme degli impianti ma anche di incrementare sensibilmente la loro produttività. Un traguardo, questo, che potrà essere raggiunto proprio grazie alla notevole semplificazione delle fasi di armonizzazione, preparazione della documentazione, implementazione e messa in servizio".
Semplificare la comunicazione
Lenze ha elaborato dunque un concetto di engineering funzionale per la tecnologia di automazione "grazie al quale, - prosegue Gamberale - gli specialisti possono creare, come di consueto, un programma specifico per una singola applicazione, mentre la comunicazione tra i diversi moduli che costituiscono la macchina, avviene senza l'ausilio di conoscenze specialistiche approfondite. Per raggiungere questo risultato, la macchina deve essere suddivisa coerentemente in singoli moduli (come già avviene peraltro da tempo per l'elettronica e la meccanica).
La novità consiste nella modularizzazione dell'automazione stessa, vale a dire del controllo e della logica della macchina, dove il tool di engineering deve consentire di suddividere la funzione di controllo in base ai moduli che compongono la macchina".
Uno dei vantaggi offerti da questo approccio è la semplificazione della fase di implementazione delle funzioni di controllo e comando, dato che la complessità dei singoli moduli non emerge nella realizzazione dei collegamenti di comunicazione, ma rimane - per così dire - nascosta. "Gli specialisti delle varie applicazioni lavorano esclusivamente all'interno del proprio modulo, ottenendo vantaggi innegabili in fatto di semplificazione e trasparenza: non dovranno infatti più occuparsi dellintegrazione e della comunicazione, ma potranno concentrarsi sulle attività specifiche dei vari moduli della macchina, condividendo, al tempo stesso, una indispensabile visione d'insieme del sistema".
Criteri costruttivi più snelli
Una "visione" semplificata può essere raggiunta mediante la realizzazione di una struttura costruttiva autocomponibile della macchina. "L'utente, infatti può creare questa vista a seconda delle necessità dettate dalla propria soluzione, utilizzando il proprio linguaggio e con una propria strutturazione.
Solo in questo modo è possibile garantire che tale visione possa essere utilizzata da tutti e non solo dagli esperti di automazione. I singoli moduli che compongono la macchina, grazie al processo di "incapsulamento", divengono realmente indipendenti e possono pertanto essere impiegati in successivi progetti di sviluppo.
Questo vale - come già accennato - non solo per le componenti elettriche e meccaniche. È infatti proprio la modularizzazione della funzione di controllo che permette di conseguire notevoli vantaggi a livello dei costi, in quanto lo specialista dell'applicazione può creare il proprio modulo con un alto grado di complessità, senza occuparsi della comunicazione, che potrà essere realizzata in un secondo momento.
Poiché la comunicazione è indipendente dalla programmazione, i moduli possono essere facilmente riutilizzati, senza necessità di intervenire nuovamente su un programma già pronto e testato. In tal modo - continua Gamberale - viene ridotto il numero degli errori e la macchina può essere automatizzata più rapidamente. Mediante l'uso del linguaggio XML e l'impiego di interfacce standard è poi possibile realizzare la semplice integrazione dei componenti di automazione".
Fotocellule, sensori e
dintorni
Migliorare le prestazioni senza modificare forma e dimensioni. Con questo obiettivo, Pepperl+Fuchs Elcon ha proposto le nuove fotocellule MLV12, che consentono ai costruttori di macchine di restare al passo con le evoluzioni tecnologiche, senza dover apportare particolari modifiche agli impianti. D.B.
Macchine e sistemi vengono progettati con ingombri sempre più ridotti e persino piccole modifiche alla struttura e alle dimensioni di un sensore potrebbero renderne difficile la sostituzione.
"Abbiamo constatato che a volte - afferma Ezio Brambilla, communication & marketing manager della Pepperl+Fuchs Elcon - alcuni costruttori tardano ad aggiornare i macchinari perché temono di dover affrontare adattamenti rischiosi. Per questo motivo abbiamo apportato migliorie significative al sensore senza però modificarne le dimensioni, che sono rimaste 49x15x41,5 mm, ormai diventate uno standard per molte applicazioni nel settore dellimballaggio e dellimbottigliamento".
Le fotocellule della serie MLV12 della Visolux, fornite con un grado di protezione IP67, possono rilevare oggetti trasparenti o riflettenti con un raggio di azione di 4 m, non sono sensibili alla luce esterna e sono immuni da interferenze in caso di installazione di più fotocellule. Inoltre, grazie alla loro frequenza di switching di 1000 Hz, sono adatte anche per il conteggio ad una velocità molto alta dei nastri di trasporto. La nuova famiglia include un sensore a retro riflessione con filtro polarizzante, un sensore intelligente per il rilevamento vetro, un sensore a rilevamento diretto con soppressione dello sfondo tarabile e un sensore per il rilevamento attraverso il vapore.
Per facilitarne ulteriormente la messa in servizio sono state previste molte funzioni quali, ad esempio, connettori che ruotano di 90°, funzioni di autoapprendimento e LED luminosi leggibili anche da diversi metri di distanza.
Sensori - Aria di novità anche nellambito dei sensori ad ultrasuoni. "Pepperl+Fuchs - commenta Brambilla - ha infatti brevettato un circuito che consente di ridurre di oltre il 50% la zona cieca; loggetto può quindi essere riconosciuto anche in una zona vicina alla testa di lettura". Questi sensori vengono utilizzati per il rilevamento di oggetti trasparenti, per la misura di livello, nonché per la misura di diametro e il controllo ansa e sono caratterizzati da differenti principi di funzionamento, risoluzioni elevate (fino a 0,17 mm) e sistema di autoapprendimento via teach in.
"Un altro brevetto riguarda la serie di sensori ad ultrasuoni F42 che, grazie a particolari software, può funzionare senza problemi anche in presenza di ostacoli davanti alla zona di lettura (si filtrano i disturbi e si legge aldilà della barriera)".
In fiera è stata proposta anche la serie UDB per la lettura del doppio foglio/etichette, in grado di lavorare con fogli trasparenti, di alluminio, carta ed etichette metallizzate di grammatura compresa fra 30 e 1.200 g/m2.
Cablaggio intelligente - AS-i Actuator Sensor Interface viene preferito come sistema di cablaggio per input e output in campo, sia per segnali digitali che analogici. La tecnica di cablaggio a perforazione di isolante garantisce sia una tenuta stagna IP67 sia una rapidità di collegamento alla linea AS-i senza errori, anche grazie al cavo sagomato che lo polarizza. La linea AS-i è composta da un master, un alimentatore, un cavo giallo e i moduli decentrati o da quadro ai quali si possono collegare fino a 248 ingressi e 186 uscite, con un tempo massimo di scansione di 5/10 ms. Linterfacciabilità a bus di campo superiori quali il Modbus+, Profibus, Interbus, CanOpen, Ethernet e altri ancora, ne favorisce luso e la sua accettabilità a livello mondiale.
Palettizzare in sicurezza
Studiate per essere impiegate specificatamente nelle aree di palettizzazione, Reer propone le nuove barriere fotoelettriche di sicurezza Janus. A. S.
Forte di 30 anni di esperienza nel campo della sicurezza sulle macchine, Reer ha messo a punto Janus, una nuova linea di barriere di sicurezza di tipo 4, il massimo livello di sicurezza, omologate UL - CSA e TUV, specifiche per la palettizzazione e presentate in anteprima nel corso della fiera milanese. Queste barriere rappresentano la soluzione ideale per la protezione antinfortunistica dei varchi di entrata o uscita pallet in paletizzatori, avvolgitrici e magazzini automatici, per materiali che vengono movimentati sia su rulliere, sia con catenarie o carrelli a guida automatica.
"La serie M di Janus, in particolare - spiega Massimiliano Vicini, responsabile tecnico dell'azienda torinese, - è dotata della funzione di Muting, ossia l'esclusione temporanea e in sicurezza della barriera in relazione al ciclo produttivo della macchina. Janus è dotata di uscite statiche autocontrollate di sicurezza, ripristino automatico o manuale selezionabile, controllo dei contattori esterni mediante ingresso di feedback, muting con relative funzioni accessorie di muting time out e override".
La serie M comprende le barriere MI, con connettori per il collegamento di sensori esterni di qualsiasi tipo, nonché le ML e MT, che dispongono di un originale sistema di bracci orizzontali con sensori fotoelettrici di Muting integrati, già precablati e preallineati, regolabili in altezza per poter inclinare il piano ottico dei sensori, ottenendo così un rilevamento affidabile e costante del materiale in transito.
Soluzioni per diversi ambienti - Sotto i riflettori anche le altre due serie di barriere della linea Janus. La prima è J Long Range (in grado di raggiungere portate operative fino a 60 m) che rende possibile la protezione di impianti o macchine di grandi dimensioni su lato singolo o su più lati, con utilizzo di specchi deviatori. Solide e robuste, ma al contempo facili da montare, le J Long Range sono disponibili in versioni con 2, 3, o 4 raggi per il rilevamento del corpo e con risoluzione 40 mm per il rilevamento della mano.
Ideale per le applicazioni dove sia difficile o costoso stendere cavi, J TRX è invece una barriera fotoelettrica di sicurezza a due raggi, composta da un elemento attivo emettitore/ricevitore e da uno passivo di riflessione, che pertanto non necessita di collegamenti elettrici. "Le nostre proposte Janus - conclude Vicini - hanno tutte le funzioni di sicurezza allinterno delle barriere, e perciò esse sono in grado di funzionare autonomamente, senza unità di controllo esterne".
Tema: due "anime"
È in ambito meccanico ed elettronico che Tema esprime le proprie competenze. E ora, accanto alla produzione più tradizionale legata ai sistemi di automazione industriale, propone una nuova gamma di pannelli operatore. L.G.
Tecnologie Elettroniche Meccaniche Applicate, ovvero Tema. Nata nel 1986 dall'incontro di tecnici di estrazione diverse, il progetto imprenditoriale prendeva spunto da un'idea, allora, poco diffusa: ovvero che tutti i prodotti dovessero essere in primo luogo graditi, per funzionalità, applicazioni e forme, agli operatori sul campo, installatori e quadristi in primo luogo.
L'azienda ha beneficiato, fin dagli esordi, della forte presenza locale dell'industria ceramica, presso la quale si è affermata come fornitore privilegiato di dispositivi automatici e di controllo.
E se, fino a qualche anno fa Tema proponeva solo alcuni componenti di automazione a marchio proprio, oggi la struttura è in grado di operare ad ampio raggio, offrendo una gamma sempre più estesa di alimentatori switching (da quelli a bassa tensione fino ai trifase), terminali interfaccia operatore e PC industriali, oltre che interfacce per la conversione e la trasmissione dei segnali garantite secondo le norme EMC e con un grado elevato di sicurezza.
Tema progetta da zero sia hardware che software, il primo basato su sistemi analogici e/o digitali, il secondo sviluppato su microprocessori o sugli applicativi per PC.
Anche l'ultimo progetto è frutto di una precisa politica di sviluppo, mirata all'offerta di soluzioni sempre più affidabili, tecnologicamente avanzate e potenti, ma capaci al contempo di rispondere alle richieste di semplicità d'uso da parte del mercato. Si tratta, in particolare, del pannello operatore VTG240 in versione a 16 colori e a 4 toni di grigio, 220 x 340 pixel. Come precisa Ivan Corsini, responsabile tecnico della società "lo schermo a colori del VTG240 consente una visualizzazione più ampia e una gestione migliore dell'intero sistema. Si tratta di un touch panel con il quale Tema riesce a coprire una fascia di mercato che prima non riusciva a toccare. Facilmente programmabile, può interfacciarsi a varie tipologie di macchine automatiche in maniera semplice e a tutti i sistemi che vanno a bordo macchina. Può essere collegato a più PLC, esprimendo quindi massima flessibilità e, quel che più conta, il cliente non deve preoccuparsi di capire come funziona, ma semplicemente "usarlo". Il software per la programmazione del pannello operatore viene concesso gratuitamente, è interamente realizzato da Tema e gli aggiornamenti vengono regolarmente messi in rete a disposizione del cliente".
Punto di forza della società rimane il reparto R&D che, con l'adozione di pacchetti software allo stato dell'arte per la progettazione e realizzazione dei master di circuiti stampati ed eventuali contenitori di protezione meccanica, è in grado di mettere a punto prodotti ad alto grado di ingegnerizzazione.
Unità meccaniche per automazione
Autorotor produce tavole rotanti, intermittori e oscillatori ad assi ortogonali e paralleli, manipolatori lineari e rotativi, oltre a unampia serie di accessori come bancali per macchine automatiche e semiautomatiche, dischi, ecc. Ad Ipack-Ima, Autorotor ha presentato la tavola rotante serie 5, lunità meccanica ad assi ortogonali che trasforma la rotazione uniforme dellalbero in entrata in rotazione intermittente del disco in uscita. Attenzione puntata anche sulloscillatore ad assi ortogonali, con rotazioni angolari standard di 30°, 45°, 60°, 75° e 90°, sui manipolatori veloci lineari (con corsa orizzontale regolabile da 75 a 200 mm, verticale da 30 a 75 mm) e rotanti (con angoli di rotazione standard di 90° e 180°).
Anniversari nellautomazione
Colombo Filippetti SpA, protagonista a livello europeo nella progettazione e produzione di camme e meccanismi a camme per tutti i principali settori dellautomazione industriale, festeggia questanno il 50° anniversario della propria fondazione. In programma varie iniziative per celebrare limportante data, che segna un presente di conferme e di cambiamenti.
Fra le conferme figurano senzaltro i valori che hanno consentito allazienda lombarda di raggiungere gli attuali traguardi, fra cui primo fra tutti - il continuo impegno in R&S tanto nei sistemi di progettazione e produzione, quanto nelle procedure organizzative, gestionali e informative. Ultimo investimento in materia, il sistema software-organizzativo mySAP.com, grazie al quale Colombo Filippetti ha compiuto la recente, importante, trasformazione da azienda verticale organizzata per funzioni, in organizzazione più efficiente e snella, dove lintegrazione di processo facilita il passaggio delle informazioni, larchiviazione e la rielaborazione dei dati storici e lottimizzazione di tempi e costi industriali.
Ispezione, quattro in uno
Ft System ha messo a punto una macchina in grado di eseguire, anche su contenitori molto diversi fra loro, le verifiche relative a etichette e difetti, forma e dimensione, codice lotto, tappo e livello di riempimento. Specializzata nella progettazione e costruzione di apparecchiature di controllo e ispezione destinate ai settori dellimbottigliamento e del confezionamento in genere, FT System ha arricchito la propria gamma di ispezionatrici per bottiglie vuote e per il controllo del livello di riempimento di bottiglie, lattine e confezioni di ogni tipo, nonché della corretta applicazione di tappo ed etichette. Alla scorsa Ipack-Ima, infatti, lazienda emiliana ha presentato in anteprima V700X, un sistema di controllo a visione artificiale che riunisce le prestazioni di quattro strumenti diversi: controllo di etichetta ed eventuali difetti, forma e dimensione, codice lotto, tappo e livello di riempimento.
Tecnologia PLC e servoprestazioni
La gamma rinnovata di Servo PLC della Lenze impiega un nuovo microprocessore multitasking dalle prestazioni elevate, e ha adottato la tecnologia Template.
Per semplificare drasticamente il lavoro su questi sistemi aperti, incrementandone le funzionalità, Lenze ha sviluppato numerosi template preconfigurati e librerie di blocchi funzione. Caricati da PC, essi realizzano con grande semplicità e massima precisione controlli di coppia, di velocità, alberi elettrici, posizionamenti, camme elettroniche, avvolgitori, ecc. Queste le caratteristiche e i vantaggi:
- PLC integrato nel servoinverter;
- potenze fino a 90 kW;
- programmazione nel linguaggio più adatto (a scelta tra i cinque linguaggi IEC 1131-3) e tempi ridotti per la formazione dei programmatori;
- rapida messa in servizio, grazie al software di sviluppo Drive Developer Studio;
- notevole riduzione del carico sul bus tra PLC e servoinverter;
- funzioni preconfigurate, in grado di affrontare applicazioni complesse (sfruttando lesperienza e il know how Lenze);
- possibilità di integrare template tecnologici nel proprio programma PLC;
- massimo sfruttamento delle prestazioni del servoinverter;
- scelta del tempo ciclo del servo PLC;
- flusso migliore, grazie alla riduzione dei componenti del controllo;
- possibilità di selezionare task ciclici o task controllati sia su base temporale che su eventi;
- migliore regolazione e controllo grazie all'eliminazione del tempo di ciclo del bus tra PLC e convertitore;
- sistema collaudato per le operazioni di controllo più complesse;
- systembus CANopen integrato;
- moduli di comunicazione a innesto frontale: InterBus-S, InterBus Loop, ProfiBus-DP, DeciveNet, LON, RS232/485;
- tempi ridotti di formazione dei programmatori.
Lenze ha sviluppato una rete di assistenza a livello mondiale, affidabile ed efficiente.
Attuatori lineari e rulli motorizzati
Servotecnica ha presentato in fiera gli attuatori lineari Exlar serie SR con vite a rullini satelliti, una valida alternativa ai tradizionali sistemi idraulici e pneumatici.
Brevetto mondiale Exlar, la vite a rullini a principio invertito permette di ottenere buone prestazioni con valori minimi in termini di dimensioni e pesi, ma anche un sistema compatto, pulito e longevo, che richiede per di più scarsa manutenzione.
Fra gli altri punti di forza del sistema Exlar, lavvolgimento con statore a settori che rende possibile, a parità di dimensione, un coppia superiore del 35%; la riduzione delle perdite in calore; lo statore con tecnologia a settori e 8 poli elettrici; lisolamento dell'avvolgimento a 650 Vdc; la semplicità di montaggio e la riduzione del costo generale della macchina, a fronte di un aumento della capacità competitiva dellimpianto nel quale viene installato.
Servotecnica ha inoltre proposto linnovativo rullo motorizzato a trazione diretta con motore brushless, che consente di eliminare le complesse catene cinematiche allinterno del cilindro.
Aspiratori industriali
Punto di riferimento per laspirazione industriale, CFM ha realizzato la serie di aspirapolveri R, specifici per il recupero dei ritagli e delle polveri durante la lavorazione nei settori tessile, confezionamento e cartario. Disponibili in versione verniciata V ed in versione acciaio inox X, (questultima per il recupero di ritagli e sfridi di nylon su macchine confezionatrici nel settore alimentare), gli aspiratori CFM hanno una potenza compresa tra 0,7 e 2,2 kW e sono in grado di comprimere grandi quantità di materiale. (Nella foto, il modello CFM 3156).
Elettrovalvole compatte
La nuova famiglia di elettrovalvole Camozzi della serie Y è idonea per tutte quelle operazioni che necessitano di flessibilità e montaggio semplice, economico e sicuro (IP65).
Le loro caratteristiche le rendono inoltre ideali per il posizionamento in spazi limitati e laddove vi sia bisogno di portata elevata nonché di zone a pressione differenziata.
Le elettrovalvole Camozzi serie Y offrono inoltre varie possibilità di collegamento elettrico, il tutto con un numero limitato di componenti. Caratteristiche tecniche: parte pneumatica modulare con 2, 4 e 8 posizioni valvola; parte elettrica disponibile nelle versioni punto-punto, multipolare, seriale (Profibus DP, CanOpen, DeviceNet).
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Still growing
Balluff Automation took advantage of Ipack-Ima 2003 to repeat the importance of the turnaround that has occurred in its production strategy at corporate level, and presents the latest new features in terms of photocells and ultrasonic sensors, offering the market quality solutions for control automation. L.G.
For Balluff Automation Italia, 2002 has gone down on the records as a good year, also thanks to the good work done in Italy in making the company and its systems known. Particularly timely the choice of abandoning supplying the machine tool sector (that has suffered more than any other from the effects of the economic crisis) in search of alternative outlets. But as the marketing manager of the Italian branch, Paolo Colombo sustains our positive diversification brought in the best results, a true keystone of our development. In fact, up until recently Balluff did not consider optoelectronics as an important part of its balance worldwide. However things have changed over the last year.
Consistent resources have been fielded and in Germany an R&D dept for exclusively studying photocels has been set up, of the same size as the timehonored one for proximity sensors.
Comforted by figures and performance, we forecast for the coming five years that the value of Balluffs photocell business will become as important as its most traditional products. What is more the need for greater safety expressed by the packaging industry seems to sustain this new trend.
New image, new products - Small but well designed, according to the standards of the parent company, the Balluf Italian stand offered broad range of solutions. Among these the new photocells devised by the German producer, the Fiber Optic Base Unit BOS 73K, with optical fibre amplifier and field amplifier display that enables reading of the state of the photocell, the quantity of light and energy, this for a better field regulation.
The BOS 73K (whose features make it ideal for sensing small parts in sectors like packaging and assembly) has a backlit display that enhances viewing of sensitivity parameters, signal power and hysteresis. Of note the possibility of setting the switchpoint thanks to the teach-in function. Equipped with a powerful red light emitter, the device manages to give max. perf. in all situation and, like all new photocells, comes with an output that indicates any dirty optics. For each of the two outputs a delay of from 10 to 120 milliseconds can be programmed.
The ultrasonic sensors made by Microsonic (represented by Balluff Italia) complete the range, considered valid photocell or proximity sensor complements where these components cannot be used effectively. Particularly interesting the dbk series for sensing double sheets, that does not require material parameter setting and even enables transparent sheets and thin sheet metal to be examined.
Pneumatics for automation
Bosch Rexroth has organized a press conference to comunicate the groups latest new features: from product innovation to marketing strategy. D.B.
Before revealing their latest new features on show at Ipack-Ima, Ralph Klein, Bosch Rexroth Pneumatics Division, announced the conclusion of harmonization of the range produced by the group (following on from the integration in 2001 of the Bosch Automation Techniques sector with Mannesmann Rexrtoh AG), and the entrusting of the management of the activity of communicating to the Italian press to the Diesis Group.
The new product features were numerous, aboveall in the field of pneumatics, present along with all the other divisions of the group.
No contact lifting - Ideal for the applications where the vacuum technology with suckers cannot be used due to the lack of adherence between the object and the sucker, the new NCT (Non Contact Transfer) can lift pieces without any surface contact (photo above on the right). With NCT the air functions both as a cushion, impeding contact, as well as a force holding the piece. Various kinds of objects can be moved: non airtight objects or those with an irregular or soft surface (for examples paper or plastic bags). The NCT series is available in 4 sizes, with 0.6 kg lifting capacity.
Pneumatic rotating actuators - Thanks to the rotor mechanism, RAN (Rotary Actuator vaNe Type), available in 5 measures, with 0.16 to 7 Nm torque, needs no lubrication and thanks to its compact design can be easily assembled on the machines in question. If the application requires a 360° rotation, the new RAP rack actuator rotor represents an optimum solution.
Turntables - The new RWT series of turntables, offering low bulk, comes with both right and left rotation. The assembly surface has threaded holes and benchmark holes to guarantee precision.
Guide cylinder - the GPC top loader cylinder features: strength and movement, side loading and antirotation capacity, precision, two assembly surfaces for load. Also available in the version with guides on brass bushings or ballbearings with 12, 16 and 20 mm stelae.
Minisledge - designed for vertical applications, the new ZSC cyllinder completes the range of pneumatic microproducts for handling. This minisledge, fitted with double bar with bearing guide offers: lower thickness guide and flat design, multiple assembly options on the front and upper part, symmetrical structure, stroke adjustment.
Functional engineering
Substantial changes in automation technology are being prospected, and the modern engineering tools will have to allow the control functions to be divided up on the basis of the modules that go to make up the machine. The solutions provided by Gerit Trasmissioni (Lenze group). L.G.
The automation systems of the future will have decentralised structures and the machines will be evermore modular: this is the concorded opinion of the experts regarding a trend, not certainly an end in itself. This is how Fabio Gamberale Paoletti, of Gerit Trasmissioni (Lenze Group) marketing head explained future developments in the field. If on the one hand in fact machine and system builders are under a lot of pressure to reduce costs, on the other they are asked to guarantee a greater flexibility and a more rapid creation of modifications. Modern engineering tools are also evolving in this direction. Allowing the designers to make use of the applicative knowhow already available and combine different production phases in a single process, leads to considerable savings on programming costs and a greater integration with production. Lenze, after having introduced intelligent drives capable of creating a real modular construction principle in the machine, is now concentrating on the development of tools capable of facilitating the overall view of the systems, but also capable of considerably increasing the productivity of the same systems. An achievement this that will be attained thanks to the considerable simplification in the harmonization, preparation and documentation, implementation and actuation phases.
Simplify communication
Lenze has hence devised a concept of functional engineering for automation technology thanks to which - Gamberale goes on to state - the specialists can as usual create a specific program for a single application, while the communication between the different modules that constitute the machine occurs without the aid of in-depth specialist knowledge. To attain this result, the machine has to be coherently divided into single modules (as has been occurring for some time for electronics and mechanics). The new feature lies in the modularization of the automation itself, that is the control of the machine logic, where the engineering tool has to enable the dividing up of the control function on the basis of the modules that go to make up the machine. One of the advantages offered by this approach is the simplification of the implementation phases of the control and command functions, given that the complexity of the single modules does not emerge with the creation of the communication connections, but is - as if to say - hidden. The specialists of the various applications work exclusively inside their own module, obtaining undeniable advantages in terms of simplification and transparency: they will in fact no longer have to tackle the questions of integration and communication, but will be able to concentrate on the specific activities of the various machine modules, at the same time sharing an indispensable view of the system as a whole.
Slimmer construction criteria
A simplified vision can be attained through the creation of a self-assemblable machine building structure.
The user in fact can create this vision according to the needs dictated by his/her own solution, using his own language and with his own structuring. Only in this way can one guarantee that the vision can be used by all and not only by the automation experts. The single modules that go to make up the machine, thanks to the encapsuling process, become really independent and can thus be used in following development projects. This - as already mentioned - not only goes for the electrical and mechanical components. It is in fact the very modularisation of the control function that allows one to enjoy considerable advantages on the level of costs, inasmuch as the application specialist can create his own module with a high grade of complexity, without getting involved with communication, that can be achieved in a subsequent phase. In that the communication is independent from the programming, the modules can be easily reused, without the need to once again intervene on the already tried and tested program. In this way - Gamberale goes on to say - the number of errors can be reduced and the machine automated more rapidly. Simple integration of the automation components can be achieved by way of the use of XML language and the use of standard interfaces.
Photocels, sensors and
thereabout
Improve performance without modifying shape and size. With these objectives, Pepperl+Fuchs Elcon are offering their new MLV12 photocels, that enable machine builders to keep up with technological evolution, without having to make special modifications to their systems. D.B.
Machines and systems are designed featuring ever smaller bulk and even small modifications to the structure and to the size of a sensors could cause problems in substituting the same.
As Ezio Brambilla, communication & marketing manager of Pepperl+Fuchs Elcon states we have noted that at times some builders delay updating their machines because they fear they may have to face risky adaptation. This is why we have made important improvements to sensors without though modifying the size that has stayed 49x15x41.5 mm, by now a standard for many applications in the packaging and in the bottling sector.
The photocells of the MLV12 Visolux series, that come with IP67 grade protection, can reveal transparent or reflecting objects within a range of 4 m, they are insensitive to external light and are immune to interference in the event of the installation of more than one photocell. As well as that, thanks to their 1000 Hz frequency switching, they are also suited for high speed counting on conveyor belts. The new family includes a rear reflection sensor with polarising filter and an intelligent sensor for sensing through steam.
To further ease their application many functions have been included such as for example connectors that rotate at 90°, self-learning functions and luminous LEDs that can be read at several metres distance.
Sensors - New features also in the ultrasonic sensors field. As Brambilla comments Pepperl+Fuch have in fact patented a circuit that enables one to reduce the blind area by over 50%; the object can hence be recognized also in an area close to the sensing head. These sensors are used for sending transparent objects, for level measurements, as well as for diameter measurements and control of bends and feature different functioning principles, high resolution (up to 0.17 mm) and teach in self-learning systems.
Another patent concerns the series of F42 ultrasonic sensors that, thanks to special software, can function without problems also thanks to the presence of obstacles in front of the sensing area (disturbances are filtered and reading is done beyond the barrier).
The UDB series for sensing double sheets/labels, capable of working with transparent sheets, aluminium foil, metalised paper and labels and basis weights between 30 and 1,200 g/m2 was also on show at the fair.
Intelligent cabling - AS-i Actuator Sensor Interface is preferred as a cabling system for field input and output, both for digital as well as analogical signals. The insulating cabling and perforation technique guarantees both IP67 insulation as well as speedy fault-free connection up to AS-I lines, also thanks to the shaped cable that polarises the same. The As-i line is made up of a master, a transformer, a yellow cable and decentered or command modules to which up to 248 inputs and 186 outputs can be connected, with a max scan time of 5/10 ms. The superior fieldbus interfaceability such as Modbus+, Profibus, Interbus, CanOpen, Ethernet and others again, favors the usage and acceptability of the device at world level.
Palletising in safety
Devised to be used specifically in the palletization area, Reer offers the new Janus photoelectric safety barriers. A.S.
Bolstered by 30 years of experience in the field of machine safety, Reer has devised Janus, a new line of type 4 safety barriers, the max safety level, UL - CSA type and TUV type-registered, specifically for palletisation and previewed during the Milan fair. These barriers represent an ideal solution for accident prevention in the pallet entry or exit areas in palletizers, wrapping machines and automatic warehouses, for materials that are moved on rollers, both with automatically guided chain sets or trolleys.
As Massimilian Vicini, technical head of the Turin company explains "the Janus M series in particular has a muting function, or that is a temporary exclusion of the barrier in conditions of safety in relation to the production cycle of the machine. Janus has autocontrolled static safety outfeed , selectable automatic or manual reactivation, control of external contractors through feedback input, muting with relative muting time out, and override accessory functions".
The M series includes the MI barrier with connectors for connecting external sensors of any type, as well as the ML and MT, that have an original system of horizontal arms with integrated photoelectric muting sensors, already precabled and prealigned, that can be adjusted in height so as to tilt the optical plane of the sensors, thus attaining reliable and constant sensing of the material in transit.
Solutions for different environments - Highlighted also the other two barrier series of the Janus line. The first is J Long Range (capable of reaching a range of 60 m) that enables the protection of largescale systems and machines on one and more than one side, with the use of deviating mirrors. Solid and sturdy, but at the same time easy to mount, the J Long Range are available in versions with 2, 3 or 4 beams for sensing the body and with 40 mm resolution for sensing the hand.
Ideal for applications where laying cables is difficult and costly, J TRX is in turn a twin beam photoelectric safety barrier, made up of an active emitter/receiver and by a passive reflecting element, that thus has no need for electrical connections.
"Our Janus series - Vicini ends up by saying - have all the safety functions within the barrier, and thus are capable of working autonomously, without external control units".
Tema: two "hearts"
The mechanical and electronic environment is where Tema best expresses its expertise. Today, alongside the more traditional production connected with industrial automation systems, Tema is proposing a new range of operator panels. L.G.
Tecnologie Elettroniche Meccaniche Applicate (Applied Electronic and Mechanical Technologies), or Tema for short. Founded in 1986 by engineers with very different training, the entrepreneurial scheme drew on a particularly innovative idea for its time: namely, that all its products should be especially valued by the operators in the field, installers, and control panel operators for their functionality, applications and forms.
Right from the beginning, the company took advantage of the thriving local ceramics industry to which it became a trusted supplier of automatic and control instruments.
Despite this promising start, Tema proposed only a few automation components under its own name until a few years ago. Today the company is able to operate over a much broader range, offering an extensive range of switching feeders (from low voltage to triple phase), operator interface terminals and industrial PCs, as well as interfaces for the conversion and transmission of the signals guaranteed to meet EMC standards with a high degree of safety.
Tema designs its hardware and software from the ground up. The hardware is based on analogue or digital systems and the software is developed on microprocessors or PC applications.
Even its most recent project is the result of a precise policy of development, aimed at offering the most reliable, technologically advanced and powerful systems, but also able to meet the needs for simplicity in use by the market. This means the VTG240 operator panel in the 16-bit colour and 4 greyscale version, 220 x 340 pixel. As Ivan Corsini, technical director of the company, notes, "the colour screen of the VTG240 enables a wider view and better management of the entire system. With this touch panel, Tema covers a large section of the market that previously seemed unapproachable. Easy to programme, it can be simply interfaced with several types of automatic machines and all the systems that are installed directly on the machine. The touch panel can be hooked up to several PLC's for maximum flexibility and, more importantly, customers never have to worry about whether it works or not. They just "use it". The programming software for the operator panel is delivered free of charge. Tema programmes this software in house and updated versions are regularly uploaded to the network for customer use.
The strength of the company has traditionally been its R&D division which conceives products with a high degree of production engineering through the use of state-of-the-art software suites for design and creation of masters of printed circuits and mechanical protection cases.
Mechanical units for automation
Autorotor produces rotary indexing tables, indexing cam machines and oscillators with perpendicular and parallel axes, linear and rotary mechanical hands as well as a wide range of accessories such as benches for automatic and semi-automatic machines, discs, etc. Autorotor presented its Series 5 rotary indexing table, a mechanical unit with perpendicular axis which changes the uniform rotation of the input shaft to intermittent rotation at the output disc. Attention was also focussed on the perpendicular axis oscillator with standard angular rotations of 30°, 45°, 60°, 75° e 90°, on the fast linear mechanical hands (with horizontal track adjustable from 75 to 200 mm, vertically from 30 to 75 mm) and rotary mechanical hands (with standard angles of rotation of 90° and 180°).
Automation anniversary
Colombo Filippetti SpA, protagonist at European level in the design and production of cams and cam mechanisms for all the main industrial sectors, is this year celebrating the 50th year from its foundation. Various undertakings have been scheduled to celebrate the important date, that marks a present of confirmation and change. Among the confirmations without a doubt one has the values that have enabled the Lombard company to attain its current goals, among which first and foremost its continuous commitment in R&D both in design and production systems, as well as in organizational, management and data processing procedures. Their latest investment concerning the same is the mySAP.com organizational software system, thanks to which Colombo Filipetti has carried out its recent important conversion from vertical company organized by functions, into a more efficient and streamlined organization, where process integration favors information transfer, memorizing and re-elaboration of historic data and the optimization of industrial times and costs.
Inspection, four in one
Ft System has devised a machine capable of carrying out checks on labels and flaws, shape and size, lot codes, caps and filling level this also on containers very different from each other. Specialised in the design and construction of control and inspection devices for the bottling and packaging sector in general, FT System has enhanced its own range of empty bottle inspecting machines and machines for checking the filling level of bottles, cans and packs of all sorts, as well as the correct application of cap and label.
In fact at the last Ipack-Ima, the Emilia-based company did a preview of its V700X, an artificial control and viewing system that combines the performance of four different tools: checking of labels and possible flaws, shape and size, lot code, cap and filling level.
As Fabio Forestelli, sales manager states - we have invested with conviction in R&D. And thus, thanks to the skills built up in electronics and mechanics, today we can offer this universal machine, unique in its kind, that integrates different functions. On the V700X what is more, a multiformat software works developed by us, that enables the handling of more expellers from the working line, while at the same time working with products very different from each other (such as beverages, cosmetics and pharmaceuticals) in containers with twist, crown or screw caps in metal or plastic, and even with one or more wrap-around or partial labels.
PLC technology and servorperformance
The renewed Servo PLC range by Lenze uses new high performance multitasking microprocessors and has adopted Template technology. To simplify the work on these open systems, increasing functionality, Lenze has developed numerous preconfigured templates and function block libraries. Loaded from PC, they carry out torque-, speed-, electric shaft-, position-, electronic cam-, winder and other controls with great simplicity and max. precision. These are the system features and advantages:
- PLC integrated in servoinverter;
- up to 90 kW power;
- programming of the most suited language (chosen from five IEC 1131-3 languages) and reduced programmer training time;
- rapid setting up, thanks to the Drive Developer Studio software;
- considerable load reduction on bus between PLC and servoinverter;
- preconfigured functions, capable of tackling complex applications (exploiting Lenze knowhow and experience);
- possible to integrate technology templates in ones own PCL program;
- max. exploitation of servoinverter performance;
- choice of cycle times in the PLC server;
- better flow, thanks to the reduction of the control components;
- possibility of selecting cyclical or controlled tasks on time basis and on events;
- better regulation and control thanks to the elimination of the bus cycle time between PLC and converter;
- system tested for the most complex control operations;
- integrated CANopen systembus;
- frontal mount communication modules: InterBus-S, InterBus Loop, ProfiBus-DP, DeciveNet, LON, RS232/485;
- reduced programmer training times.
Lenze has created reliable and efficient service network operating worldwide.
Linear actuators and motorised rollers
At the exhibition, Servotecnica presented its Exlar series SR linear actuators with satellite roller screw, a viable alternative to traditional hydraulic and pneumatic systems.
With worldwide patents Exlar, the inverted-start roller screw allows good performance to be obtained with minimum values in terms of size and weight, but it is also a compact, clean system with a long life, requiring little maintenance.
Among the advantages of the Exlar system are: windings with sector stator which, for its size, achieves torque greater than 35%; reduction in heat loss; stator with sector technology and 8 electrical poles; insulation of the windings of 650 Vdc; simplicity of assembly and reduction in the general cost of the machine, when compared with the increase in the competitive quality of the equipment in which it is installed.
Servotecnica also presented its innovative direct traction motorised roller with brushless motor, which eliminates the need for complex kinematic chains within the cylinder.
Industrial aspirators
The benchmark for industrial aspiration, CFM has produced the R Series of dust aspirators, specifically for the recovery of scraps and dust during processing in the sectors of textiles, packaging and paper.
Available in a painted version V and stainless steel version X (the latter for the recovery of nylon scraps and fibres from packaging machines in the food sector), CFM aspirators have a power output between 0.7 and 2.2 kW and are capable of compressing large quantities of material. (In the picture, the model CFM 3156).
Compact electrovalves
The new Y series family of Camozzi electrovalves is suited for all operations that require flexibility and simple, economic and safe assembly (IP65). Their features also make them ideal for positioning in limited spaces and where large capacity as well as differentiated pressure areas are required.
The Y series Camozzi electrovalves also offer various possibilities of electrical connection, all with a limited number of components.
Technical characteristics: modular pneumatic parts with 2, 4 and 8 valve positions; electrical part available in the point-to-point, multipolar and serial (Profibus DP, CanOpen, DeviceNet) versions. |
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Fine linea & trasporto
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Innovazione utile
Le due ammiraglie di Aetna Group, Robopac e Robopac Sistemi, si sono presentate a Ipack-Ima con un nuovo top management in comune e importanti novità di prodotto, ispirate al principio dellinnovazione utile.
E, intanto, Dimac e Pentatec
E.P.
Si chiamano Giannello Lupidi (approdato in Aetna Group allinizio dellanno, dopo una lunga carriera in Fiat e una stimolante esperienza in Riello) e Valeriano Bruni (già responsabile vendite delle macchine automatiche Robopac) e sono, rispettivamente, il nuovo Business Unit manager e il direttore commerciale di Robopac e Robopac Sistemi. Lazienda di San Marino (avvolgitrici con film estensibile) e quella di Villa Verucchio (macchine automatiche sempre con film estensibile) si ritrovano così con ununica testa, per una migliore orchestrazione delle risorse interne, che mira a valorizzare sinergie e competenze. E che si traduce, fra laltro, in una rivisitazione della gamma di prodotto allinsegna dell innovazione utile, ovvero - sottolinea il nuovo general BU manager - non ispirata a criteri astratti ma tesa a dare corpo alle indicazioni espresse dal mercato, traducendosi in strumenti efficaci e benefici concreti».
Con le macchine e con gli uomini
La riattualizzazione dei prodotti allinsegna del servizio è partita dai cavalli di battaglia delle due società, ovvero dalle tavole e dai robot realizzati a San Marino e dalle automatiche per lestensibile di Villa Verucchio.
«A Ipack-Ima - spiega Valeriano Bruni - abbiamo esposto il nuovo e versatile Robot 2002 della Robopac, che permette di avvolgere con estensibile in meno di un minuto carichi di qualsiasi forma, dimensione e peso. Robusto, affidabile e sicuro, è dotato di una serie di accorgimenti che lo rendono estremamente pratico ed efficace. Robopac Sistemi, invece, ha proposto la macchina più semplice e la più sofisticata della propria gamma, per dare dimostrazione del range di applicazioni coperte con le diverse famiglie di prodotto. In più, con la Genesis ad anello rotante, abbiamo dato un saggio del livello di eccellenza tecnologica raggiunto dal gruppo: la macchina, con cambio bobina automatico, comprende una particolare tecnologia che, fra laltro, evita i contatti elettrici indesiderati. Fra le molte altre caratteristiche degne di nota si possono menzionare i motori comandati da inverter; il gruppo pinza del PE con molla in distensione per una riduzione proporzionale dellaltezza della fascia di film (brevetto Robopac); il sistema di taglio con filo a caldo; un saldatore industriale ad alta resistenza del lembo finale; gruppo A.S.C.S.P. di prestiro elettronico (pure brevettato) che permette un risparmio del 40% circa sul materiale di avvolgimento».
Il monitoraggio dei mercati non ha portato solo a migliorare lesistente, ma anche a inaugurare nuovi filoni di attività. «Attualmente - anticipa Lupidi - Robopac è impegnata a sviluppare da un lato nuove famiglie di nastratrici, dallaltro le attività nel settore, fino ad oggi nettamente marginale, della termoretrazione, dove intendiamo crescere per offrire ai nostri rivenditori una gamma di soluzioni completa. In Robopac Sistemi, invece, stiamo portando avanti un progetto che ci consentirà di presidiare efficacemente il settore legno, con macchine ad hoc, per limballo di prodotti finiti, dove puntiamo alla leadership di mercato».
Come cresce il termoretraibile
Le due Robopac non sono le sole realtà del gruppo emiliano ad agire con determinazione per consolidare posizioni di leadership.
Altrettanto impegnate e motivate, oltre che in stretta sinergia, appaiono le altre due realtà affini - Dimac e Pentatec - focalizzate sulla produzione di fardellatrici e incartonatrici, rispettivamente ad alta e a bassa velocità. Guidate da due persone di grande esperienza e spessore professionale (Giuseppe Marcante la prima, e Rodolfo Bettini la seconda), entrambe le società si sono mosse su più livelli e i risultati ottenuti sono importanti.
Dimac ha completamente ridisegnato la gamma per meglio incontrare le esigenze dellutilizzatore, creato nuovi modelli, avviato servizi che permettono di ridurre drasticamente i tempi di consegna e di assistere il cliente nelle applicazioni complesse e fuori standard, chiudendo il 2002 con 130 macchine vendute e un fatturato maggiorato del 30%.
In fiera ha presentato lultima fardellatrice a doppia pista da 50+50 pezzi e annunciato limminente messa a punto della nuova termoretraibile ad alta velocità (70-90 pacchi per pista) con cui intende proporsi anche alle grandi realtà industriali».
A sua volta, Pentatec (specializzata in macchine termoretraibili con barra saldante e incartonatrici wrap around, a basse cadenze) sta raccogliendo i frutti di un programma molto ambizioso di re-design, che ha interessato tutte le linee con lobiettivo di rendere disponibili modelli tecnologicamente evoluti a prezzi competitivi.
Gli sforzi dei tecnici si sono concentrati soprattutto sullautomazione, di comando e di controllo, e sulle alimentazioni (dove si promettono ulteriori sviluppi), ma non hanno trascurato linnovazione tout-court. E a Ipack-Ima era in mostra la nuova wrap around da 15 cartoni/min, economica e flessibile, dedicata ai piccoli utilizzatori: un traguardo di rilievo.
Il pack secondo SIG
Pronti a tutto, ovvero a risolvere ogni problema di imballaggio. Con questa convinzione, ma soprattutto con la certezza di avere compiuto un'operazione tanto complessa quanto efficace sul piano operativo, il Gruppo SIG ha affrontato il pubblico di Ipack-Ima con un ventaglio di proposte per il fine linea. L.G.
È "integrazione" il leit motiv delle riflessioni di Beät Kalin (Ceo SIG Pack) e di Enrico Grassi (presidente di SIG Elettric 80), a un anno e mezzo dalle acquisizioni che hanno contribuito a fare del gruppo svizzero una realtà di riferimento mondiale nel settore del confezionamento.
"Abbiamo compiuto solo il primo tratto di strada, forse il più impegnativo - premette Beät Kalin - ma siamo soddisfatti perché, oggi, lo stand di Ipack Ima non ospita semplicemente molte persone che provengono da aziende diverse, bensì è in grado di offrire una visione chiara del livello di integrazione che siamo riusciti a raggiungere in tempi relativamente brevi. Certo stiamo facendo i conti con una situazione economica non facile, se consideriamo che una quota consistente del business SIG è ottenuto negli Usa, e anche in Europa il programma degli investimenti sta subendo qualche rallentamento. In SIG, comunque - prosegue il manager - non abbiamo mai smesso di investire in R&D, per mettere a punto nuove soluzioni che ci consentiranno di non perdere terreno e, soprattutto, di offrire il prodotto "giusto" nel momento in cui la situazione si dovesse sbloccare in termini positivi. Ecco perché il nostro piano di sviluppo non ha subito battute d'arresto e non abbiamo ridotto gli investimenti in ricerca, soprattutto per quanto riguarda l'automazione, partendo dal fine linea, risalendo a ritroso il percorso fino alle case packers, ai pick and place e ai robot". E in Italia? SIG può contare su aperture in tutto il nord Europa, ma i numerosi punti di contatto trovati con SIG Elettric 80 in Italia, hanno suggerito nuove prospettive nei rapporti con il mercato.
Chiamato in causa, Enrico Grassi, tiene a precisare che "la qualità della sinergia nasce principalmente dalla qualità degli uomini. Solo se la comunicazione fra le persone è credibile, allora possono nascere rapporti proficui e costruttivi. Lo sviluppo, d'altro canto, va costruito momento per momento senza peraltro rinunciare ad alcune caratteristiche personali. Solo pochi anni fa, pensavamo fosse impossibile lavorare in un grande gruppo, per di più straniero. E quando abbiamo deciso di cedere l'80% della proprietà, in realtà ci siamo trovati di fronte a una "bella" sfida, consapevoli di dover dar fondo alla nostra energia più creativa, per dimostrare di poter far parte di questo gruppo a tutti gli effetti". Una sfida che, per SIG Elettric 80, si è concretizzata anche in un confronto con abitudini e metodi di gestione non usuali, dal punto di vista finanziario e sul piano della R&S. "Comunque - conclude Grassi - essere parte integrante di un gruppo significa anche poter mettere a frutto alcuni vantaggi di non poco conto. Sto pensando, per esempio, alle facilitazioni di tipo logistico, anche in aree lontane ma ora facilmente raggiungibili grazie alle strutture SIG pre esistenti. Valgano come esempio i momenti di grande soddisfazione che stiamo vivendo in Nord America, dove abbiamo potuto concentrarci sull'aggiornamento tecnologico delle strutture di vendita e assistenza, sfruttando una rete già consolidata".
Palettizzatori
Logimec ha attirato l'attenzione degli addetti ai lavori presentando un palettizzatore di "fascia media". Divisione macchine per l'imballaggio e confezionamento della 2A Srl (produttore di macchine automatiche speciali), Logimec ha proposto in fiera le proprie soluzioni destinate al settore del cartone americano, alla paletizzazione, al trasporto interno oltre agli impianti di confezionamento pallet. "Nel progettare il palettizzatore - afferma Claudio Rossi, sales manager - abbiamo pensato a quella fascia intermedia di utilizzatori che necessitano di una macchina semplice e affidabile. Ci siamo pertanto concentrati su una macchina di media produttività, proposta a un prezzo competitivo, ideale per i più svariati settori, molto versatile in quanto può gestire più linee paletizzando ogni prodotto sul pallet di competenza. Tra i clienti che hanno già scelto questo sistema - prosegue Rossi - ci sono molte piccole e medie imprese, ma comunque non mancano diverse multinazionali".
Avvolgitrici veloci e su misura
Area ha presentato una ricca gamma di avvolgitrici e lanciareggia caratterizzati da alte prestazioni e struttura modulare. A.S.
"Velocità e semplicità duso sono i due concetti base su cui poggia il nostro lavoro - afferma Alessandro Cattaneo, general manager dellazienda lombarda - sia in fase di progettazione che di realizzazione. Ma il nostro approccio al mercato si distingue anche per la capacità di ascoltare (e soddisfare) le esigenze di chi ha bisogno di soluzioni ad hoc per avvolgere prodotti con misure fuori standard".
Fra le avvolgitrici automatiche orizzontali, le diverse versioni di Ring (con diametro dellanello compreso da 400 a 2.500 mm) sono dotati di carrello portabobina con rullo frizionato e prestiro meccanico. Queste macchine possono utilizzare film estensibile con spessore da 20 a 35 micron, e sono predisposte con due cicli di lavoro standard: avvolgimento completo oppure solo testa e coda.
Attenzione puntata inoltre sul lanciareggia Trioplast, disponibile in quattro versioni: fisso e traslabile, entrambe con o senza baionetta. Trioplast si caratterizza per la semplicità duso: quando limballo da reggiare è in posizione corretta, loperatore preme un pulsante e la reggia è lanciata automaticamente intorno allimballo stesso; terminata loperazione con lapposito tendireggia (opzionale), loperatore dà alla macchina, tramite pulsante, il segnale per recuperare la reggia in esubero e rilanciarla nellarco per il ciclo successivo.
Con Trioplast, infine, è possibile utilizzare regge di polipropilene o polistirene con larghezza compresa da 12 a 19 mm e spessore fra 0,6 e 1 mm.
Incappucciatrice a freddo
Fra le nuove proposte di Officina Bocedi, segnaliamo FB/2000, lincappucciatrice a estensione a freddo con film estensibile in bobina tubolare, disponibile in versione con una e due bobine.
Caratterizzata da incappucciamento con assenza di fiamme o aria calda (adatta pertanto per ogni tipo di prodotto), FB/2000 è stata progettata per unire alla praticità di impiego dellestensibile i pregi del termoretraibile, in termini di tenuta del pallet e protezione dagli agenti atmosferici.
Regge d'acciaio
Brevetti Signode propone OR-H 47 di Orgapack, un apparecchio manuale per la reggiatura con reggetta d'acciaio. A.S.
"Siamo particolarmente fieri di proporre questo apparecchio manuale, innovativo per diverse ragioni" afferma Marco Multari, product manager di Brevetti Signode, che distribuisce in esclusiva per l'Italia i prodotti della svizzera Orgapack. "In primo luogo, su OR-H 47 sono stati trasferiti alcuni concetti relativi alla realizzazione dei movimenti, già conosciuti nel settore meccanico ma applicati per la prima volta nel campo della reggiatura. Mi riferisco in particolare, al meccanismo a ruota libera coperto da brevetto, che consente di ottimizzare la trazione e la tensione delle reggette, facilitandone l'uso. Sono semplificate anche le operazioni di montaggio e smontaggio, nonché quelle di manutenzione delle parti soggette ad usura. Inoltre - prosegue Multari - lapparecchio è uno dei più leggeri sul mercato (pesa appena 3,5 kg), e si contraddistingue per la notevole versatilità duso: eseguendo alcune semplici regolazioni, è possibile utilizzare regge standard o ad alta resistenza, di larghezza compresa fra 13 e 19 mm e spessore da 0,63 a 0,80 mm. Insomma, OR-H 47 è una macchina standard, ma riesce a soddisfare la quasi totalità delle applicazioni del mercato". Oltre al nuovo OR-H 47, Brevetti Signode ha dato ampio spazio allintera gamma Orgapack: reggiatrici manuali per la reggiatura con regge in plastica, ma anche cesoie ed apparecchi con funzionamento a batteria, che consentono di aumentare la mobilità degli operatori contenendo gli investimenti.
Sistemi per lavvolgimento
In attesa di una grande novità, prevista per fine anno, Noxon ha presentato le proprie soluzioni per la stabilizzazione dei carichi palettizati, ulteriormente migliorate.
"In primo luogo - premette Porfirio Rossi, direttore vendite Italia dellazienda romagnola - le tavole rotanti per lavvolgimento dei pallet con film estensibile della serie Freesby (versione normale e transpallet ) hanno beneficiato dellinserimento di un brevetto esclusivo , che consente il taglio automatico del film a fine ciclo. Lo stesso dispositivo è stato applicato anche sui modelli 10, 11 e 12 del MAS, il robot per avvolgere i bancali".
Mas, lo ricordiamo, è in grado di avvolgere in meno di un minuto anche prodotti instabili , fragili o deformabili , con un autonomia di oltre 200 avvolgimenti, ed è dotato di un sistema di prestiro che consente di ridurre al massimo il consumo del film.
"Fra le altre proposte - indica Rossi - merita un cenno Speedy, lavvolgitore universale di pallet con film estensibile, che lavora con bobine di diametro interno da 38 a 76 mm ed esterno fino a 150 mm, e dispone di due batterie con unautonomia di 70/80 pallet. Anche Speedy, progettato pensando a chi ha problemi di spazio, è prodotto in tre versioni: 101/11/12. I modelli 101 e 11 sono ideali per lutilizzo del film prestirato, mentre il 12 è dotato di un sistema di prestiro che permette di ottimizzare lutilizzo del film".
In mostra, inoltre, la tavola rotante Ekko 90 (anchessa in versione normale e transpallet) che completa la gamma dei prodotti, ideale per soddisfare tutte le esigenze intermedie, in termini di velocità, dimensione, peso e prezzo.
E infine Going (in versione fissa o mobile), nata per lavvolgimento di scatole o valigie e molte altre applicazioni sino ad ora difficili da trattare.
Economica e automatica
Decisa a spronare un mercato reso prudente da una ripresa che tarda ad arrivare, Pagani Imballaggi propone in anteprima una macchina automatica dai costi estremamente competitivi. A.S.
"Si discute da tempo su come stimolare la domanda - sorride Roberto Pagani, lenergico titolare di Pagani Imballaggi - e noi stiamo offrendo un solido contributo al dibattito. Si tratta di Gira, unavvolgitrice automatica con film estensibile dal prezzo competitivo, paragonabile a quello di una semiautomatica, garantita 36 mesi e dotata di inverter
unottima ragione per investire".
Progettata per lavorare con bobine alte fino a 500 mm e dal diametro massimo di 300 mm, Gira offre la possibilità di operare in ciclo manuale e in automatico con due programmi (fasciatura doppia salita/discesa), e consente inoltre di programmare il numero di spire alla base e alla sommità del pallet. I tempi di installazione sono brevissimi (circa mezzora) e opera su carichi alti sino a 2100 mm e pesanti 2 t. È versatile e adattabile alle più svariate applicazioni. Come le altre macchine dellazienda lombarda, lavvolgitrice, è a disposizione dellutilizzatore, che ne può testare le prestazioni (impiegando anche propri prodotti), presso la sala dimostrazioni allestita di recente nella nuova sede di Pagani Imballaggi. "Abbiamo ideato questo servizio - conclude il titolare - per sottolineare ulteriormente la nostra disponibilità a recepire le esigenze dei clienti, mostrando al contempo le nostre capacità tecnico/produttive, puntando comunque alla massima trasparenza. La risposta del mercato è stata lusinghiera, e ci ha dato conferma della bontà della scelta".
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Useful innovation
The two flagships of the Aetna Group, Robopac and Robopac Sistemi, came to Ipack-Ima with a new combined management and important new product features, inspired by the principle of useful innovation. And meanwhile Dimac and Pentatec
E.P.
Their names are Giannello Lupidi (having joined the Aetna Group at the end of the year after a long career in Fiat and a stimulating experience in Riello) and Valeriano Bruni (former sales head of Robopac automatic machines), respectively the new Business Unit manager and the commercial head of Robopac and Robopac Sistemi. The San Marino based concern (stretchfilm wrapping machines) and that of Villa Verucchio (automatic stretchfilm wrapping machines) now have a single head, for a better orchestration of internal resources, aiming at making the most out of synergies and skills.
And among other things this has turned into a revamping of their product range in terms of useful innovation, or that is - as the new BU manager puts it - not inspired by abstract criteria but aspiring to materialising the indications expressed by the market, turning them into efficient tools offering concrete benefits.
With the machines and with the men
The service oriented product updating has started out from the two companies pieces de resistance, or that is from the tables and robots made in San Marino and the stretchfilm automatics of Villa Verucchio. As Valeriano Bruni goes on to explain - we displayed the new and versatile Robopac Robot 2002, that wraps loads of any shape, size and weight in stretchfilm in less than a minute. Sturdy, reliable and safe, the machine comes with a series of features that make it extremely practical and effective. Robopac Sistemi in turn offered the simplest and most sophisticated machine of its range to demonstrate the range of applications covered within the different product families. What is more, with the rotating ring Genesis, we gave a sample of the level of technological excellence attained by the group: the machine, with automatic roll change, including a special technology that among other things prevents undesired electrical contacts. Among the many other features worthy of note one can mention inverter commanded motors, the PE gripper units with slack spring for a proportional reduction of film strip height (Robopac patent); the hot wire cutting system; a high resistance industrial sealer for the end flap; the A.S.C.S.P. electronic prestretch (also patented) that enables round 40% saving of wrapping material.
The monitoring of the markets has not only led to an improvement of the existing activities, but also to the inauguration of new lines of activity. As Lupidi anticipates - on the one hand Robopac is committed to developing new families of taping machines, and on the other developing the other sector activity of heatshrinking, up to now totally marginal, where we intend growing to offer our retailers a range of complete solutions. In Robopac Sistemi for example we are developing a project that will allow us to effectively preside over the wood sector, with ad hoc machines for packaging the finished product.
How heatshrink is growing
The two Robopacs are not the only concerns in the Emilia-based group to act with determination in order to consolidate positions of leadership. Dimac and Pentatec - two closely related concerns, appear equally committed and motivated as well as in close synergy - focussed on the production of bundling and carton filling machines, respectively high and low speed. Guided by two persons of great experience and professional depth (respectively Giuseppe Marcante and Rodolfo Bettini), both concerns are moving on many levels with important results.
Dimac has revamped its entire range to better meet the needs of the users, has created new models, started up services that allow one to drastically reduce delivery times and to aid the customer in complex and standard applications, closing 2002 with 130 machines sold and a turnover up by 30%. At the fair the concern presented their latest twin lane bundling machine with a 50+50 piece capacity and announced the imminent design of the new high speed heatshrink (70 to 90 packs per lane) which it also intends proposing to the larger industrial concerns. In turn Pentatec (specialised in low run heatshrink machines with seal bars and wrap around casepacking machines) are reaping the rewards of a very ambitious redesign program, that has involved all lines with the objective of making technologically evolved models available at competitive prices. The efforts of technicians are aboveall concentrated on automation, command & control and on feed (where new developments are in the offing), but they have not neglected innovation itself. The new 15 carton/min wrap-around was on show at Ipack-Ima, economic and flexible, especially for small users: an important achievement.
Packaging according to SIG
Always ready to solve any packaging problem. More than a conviction this is now a certainty. After having completed a highly effective complex operation bringing greater integration, the SIG Group went to the Ipack-Ima fair with a whole portfolio of end of the line ideas. L.G.
Integration is the keyword in the comments made by Beät Kalin (CEO of SIG pack) and Enrico Grassi (chairman of SIG Elettric 80), a year and a half on from the acquisitions that have helped make the Swiss group a world leader in the packaging sector.
"We have only just covered the first part of this road, arguably the toughest stretch" Beät Kalin explains but we are quite satisfied because today the Ipack-Ima stand not only hosts a lot of people from different companies, but offers a clear vision of the degree of integration we have achieved in a relatively short period. We are still reckoning with a far from easy world economic situation, if we bear in mind that a large share of SIG business comes from the USA, and in Europe the investment program is slowing down here and there. At SIG, however, we have never stopped investing in R&D. We have continued to develop new solutions so that we never lose ground and, most importantly, we will be in a position to offer the right product when the economic situation begins to pick up. That is why our development plan has never stopped and we haven't cut back on research investments, especially as regards automation. That means from the end the line and, working backwards, case packers, secondary packaging toploaders, pick and place machines, and robots".
And what about Italy? SIG can rely on market outlets throughout northern Europe, but the many points of contact established with SIG Electric 80 in Italy have opened up new prospects for market relations. When called into the discussion, Enrico Grassi points out that "the quality of synergy mainly comes from the quality of the people involved. Only if communication between people is credible will profitable, constructive relations be forged. Moreover, development must be built stage by stage without ever giving up any personal characteristics. Only a few years ago, we thought it would be impossible to work in a large group, especially a foreign group. And when we decided to sell 80% of our holding we were taking on a great challenge, fully aware we would have to draw on our most creative energy to demonstrate that we could be part of this group to all effects and purposes". In practical terms for SIG Electric this challenge has involved trying out new routines and methods from the financial point of view and in research and development. "But Enrico Grassi concludes being an integral part of a group means you can exploit all the considerable advantages. I'm thinking, for example, of the logistic benefits in remote areas now easily reached thanks to pre-existing SIG structures. Then we have the example of the great satisfaction we are having in North America, where we could focus on the technological updating of the sales and assistance structures by making the most of a previously consolidated network".
Palletizers
Logimec has drawn the attention of the sector experts previewing a mid-range palletiser. Machine division for packaging and wrapping of 2A Srl (producer of special automatic machines), Logimec offers its own solutions for the American box sector, palletization, the internal transport, as well as pallet preparation systems. In designing the palletizer - trade manager Claudio Rossi states - our thoughts went to the average range of users that need a simple but reliable machine. We thus concentrated on a medium productivity machine, offered at a competitive price, ideal for various sectors and indispensable when it is a question of managing several lines palletizing each product on its specific pallet. Many small-to-medium-sized concerns and also several multinationals are among the customers that have already chosen this system.
Speedy made-to-measure wrapping machines
Area presented a rich range of wrappers and strap-launchers featuring high performance and modular structures. A.S.
Speed and simplicity of use are the two basic concepts on which our work rests - Alessandro Cattaneo, general manager of the Lombard company states - this both in the planning and in the creation stage. But our market approach also stands out for our capacity to listen to (and satisfy) the needs of those who require ad hoc solutions for wrapping non standard size products.
Among the automatic horizontal wrappers, the different versions of Ring (with ring diameter between 400 and 2,500 mm) are fitted with a frictioned roll-carrying trolley and mechanical prestretch. These machines can use stretchfilm with thicknesses of 20 or 35 microns, and are set with two standard workcycles: complete wrapping or only head and tail.
Attention also aimed on the strap-launcher Trioplast, available in four versions: set and shiftable, both with or without bayonet mount.
Trioplast features for its simple use: when the pack to be strapped is in the right position, the operator pushes a button and the strap is automatically launched around the packaging itself; having terminated the operation with the special strap-stretcher (optional), the operator presses another button instructing the machine to recover excess straps and relaunch them in the following cycle. Finally, with Trioplast, polyproplylene or polystyrene straps can be used with breadth between 12 and 19 mm and thicknesses between 0.6 and 1 mm.
Cold hooding machine
Among the new offers of Officina Bocedi, we highlight the FB/2000, cold stretch hooding machine using stretchfilm in tubular rolls, available in the one and two roll version.
Featuring no flame no hot air hooding (hence suited for all types of products), FB/2000 has been designed to combine the practical side of using stretchfilm to the good points of heatshrink film, this in terms of pallet solidity and protection from atmospheric agents.
Steel straps
Brevetti Signode offers OR-H 47 by Orgapack, a manual machine for strapping with steel straps. A.S.
As Marco Multari, Brevetti Signode product manager, whose company exclusively distributes the products of the Swiss concern Orgapack throughout Italy explains - we are particularly proud to offer this manual device, innovatory for different reasons. First and foremost, OR-H 47 includes some motion creating concepts already known in the engineering sector but applied for the first time in the strapping field. I refer in particular to the patented freewheel mechanism that enables optmized strap traction and tension, facilitating strap usage. The assembly and disassembly operations are also simplified, as well as the maintenance of the parts subject to use. As well as that - Multari goes on to say - the device is one of the lightest on the market (it weighs just 3.5 kg) and stands out for its considerable versatility of use: with some simple adjustment standard or high resist straps can be used, 13 - 19 mm broad and 0.63 to 0.80 mm thick. That is OR-H 47 is a standard machine, but can satisfy nearly all market applications.
As well as the new OR-H 47, Brevetti Signode has given broad space to the entire Orgapack range: manual strapping machines for strapping with plastic straps, but also shears and battery operating devices that enable increased operator mobility and limited investment.
Wrapping system
Waiting for its big new feature, expected at the end of the year, Noxon presented its own solutions for stabilising palletised loads, with even further improvements.
In first place - Porfirio Rossi sales head of the Romagna-based company states - the turntables for wrapping pallets with stretchfilm of the Freesby series (normal and transpallet versions) have benefited from the insertion of an exclusive patent, that enables the automatic cut of the film at the end of the cycle. The same device has also been assembled on the models 10,11 and 12 of the MAS, the pallet wrapping robot.
MAS is even capable of wrapping unstable, fragile or deformable products in less than a minute, creating over 200 wraps without reloading, and comes with a prestretch system that enables film consumption to be reduced to the max.
Among the other features, Rossi indicated Speedy, the universal stretchfilm pallet wrapper that works with rolls of internal diameter of 38 and 76 mm with external diameter up to 150 mm, and has two batteries that can work 70/80 pallets without reloading. Speedy as well, designed for people with space problems, is produced in three versions: 101/11/12. The 101 and 11 models are ideal for use with prestretched film that allows one to optimize film use. Lastly, also on show the Ekko 90 turntable (this too in normal and transpallet version) that completes the range of products, ideal for satisfying all the intermediate needs in terms of speed, size, weight and price.
And finally Going (in fixed and mobile version), created for wrapping boxes or cases and many other applications up to now difficult to tackle.
Economical and automatic
Determined to break into a market that has become cautious due to a recovery that is hard in coming, Pagani Imballaggi is previewing an automatic machine with highly competitive costs. A.S.
For some time one has been discussing how to stimulate demand - Roberto Pagani, the energetic head of Pagani Imballaggi smiles - we are offering a solid contribution to the debate. This is Gira, an automatic stretchfilm wrapping machine that is competitively priced - comparable to a semiautomatic, guaranteed 36 months and fitted with inverter
a great reason for investing. Designed to work with up to 500 mm high rolls of a max. diameter of 300 mm, Gira offers the possibility of operating in manual cycle and in automatic with two programs (double up/down wrapping), and also enables the programming of the number of coils to the base and the summit of the pallet. Installation times are extremely short (around half an hour) and it works on loads up to 2100 mm high and weighing 2 t. The stretchfilm wrapper is versatile and can be suited to the most varied applications. Like the other machines made by the Lombard concern, the wrapping machine is available to the user, who can test its performance (also using his own products) at the demonstration room recently set up in the new Pagani Imballaggi premises. We have created this service - the company head concludes - to further underline our readiness to conform to our customers demands, showing at the same time our technical/productive capacity, aiming at any rate at maximum transparency. The market response has been flattering, and has confirmed that we made the right choice.
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Movimentazione & logistica
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Shuttle in movimento
Montrac è il sistema monorotaia studiato da Montech, che può essere utilizzato anche in camera bianca ed è in grado di assicurare un trasporto antistatico, anche su più livelli, assicurando così un notevole risparmio in termini di spazio occupato. Lo shuttle a due assi ha subito unevoluzione e ora trasporta fino a 34 kg (contro i precedenti 17) compreso il peso dello shuttle stesso, mentre le piastre di supporto hanno dimensioni di 200 x 550 e 300 x 550 mm. Rinnovato nel design, gli elementi portanti sono stati realizzati con pressofusioni di alluminio, a tutto vantaggio della stabilità. Sul fronte della flessibilità generale, ricordiamo inoltre, bastano pochi gesti per girare la piastra di supporto, così da invertire la direzione di scorrimento. Il nuovo shuttle può essere montato su impianti pre esistenti, senza modifiche e, in aggiunta alle postazioni di lavoro completamente automatizzate, possono essere previste postazioni di lavoro manuali.
Innovazione su misura
FlexLink presenta linnovativo sistema NGS per la movimentazione di bottiglie di PET, il convogliatore modulare EM e la nuova generazione di sistemi Hygienic.
Il Neck Guide System (NGS) riduce la potenza installata richiesta del 90% e, secondo FlexLink, la nuova piattaforma per la movimentazione di bottiglie di PET sarà molto apprezzata nel settore dellimbottigliamento di acque, bevande, birre e latte. Una singola linea può infatti trasportare 60.000 bottiglie/ora utilizzando circa il 10% della potenza richiesta da un tradizionale sistema ad aria con la stessa capacità. Il sistema, poi, non utilizzando la forza motrice dellaria, ma trasferendo il movimento ai prodotti direttamente sulla loro base tramite una catena, è indicato per applicazioni in cui è richiesta la massima igiene.
Il nuovo sistema Hygienic, in acciaio inossidabile, è in grado di raggiungere velocità superiori ai 100 m/min mantenendo un bassissimo livello di rumore. Linnovativo design aperto e le superfici autodrenanti lo rendono ideale per il lavaggio, mentre lutilizzo di materiali antibatterici ne garantisce la massima igiene; può essere inoltre dotato di ununità di lavaggio integrata.
Premiato con liF design award 2002, il convogliatore modulare EM viene consegnato direttamente assemblato in moduli, di rapida progettazione grazie a software specifici, pronto per essere inserito allinterno di macchine o ad essere utilizzato come ingresso/uscita dalle stesse.
Catene a protezione antibatterica
Microban® è una protezione antibatterica con particolari proprietà di efficacia, durata e sicurezza, incorporata in molte delle catene proposte in partnership da Rexnord e MCC specificamente per l'industria alimentare. Da considerarsi come protezione aggiuntiva (e non alternativa) al normale ciclo di pulizia degli impianti, Microban penetra attraverso la membrana cellulare dei batteri e ne inibisce la crescita. È efficace contro i più comuni batteri che possono riprodursi negli alimenti provocando contaminazione e cattivi odori (E.coli, Salmonella, Listeria, S-aureus, Campilobatteri, ecc.). Test effettuati da laboratori indipendenti ne documentano l'efficacia per tutto il ciclo di vita e in ogni punto del trasportatore in cui è incorporato, comprese le zone usurate o incise da coltelli. L'agente attivo del Microban è approvato per il contatto diretto con gli alimenti dalle apposite istituzione europea (SCF) e statunitense (EPA).
Rexnord Marbett e MCC Nederland hanno unito le forze mettendo a punto un'offerta articolata e completa di catene modulari, dotate dei requisiti necessari per essere integrate nelle linee di lavorazione di carni, pollame, ortofrutta, pesce, prodotti da forno e una gran varietà di altre applicazioni nel packaging.
Rullo motorizzato brushless
Rulli Rulmeca ha realizzato Driveroll GL, un rullo motorizzato senza spazzole (brushless) e senza riduttore (gearless), progettato per trasportare carichi medio/pesanti (fino a 70 kg) anche a velocità elevate.
Con questo tipo di motorullo e con la sua apposita scheda di azionamento, possono essere infatti ottenute ben 16 diverse velocità da 0.15 a 1.5 m/s, selezionabili tramite gli appositi micro-interruttori a bordo scheda. Inoltre è selezionabile una variazione della velocità (partenze ed arresti controllabili) con 8 tempi da 0.28 a 2.2 s, sempre attraverso appositi micro-interruttori sulla scheda.
I vantaggi del nuovo Driveroll GL sono l'alta potenza in combinazione alla bassissima rumorosità e alla lunga vita di funzionamento, anche se paragonato a motori di dimensioni molto maggiori ed in corrente alternata.
Nastri trasportatori per lalimentare
Produttore di nastri trasportatori e di processo in materiale sintetico, Siegling ha progettato e realizzato (in collaborazione con i più importanti costruttori di impianti e le maggiori industrie alimentari) il programma Transilon, specifico per il settore alimentare.
Per quanto concerne, in particolare, Transilon Food, Siegling ha perfezionato unofferta di nastri trasportatori fisiologicamente neutri, resistenti ad oli e grassi e ottemperanti alle direttive BfR, EU e FDA. Semplici e veloci metodi di giunzione rendono possibile lesecuzione sul posto di giunzioni ad anello di lunga durata. Transilon, grazie alla sua versatilità, garantisce peraltro le funzioni di trasporto, convogliamento e processo anche in condizioni difficili.
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Shuttle in movement
Montrac is the single-track system developed by Montech that can even be used in white rooms and is capable of guaranteeing anti-static conveyance, at several levels, thus making for great savings in terms of space. The two-axis shuttle has evolved and now carries up to 34 kg (compared to the previous 17) including the weight of the shuttle itself, while the support plates measure 200 x 550 and 300 x 550 mm. Completely restyled, the bearing elements are made from pressure die-cast aluminium for max stability. When it comes to overall flexibility, note that the support plate can be turned in just a few steps and so reverse the running direction. The new shuttle can be fitted on existing systems without the need for modifications and can be added to fully automated workstations, as well as manual work stations.
Tailor-made innovation
FlexLink is presenting its revolutionary NGS handling system for PET bottles and the modular conveyor concept EM, as well as its generation of Hygienic systems.
Neck Guide System (NGS) reduces installed power requirements by 90% and, according to FlexLink the new handling platform will be much appreciated in the PET bottles on table-water, beverage, beer and milk markets. Each line can in fact handle 60,000 bph with an installed power of around 90% of that required by a traditional air conveyor system of equal capacity. This system doesnt use air power, but handles the product directly by the base by means of a chain. It is therefore well-suited to applications where max. standards of hygiene are required.
The new Hygienic stainless steel conveyor system is capable of running faster than 100 m/min with a very low noise level. An innovative open design and self draining surfaces make it ideal for washing while the use of anti bacterial materials ensures maximum hygiene levels, the device can be also be fitted with a washing unit.
Having won the iF design award 2002 the EM modular conveyor is delivered directly assembled in modules, that can be easily engineered thanks to a specific software, and is ready to be incorporated inside the machine or to be used as an input/output by the same.
Belts with antibacterial protection
Microban® is an antibacterial protection with special properties in terms of effectiveness, longlasting effects and safety, incorporated in many of the conveyor belts proposed by the partnership between Rexnord and MCC specifically for the food industry. To be considered as an added (and not alternative) protection to normal plant cleaning cycles, Microban penetrates the bacterial cell membrane and inhibits growth. It is effective against the most common bacteria that reproduce in foods causing contamination and bad smells (E.cols, Salmonella, Listeria, S-aureus, Campilo bacteria, ecc.). Tests carried out by independent laboratories document the protections effectiveness for the entire lifecycle and in all the points of the conveyor where it has been inserted, including worn areas or areas scoured by blades.
The active agent of Microban has been approved for direct contact with foods by the special European (SCF) and US (EPA) institutions.
Rexnord Marbett and MCC Nederland have joined forces devising a varied and complete series of modular conveyor belts, fitted with the necessary requisites for being integrated into the lines for processing poultry, meat, market garden produce, fish, bakery products and a great variety of other packaging applications.
Motorized brushless roller
Rulli Rulmeca has created Driveroll GL, a brushless and gearless motorised roller, designed for transporting medium/heavy loads (up to 70 kg) also at high speeds.
With this type of motoroller and with its special drive board, as many as 16 different speeds from 0.15 to 1.5 m/s can be obtained, selectable through the special micro-switches on board. As well as that a broad variation of speeds can be selected (controllable start-ups and stops) with 8 rates from 0.28 to 2.2 s, this also through the special microswitches on the board. The advantages of the new Driveroll GL are its high power combined with its low noise and long running life, even if compared to larger-sized ac motors.
Conveyor belts for food
Siegling, the producer of process and conveyor belts in synthetic material, has specifically designed and created (in cooperation with the most important builders of systems and the largest food concerns) the Transilon program for the food sector.
As far as in particular Transilon Food is concerned, Siegling has perfected an offer of conveyor belts that are physiologically neutral, that stand up to oils and fats and that comply to BfR, EU and FDA rulings. Simple and speedy join methods mean that longstanding ring joins can be carried out on the spot. Thanks to its versatility, Transilon also guarantees transportation, conveying and process functions, this too in difficult conditions.
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