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I numeri e la tecnologia

AD LIBITUM Ha superato la quota dei 50mila visitatori - 1 su 4, tra l’altro, straniero - confermandosi come un momento imprescindibile nella vita dell’imballaggio italiano e internazionale. Ipack-Ima chiude bene e con buona soddisfazione di tutti, testimoniando la volontà di un comparto deciso a far valere le proprie competenze a molti livelli. Prossima edizione: 10-14 marzo 2009, sempre a fieramilano.

In un momento di congiuntura economica difficile, che vede una flessione nel numero di visitatori nel settore della meccanica strumentale, Ipack-Ima resta una delle poche fiere a muoversi in controtendenza. Lo dimostrano i dati di bilancio più che positivi, resi disponibili dagli organizzatori: nei 5 giorni di mostra a fieramilano, la ventesima edizione dell’internazionale dedicata all’imballaggio e al processo alimentare ha registrato oltre 50.000 visitatori, +10% rispetto alla precedente edizione del 2003, con un sensibile aumento della percentuale di stranieri (+20%).
Buona anche la percezione degli espositori che, oltre all’alta qualità dei visitatori e il layout espositivo, ne hanno apprezzato il livello di internazionalità.
«Con 1527 espositori, di cui 415 esteri, su un’area di 63mila metri quadri netti, da Ipack-Ima ci si attendevano risposte concrete per il rilancio dell’intero settore dell’imballaggio; e le risposte non si sono fatte attendere, il che fa ben sperare in un’inversione di tendenza, salutare e positiva» ha avuto modo di commentare l’amministratore delegato della società Ipack-Ima Srl, Guido Corbella.
Questo giornale si è già espresso sulle sorprese (più o meno gradite) riservate dal nuovo quartiere fieristico (editoriale a firma Stefano Lavorini, intitolato “Milano precox”, Marzo 06). In questa occasione desideriamo ribadire che le nostre osservazioni da cronisti/espositori, da chi la fiera la vive dal di dentro, molto prima e molto dopo l’avvenimento in sé, non hanno mai inteso sminuire gli sforzi di quanti si sono adoperati per la sua piena riuscita. Anzi, citando testualmente: «... le nostre critiche muovono dalla speranza che le cose, dove possibile, siano migliorate in tempi ragionevoli».
Ma ora è il tempo dell'approfondimento tecnologico (e Ipack-Ima ci ha regalato molti spunti al proposito). Apriamo dunque la nostra rassegna con i materiali e i prodotti, per proseguire sui prossimi fascicoli puntando l'attenzione sui produttori di macchine e sistemi.


The figures and the technology
AD LIBITUM - It has gone beyond the 50 thousand visitors mark - 1 out of 4 foreign - confirming itself as an inseparable moment in the life of Italian and international packaging. Ipack-Ima has closed well and to everybody’s satisfaction, bearing witness to the will of a segment bent on bringing its knowhow to bear at many levels. Coming edition: 10th-14th March 2009, once again at fieramilano.

At a difficult time in the overall economic situation, that witnesses a drop in the number of visitors in the instrumental mechanics sector, Ipack-Ima is one of the few fairs that is going against the trend. This is shown by the more than positive balance figures, made available by the organizers: in the 5 days of show at fieramilano, the twentieth edition of the international packaging and food processing show registered over 50,000 visitors, +10% compared to the previous 2003 edition, with a sizeable increase in the percentage of foreigners (+20%).
Good too the perceptions registered with the exhibitors that, as well as the high quality of visitors and the exhibition layout, appreciated the fair’s level of international standing. “With 1527 exhibitors, 415 from abroad, over a floorspace of 63 thousand net sq metres, Ipack-Ima was expected to give a concrete response in relaunching the packaging sectors; and the response was not hard in coming, allowing one to hope for a healthy and positive turnaround” Guido Corbella, managing director of Ipack-Ima Srl was able to comment.
This magazine has already expressed itself as to the surprises (welcome and not-so-welcome) reserved by the new trade fair quarter (editorial entitled “Milan precox”, March 06). We here wish to reiterate that our observations as reporters/exhibitors, who experience the fair from within, this a long time before and a long time after the event in itself, in no way wished to belittle the efforts made by those that have worked for the success of the same. Indeed, quoting word for word: “…..our criticism was made in the hope that things, where possible, will be improved in a reasonable space of time”.
But now it is time for our technological feature on the fair (and Ipack-Ima duly provided us with an astounding wealth of material). We hence open our review with materials and products, to carry on in the coming editions aiming our attention at machine producers and systems.






Fresco
Una novità tira l’altra
SISTEMI COMPLETI Due anni fa, la presentazione
di un sistema di confezionamento MAP basato su un film di nuovissima concezione. Oggi, una macchina per confezionare alimenti freschi in vassoi barriera con film lid termosaldato, che vanta prestazioni inedite. E il futuro? In una ciliegina... di Vignola. L’innovazione secondo Fabbri.
E.P.

AIpack-Ima il Gruppo Fabbri ha presentato una “nuova novità”, fedele al motto che esprime la mission dell’azienda: creare valore aggiunto, mettendo a punto soluzioni innovative per il confezionamento nell’industria alimentare. L’impresa emiliana, infatti, non si è fermata al sistema macchina-materiale Atmopack, che pure ha rappresentato una svolta significativa nel cammino dell’azienda, consentendone l’ingresso nel mercato del confezionamento MAP. Oggi, a distanza di soli due anni, un nuovo passo avanti, con la messa a punto di una macchina per il confezionamento di alimenti freschi in vassoio barriera con lid termosaldato che, grazie alla sostituzione del vuoto con un’apposita miscela di gas, presenta inedite caratteristiche di compattezza, velocità, flessibilità ed economicità.
«La capacità propositiva - spiega il direttore commerciale e marketing, Andrea Sentimenti - è nel DNA del gruppo (si veda il box dedicato alla storia dell’impresa, Ndr), un patrimonio condiviso anche grazie all’apertura, una ventina di anni fa, di un centro esclusivamente dedicato alla R&S su materiali, macchine, software ed elettronica di tutte le nostre realtà produttive. D’altronde, la crescente esigenza di alimenti freschi destinati agli scaffali a libero servizio (espressa anzitutto dalla GDO) richiede nuove forme di confezionamento, che garantiscano a un tempo la necessaria attrattività e una shelf life in grado di “reggere” la logistica di prodotto. Le nostre ultime proposte rispondono a queste necessità, sia con i sistemi per il confezionamento in atmosfera protettiva sia con l’ultima macchina denominata TopLid».

Convenienza senza vuoto
TopLid è un nuovo sistema per il confezionamento di alimenti freschi in vassoio, costituito da una macchina - che ne rappresenta il cuore - e da un film “rigido” per la chiusura con lid termoformato che, grazie a un importante investimento effettuato a livello di impiantistica, può essere coestruso con spessori molto ridotti (20-40 micron, contro i 50-60 della media, precisano in azienda). Si tratta di un film a base PE ed EVOH, dalla formula testata e con elevato effetto barriera, che può essere stampato in quadricromia con ottimi risultati.
«In questo caso - spiega Sentimenti - l’obiettivo dei nostri ricercatori era di realizzare una termosaldatrice estremamente compatta e flessibile, utilizzabile quindi senza problemi anche nei punti vendita e ovunque ci siano problemi di spazio, che coniugasse alte prestazioni e costo contenuto. Il risultato ha superato le aspettative: TopLid è in grado di lavorare due vassoi di formato B6 (250 x 180 mm di larghezza) a una velocità di circa 30 confezioni al minuto. La novità più rilevante? Abbiamo sostituito il tradizionale gruppo per creare il vuoto nel vassoio con un sistema molto efficiente di insufflaggio gas, che garantisce analoga efficacia alla confezione nella conservazione di quasi tutti gli alimenti freschi.
Il vantaggio consiste nel fatto che, eliminando la pompa per vuoto, abbiamo ottenuto velocità di funzionamento superiori di oltre il 50%, oltre a una flessibilità inedita e, buon ultimo, importanti economie».
L’accenno alla maggiore flessibilità della macchina merita un approfondimento. Poiché, infatti, TopLid non prevede l’uso di stampi né di campane del vuoto (che oltre tutto incidono sul costo complessivo del sistema) anche il cambio lavoro risulta molto più facile e veloce: «Qualsiasi operatore, anche non specializzato, in pochi minuti è in grado di avviare la nuova produzione».
Quanto alle economie, Sentimenti segnala anche quelle generate dai consumi energetici particolarmente ridotti.
Infine, TopLid è piccola e presenta un particolare sistema di caricamento vassoi, che non necessita di ingombranti prolunghe di alimentazione; al tempo stesso garantisce prestazioni comparabili a quelle di macchine molto più grandi, complesse e costose.
Il film PELid alta barriera che completa il sistema è un coestruso classico, a base PE con strato di EVOH, che vanta caratteristiche superiori di permeabilità, brillantezza, trasparenza e antifog, nonostante gli spessori particolarmente ridotti «a tutto vantaggio dell’ambiente - sottolinea il manager - oltre che dell’economicità complessiva del sistema. Inoltre, garantisce una perfetta termosaldatura del lid su tutti i tipi di vassoio comunemente utilizzati nel confezionamento di carni e altri prodotti alimentari freschi, contribuendo a offrire una soluzione di grande efficacia».

La ciliegia si fa IV gamma
L’ultimo progetto, in ordine di tempo, promosso dal marketing del gruppo interessa quel frutto tanto squisito e blasonato quanto delicato e deperibile che è la ciliegia di Vignola.
Al naturale, si mantiene fresca al massimo per 3 o 4 giorni, e non regge, dunque, i tempi (e i modi) della logistica della GDO. Ma, debitamente confezionato con il film “Nature Fresh” del Gruppo Fabbri, triplica la propria shelf life, trasformandosi in un prodotto di quarta gamma. Con vantaggi sul piano del marketing e della comunicazione.
«Insieme al Comune - annuncia Sentimenti - e al consorzio per la tutela della ciliegia di Vignola (che ha avviato le procedure per ottenere il marchio DOP), abbiamo portato avanti un progetto che ha già superato tutte le fasi di messa a punto sul piano scientifico e tecnico, ormai in dirittura d’arrivo. Vedremo dunque le ciliegie in busta “confezionate in aria di Vignola” sugli scaffali di una delle prime catene distributive italiane, a cominciare da un’area test nel Nord Italia».
Lo studio che ha reso possibile sviluppare il “progetto ciliegia” ha coinvolto l’Università di Modena e Reggio Emilia, che vi ha destinato un dottorato di ricerca. Dal canto suo, il Gruppo Fabbri ha messo a disposizione i propri laboratori. Così, grazie al lavoro congiunto di università e industria, il prodotto confezionato ha superato brillantemente anche la prova finale del panel test (un assaggio comparato di ciliegie fresche e confezionate in Nature Fresh).
Nature Fresh è un sistema di confezionamento basato sui PE Breath, una famiglia di film multistrato a permeabilità selettiva, che vengono di volta in volta modulati a seconda delle specifiche esigenze del prodotto da confezionare, in modo da garantire il giusto scambio fra ossigeno e anidride carbonica, ed evitare quindi il prodursi di fenomeni anaerobici. Antifog, permeabili al vapore acqueo, i film sono anche molto trasparenti, brillanti e non microforati (offrendo dunque garanzie di igienicità al contenuto). Infine, sono ben “macchinabili” su flow pack verticali oltre che sulle termosaldatrici, stampabili e pelabili.



Fantasia da imprenditori
Tutto iniziò negli anni ’30, con la rilevazione della piccola tipografia Antonio Monti, poi trasformata in Fabbri Arti Grafiche… Ma il cammino nell’imballaggio si avvia nel 1950, quando il Fabbri delle origini (oggi il gruppo è presieduto dal figlio Ermanno) inventò la prima macchina per avvolgere in automatico le arance nella carta velina e, successivamente, i sistemi che utilizzavano una pellicola di plastica al posto della carta (ricordate i pompelmi Jaffa? Ndr).
Allora, come oggi, la caratteristica che ha portato la sua impresa all’affermazione è stata l’inventiva, vale a dire la capacità di vedere il problema e di trasformare l’intuizione in soluzione: il processo che ha portato la realtà delle origini ad affermarsi in tutto il mondo come leader nei sistemi macchina-materiale per il confezionamento di alimenti, è costellato di invenzioni, brevetti e aperture brillanti. Un esempio significativo di una certa cultura votata alla sfida, riguarda la nascita della prima macchina per avvolgere giornali e riviste nella plastica: l’idea venne sempre a Fabbri durante un soggiorno in America, vedendo i ragazzini che recapitavano i quotidiani davanti alle case degli abbonati, anche nei giorni di pioggia. Inventata e industrializzata la macchina, in Italia i primi periodici ad adottarla furono Famiglia Cristiana (che usò la busta per allegare gadget e inserti) e Play Boy, che così impedì di sfogliare liberamente le riviste. Ma questa è un’altra storia, e oggi le confezionatrici di riviste non fanno più parte dell’offerta del gruppo.
L’azienda, infatti, si è focalizzata sul confezionamento di alimenti freschi e si è evoluta in senso multinazionale, con due stabilimenti produttivi in Italia e due in Svizzera (porta del Centro e Nord Europa), un fatturato consolidato 2005 di oltre 100 milioni di euro, più di 600 dipendenti, filiali dirette in Spagna, UK, Francia e Germania, e una rete di distributori in oltre 60 nazioni del mondo.
Ma non solo. Con decisione lungimirante, negli anni Ottanta Ermanno Fabbri (attuale presidente) ha costituito, sempre a Vignola, la Awax che, per tutte le aziende del gruppo, si dedica esclusivamente alla ricerca su macchine, materiali, software ed elettronica e dove sono nate le innovazioni che hanno segnato la storia dell’impresa emiliana. Compresi gli oltre 150 brevetti internazionali e i nuovi sistemi che hanno permesso l’ingresso di Fabbri Arti Grafiche nel confezionamento in MAP.

Entrepreneurial imagination
It all began during the thirties, with the buy-up of the small typography Antonio Monti, subsequently turned into Fabbri Arti Grafiche… But the heading towards packaging started in 1950, when the original Fabbri (today the group is presided over by his son Ermanno) invented the first machine for automatically wrapping oranges in shop paper and, after that the systems that use a plastic film in place of paper (you remember Jaffa grapefruits? En).
Then as now the characteristic that led his concern to success was inventiveness, that is to say the capacity to see the problem and to turn the intuition into solution: the process that led the original concern to make a name for itself the world over as leader in machine-material systems for packaging food products is studded with inventions, patents and brilliant openings. An important example of a given approach open to a challenge concerns the creation of the first machine for wrapping newspapers and magazines in plastic: the idea came to Fabbri during a stay in the US, watching the paperboys that delivered the newspapers to the door, even when it rained. Having invented and industrialised the machine, in Italy the first periodicals to use the same were Famiglia Cristiana (that used the bag to attach gadgets and inserts) and Play Boy, that thus prevented people from leafing through the magazines. But this is another story, and today the magazine wrappers are no longer part of the group offer.
The company in fact has focussed on the packaging of fresh food and has evolved to becoming a multinational, with two production works in Italy and two in Switzerland (gateway to central and northern Europe), a consolidated turnover for 2005 of over 100 million Euros, more than 600 employees, direct branches in Spain, UK, France and Germany, and a network of distributors in over 60 nations the world over.
But not only that. With a farsighted decision, in the Eighties Ermanno Fabbri (the current president) also set up Awax at Vignola for all the companies of the group, that is dedicated exclusively to the research on machines, materials, software and electronics and where the innovations have been created that have marked the history of the Emilian concern. Including over 150 international patents and new systems that have enabled the entry of Fabbri Arti Grafiche into MAP packaging.





Un nuovo film per Atmopack
Si chiama Atmopack® la soluzione del Gruppo Fabbri per il confezionamento in atmosfera modificata (MAP) di carni e alimenti freschi, che ha segnato l’ingresso della multinazionale emiliana in questo mercato. Il sistema, composto da una macchina avvolgitrice e da un film estensibile ad alta barriera, ha il cuore tecnologico proprio nel materiale, interamente sviluppato nel centro ricerche dell’azienda di Vignola e denomiato PE-BAR®: un coestruso barriera a 5 strati, idoneo al contatto alimentare, dalle caratteristiche estetiche e prestazionali superiori, accompagnate a spessori drasticamente ridotti rispetto alla norma. La peculiarità di PE-BAR consiste infatti nell’estensibilità, fino al 130%, che consente un “orientamento” della struttura polimerica e, quindi, un derivato addensamento del reticolo semicristalino. Questo fenomeno consente di ottenere, sul vassoio, un film barriera di spessore più che dimezzato, ma con le stesse caratteristiche di permeabilità dei materiali ad alta barriera.
Accanto ad esso, oggi il Gruppo Fabbri presenta Mistral, un film termoestensibile di PVC, che vanta un fattore di migrazione dei plastificanti analogo a quello dei film di PE. Mistral, annuncia il produttore, dovrebbe perciò essere utilizzabile senza limitazioni e indici di riduzione, per l’imballaggio di qualsiasi prodotto alimentare fresco. A questa caratteristica si aggiungono doti di estensibilità superiori, ottenute non tramite l’aggiunta di plastificanti monomerici ma grazie a un apporto di calore ben definito, durante lo stesso processo di confezionamento. Fra gli altri vantaggi attribuiti al materiale: superiore capacità di conservazione del prodotto confezionato; ottimale permeabilità all’ossigeno, al vapore acqueo e all’etilene; trasparenza, brillantezza ed effetto antifog; tenuta dei liquidi; saldabilità; spessori ridotti ed economicità complessiva della confezione.

A new film for Atmopack
Atmopack® is the Gruppo Fabbri’s solution for packaging meat and fresh food produce in modified atmosphere (MAP), marking the entry of the Emilian multinational in this market. The system, made up of a wrapping machine and by high barrier stretchfilm, has its technological heart in the material, entirely developed in the Vignola based concern’s study centre and called PE-BAR®: a 5 layer coextruded barrier, suited for food contact, with high aesthetic characteristics and performance, and thicknesses drastically lower than standard. The peculiarity of PE-BAR consists in fact in its stretchableness, up to 130%, that enables an “orientation” of the polymer structure and hence a derived thickening of the semicrystalline reticule. This phenomenon enables the obtaining on the tray of a barrier film that has a thickness more than halved, but with the same permeability characteristics of high barrier materials.
Alongside this today the Fabbri Group presents Mistral, a PVC heatshrink film that can boast a plastifier migration factor analogous to that of PE film. Mistral, the producer announces, should thus be usable without limitations and downgradings for packaging all kinds of fresh produce.
Added to this the film offers superior stretch features, not obtained by adding monomeric plastifiers but thanks to a given grade of heat during the packaging process. Among the other advantages attributed to the material: greater capacity of preservation of the packed product; excellent oxygen, steam and ethylene permeability; transparency, brilliance and antifog effect; liquid tightness; sealability; reduced thickness and overall economy of the pack.




Cold chain
One new feature draws another
COMPLETE SYSTEMS - Two years ago, the presentation of a MAP packaging system based on a new concept film. Today, a machine for packing fresh food in barrier trays with heatsealed film lid that can boast startling performance.
And the future? It should be like the lovely Vignola cherry packed by Fabbri for which the area is famous. Innovation according to Fabbri. E.P.


At Ipack-Ima the Fabbri Group presented a new feature, faithful to the motto that expresses the company mission: create added value, devising innovatory solutions for the packaging in the food industry. The Emilian concern in fact has not stopped at the Atmopack machine-material system, that all the same stands as an important turning point in the development of the company, enabling their entry into the MAP packaging market. Today, just two years on, a new step forward, with the devising of a machine for packaging fresh food in barrier trays with heatsealed lid, that thanks to the substitution of the vacuum with the special gas mix, presents striking features of compactness, speed, flexibility and economy.
As commercial and marketing head Andrea Sentimenti explains - “the capacity to propose new things is in the group DNA (see box dedicated to the history of the group, En) a shared wealth thanks also to the opening some twenty years ago of a centre exclusively dedicated to R&D on materials, machines, software and electronics of all our concerns.
What is more the growing demand for fresh food produce for the supermarket shelves (aboveall seen in broadscale distribution) demands new forms of packaging that guarantees at one and the same time the need to attract and a shelf-life capable of standing up to product logistics. Our latest proposals respond to these needs, both with the systems for packaging in protected atmosphere as well as the latest machine called TopLid”.

Economy without vacuum
TopLid is a new system for packaging fresh produce in trays, made up of a machine - that is the heart of the system - and by a “rigid” film for the closure with heatformed lid that, thanks to an important investment carried out at installation level, can also be coextruded at low thicknesses (20 to 40 micron against the 50 to 60 average Fabbri states). This is a PE and EVOH based film, with a tested formula and a high barrier effect, that can be printed in four color process with excellent results.
“In this case - Sentimenti goes on to explain - the objective of our researchers is the creation of an extremely compact and flexible heatsealer, usable hence without problems also in salespoints and where space is at a premium, that combines high performance with contained costs. The result was beyond our expectations: TopLid is capable of working two B6 format trays (250 x 180 mm breadth) at a speed of around 30 packs a minute. The most important new feature?
We replaced the traditional unit for creating a vacuum in the tray with a very efficient gas blow system, that guarantees the same effect for the pack in the preservation of virtually all fresh food produce.
The advantage consists in the fact that, eliminating the vacuum pump, we have obtained a functioning speed at just over 50%, as well as an incredible flexibility and, last but not least, important savings”.
The mention of greater flexibility of the machine deserves further going into. TopLid does not entail the use of either moulds or vacuum domes (that aboveall add to the overall costs of the system) and the workchange is also a lot easier and faster: “Any operator, even non specialised, is capable of starting up a new production in a just few minutes”. As far as the savings are concerned, Sentimenti also notes the general ones generated by the particularly low energy consumption. Lastly, TopLid is small and presents a special tray loading system that does not require bulky feed extensions; at the same time it guarantees performance comparable to much bigger, complex and costly machines.
The high barrier PELid film that completes the system is a classic coextruded PE based film with EVOH layer, that can boast superior permeability, brilliance, transparency and antifog features, despite the particularly low thicknesses “all to the advantage of the environment - the manager underlines - as well as the overall economy of the system. As well as that it guarantees a perfect heatsealing of the lid on all types of trays commonly used in packaging meat and other fresh food products, contributing to offering a solution of great effectiveness”.

Washed, clipped and dried
The latest project in order of time promoted by the group marketing involves the luscious though delicate and perishable fruit the area is famous for, the Vignola cherry. Naturally, it stays fresh for a maximum of 3 to 4 days, hence it does not stand up to the times (and modes) of broadscale distribution logistics. Yet, duly packed with “Nature Fresh” film of the Fabbri group, it triples its shelf-life, becoming washed clipped and dried produce. With advantages at the level of marketing and communication.
“Along with the Municipality - Sentimenti declares - and the consortium for protecting the Vignola cherry (that has started up the procedure for obtaining the DOP mark), we have continued with a project that has already passed all the preparatory phases on a scientific and technical level and is now close to completion. Hence we will see the cherry in a bag “packed in the Vignola area” on the shelves of the prime Italian distribution chains, starting off with northern Italy as a test area”.
The study that has enabled the development of the “cherry project” that has involved the University of Modena and Reggio Emilia, that has organized a research doctorate around the subject. For its part, the Fabbri Group has made its own lab-workshops available. Thus, thanks to a joint work of university and industry, the packed product has brilliantly also got through the final panel test (a comparative taste of fresh cherries and those packed in Nature Fresh).
Nature Fresh is a packaging system based on PE Breath, a family of multilayer films with selective permeability, that are modulated according to the specific needs of the product to be packed, so as to guarantee the right oxygen and carbon dioxide exchange and hence avoid the development of anaerobic phenomena. Antifog and steam permeable, the films are also highly transparent, brilliant and are not microholed (hence guaranteeing the content’s hygiene). Lastly, they are easily machineable on vertical flowpacks as well as on heatsealers, they are printable and pealable.



Film in bobine e fogli
Cartimpacco (Vercelli) è specializzata nella trasformazione di film flessibile in bobine e in vari tipi di fogli per l’imballaggio. Opera da anni nel settore dei grossisti cartacei specializzati, al servizio dei rivenditori della piccola e grande distribuzione per film di PP trasparente idoneo al confezionamento di prodotti alimentari. Cartimpacco trasforma, da bobine di film coestrusi e bilaccati con spessori fino a 40 micron, formati per uso alimentare 18x25 e 25x37, commercializzati in scatole americane da 10 kg e dispenser da 2,5 kg. Inoltre, realizza dischi di cellophane e PP per hamburger, in varie grammature e varianti; fogli trasparenti di PP da 30-35 micron per cesteria e altri usi; bobinette per termosaldatura, disponibili in diversi materiali, spessori, misure e diametri. Infine, la linea di buste e sacchetti comprende versioni per prodotti alimentari e non, in cast, BOT, acrilico e coex, neutri o stampati; sacchetti a fondo quadro di PP acrilico e buste regalo metallizzate, anche con adesivo.


Film in reels and sheets
Cartimpacco (Vercelli) is specialised in the conversion of flexible film to reels and into various types of sheets and bags for packaging. It's been operating for many years in the sector of specialised paper wholesalers serving resellers for the local and broadscale distribution of transparent PE films used to pack food products. Cartimpacco converts this film - reeled coextruded, bicoated film in thicknesses of up to 40 microns - into format for food use (18x25 and 25x37) sold in 10 kg American boxes and 2.5 kg dispensers. As well as that they create cellophane and PP disks for hamburgers, in various basic weights and variants; transparent 30-35 micron PP transparent films for baskets and other uses; small reels for heatsealing, with materials, thicknesses, measures and diameters on demand.
Finally, the line of bags includes versions for food products and other uses, in cast, BOT, acrylic or coex, neutral or printed; square-based bags in PP acrylic and metalised bags for gifts, also with adhesive.



Posate monouso
CDS produce e distribuisce vaschette, capsule, posate, piatti, tazze e bicchieri di plastica da oltre 25 anni.

«Intorno al granulo di plastica - spiega Alessandro Delfanti, Responsabile Commerciale - CDS ha saputo costruire un’azienda rivolta alle esigenze dei clienti. Abbiamo infatti dedicato, da sempre, una particolare attenzione allo studio e alla ricerca, creando prodotti e utilizzando materiali alternativi. Con lo sguardo rivolto alla qualità totale, la società si è inoltre distinta per l’offerta di prodotti in grado di assicurare igiene e sicurezza».
Nel corso degli anni, grazie ai continui studi per migliorare qualitativamente i propri articoli, la CDS di Piacenza ha sempre offerto prodotti di elevata qualità e funzionalità, mantenendo costi competitivi sia sul mercato interno sia su quello europeo. E sempre nel rispetto dell’igiene.
In linea con questa filosofia, CDS ha lanciato il nuovo set di posate prodotte con linee completamente automatizzate: le posate vengono stampate, movimentate, confezionate e imballate senza che il personale venga a contatto con le stesse, garantendo così la massima igiene e sicurezza possibile.

Una produzione a tutto tondo - «La nostra offerta si rivolge a differenti settori, dagli accessori industriali ai contenitori per uso domestico e le comunità.
I prodotti realizzati da CDS - prosegue Delfanti - sono destinati in gran parte al contatto con sostanze alimentari, e per questo motivo la scelta delle materie prime è rigorosamente conforme al decreto ministeriale 21/3/73.
Periodicamente, inoltre, sulla produzione viene eseguita presso laboratori specializzati una serie di esami e prove per garantire l’idoneità al contatto con gli alimenti.
L’alto livello qualitativo, la capacità di interpretare e soddisfare le esigenze dei clienti, la cura dei dettagli, l’assistenza impeccabile, hanno garantito e garantiscono a CDS la fiducia e la stima di tante, prestigiose aziende italiane e internazionali».


Disposable cutlery
For more than a quarter of a century now, CDS has produced and distributed plastic trays, capsules, cutlery, plates, cups and saucers.

Alessandro Delfanti, the Commercial Manager of CDS, explains: “Working around the grain of plastic, CDS has formed a concern intended for responding to customer demand. Our principal focus has always been study and research for creating products and using alternative materials. Looking to absolute quality, our company has also distinguished itself for a product range ensuring hygiene and security”. Thanks to constant study for improving the quality of its articles, CDS of Piacenza has, over the years, always offered products of high quality and functionality, pricing them competitively both on the Italian and on the European markets; and always with respect for hygiene. In line with this philosophy, CDS has launched the new set of cutlery produced on fully automatic lines: the cutlery is stamped, conveyed, packed and wrapped without the staff coming into physical contact with it, thereby guaranteeing the highest levels of hygiene and security.

All round production - Delfanti adds: “Our offer is aimed at various sectors, from industrial accessories to containers for domestic and communal use.
Most products devised by CDS come into contact with food, for that reason the choice of raw materials strongly conforms to the 21/3/73 ministerial decree.
A series of examinations and tests are carried out periodically on production in specialised laboratories for guaranteeing the suitability of contact with food.
The extremely high level of quality, the ability for interpreting and satisfying customer demands, the attention to detail, the impeccable customer service, have and will continue to guarantee the trust and estimation in CDS of many, prestigious Italian and international concerns.”



PET, l’offerta cresce
Nata per presidiare con autorevolezza il settore della gastronomia, dell’industria dolciaria e alimentare in genere, con soluzioni ad hoc sia per l’ingrosso sia per la grande distribuzione, la linea di contenitori PET realizzata da Contital si è ulteriormente ampliata sino a comprendere una crescente varietà di formati rettangolari, ovali e tondi, disponibili in dimensioni differenti. Uno sviluppo che, peraltro, conferma una volta di più la “giusta intuizione” dell’azienda di Pignataro Maggiore (CE).
• La sorpresa era arrivata nel 2004, quando Contital affiancò alle proprie vaschette di alluminio quelle di PET: trasparenti, infrangibili, sicure e riciclabili, queste ultime sono idonee a contenere cibi congelati e anche caldi (da -40 a +70 °C), mantenendone intatte le caratteristiche organolettiche.
• La crescita rapida e rilevante di questa realtà industriale, da sempre un punto di riferimento per quanto riguarda l’alluminio al servizio dell’alimentare, trae origine dalle effettive sinergie sia con Laminazione Sottile (la capogruppo, fondata nel 1923) sia con Italcoat (altra azienda del gruppo, specializzata nella produzione di alluminio laccato). Ma sono soprattutto i cospicui investimenti nell’aggiornamento degli impianti e in Ricerca & Sviluppo ad aver scandito le tappe di un’esemplare storia aziendale.



A growing range in PET
Set up to authoritatively preside over the, gastronomy, confectionery and general food sectors with ad hoc solutions for both wholesale and broadscale distribution, Contital’s line of PET containers has now been broadened to include a growing variety of rectangular, oval and round formats available in different sizes. This development also once again confirms, the “right intuition” of the Pignataro Maggiore (CE) based concern.
• Contital surprised everyone when, in 2004, it accompanied its aluminium trays with trays in PET: transparent, unbreakable, safe and recyclable, and ideal for containing frozen and hot food (between -40 and +70 °C), while perfectly preserving its organoleptic properties.
• The rapid, sizeable growth of this industrial company, as ever a benchmark in the use of aluminium with food, stems from Contital’s effective synergies with Laminazione Sottile (the parent company, founded in 1923) and Italcoat (another concern of the group, specialised in the production of lacquered aluminium). But the considerable investments in updating the systems and in Research & Development are what, above all, have marked the various chapters of the concern’s exemplary history.



Al servizio dell’alimentare
È noto per l’ampia offerta di contenitori a iniezione e termoformati con decorazioni offset, serigrafate, IML, heat transfer e rotocalco, i segmenti di mercato in cui è diventato un punto di riferimento su scala internazionale. Parliamo di Piber (Voghera, PV), un gruppo industriale attivo nella produzione di imballaggi (Piberplast, Stamplast, Esbe), ma anche di etichette (Lampografica), stampi e robot (HMS) e infine macchine confezionatrici per alimenti e bevande (Alipack).
Proprio quest’ultima ha esposto alla recente Ipack-Ima i modelli L40 e L65, termosaldatrici automatiche in linea per le alte produzioni, adatte al confezionamento e alla sigillatura di contenitori in materia plastica per alimenti mediante pellicola termosaldante.
La struttura, le catene e gli alveoli di trasporto sono in acciaio inox AISI 304, e le parti meccaniche sono costruite in Anticorodal 6082T6, con rivestimento anodico protettivo contro la corrosione. Le teste di termosaldatura sono realizzate con rivestimento antiaderente.
Tutte le funzioni sono gestite da logica programmabile PLC; sulla consolle dei comandi, una tastiera permette le impostazioni della velocità di avanzamento, la regolazione delle temperature e dei tempi di sigillatura, pausa fra un ciclo e quello successivo, svolgimento del film. La termosaldatrice base è composta dal gruppo di disimpilamento, testa termosaldante e scarico in orizzontale su scivolo. Grazie alla gestione mediante servomotore, è possibile predisporre i pannelli di saldatura per due formati, realizzando un cambio formato in tempi rapidi.



At the service of food
It is known for its wide range of injection moulded and heatformed containers with offset, silkscreened, IML, heat transfer and rotogravure decorations, the market segments in which it has become an international reference. This is Piber (Voghera, PV), an industrial group active in the production of packaging (Piberplast, Stamplast, Esbe) but also of labels (Lampografica), moulds and robots (HMS) and, lastly, packaging machines for food and beverages (Alipack). The latter company attended the recent Ipack-Ima, where it displayed the L40 and L65 models, automatic in line heatsealing machines for largescale production, suitable for packing and sealing plastic food containers with heatsealing film.
The structure, chains and conveying cells are in AISI 304 stainless steel, and the mechanical parts are in Anticorodal 6082T6, with anti-corrosion anodic coating. The heatsealing heads have non-stick coating.
All the functions are managed by a PLC with programmable logics; a keyboard on the control console can be used for programming the motion speed, regulating the temperatures and sealing times, pauses between cycles and wrapping of the film.
The main heatsealing machine comprises the destacking units, the heatsealing head and horizontal unloading on a slide. Management via servo motor means the sealing panels can be arranged for two formats, with fast format changes.



Il monoporzione che piace
Dalla stretta collaborazione tra Nestlè e Goglio (Daverio, VA) sono nate le nuove confezioni per sughi pronti a marchio Buitoni.
Una monoporzione da 90 g (la quantità di sugo mediamente utilizzata per condire un piatto di pasta) studiata per garantire la massima praticità al consumatore.
• Il prodotto è tra i vincitori del concorso “Gran Premio Marketing e Innovazione”, e ha guadagnato il titolo di “Prodotto dell’anno”. Il concorso, nato per valorizzare l’innovazione, coinvolge una preselezione di prodotti di largo consumo presenti nella GDO italiana, giudicati dal “consumatore finale” (un campione di 8.000 famiglie).
• Il materiale flessibile alta barriera, adatto a subire un processo di pastorizzazione, assicura l’elevata qualità del prodotto, la conservazione delle caratteristiche organolettiche e il gusto naturale degli ingredienti, garantendo una shelf life di 9 mesi a temperatura ambiente, senza l’aggiunta di conservanti. I laminati, inoltre, sono idonei all’utilizzo nel forno a microonde. La busta stand up presenta un’innovativa apertura a strappo realizzata con taglio laser, per un’operazione più semplice e regolare rispetto alle tradizionali confezioni con invito allo strappo.


The single portion everyone likes
Nestlè and Goglio (Daverio, VA) have cooperated closely in the creation of new packs for Buitoni branded ready-made sauces. One of these packs is for single 90 g portions (an average quantity of sauce for garnishing a plate of pasta), devised to guarantee maximum practicality for the consumer.
• The product was one of the winners of the “Gran Premio Marketing e Innovazione” competition, and earned the title of “Product of the year”. The competition, intended for promoting innovation, involves pre-selected, broadly consumed products present in Italy’s broadscale distribution, and are judged by the “end consumer” (a sample of 8,000 families).
• The flexible high barrier material, suited to undergoing the pasteurisation process, ensures high quality of the product, the preservation of its organoleptic characteristics and the natural flavour of the ingredients, guaranteeing a shelf life of 9 months at room temperature, without the need for preservatives. The laminates, too, are suited to use in a microwave. The stand-up sachet has an innovative tear off opening created with laser cutting, for simpler and more regular operation compared to packs with traditional tear-off openings.



Qualità secondo natura
Mater-Bi™, la bioplastica realizzata da Novamont (Novara) con amidi vegetali, rinnovabili e non geneticamente modificati, è lavorabile come i materiali tradizionali, per esempio il PE.
• Per la filmatura, in particolare, sono disponibili diversi gradi utilizzabili per le specifiche applicazioni. Gli shopper da supermercato e le sporte (sacchi riutilizzabili) realizzati con il film di Mater-Bi, sono particolarmente indicati per essere riutilizzati nella raccolta differenziata della frazione organica del rifiuto.
• Nella realizzazione del packaging alimentare, il Mater-Bi costituisce un indubbio valore aggiunto. Infatti, oltre alla biodegradabilità e compostabilità (secondo la norma EN 13432), i prodotti Mater-Bi assicurano un concreto vantaggio ambientale. E Novamont, dal canto suo, è impegnata a promuovere strumenti capaci di certificare il reale impatto dei singoli prodotti, come l’EPD (Environmental Product Declaration) e l’LCA (Life Cycle Analysis).


Natural quality
Mater-Bi™, the bioplastic created by Novamont (Novara) with vegetable, renewable and non genetically modified starch, can be processed like traditional materials, PE for example.
• Specific filming applications can come in various grades. Supermarket bags and shopping bags (reusable bags) made with Mater-Bi film, are intended especially for reuse in the segregated collection of organic waste.
• Mater-Bi undoubtedly adds value to the creation of food packaging. In fact, as well being biodegradable and compostable (according to the EN 13432 standard), Mater-Bi products constitute a concrete environmental advantage. Novamont, too, in its own way, is dedicated to promoting tools that can determine the real environmental impact of individual products, such as the EPD (Environmental Product Declaration) and the LCA (Life Cycle Analysis).



Resina per vaschette
Tra le ultime resine messe a punto da Basell per migliorare estetica e prestazioni delle confezioni nel settore alimentare (ma non solo), si segnala Higran RS1684, nuovo grado di PP.
Indicata in prima istanza per le vaschette di materiale espanso usate nel confezionamento di alimenti freschi, la soluzione Basell può trovare applicazione anche nel settore della componentistica e dell'automotive. La nuova resina assicura dunque un'eccellente stabilità in fase di estrusione, permettendo la produzione di un espanso leggero e omogeneo, con una struttura a microcelle esteticamente attraente e gradevole al tatto. Higran RS1684 può essere usato su linee di confezionamento FFS e vanta prestazioni elevate anche in caso di riempimento a caldo, sterilizzazione o riscaldamento nel forno a microonde.


Resins for trays
Among the latest resins devised by Basell to improve the aesthetics and performance of the packs in the food sector (and other sectors), we highlight Higran RS1684 new grade PP. Recommended first and foremost for the trays in expanded material used in packaging fresh foodstuffs, the Basell solution can also find application in the componentry and automotive sector.
The new resin hence ensures an excellent stability in the extrusion phase, enabling the production of a light and homogenous expanded material with an attractive microcell structure and a nice feel. Higran RS1684 can also be used on FFS packaging lines and can boast high performance also when used for hot filling, sterilisation or heating in the microwave.



Accumulatori per alimenti
L’accumulatore dinamico di AmbaFlex è stato progettato all’insegna della semplicità. A differenza di altri accumulatori molto più complessi (e costosi), l’AccuVeyor® (1) è uno strumento ideale per un larghissimo numero di applicazioni. In particolare, si tratta di accumulatore dinamico a spirale, idoneo a funzionare sia per linea singola, sia per flussi di massa. Si distingue per un accumulo senza pressione e senza contatto, con una configurazione di tipo FIFO. Compatto, con una base quadrata di 2,5 m per lato, può tuttavia ospitare sino a 140 metri di accumulo effettivo.
• Il “classico” SpiralVeyor® SV (2) è usato soprattutto per il sollevamento dei prodotti imballati nel fine linea, come cartoni, vassoi, flow-pack ecc. Questa macchina, in genere, è posta fra l’incartonatrice e il palettizzatore; almeno inizialmente, non è progettata per lavorare prodotti alimentari che non siano confezionati (ossia sfusi).
La SV è disponibile in acciaio dolce e acciaio inox lavabile. AmbaFlex è presente all’Anuga Foodtec 2006 (6, A10/B15).


Accumulators for food
Dynamic accumulator by AmbaFlex is a machine designed with simplicity in mind. Where conventional accumulators have a complex design resulting in a high price, the AccuVeyor® (1) makes it affordable in many more applications. The AccuVeyor® is a spiral based dynamic accumulator for both single lane and mass flow. It features pressure less and touch less accumulation with a FIFO configuration. The AccuVeyor® is compact with a footprint less than 2.5 x 2.5 meters square and still can accommodate up to 140 meters of effective accumulation belt.
• The “classic” SpiralVeyor® SV model (2) is more being used for end of the line elevation of packed products, like cartons, trays, flow packs etc. This type of SpiralVeyor® is in general being placed between packer and palletiser and is initially not being designed to elevate un-packed (naked) food products.
This SV type is available in mild steel, wipe-down and wash-down stainless steel.
AmbaFlex exhibits at Anuga Foodtec 2006 (6, A10/B15).



Per un caffè d’oro
La confezione realizzata da Cellografica Gerosa SpA per il Caffè Chicco d’Oro (uno storico cliente svizzero, con cui collabora da oltre trent’anni) può essere definita come un “classico” per il mondo del caffè: PET+alluminio+PE. Vi è tuttavia una variante significativa: l’utilizzo, unico in questo particolare settore, del polietilene pelabile. Quest’applicazione garantisce un ottimo easy open, senza l’utilizzo di forbici per l’apertura del pacchetto.
La fornitura di film è articolata in base ai tipi della produzione da 500 a 1000 grammi: si passa da caffè macinato a caffè in grani, per i gusti “Tradition”, “Cremino” e decaffeinato “Cuor d’Oro”. Il Gruppo Gerosa, in virtù di questa buona collaborazione, si augura di consolidare ulteriormente i rapporti con Caffè Chicco d’Oro, un marchio che registra una crescente affermazione a livello internazionale.


Golden coffee
The pack devised by Cellografica Gerosa SpA for Caffè Chicco d’Oro (a long-term Swiss customer it has cooperated with for over three decades) could be termed a “classic” design for the world of coffee: PET+aluminium+PE. There is a significant variation, however: use of peelable polyethylene, unique within the sector.
This application ensures the pack’s excellent easy open facility, without the need for scissors.
The film is supplied with the various 500 and 1000 gram packs: from ground coffee to granular coffee, in the “Tradition”, “Cremino” and decaffeinated “Cuor d’Oro” flavours. As a result of this warm cooperation, the Gerosa Group hopes to further consolidate its relations with Caffè Chicco d’Oro, a brand continuing to affirm itself internationally.



Il trucco c’è, ma non si vede
Il rilancio della terrina Le Mousson di Paul Prédault ha beneficiato di un ingegnoso restyling della confezione, attuato da RPC Tedeco-Gizeh Troyes. Obiettivo, adeguarsi ai cambiamenti del mercato riducendo la quantità di prodotto da 250 a 200 g, lasciando tuttavia che il contenitore mantenesse la stessa altezza e la stessa larghezza.
RPC Tedeco-Gizeh Troyes ha messo in campo tutta la propria esperienza per realizzare uno stampo “adattabile”, con cui produrre sia le versioni standard da 200 g, sia quelle promozionali da 240 g, impiegando uno strumento solo. La sfida è stata vinta grazie a un effetto trompe l’oeil: i due contenitori appaiono identici nonostante le capacità differenti, dovute a piccolissime variazioni sulla base della vaschetta.


Hidden trick
The relaunch of the Le Mousson by Paul Prédault jar has entailed an ingenious restyling of the pack, carried out by RPC Tedeco-Gizeh Troyes. Objective, suit the changes of the market reducing the quantity of product from 250 to 200 g, all the same retaining container height and rim thickness. RPC Tedeco-Gizeh Troyes has thus fielded all its experience for creating a “suitable” mould, to be used for producing both the standard 200 g version as well as the promo 240 g version using a single tool. The challenge hence has been met through a tromp l’oeil effect: the two containers look identical despite the different capacities, due to the tiny variation in the base of the tray.



FFS ad alte prestazioni
TNA, noto produttore di macchine verticali FFS ad alte prestazioni e di sistemi di convogliamento, ha portato a Ipack-Ima la nuova serie di macchine form-fill-seal Robag® 3, ideali per alimenti “difficili” come prodotti freschi e in polvere, dolci ecc.
• Robag 3 RTJ con tripla ganascia rotante, equipaggiata con una bilancia TNA 320, lavora con confezioni di piccole dimensioni (larghezza della busta da 40 a 180 mm) a una velocità massima di 250 buste/min. Robag 3 RTJ ha una quota scarti inferiore allo 0,5% ed è in grado di effettuare il cambio del film e del formato in meno di un minuto.
• Accanto al sistema a tripla ganascia, ricordiamo la nuova Robag 3 con ganascia rotante piatta, in grado di creare confezioni di grandi dimensioni (larghezza fino a 420 mm). Il modello realizza buste a soffietto, a doppio fondo quadro, con manici, di tipo Quattropak, con foro Euroslot e standard e, per finire, buste a cuscino.
• Concludiamo la panoramica delle soluzioni TNA a Ipack-Ima, con il nuovo sistema di distribuzione Roflo™ “Gate-Less”, modulare e in grado di gestire la movimentazione del prodotto in modo affidabile e “delicato”.
La particolare progettazione del sistema assicura infatti l'integrità del prodotto, riducendo al contempo le operazioni di manutenzione e pulizia.


High performance FFS
Renowned producer of high performance vertical FFS packaging and distribution systems, TNA showcased at Ipack-Ima the new Robag® 3 series of VFFS systems, suitable for packing challenging products such as fresh produce, confectionery and powders.
• Robag 3 Rotary Triple Jaw with TNA 320 scale is able to pack small bags (flat bag width 40 - 180 mm) at speeds of up to 250 bags/min. The Robag 3 RTJ has a reject rate of less than 0.5% and is able to perform film and format changes in less than a minute.
• Alongside the triple jaw system, we cite the new Robag 3 Rotary Flat Jaw, capable of packaging very large bags with a flat bag width up to 420 mm. This model can produce gusseted bags, block bottom bags, string bags, Quattropaks, euroslot holes and standard holes and pillow packs.
• Finally, we cite the new Roflo™ “Gate-Less” modular distribution system with “delicate”, reliable product handling. The unique “Gate-Less” design eliminates product breakage and reduces maintenance and cleaning.



Aggiornamenti
Igiene, a prescindere
STRUMENTI Nell'industria alimentare la sicurezza igienica è un fattore irrinunciabile e l’Hygienic Design delle macchine è destinato a diventare un aspetto cruciale. Se ne discute a Colonia, dal 4 al 7 aprile 2006, in occasione di AnugaFoodTec.

Dopo gli enormi progressi fatti negli ultimi decenni nel campo delle tecnologie di produzione, l'attenzione del settore ora è rivolta soprattutto agli aspetti igienici. Tutti gli sforzi diretti a creare condizioni igieniche inattaccabili e riproducibili vertono su tre requisiti interdipendenti: sicurezza, non deteriorabilità e costi. Se durante la progettazione di un impianto si tiene tempestivamente conto delle necessità igieniche, sarà senz'altro possibile realizzare soluzioni che non andranno a incidere sui costi.

Prevenzione del rischio - Una considerazione: gli impianti inadeguati sotto il profilo igienico causano ogni anno, in tutto il mondo, danni per molti miliardi di dollari. Perciò i costruttori di macchine concordano sul fatto che in futuro non dovranno più esistere impianti di produzione con i classici "ricettacoli di sporcizia", derivanti quasi sempre da difetti di costruzione o da negligenza. Per quanto riguarda i primi, la risposta è l'"Hygienic Design". Si tratta di un campo interdisciplinare in espansione, i cui addetti si dedicano, tra l'altro, alla costruzione di parti realizzate in modo da riuscire sempre a pulirle alla perfezione.

Procedure condivise - Alcuni provvedimenti non hanno bisogno di particolari spiegazioni (ad esempio, evitare l'impiego di parti non autosvuotanti), ma altri tipi di sviluppi, come i biomonitoraggi affidabili, sono la risultante di lunghi anni di esperienza e di attività di sviluppo.
Per evitare ai costruttori di dover ripercorrere ogni volta lo stesso iter di elaborazione, prove pratiche e convalida finale di cognizioni già passate al vaglio da altri, il complesso sapere relativo al design igienico di parti, processi e impianti viene fissato in documentazioni nazionali e internazionali e si riflette in consigli conformi allo stato attuale della tecnica da aggiornare continuamente. In diversi settori si è lavorato per arrivare alla definizione di configurazione igienica, e ne è nata una vera giungla di indicazioni sull'Hygienic Design.

Regole e norme - Esiste un enorme groviglio internazionale fatto di leggi, regolamenti, norme, standard, organizzazioni ed autorità che si riferiscono o si occupano dei diversi aspetti della questione igienica: l'European Hygienic Engineering & Design Group con le sue direttive; le severe disposizioni statunitensi della Food and Drug Administration; gli standard 3-A-Sanitary, nati nell'industria lattiero-casearia, che hanno il loro peso al pari delle disposizioni sulle sostanze lubrificanti idonee per alimenti emanate dall’US Department of Agriculture (USDA); o le norme dell'Istituto tedesco per la standardizzazione e del suo pendant europeo, il CEN. E l'elenco è solo parziale.
Organizzazioni quali l'Associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti, in collaborazione con l'Unione industriale delle tecnologie alimentari e del confezionamento, insieme ad altri partner, stanno cercando di riunire il sapere accumulato da istituzioni ed aziende per renderlo accessibile agli specialisti tramite un'apposita rete. In tal modo la ricerca delle disposizioni, delle leggi e delle norme più importanti verrebbe facilitata e si disporrebbe di uno strumento ausiliario per agevolarne l'attuazione.

Sostanza o apparenza - Gli impianti costruiti e montati in tutto e per tutto secondo criteri igienici stanno diventando sempre più lo standard. Anche la Direttiva Macchine (98/37/CE) lo prescrive come requisito obbligatorio. Inoltre, in molti vecchi impianti si stanno eliminando i punti deboli. Tuttavia gli impianti industriali non sono installati nel vuoto pneumatico, e non tutti i processi si svolgono in sistemi chiusi. Al più tardi durante la fase di riempimento e confezionamento, molti prodotti ritornano in contatto con l'ambiente, che per questa ragione sta attirando sempre di più su di sé l'attenzione, ad esempio in tema di contaminazioni incrociate e del modo di evitarle.


Technological updates
Hygiene, above all
INSTRUMENTS - Hygienic safety is an inalienable factor in the food industry, so Hygienic Design of machinery will become a crucial feature. This will be discussed during the AnugaFoodTec at Cologne, from the 4th to the 7th of April 2006.

After considerable progress made over the past few decades in the field of production technology, the sector is now focusing its attention mainly on hygiene. All efforts made to create unassailable and reproducible hygienic conditions regard three interdependent requisites: safety, non perishability and costs. If hygienic requirements are considered first and foremost during the design of a system, it should undoubtedly be possible to create solutions that will not weigh upon expenses.

Risk prevention - A reflection: hygienically unsuitable systems cause billions of dollars in damage every year internationally. Machine builders, therefore, agree that in the future there should be an end to production systems with classic “dirty receptacles”, almost always due to construction defects or negligence. The answer to this is “Hygienic Design”, an expanding interdisciplinary field where employees are dedicated to the construction of machine parts always possible to clean perfectly.

Shared procedures - Some provisions need little explanation (for example, avoiding use of parts that are not self-emptying), whereas other types of development, like reliable bio monitoring, are the result of long years of experience and development activity. For preventing constructors from always carrying out the same procedural cycle and practical tests and then validating knowledge being considered by others, the overall knowledge base relating to hygienic design of parts, processes and systems is established in national and international documentation and conventions are held on the current state of technology, constantly to be updated. Work has been done in various sectors for defining hygienic configuration, giving rise to a spider’s web of information on Hygienic Design.

Rules and standards - There is an enormous international tangle of laws, rules, norms, standards, organizations and authorities referring to or dealing with the various aspects of the question of hygiene: the European Hygienic Engineering & Design Group with its directives; the strict US provisions of the Food and Drug Administration; the standard 3-A-Sanitary, formed in the milk-cheese industry, who bear their weight on the rules for suitable lubricating substances for food by the US Department of Agriculture (USDA); or the standards of the German Institute of Standardization and its European pendant, the CEN. And this is only a fraction of the list. Organizations such as the Association of German machine and system constructors, cooperating with the Industrial Union of food technology and packaging, and together with other partners, are trying to amass the knowledge of institutions and concerns for making it accessible to specialists via a suitable network.
A search for the most important provisions, laws and standards would therefore be made easier and an auxiliary instrument would be provided for facilitating its activation.

Substance or appearance - Systems built and assembled entirely according to hygienic criteria are becoming ever more the norm. Even the Machines Directive (98/37/CE) prescribes this as an obligatory requisite.
The weak points in much older systems, too, are being eliminated. However, industrial systems are hardly installed in a vacuum, and not all processes take place in enclosed systems. At one point or another, during the filling and packaging procedures, many products come into contact with the environment, which is drawing ever more attention, as on the subject of cross-contamination and how it can be prevented.





Pharma
Controllare la temperatura
IMBALLAGGIO TERZIARIO Si chiama TCP (Temperature Controlled Pack) e garantisce, durante le fasi di trasporto del prodotto, il mantenimento della temperatura stabilita. L’ha brevettato Deles Imballaggi, pensando anzitutto alle esigenze delle case farmaceutiche che producono vaccini. Ma non solo. E.P.

La catena del freddo rappresenta, da sempre, un aspetto “sensibile” della logistica per diversi tipi di prodotto: dai surgelati alla microelettronica, dalle apparecchiature medicali agli alimenti freschi deperibili - caviale, tartufi, ittici, latticini… - fino ad alcuni tipi di farmaci, a iniziare dai vaccini, da conservare alle basse temperature.
Per questi ultimi in particolare, su richiesta di un’importante casa produttrice, il laboratorio R&S di Deles Imballaggi Speciali, denominato Deles Lab, ha sviluppato un nuovo tipo di imballaggio da trasporto. Denominato TCP (Temperature Controlled Pack), consiste in un contenitore di cartone ondulato e in un paio di complementi particolari, che garantiscono il mantenimento al proprio interno di una temperatura fra i 2 e gli 8 °C (la famosa “fascia 2-8” che preoccupa tutte le aziende del pharma), lungo l’intera fase di trasporto fino al punto vendita.

Salvaprodotto e salvaspazio
TCP è costituito da una scatola esterna di cartone ondulato; da un inserto che funge da diffusore di freddo, anch’esso di cartone; da un inserto isolante di polietilene espanso (LDPE) e, infine, dal gel refrigerante.
Questo insieme di elementi viene consegnato all’utilizzatore smontato (steso su pallet), in modo da occupare il minor spazio possibile a magazzino, e viene montato solo al momento dell’uso, con evidenti economie. Altra caratteristica immediatamente percepibile del TCP è l’eco compatibilità, garantita dall’impiego di materiali rispettosi dell’ambiente, che permettono un facile e poco oneroso smaltimento. Ma la sua funzione primaria è, ovviamente, la capacità di garantire il mantenimento della temperatura interna desiderata. «Il problema del “2-8” rappresenta un elemento critico per tutto il settore farmaceutico che, attualmente, si trova a sostenere costi ingenti di logistica - a partire dai camion refrigerati - e un surplus di organizzazione per poter offrire le dovute garanzie sull’integrità dei propri prodotti», spiega l’amministratore delegato di Deles Imballaggi Speciali, Stefano Scaroni.
«Il nostro Deles Lab se ne è fatto carico, accogliendo uno stimolo di Novartis, che cercava anzitutto un imballo garantito ma più economico di altri già esistenti. Il lavoro di ricerca e sviluppo non è stato semplice e ha impegnato la nostra struttura per otto mesi, ma alla fine abbiamo ottenuto un prodotto dalle prestazioni testate e certificate anche da un organismo terzo indipendente (l’SSCCP, Ndr), che risponde appieno alle esigenze espresse dal cliente. Tanto che oggi anche altre grandi realtà lo stanno adottando, e non solo per il trasporto di vaccini ma anche per altri tipi di farmaci particolarmente delicati e specializzati».

L’architettura vincente
«Gli isolanti più usati nell’imballaggio da trasporto - spiega Antonio Currà, responsabile di Deles Lab e “inventore” del TCP - sono a base di polistirolo, poliuretano e simili. Noi, invece, abbiamo puntato sul PE espanso accoppiato ad alluminio: un materiale che conosciamo profondamente utilizzato come isolante nell’edilizia, che presenta una grande efficacia e un ingombro ridotto.
Il problema più difficile, tuttavia, era identificare l’architettura ideale del diffusore di freddo e dell’inserto in polietilene, dalle cui forme dipende in buona parte la durata dell’effetto del refrigerante».
L’obiettivo è stato raggiunto con il mantenimento della fascia 2-8 per almeno 48 ore, che rappresenta il tempo massimo di spedizione di un farmaco e tiene conto, dunque, anche degli opportuni margini di imprevisto. L’efficacia della soluzione è stata poi testata con prove, che ne hanno documentato e certificato il comportamento anche in condizioni “reali”, ossia lasciando l’imballo per 48 h a 23 °C costanti, e verificando il mantenimento della temperatura prevista.
Le altre esigenze - praticità e rapidità di montaggio - sono state soddisfatte piuttosto facilmente: TCP può essere montato senza ricorrere ad ausili o colle, anche da personale non specializzato.
«L’inserto di polietilene viene posizionato all’interno della scatola di cartone ondulato, e comprende anche l’alloggiamento per il gel refrigerante, fornito in kit insieme a tutte le altre componenti dell’imballo.
Oltre ai TCP di misura standard (300 x 200 x 200 H mm) su cui sono stati condotti i primi test, realizziamo anche imballaggi personalizzati, che vanno messi a punto di volta in volta con uno studio e test dedicati, in funzione dei nuovi volumi da isolare».
La “prova del nove” riguardo la bontà della nuova idea è rappresentata dal gradimento del mercato. Pronto e disponibile dall’inizio dell’anno, TCP è già adottato da case grandi e piccole, anche per farmaci “di nicchia” che richiedono garanzie particolari. E Deles Imballaggi Speciali ora progetta i modi e le partnership per il suo sfruttamento commerciale a livello internazionale, nel pharma e in altri settori applicativi.



Un gruppo per l’innovazione
Il gruppo Deles è composto da più realtà specializzate e sinergiche: l’omonimo scatolificio delle origini, Deles Imballaggi Speciali (imballaggi protettivi di PE espanso e altri materiali ammortizzanti), DelesMatic (macchine, attrezzature e linee complete di imballaggio e finelinea), DelesLab (progetti personalizzati di soluzioni di imballaggio), accanto a cui sono nate Deles Srl in Emilia e la spagnola Deles Embalajes Especiales. Emanazione di una dinamica famiglia di imprenditori varesini, che si è dotata di una struttura di impronta manageriale, queste diverse realtà sono accomunate dalla missione condivisa: fornire una serie completa e sempre aggiornata di imballaggi protettivi ad elevata prestazione, nonché sistemi di confezionamento e marcatura, da comporre secondo i bisogni dell’utenza. Nel 2005 il gruppo ha realizzato un bilancio consolidato di circa 20 milioni di euro, in crescita del 18% (l’anno precedente del +35%), e oggi punta a crescere ulteriormente, sostenuto da un adeguato piano di investimenti di ordine strutturale e da un’offerta ad ampio spettro. Ecco le principali famiglie di prodotto che la costituiscono:
• scatole e altri prodotti di cartone ondulato;
• materiali e soluzioni innovative di imballaggio (dai film speciali pre-stirati ad elevata prestazione ai materiali isotermici, dalle soluzioni “verdi” alle proposte di imballaggi di protezione in polietilene espanso);
• macchine e tecnologie per l’etichettatura (stampanti, applicatori, print&apply, linee complete) nonché per la marcatura e identificazione (ink jet, a cera, a tecnologia HP, laser, RFID…);
• attrezzature complementari (graffatrici e chiodatrici, tendireggia, umettatrici, dispenser e riavvolgitori per etichette, materiali di consumo);
• macchine e linee complete di imballaggio e confezionamento (macchine termoretraibili, formatrici, nastratrici, fasciapallet, reggiatrici, rulliere, palettizzatori, sistemi a cuscini d’aria, sistemi di schiumatura…).

A group for innovation
The Deles group is made up of several specialised and synergical concerns: the original boxworks that gives its name to the group, Deles Imballaggi Speciali (protective packaging and PE foam and other shock absorbing materials), DelesMatic (machines, equipment and complete packaging lines and end of line), DelesLab (customised packaging solutions), alongside which Deles Srl in Emilia and Deles Embalajes Especiales came into being. Offshoot of a dynamic family from Varese, that equipped itself with a managerial type structure, these different concerns share a common mission: to provide a complete and constantly updated series of high performance special packaging, as well as packing and marking systems, compiled conforming to specific customer needs.
In 2005 the group achieved a consolidated balance of around 20 million Euros, a growth of 18% (+ 35% the year previous), and today aims at growing further, bolstered by a solid plan of investments of a structural kind and a broad product offer. Here are the main families of products that constitute the same:
• boxes and other products in corrugated cardboard;
• innovatory materials and packaging solutions (from special pre-stretched high performance films to isothermic materials, from “green” solutions to the proposals of expanded polyethylene protective packaging);
• labeling machines and technologies (printers, applicators, print&apply, complete lines) as well as for marking and identification (inkjet, wax, HP technology, laser, RFID …);
• complementary equipment (staplers and riveting machines, strap stretchers, dampening machines, dispensers and label rewinders, consumables);
• complete packaging and wrapping machines and lines (heatshrink-, forming-, taping-, pallet wrapping- and strapping machines, roller racks, palletisers, air cushion systems, foaming systems…).




Pharma
Control the temperature
TRANSPORT PACKAGING - Called TCP (Temperature Controlled Pack) it guarantees the maintenance of the set temperature during the transport phase. It has been patented by Deles Imballaggi, aboveall thinking of the needs of the pharmaceutical companies that produce vaccines. But not only that. E.P.

The cold chain has always featured as a “sensitive” part of logistics for various types of product: from frozen food to microelectronics, from medical devices to fresh perishable foods - caviar, truffle, ichthyic, dairy… - up to some kinds of pharmaceuticals, starting with vaccines, to be preserved at low temperatures.
For the latter in particular, on demand from an important producer, the Deles Imballaggi Speciali R&D lab, denominated Deles Lab, has developed a new type of transport packaging.
Called TCP (Temperature Controlled Pack), it consists in a corrugated cardboard container and a pair of special complements, that guarantee the upkeep of a temperature of from 2 and 8 °C (the famous “2-8 bracket” that worries all the pharmaceutical concerns), this along the entire transport phase right up to the salespoint.

Product and space saving
TCP is made up of an external box of corrugated cardboard; of an insert that acts as a cold diffuser, this too in cardboard; by an insulating insert in polyethylene foam (LDPE) and lastly by refrigerating gel. This collection of elements is delivered to the user unassembled (laid out on a pallet), so as to take up the least amount of space in the warehouse, and is only assembled when time for use, with evident savings.
Another immediately perceivable feature of TCP is its ecocompatibility, thanks to the use of material respecting the environment, that enables an easy and economical disposal.
But its main function is obviously the capacity to guarantee the upkeep of temperature required. «The problem of the “2-8” stands as a critical element for all the pharmaceutical sector that currently finds itself having to foot logistics costs - starting from refrigerated lorries - and an organisation surplus to be able to offer the due guarantees as to the integrity of their products», Deles Imballaggi Speciali managing director Stefano Scaroni explains.
«Following a request from Novartis, that aboveall was looking for a guaranteed and more economical packaging than those available, our Deles Lab took on the problem.
The R&D work was not simple and committed our structure for eight months, but at the end we got a product with tested and certified performance, this also by an outside independent organism (SSCCP, En), that responds fully to the needs expressed by the customer.
To the point where today other big concerns are adopting it, and not only for the transport of vaccines but also for other types of particularly delicate and specialised pharmaceuticals».

The winning architecture
«The insulators most used in transport packaging - Antonio Currà, head of Deles Lab and “inventor” of TCP explains - are polystyrene, polyeurethane and similar based products. We concentrated on PE foam laminated to aluminium: a material broadly used in the building trade as insulator, that presents a great effectiveness and low bulk.
The most difficult problem all the same was locating the ideal architecture of the cold diffuser and of the polyethylene insert, on the shapes of which the length of the effect of the refrigerant largely depends». The objective was reached with the upkeep of the 2-8 bracket for 48 hours, that stands as the min delivery time of a pharmaceutical product and hence also considers the margins of the unpredictable. The effectiveness of the solution was then tested, that documented and certified the performance also in “real” conditions, or that its leaving the packaging for 48 h at 23 °C constantly, and verifying the maintaining of the set temperature.
The other needs - practicality and rapidity of assembly - were fairly easily satisfied: TCP can be assembled without resorting to aids or glues, even by non specialised personnel. «The polyethylene insert can be positioned inside the corrugated cardboard box, and also includes the housing for the refrigerant gel, that comes in a kit along with all the other items of the packaging. As well as TCP in standard measure (300 x 200 x 200 H mm) on which the first tests have been carried out, we also make personalised packaging, that is devised as the case has following a dedicated test and study, this in view of the new volumes to be insulated».
The real test telling us how good the idea actually is lies in the reaction of the market. Ready and available from the beginning of the year, TCP has already been used by large and small producers, also for “niche” pharmaceutical products that demand special guarantees.
And Deles Imballaggi Speciali is now planning the modes and partnerships for commercial exploitation at international level in the pharma and other applicative sectors.



Confezionamento farmaceutico
Ancora più efficienti
CONTROLLO DI PROCESSO È possibile aumentare l’efficienza produttiva? Una proposta interessante arriva da MG2 (Pianoro, BO), che mette a disposizione dei propri clienti un team dedicato a sviluppare progetti innovativi che migliorino il controllo del processo produttivo. D.B.

Per chi intende adottare la tecnologia PAT (Process Analytical Technology), MG2, specializzata nella progettazione e costruzione di dosatrici e confezionatrici automatiche per prodotti farmaceutici, propone un sistema mirato alla comprensione e al controllo del processo produttivo farmaceutico, per documentare la qualità del prodotto finale tramite la progettazione del processo, la sua analisi e il controllo dei parametri critici. I vantaggi sono diversi.
Con un corretto approccio alla “Process Analytical Technology” è infatti possibile ottimizzare i passaggi tra le varie fasi di processo. Di norma, le attività di controllo della qualità (ad esempio, i test sul prodotto) vengono svolte su campioni prelevati al termine di ogni singola fase (spesso in laboratori distanti dall’ambiente produttivo e in un momento successivo) per passare a quella seguente. Con la metodologia PAT si mira invece ad assicurare la qualità del prodotto attraverso controlli effettuati all’interno del processo, in modo da garantire i Critical Quality Attributes del prodotto (CQA) e tenere sotto controllo i Critical Process Parameters (CPP).
Questo nuovo approccio permette quindi di eliminare inefficienze, costi aggiuntivi e ritardi. Inoltre, l’emissione del lotto può essere effettuata immediatamente al termine del processo di produzione, senza ulteriori ispezioni (Real-time release).

Dalla teoria…
MG2, da sempre attenta all’innovazione e alla qualità, ha potuto avvicinarsi con tempestività alla “Process Analytical Technology” grazie al contributo della filiale MG America, che ha rappresentato un punto d’osservazione privilegiato sul mercato americano.
Per supportare i clienti nei progetti PAT, MG2 ha creato un “PAT Team”, gruppo di esperti costituito dalle risorse interne più qualificate nelle specifiche aree progettuali e da alcuni consulenti esterni esperti di tecnologia farmaceutica, compliance e validazione. Il PAT Team ha ricevuto una formazione approfondita e specifica anche sulle tendenze normative correlate, le applicazioni industriali, le tecnologie e i sistemi di misurazione. Gli esperti del team hanno inoltre il compito di identificare possibili progetti su argomenti quali Product Identification, Blend Uniformity e Content Uniformity, eseguendo studi di fattibilità e prove sul campo.

… alla pratica
Il primo obiettivo del PAT Team è stato quello di individuare nelle macchine MG2 le caratteristiche già in linea con la PAT su aspetti come uniformità del dosaggio, difetti delle capsule e integrazione della rete per il trasferimento dei dati; ciò costituisce un punto di partenza per formulare progetti per lo sviluppo di nuove soluzioni in grado di aumentare la conoscenza e il controllo del processo.
Grazie alla versatilità dei sistemi di controllo già disponibili sulle proprie macchine, MG2 può soddisfare le richieste del cliente per l’implementazione di soluzioni PAT a livello locale (macchina stand-alone) o interfacciate ad altri sistemi.
Il PAT Team coopera con i clienti per studiare l’adozione di soluzioni che rispondano alle specifiche esigenze e che si adattino a processi mirati.
Per MG2 è infatti fondamentale stringere una stretta collaborazione con il cliente, dalla fase di progetto fino a quella di utilizzo e manutenzione.



Pharmaceutical packaging
Even more efficient
PROCESS CONTROL - Can we increase productive efficiency? An interesting proposal comes from MG2 (Pianoro, Bologna), which puts a committed team for developing innovative projects aimed at improving the control of the production process at the disposal of its customers. D.B.

For those intending to adopt PAT (Process Analytical Technology) MG2, specialised in designing and building automatic metering units and packaging machines for pharmaceutical products, proposes a system aimed at the comprehension and control of the pharmaceutical production process, which documents the quality of the end product by planning the process, analysing it and controlling critical parameters. There are various advantages to this.
With a correct approach to “Process Analytical Technology” one can indeed optimise the transitions between the various phases of the process. As a rule, quality control activities (product tests, for example) are carried out on samples collected at the end of each, individual phase (often at a later stage in laboratories which are far from the manufacturing environment) in order to then move on to the subsequent phase. Instead, the purpose of using PAT methodology is to guarantee the quality of the product by means of checks carried out during the process itself, in such a way as to guarantee the Critical Quality Attributes (CQA) of the product and keep the Critical Process Parameters (CPP) under control. This new approach therefore eliminates inefficiencies, added costs and delays. Moreover, the batch can be released immediately at the end of the manufacturing process, without further inspections (Real-time release).

From theory…
MG2, which has always had an eye on innovation and quality, was able to approach “Process Analytical Technology” promptly, thanks to the contribution of the MG America branch, which provided a good vantage point from which to observe the American market.
To support its customers in the PAT projects, MG2 created a “PAT team”, a group of experts made up of the most qualified internal resources in the specific planning areas and external consultants expert in pharmaceutical technology, compliance and validation. The PAT team also received thorough and specific training in correlated regulatory trends, industrial applications, technologies and measuring systems. Moreover, this team of experts was given the task of identifying potential projects regarding Product Identification, Blend Uniformity and Content Uniformity, and carrying out feasibility studies and tests on the factory floor.

… to practice
The prime objective of the PAT team was to identify characteristics on MG2 machines which were already in line with PAT regarding aspects such as uniformity of measuring, flaws in capsules and network integration for data transfer. This is a starting-point for drawing up projects for the development of new solutions able to increase knowledge and control of the process.
Thanks to the versatility of control systems already available on their own machines, MG2 can satisfy customer demands for the implementation of PAT solutions on a local level (stand-alone machines) or interfaced with other systems. The PAT team co-operates with customers in studying how to introduce solutions to meet specific needs, suitable for targeted processes. In fact MG2 feels it is vital to work closely with their customers, beginning with the project phase and finishing with use and maintenance.



Riempitrici per monodose
Nome di spicco nel mondo dell’imballaggio farmaceutico e cosmetico, Lameplast (Rovereto s.S., MO) offre oggi un servizio ancora più completo, fornendo direttamente ai propri clienti anche le macchine per il riempimento dei contenitori monodose.
Forte di oltre trent’anni di esperienza nello stampaggio di contenitori in plastica, lo staff tecnico di Lameplast ha infatti progettato, insieme a Comas, le macchine per il riempimento di contenitori monodose, con la possibilità di svilupparle su misura. L’azienda di San Casciano Val di Pesa (FI), specializzata nella fabbricazione di riempitrici per il settore farmaceutico e cosmetico, sarà la fornitrice in esclusiva di queste macchine.
Lameplast è parte di un gruppo che unisce esperienze e know-how di quattro aziende: Lameplast, che per prima ha sperimentato e prodotto in serie i monodose in plastica per uso farmaceutico e cosmetico; C.O.C. Farmaceutici (S. Agata Bolognese, BO), specializzata in servizi di preparazione, riempimento e confezionamento di prodotti farmaceutici; C.O.C. Farmaceutici divisione Cosmetici (Rovereto di Modena), specializzata in servizi di riempimento e confezionamento di prodotti cosmetici; e infine LF of America LLC, con stabilimento di produzione in Florida, che offre oltre oceano servizi di riempimento e confezionamento di prodotti cosmetici e OTC.


Filling machines for monodose containers
A well-known company in the pharmaceutical and cosmetics packaging sector, Lameplast (Rovereto s.S., MO) is now able to offer an even more complete service, directly supplying its customers with monodose container filling machines. Lameplast’s technical staff, with over thirty years’ experience in moulding plastic containers, has teamed up with Comas, to design monodose container filling machines to be made to measure. The San Casciano Val di Pesa (FI) based company, specialised in the manufacture of filling machines for the pharmaceutical and cosmetics sector, will be the exclusive supplier of these filling machines.
Lameplast is part of a group that unites the experience and knowhow of some four companies: Lameplast, the first company to experiment and mass produce plastic monodose containers for pharmaceutical and cosmetic use; C.O.C. Farmaceutici, (S. Agata Bolognese, BO), specialised in the preparation, filling and packaging of pharmaceutical products; C.O.C. Farmaceutici Cosmetics division (Rovereto di Modena), specialised in the filling and packaging of cosmetic products; and LF of America LLC, with production based in Florida, that offers cosmetic products and OTC filling and packaging services across the Atlantic.



Tubetti per la bellezza (e non solo)
Di alluminio, poliaccoppiati oppure di plastica, i tubetti realizzati da Scandolara (Garbagnate Milanese, MI) offrono da sempre risposte precise agli utilizzatori. Quest’anno, novità di rilievo nei laminati, in fatto di decorazione e lavorazioni accessorie, che li rendono contenitori ideali per l’industria cosmetica.

Alluminio - Disponibili in undici diametri da 13,5 a 40 mm, i tubetti conificati di alluminio, con o senza masticiatura, possono essere dotati anche di bocchello di plastica, punta oftalmica e spalla smaltata, e decorati con stampe fino a sei colori, con smalti lucidi, opachi e cangianti. Le protezioni interne e la sterilizzazione per irraggiamento garantiscono un grado di qualità superiore e certificato. Inoltre, per il settore farmaceutico e per tutti quegli utilizzatori che hanno esigenze particolari, Scandolara (Garbagnate Milanese, MI) è in grado di produrre tubetti in “Clean Room”, con standard di sicurezza ancor più elevati.

Laminato - Una sintesi ideale tra l’effetto barriera dell’alluminio e la duttilità della plastica: questa caratteristica sta sostenendo la diffusione dei tubetti poliaccoppiati, oltre che nel personal care, anche nel settore cosmetico e alimentare. Ampia è la scelta dei materiali di supporto (web) utilizzabili per realizzare tubetti in otto diametri (da 19 a 40 mm): ABL (Aluminium Barrier Laminated), bianco o argento, con strato di alluminio tra 12 e 40 micron, e spessore totale tra 250 e 310 micron; PBL (Plastic Barrier Laminated) e Cast Coex, dove la funzione di barriera tipica dell’alluminio viene sostituita da uno strato di EVOH di 15 - 25 micron, per uno spessore totale tra 275 e 350 micron. Questi tubetti possono essere forniti sia bianchi che trasparenti, nonché con effetto superficiale soft touch. Le proprietà del laminato permettono una decorazione quasi a tutto tondo in stampa flexo continua. Particolari serigrafati ed elementi stampati a caldo, su verniciature lucide o satinate, possono enfatizzare ulteriormente il valore “emozionale” del prodotto.

Plastica - Questo materiale versatile (ad alta, media o bassa densità), miscelato a tecnopolimeri, consente di ottenere speciali risultati negli effetti colore. Lo dimostra, per esempio, il tubo Polyglass®, ottenuto grazie a un esclusivo processo di estrusione del PE, che assicura ottima trasparenza o, in alternativa, particolari effetti cromatici, grazie all’impiego di master colorati. L’innovazione tecnicologica trova ulteriori conferme nel ventaglio completo di capsule flip-top (diametri fra 30 e 50 mm), anche con apertura orientata rispetto alla decorazione principale. Di pari passo, si sta affermando sul mercato la capsula a rotazione, studiata per l’erogazione di prodotti solari.


Tubes for beauty products (and not only)
In aluminium, polylaminates or plastic, the tubes made by Scandolara (Garbagnate Milanese, MI) have always given users precise answers. This year new features in laminates, in terms of decoration and working of accessories, that make them ideal for the cosmetics industry.

Aluminium - Available in 11 diameters (from diam. 13.5 mm to 40 mm) Scandolara offers conical tubes, with or without latex mastic, with plastic inserts, ophthalmic canula, with or without enamel on the shoulder, printed up to six colours with brilliant, mat or glossy lacquer. Highest security of internal protection and sterilization with irradiation, are certified and offer the best quality standard. Furthermore, for pharmaceutical products and for those customers who have special requirements, tubes can be produced in “Clean Rooms”, which guarantees an even more higher security standard.

Laminated - The laminated tube combines perfectly the security of the aluminium barrier with the ductility of the plastic material.
This particular advantage is increasing the use of this tube not only in the personal care market but also in the cosmetic, pharmaceutical and food market.
A wide range of diameters (from diam. 19 mm to 40 mm), webs, threads and caps completes the offer: ABL (Aluminium Barrier Laminated) white or silver, with an aluminium barrier thickness (from 12 to 40 microns) and total thickness between 250 and 310 microns; PBL (Plastic Barrier Laminated) and Cast Coex, with this tube the barrier function of the aluminium is replaced by an EVOH layer (from 15 to 25 microns), with a total thickness between 275 and 350 microns.
This tubes can be white or transparent and the possibility to add a soft touch effect. The extraordinary features of the laminated allow a flexo printing decoration almost all around the tube. The image of the tube can be upgraded by silkscreen decorations and hot foil stamping on brilliant or mat surfaces.

Plastics - By mixing this versatile material (high, medium or low density) with techno-polymers, you can achieve special colour effects.
For example, the Poliglass® tube with an exclusive process, guarantees a highly transparent tube, with the addition of masterbatch special colour effects can be obtained. The technical innovation of Scandolara is proven once more, by the wide range of oriented flip top caps (from diam. 30 mm to 50 mm). The latest innovation in caps, is a cap with “studied rotation”, especially designed for sun lotions.



Stampa a caldo
Il catalogo di materiali per la stampa a caldo di Oropress (MI) comprende centinaia di soluzioni, in grado di impreziosire e “aggiungere luce” alla carta, come anche alle materie plastiche, alla pelle, alla finta pelle e al tessuto. Grazie al loro potere di riflessione e di rifrazione, i materiali Oropress si comportano come una sorta di “pixel luminosi”, regalando ai vari supporti effetti luminosi e contrasti, cangianze e bagliori, e rappresentando un elemento di raffinata differenziazione estetica. Ma non finisce qui. I film per stampa a caldo dell’azienda milanese (che vanta tra le proprie referenze nomi prestigiosi della moda e della cosmetica) possono essere integrati con altre tecniche di stampa, così da assicurare la massima versatilità e originalità di applicazione. A esemplificazione del potenziale decorativo delle soluzioni dell’azienda, citiamo - tra i tanti - gli astucci realizzati da Cartografica Pusterla per un nome titolato della profumeria selettiva, e impreziositi appunto dalla luminosità dei materiali Oropress.


Hot printing
The Oropress (MI) catalogue of materials for hot printing includes hundreds of solutions, capable of embellishing and “adding light” to paper - but also to plastics, leather, leatherette and fabric. Thanks to their reflection and refraction potential, Oropress’ materials act like sort of “luminous pixels”, enhancing the various substrates with luminous effects and contrasts, iridescent sheens and shines, adding a refined distinguishing touch. But this is not all, the films for hot printing made by the Milanese concern (that can boast prestigious names from fashion and cosmetics among its customers) can be integrated with other print techniques so as to ensure the max versatility and originality of application. As an example of the decorative potential of the solutions offered by the concern, we cite among many the packs made by Cartografica Pusterla for a famous name in perfumery, embellished by the luminosity of Oropress’ materials.



Dentifricio e detersivo in schiuma
La tecnologia Airspray per l’erogazione di schiuma si sta rapidamente diffondendo a nuovi prodotti di consumo in tutto il mondo, come dimostra l’introduzione del dentifricio in schiuma O-fresh nei paesi che si affacciano sul Pacifico. Ideato e sviluppato negli USA, questo prodotto rappresenta un nuovo concetto nell’ambito dell’igiene orale ed è commercializzato come articolo multiuso (pulizia dei denti, rinfrescante per l’alito ecc.). L’agente esclusivo BCF International ha lanciato O-Fresh in Asia (inizialmente a Hong Kong) curandone la distribuzione nelle principali catene retail. In settori maturi come quello della pasta dentifricia, i consumatori hanno accolto favorevolmente la novità della schiuma. La pompa meccanica “one-touch” di Airspray utilizzata da O-fresh si basa su un mini erogatore in una bottiglia da 1 o 2 oz.
La tecnologia Airspray è stata adottata anche da Procter & Gamble che, per prima, ha proposto un detergente per piatti in schiuma. Si tratta del marchio Dreft, inizialmente lanciato in Belgio. In questo caso, la pompa meccanica “one-touch” utilizzata nel detergente liquido si basa sul modello Table Top resistente all’acqua, specificamente progettato per impieghi con agenti tensioattivi.


Toothpaste and foam detergent
Airspray instant-foam dispensing technology continues to penetrate new consumer product categories worldwide, as evidenced by the introduction of O-fresh Toothfoam in the Pacific Rim.
Researched and developed in the United States, this product represents a new concept in total oral hygiene and dental care, and is marketed as a multi-use product (teeth cleaning, breath freshener and denture cleaning).
The sole agent for O-fresh, BCF International, has introduced the brand in Asia, initially in Hong Kong, and is widely distributed in the region’s leading retail chains. In mature categories such as toothpaste, consumers have responded well to the introduction of instant foam variants. The Airspray one-touch mechanical pump used in the new foaming oral hygiene foams from O-fresh is based upon the mini foamer with a one or two oz. bottle. Airspray’s technology has also been adopted by Procter & Gamble that was the first to come out with an instant-foam dishwashing detergent, under the Dreft brand, initially launched in Belgium. In this case the “one-touch” mechanical pump used by the liquid detergent is based upon the water-resistant Table Top model, specially designed to handle the demands of powerful surfactants.



Lettore per il pharma
Datalogic, insieme al partner Supertronic, ha messo a punto l’innovativo lettore Heron™ Farma. Questa soluzione è in grado di leggere il nuovo ricettario medico, come richiesto dal Decreto del Ministro della Salute del 15 luglio 2004 sulla tracciabilità delle confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo. Il lettore manuale Heron™ Farma è dotato di caratteristiche tecniche innovative che agevolano le operazioni di lettura e garantiscono la corretta rilevazione delle informazioni. Tra queste il puntatore, esclusivo Datalogic, e la funzione che permette di leggere e concatenare i codici presenti sul bollino farmaceutico, assicurando alla farmacia la corretta gestione delle informazioni da inviare alla Banca Dati Centrale. Datalogic, come noto, produce lettori di codici a barre, mobile computer per la raccolta dati e sistemi a tecnologia RFID, Supertronic è invece una società attiva da vent’anni nel settore dell’Information & Communication Tecnology.


Pharma scanner
Datalogic, along with its partner Supertronic, has devised the innovatory scanner Heron™ Farma. This solution is capable of reading new medical prescriptions, as demanded by the Decree of the Ministry of Health dated 15th July 2004 on the traceability of medicinal products within the distribution system.
The Heron™ Farma hand-held scanner has innovatory technical characteristics that ease the scanning operation and guarantee the correct reading of the information. These include the exclusive Datalogic pointer, and the function that enables the reading and stringing together of the codes on the pharmaceutical stamp, ensuring the chemists the correct management of the information to be sent to the Central Data Bank.
Datalogic, as is known, produces barcode readers, mobile computers for data collection and RFID technology systems, Supertronic is in turn a company that has been active for twenty years in the Information & Communication Technology sector.



Blisteratrice robotizzata
La termoformatrice robotizzata MB460 (600 blister/min) sebbene sia stata costruita da Marchesini (Pianoro, BO) mantenendo la filosofia della produzione blister, introduce alcune novità che la rendono sofisticata e al tempo stesso flessibile ed estremamente facile da gestire. Si distingue innanzitutto per la rapidità di cambio formato, grazie all’asportabilità del caricatore. Inoltre, poiché la stazione di alimentazione può essere smontata con un solo movimento, si riducono i tempi di pulizia e il cambio formato risulta più pratico. L’operatore non deve intervenire per regolare o cambiare parti meccaniche, in quanto il PC gestisce tutti i parametri. Altra peculiarità riguarda la formatura verticale con piastre a temperatura progressiva. Quando la macchina è ferma, le piastre (che sono sagomate sulla forma del blister) non si limitano ad aprirsi, ma scendono verticalmente, evitando così di surriscaldare il materiale. LA MB460 risulta inoltre estremamente accessibile grazie alla sua struttura modulare e a balcone, alle bobine situate sul retro, e alla distinzione netta tra le aree. E ancora, la saldatura in piano, e non a rulli, garantisce pressione uniforme su tutta la superficie del blister, mentre il sistema di caricamento continuo delle stazioni di alimentazione e di saldatura permette un trattamento molto delicato dei blister.


Robotised blistering machine
The MB460 (600 blister/min) robotised heatforming machine, even though built by Marchesini (Pianoro, BO) keeping the blister production approach, introduces some new features that make it sophisticated and at the same time flexible and extremely easy to manage. It aboveall stands out for its speedy format change, thanks to the removable cartridge. As well as that, in that the feeder station can be dismounted with a single movement, cleaning times are reduced and the format change is more practical.
The operator doesn’t have intervene to regulate or change mechanical parts, inasmuch as the PC manages all these parameters. Other peculiarities regard the vertical forming with progressive temperature plates. When the machines is at a standstill, not only do the plates (that are shaped like the blister) open, but they descend vertically, thus avoiding the overheating of the material.
The MB460 is also highly accessible thanks to its modular cantilevered structure, to the reels placed at the back, and to the clear distinction between the areas.
And again, the flat sealing as opposed to the use of rollers, guarantees uniform pressure on the entire surface of the blister, while the feed station continuous loading and sealing system enables a very delicate handling of the blister.



Intubettatrici di qualità
Co.Ma.Di.S., società del Gruppo IMA, presenta al Cosmoprof 2006 due intubettatrici per il riempimento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari e chimici: la C630 e la C960.
• L’intubettatrice C630 è una macchina semiautomatica dove l’operatore alimenta ed orienta manualmente i tubetti vuoti nelle bussole. Le operazioni di dosaggio, saldatura e/o chiusura, codifica ed espulsione dei tubetti pieni vengono invece svolte in automatico dalla macchina. Grazie alle sue ridotte dimensioni, l’intubettatrice può essere posizionata in ambienti anche piccoli e si sposta facilmente in quanto montata su ruote. Il basamento è di acciaio inox AISI 304, mentre tutte le parti a contatto del prodotto sono AISI 316. Il dosatore è riposizionabile all’esterno dell’intubettatrice, girando di 90° il supporto incernierato. Con un comando a pedale si possono dosare flaconi, bottiglie, vasetti e vari contenitori, rendendo così la macchina adatta a molteplici usi, nonché svolgendo la funzione di “dosatore” semiautomatico. Quest’opzione rende la macchina molto flessibile e adatta alla fascia di clientela dei piccoli cosmetici o ai laboratori di R&S di grandi aziende. La C630 raggiunge una velocità meccanica di 30 tubetti/min.
• In esposizione anche l’intubettatrice automatica C960, adatta a lavorare tubetti di politene con gruppo saldante ad aria calda. La struttura della macchina, in acciaio inox e dotata di un nuovo tipo di alimentatore tubetti automatico, è stata completamente ridisegnata aggiornando così il progetto secondo i più elevati standard produttivi. Tra le sue caratteristiche innovative troviamo la pompa di dosaggio smontabile senza l’utilizzo di chiavi e il pannello comandi con visualizzatore programmabile, facilmente accessibile all’operatore. L’unità di chiusura per i tubetti alluminio è disponibile per piega normale, doppia o a sella. Per i tubetti in politene, si possono ottenere diverse forme di saldatura. La pulizia e la manutenzione della macchina sono agevolate dall’accessibilità totale su tutti i lati. La C960 raggiunge una velocità di produzione di 60 tubetti politene/min.


Quality tubefilling machines
Co.Ma.Di.S., IMA group company, presents at Cosmoprof 2006 two tubefilling machines for filling pharmaceutical, cosmetics, food and chemical products: the C630 and the C960.
• The C630 is a semiautomatic machine where the operator manually feeds and orients the empty tubes in the ferrule.
The dosing, sealing and/or closing, coding and expulsion operations of the filled tubes are in turn automatically performed by the machine. Thanks to its small size, the tubefilling machine can also be positioned in small environments and easily moved in that it is on wheels. The base is in AISI 304 stainless steel, while all the parts in contact with the product are AISI 316. The doser can be repositioned outside the tubefilling machine by rotating the hinged support 90°. A pedal command can be used to dose flacons, bottles, jars and various containers, thus making the machine suited for many uses, as well as carrying out the function of semiautomatic “doser”. This option makes the machine very flexible and suited for a whole range of customers from small cosmetics or R&D workshops to large concerns. The C630 reaches a mechanical speed of 30 tubes/min.
• On show also the automatic C960 tubefiller, suited for working polythene tubes with hot air seal unit. The structure of the machine in stainless steel and fitted with a new type of automatic tube feeder, has been completely redesigned thus updating the project according to the highest production standards. Among its innovatory characteristics we find the dosing pump that is disassemblable without using tools and the command panel with programmable display, easy to access by the operator. The closure unit for aluminium tubes is available for normal, double or saddle folds. For the polyethene tubes, different forms of seal can be obtained. The cleaning and the maintenance of the machine is made easy by the total accessibility on all sides.
The C960 reaches a production speed of 60 polythene tubes/min.



Un laboratorio creativo
Poco più di un anno fa, Saint-Gobain Desjonquères ha creato a Mers-les-Bains un’apposita struttura per migliorare sia la propria efficienza sia la vicinanza al cliente. Denominata “Atelier de Création”, essa raggruppa, in un unico centro, due importanti fasi: la creazione di bottiglie di vetro (dal CAD alla campionatura) e la messa a punto della decorazione (dalla ricerca della tinta iniziale alla finitura della bottiglia campione per valutarne l’impatto prima della sua industrializzazione).
Come un vero e proprio laboratorio, l’Atelier dispone di linee specifiche per realizzare campioni di vetro e decorazioni. Il suo team concentra i propri sforzi sull’innovazione, sviluppando nuove tonalità, trattamenti e tecniche di decorazione. Con questa struttura globale, Saint-Gobain garantisce sviluppi più veloci e assicura maggiore flessibilità nell’ideazione di concetti complessi.


A creative workshop
A little more than a year ago, Saint-Gobain Desjonquères in Mers-les-Bains set up a special structure to improve its efficiency and its proximity to its clients.
Entitled “Atelier de Création”, the structure combines two important phases in one single centre: the creation of glass bottles (from CAD to sampling) and the design of the decoration from the initial studies of the hues to the final decorated bottle, to be able to rate the effect prior to its industrialisation .
Like a true workshop-cum-laboratory the Atelier has specific lines for sampling glass and decorations. Its team concentrates its efforts on innovation inventing new shades, new processes and new decoration techniques.
With this global structure Saint-Gobain guarantees faster development and allows for more flexibility in the creation of complex concepts.



Armonia e rigore, in anteprima
Da Plastohm a Cosmoprof: in linea con la verve progettuale che caratterizza da sempre il produttore francese di imballaggi cosmetici, arrivano Senso (30 ml) e TamTam.
Ampliamenti di gamme esistenti, le due tipologie di flaconi fanno leva su una tecnologia di erogazione collaudata, sulla qualità delle materie prime utilizzate nella produzione dei contenitori, sull’ergonomia delle forme e sull’adattabilità a diversi settori d’impiego.
• In particolare, la nuova capacità di Senso da 30 ml è dedicata ai cosmetici per la cura del viso e maquillage. Garantisce una presa sicura, precisione di erogazione, comfort di impiego: particolarità, queste, molto apprezzate dal target femminile che, coinvolto in uno studio di mercato a livello europeo, ha espresso pieno apprezzamento.
Senso, in tutte le sue capacità, è disponibile anche nella versione Airfree - con brevetto airless depositato - il che assicura massima protezione alla formulazione (il flacone è multistrato e senza ripresa d’aria) ma anche ampia libertà in relazione al contenuto (si adatta sia a creme ad alta viscosità sia a prodotti più liquidi) e all’utilizzo (è multi-posizione). Anche Il tasso di restituzione è superiore ai sistemi tradizionali non airless (95% contro 86%).
• Per quanto riguarda TamTam - la linea di flaconi più vasta oggi sul mercato - la nuova collezione è dedicata ai prodotti body care, toiletries e non solo. Contenitori di classe, se ne percepiscono i tratti armoniosi ispirati alla cultura orientale; disponibili in capacità da 100 a 500 ml, i flaconi TamTam offrono ottima presa e ampia superficie di decorazione, diventando quindi i contenitori ideali per famiglie di prodotti complete, anche in abbinamento a pompe, spray e alle nuove capsule PopUp e Selena, messe a punto da Plastohm.


Harmony and rigour, a preview
From Plastohm for Cosmoprof: the resourceful French cosmetic packaging manufacture has added two new products Senso (30 ml) and TamTam to its existing range. The two types of flacons hinge on a tested dispensing technology, on the quality of the raw materials used in the production of the containers, ergonomic shape and their being suited to the different sectors of use.
• In particular the new 30 ml Senso capacity is dedicated to facial care cosmetics and make-up. The new container offers a secure grip, accurate dispensing, and comfortable, easy use: all these details were much appreciated by its female target that expressed full appreciation of the products in a cross Europe market study. Senso in all capacities is also available in the Airfree version - airless patent pending - which ensures max protection for the formula (the flacon is multilayer and without air intake) also offering great freedom in terms of it contents (suited to both highly viscous cream and more liquid products) and use (multi-position). Its return rate is also above the traditional non airless systems (95% against 86%).
•As for TamTam - the largest line of flacons on the market today - the new collection is dedicated to bodycare products, toiletries and more. Containers with class that reveal harmonious oriental features; available in 100 to 500 ml flacons TamTam offers an excellent grip and broad surfaces for decoration, hence becoming the ideal containers for families of complete products, also combined with pumps, sprays and the new PopUp and Selena capsules devised by Plastohm.




Le frontiere dell’asettico
Torna a maggio prossimo il Forum delle Opportunità, tradizionale e partecipato momento di approfondimento organizzato da Krones Srl, durante il quale verranno esplorate le vie della sterilizzazione a secco con perossido d'idrogeno.

Competenza e innovazione nel campo del riempimento di bevande e liquidi alimentari: la forza propositiva di Krones AG (Neutraubling, D) si misura sulla qualità - e la quantità - delle proposte tecnologiche che è in grado di portare all’attenzione del mercato. E al di là della spinta a superare limiti e abitudini consolidate, il vero obiettivo è mettere in chiaro i vantaggi legati a soluzioni alternative. Di questo si parlerà, dunque, anche al Forum delle opportunità previsto a maggio sul Lago di Garda, dove si punterà l’attenzione sulla "sterilizzazione a secco" con perossido d'idrogeno (H2O2).
Anticipiamo qualche dettaglio sull’argomento.

• Alternative tecnologiche - Presentata per la prima volta in occasione della fiera drinktec, la sterilizzazione a secco con H2O2 è la valida alternativa che Krones affianca al sistema di riempimento asettico a freddo con il processo PET-Asept con acido peracetico, ormai in uso con successo presso oltre 40 clienti e che continua a essere parte integrante della gamma dei prodotti Krones.
Il concetto H2O2 si presta a essere applicato specialmente nell'industria del latte, ambito nel quale la sterilizzazione con perossido d'idrogeno è ormai consolidata, sebbene il procedimento sia specifico per i singoli Paesi.
Abbinata all'impiego di determinati tappi - i cosiddetti sport cap, ovvero tappi push-pull o i flip-top - la sterilizzazione con H2O2 promette vantaggi evidenti, anche rispetto a quelli offerti dal trattamento con acido peracetico. Un motivo determinante per utilizzare H2O2 però, è la riduzione consistente del consumo d'acqua e, di conseguenza, la riduzione della quantità di acqua di scarico.

• Una "vera" sterilizzazione a secco Il perossido di idrogeno può essere utilizzato in diversi modi per la sterilizzazione dei materiali delle confezioni. Krones sceglie la vera sterilizzazione a secco con l'impiego di H2O2 allo stato gassoso per la degerminazione. In questo caso le bottiglie vengono sottoposte a preriscaldamento fino a raggiungere la temperatura di trattamento (50-60 °C), e vengono poi sterilizzate internamente con il perossido d'idrogeno gassoso, che evita la condensa- zione. Il processo della degerminazione gassosa senza condensazione è ampiamente collaudato da tempo e viene applicato, per esempio, nella sterilizzazione delle sale operatorie, nonché delle camere bianche e degli isolatori per l'industria farmaceutica. Il punto di maggior interesse di questo processo è l'impiego di temperature di media intensità, che consente di prolungare quasi a piacere il tempo d'azione dell’H2O2 gassoso, senza tuttavia danneggiare i recipienti in PET. Si tratta di un metodo che risulta impossibile nel procedimento di "attivazione" dell' H2O2 condensato.

Combinazione di tre obiettivi - Con questo procedimento il concetto H2O2 interpretato da Krones centra contemporaneamente tre diversi obiettivi:
- il rendimento in termini di sterilizzazione;
- la concentrazione residua definita;
- una retrazione minima.
La sterilizzazione a secco con H2O2 ha senso solo quando questi tre obiettivi vengono raggiunti in combinazione. La retrazione dei recipienti è inferiore allo 0,5%, la concentrazione residua di H2O2 è inferiore a 0,5 ppm, come previsto dalla direttiva FDA, mentre il rendimento della degerminazione a spruzzo nella bottiglia corrisponde al log. 5, rilevato con il count reduction test con riferimento alle spore di Bacillus subtilis (atrophaeus) e Aspergillus niger.

• Collegamenti fra soffiatrice e asettico - Il concetto H2O2 della Krones per l'imbottigliamento asettico delle bevande, tuttavia, si segnala per un altro vantaggio determinante: l'eliminazione della condensazione consente di collegare in bloc la soffiatrice direttamente con il bloc asettico.

• In conclusione
- Krones propone il sistema come un'alternativa all'ormai collaudato procedimento del PET-Asept con acido peracetico, che continua tuttavia a rimanere il sistema da scegliere per un'ampia serie di applicazioni. Ma di questo si parlerà diffusamente a Garda, dove si toccheranno anche altri temi “caldi”: innovazioni nel mondo dell'acqua minerale e delle nuove tecnologie del PET, costi di produzione e della manutenzione programmata.



The frontiers of the aseptic
To be held in May again the coming Forum of Opportunities, traditional and well-attended study encounter organised by Krones Srl, during which modes of dry hydrogen peroxide sterilisation will be gone into.

Knowhow and innovation in the field of beverage and liquid food filling: the propositive force of Krones AG (Neutraubling, D) is to be seen in the quality - and the quantity - of the technological proposals that it is capable of bringing to the attention of the market. And over and beyond the drive to overcome consolidated limits and habits, their true objective is to clarify the advantages of alternative solutions. This will be spoken of at the Forum of Opportunities scheduled in May on Lake Garda, where attention will be on “dry sterilisation” using hydrogen peroxide (H2O2).

• Alternative technology - Presented for the first time in occasion of the drinktec fair, dry sterilisation with H2O2 is the valid alternative that Krones adds to its cold aseptic filling with the PET-Asept process using peracetic acid, by now successfully used by over 40 customers, and that will continue to be a solid part of the Krones product range. The concept of H2O2 is especially suited for the milk industry, field in which the sterilisation with hydrogen peroxide is now consolidated, even if the procedure changes from country to country.
Combined with the use of specific tops - the socalled sports cap, or that is push-pull or flip-tops – sterilisation with H2O2 provides evident advantages, this also compared to those offered by treatment with peractic acid.
A decisive reason for using H2O2 though is the considerable reduction of water consumption and the consequent reduction of the amount of water discharge.

• “True” dry sterilisation - Hydrogen peroxide can by used in various ways for the sterilisation of packaging materials. Krones has chosen true dry sterilisation with the use of H2O2 in gaseous state for degermification. In this case the bottles are subject to preheating up until they reach the treatment temperature (50 -60 °C) and they are then sterilised internally with gaseous hydrogen peroxide that avoids condensation. The process of gaseous degermification without condensation has been in use for some time now and is for example applied in sterilising operating theatres as well as clean rooms and insulators for the pharmaceutical industry. The point of greatest interest of this process is the use of medium intensity temperatures that enable the extension of the time of action of the gaseous H2O2 at will, without all the same damaging the PET recipient. This is a method that is impossible in the procedure of “activating” condensed H2O2.

• Combination of three objectives - With this procedure the H2O2 concept interpreted by Krones targets three different objectives simultaneously:
- optimum sterilisation performance;
- definitive residue concentration;
- minimum shrinkage.
Dry sterilisation with H2O2 only applies when these three objectives are attained together. The shrinkage of the containers is less than 0.55, the residual concentration of H2O2 is less that 0.5 ppm, as laid down in the FDA directive, while the attainment of the spray degermification in the bottle corresponds to log.5, revealed with the count reduction on the spores of Bacillus subtilis (atrophaeus) and Aspergillus niger.

• Connection between blower and aseptic block - The Krones H2O2 concept for the aseptic bottling of beverages all the same also features another decisive advantage: the elimination of the condensation enables the blower unit to be fully connected up to the aseptic block.

• In conclusion - Krones offers the system as an alternative to the by now tried and tested PET-Asept system with peracetic acid, that continues all the same to be the system chosen for a broad series of applications. But we will speak broadly of all this at Garda, where other hot topics will also be touched upon: innovation in the world of mineral water and new PET technologies, production costs and programmed maintenance.



Lattine che si fanno notare
Rifiniture e colori creativi contraddistinguono le lattine di Crown.
• Una speciale combinazione di inchiostro e vernice crea un effetto tattile che riproduce la presenza di una texture sulla superficie. In questo modo, si può suggerire un effetto umido o aumentare il realismo delle immagini (pensiamo alla frutta, per esempio), garantendo loro un “look and feel” naturale.
• Una rifinitura opaca, del tipo soft-touch, dona alla lattina un’aura di esclusività (sinonimo di prodotto premium) e richiama l’idea del velluto, altrettanto elegante.
• La tecnologia Bright Steel esalta il fascino della lattina di acciaio, grazie all’introduzione di uno speciale anello di lucidatura nel processo di produzione. Questo procedimento non si limita a garantire lattine più lucide e brillanti, ma addirittura elimina i segni lasciati dalle macchine di confezionamento.
• Speciali rifiniture sensibili alla luce offrono ulteriori possibilità per una valorizzazione del marchio creativa. Gli inchiostri termocromici, infine, consentono al consumatore di sapere quando la bevanda è fresca al punto giusto, pronta per essere gustata.


Tins that stand out
Crown cans feature creative colors and finishings.
• A special combination of inks and lacquers create a tactile effect that reproduces the presence of texture on the surfaces. Thus a damp effect can be suggested or the realism of the image increased (fruit for example), giving a natural “look and feel”.
• An opaque finish of the soft touch type gives the can an exclusive aura (synonymous of prime product) and conjures up the idea of velvet, equally elegant.
• The Bright Steel technology heightens the appeal of the steel can, thanks to the introduction of a special polishing ring during the production process. This procedure does not stop at guaranteeing shinier and more brilliant cans, but even eliminates the marks left by the packaging machine.
• Special finishings sensitive to light offer further possibilities for highlighting the creative brand. The thermochromic inks lastly enable the consumer to be able to know when the beverage is cool enough, ready to be tasted.



Riempitrice di keg
KHS Till ha consegnato al produttore di birra Joseph Holt’s Brewery la macchina a due corsie Innokeg Transomat Duo 3/1 XL. Plus di questa specifica soluzione è il risparmio di spazio, circa il 40% in meno. Compatta ed equipaggiata con tre stazioni di lavaggio attive, Innokeg Transomat Duo 3/1 XL consente produzioni di 120 keg/h, con singoli contenitori da 50 litri. La linea completa KHS Till consente la manipolazione di keg da 22 galloni (un formato tipico nel Regno Unito), al ritmo di 80 pz/h. Nella fornitura per Joseph Holt’s Brewery, in particolare, sono comprese anche specifiche attrezzature di convogliamento e serbatoi.


Kegging machine
KHS Till has delivered a two lane Innokeg Transomat Duo 3/1 XL to Joseph Holt’s Brewery. The plus-point of this specific solution is the space saving, around 40% less. Compact and equipped with three active washing stations, Innokeg Transomat Duo 3/1 XL enables the production of 120 kegs/h, with single 50 litre containers. The complete KHS Till line enables the manipulation of 22 gallon kegs (a typical UK format) at rhythms of 80 pcs/h. The consignment to Joseph Holt’s Brewery in particular also includes specific conveying equipment and tanks.



Lo specialista delle cassette
DW Plastics (cassette per il settore imbottigliamento) presenta una serie di innovazioni.
• Cassette del tipo “soft-touch” (foto): il materiale morbido al tatto può ora essere utilizzato per la realizzazione dell’intera cassetta, e non soltanto per le maniglie. L’area soft-touch dà vita a un contrasto dinamico di colore e texture, aumentando l’appeal del prodotto e migliorandone la visibilità a scaffale.
• Cassetta a singolo keg: sviluppata per InBev, questa soluzione dimostra la capacità di DW Plastics nella collaborazione con il cliente.
• Cassette che evidenziano il brand “dal di dentro”: per la prima volta, i produttori di bevande possono sfruttare una soluzione tecnologica che consente di “incorporare” il disegno del logo nel contenitore, con un risultato di alta qualità garantito nel tempo.
• Keg-pallet: ideale per il trasporto e lo stoccaggio di keg da 20-50 l, usa un processo di stampa ad alta pressione, senza l’impiego di agenti espandenti.
DW Plastics è parte della DS Smith Plastics division (DS Smith PLC).


Specialising in crates
DW Plastics (crates for the drinks industry) shows its most recent innovations.
• Crates with soft-touch designs: this brand new crate innovation means soft-touch material can now be used as part of the total crate design, rather than on the handles only. The areas of soft-touch material create a dynamic contrast of colour and texture, and provide a new method of differentiating your brand for a stand-out appearance (picture).
• The Single Keg Crate: this crate, developed for InBev, is a classic example of DW Plastics’ ability to work closely in partnership with its customers to produce a crate that is unique in the market place.
• Crates with an insider’s view of branding: for the first time ever, drinks manufacturers can have high quality and extremely durable brand logos on the inside of their crates in a contrasting colour.
• The Keg Pallet, ideal for the transport and storage of 20-50 litre kegs. This product uses a high pressure moulding process without any foam agent.
DW Plastics is a company in the DS Smith Plastics division (DS Smith PLC).



Stazione di asciugatura
Europool è un punto di riferimento per quanto riguarda i sistemi di asciugatura contenitori per industria alimentare, bottiglie e barattoli. Queste soluzioni si inseriscono in tutte quelle linee di produzione dove si avverte la necessità di un’asciugatura parziale o totale per esigenze estetiche e di produzione. La stazione di asciugatura finale messa a punto dall’azienda di Fidenza (PR), in particolare, è installata su nastro trasportatore monofilare, all’ingresso dell’etichettatrice (completa di nastro trasportatore con guide apposite). Questa stazione opera un’azione meccanica con soffiaggio d’aria a pressione e portate differenziate, e un’azione termica con aria riscaldata, le quali agiscono sul corpo dei contenitori. Il sistema imprime alle bottiglie un leggero moto rotatorio, in modo da ottenere contenitori completamente asciutti (99% della superficie) per realizzare una corretta operazione di etichettatura e migliorare l’immagine estetica finale. Questa macchina è composta da soffianti di tipo centrifugo che alimentano ugelli la cui posizione è registrabile in altezza e direzione, in funzione della forma dei contenitori trattati: il tipico getto a lama degli ugelli garantisce la massima efficienza dell’operazione.
La stazione è completa di quadro elettrico con PLC e inverter (laddove necessario) per la gestione e la regolazione di ogni funzione, interfacciamento in rete tradizionale o Profibus, pannello a tastiera per operatività di zona.


Drying station
Europool is a benchmark as far as drying systems for containers for the food industry, bottles and jars are concerned. These solutions are for all those production lines where there is a need for partial or total drying for aesthetic and production requirements. The final drying station devised by the Fidenza (PR) based concern in particular is installed on a single row conveyor belt, at the label infeed point (complete with conveyor belt with special guides). This station operates a mechanical action with pressure air blowing and differentiated portal, and a thermal action with heated air, which acts on the body of the containers. The system gives the bottles a slight rotary motion, so as to obtain completely dry containers (99% of surface) to have a current labeling operation and improve the final image. This machine comprises centrifugal blow devices that feed nozzles whose position can be raised and directed, this to suit the shape of the containers being processed: the typical shear jet of the nozzles guarantees max efficiency of the operation. The station is complete with electrical panel with PLC and inverter (where needed) for the running and adjustment of all functions, with interfacing in traditional network or Profibus, panel and keyboard for local operation.



Riordinatore rotativo
Fava Artemio & C. (Collecchio, PR) presenta il riordinatore rotativo 2050 AP, con sistema di cambio formato brevettato. Le bottiglie scendono verticalmente in canali di caduta che le accompagnano all’interno di una pinza di presa: in questa fase, le bottiglie possono avere il collo rivolto indifferentemente verso l’alto o il basso, pertanto l’efficienza della selezione risulta notevolmente incrementata rispetto ai sistemi tradizionali. La pinza trattiene la bottiglia delicatamente, adattandosi automaticamente alle sue dimensioni. Una telecamera riconosce le bottiglie capovolte che vengono così ruotate di 180° prima di essere rilasciate sul trasportatore d’uscita. Per cambiare formato, sono necessarie solamente regolazioni al fasciame di contenimento, alle pinze e alle cinghie di uscita. Tutte le regolazioni, attuate mediante servomotori, vengono esguite in pochi secondi in modo automatico e simultaneo, comandate dal pannello di controllo dove l’operatore deve semplicemente scegliere il formato da trattare. Questo sistema di riordino esalta non solo la tradizionale flessibilità della macchina, ma anche l’affidabilità e delicatezza di funzionamento: la struttura “a fasciame aperto”, con ulteriore riduzione della superficie di contenimento, limita i punti di possibile incastro e strisciamento delle bottiglie.



Rotary unscrambler
Fava Artemio & C. (Collecchio, PR) presents the rotary unscrambler 2050 AP, with patented format change system. The bottles drop vertically into the fall channels that lead them inside a gripper: in this phase, the bottles can be neck upwards or downwards, thus the efficiency of the selection is notably increased compared to traditional systems. The gripper holds the bottle delicately, automatically adjusting to its size. A camera recognizes the upturned bottles that are thus rotated 180° prior to being released onto the outfeed conveyor. In order to change format, all one need do Is adjust the containing wrap, the grippers and the outfeed belt. All adjustments, made through servomotors, are automatically and simultaneously carried out in just a few seconds, commanded by the control panel where the operator simply has to choose the format to be treated. This reordering system not only highlights the traditional flexibility of the machine, but also the reliability and the delicateness of the working: the “open wrap structure”; with further reduction of the containment surface, limits the points where the bottles might get jammed or scraped.





Cartotecnica
Idee da esportazione

NON SOLO FOOD Cartotecnica Olimpia ha presentato a Ipack-Ima le ultime realizzazioni per il mercato alimentare e non food, a partire dal nuovo astuccio “parlante” per supporti multimediali. Istantanea di una realtà atipica, che ha sposato la causa dell’innovazione ed esporta la maggior parte dei propri prodotti. E.P.

Una confezione per supporti audio e video, dal classico nastro al CD o DVD, che offre un più ampio spazio alla comunicazione e alla grafica senza rinunciare alle funzioni di protezione e servizio. Un’originale tipologia di packaging di cartone e plastica trasparente, caratterizzato da un nuovo tipo di “finestra” dalla grande visibilità. Una linea di scatole con seghetto per rotoli di film da alimenti, realizzate con macchinari specializzati ed esportate in tutta Europa. E poi, ancora, i prodotti e le lavorazioni della cartotecnica classica, sia in termini di strutture che di decori e trattamenti superficiali…
È questo il biglietto da visita di Cartotecnica Olimpia: una realtà che appare atipica nel nostro panorama nazionale, dove il trasformatore “tipo” serve un territorio poco più grande della regione d’origine.
Infatti, pur presentando le dimensioni classiche della PMI di matrice familiare, Olimpia si è data una struttura e delle prospettive da impresa export oriented. E non è il solo elemento di differenziazione: per parco macchine e, soprattutto, per cultura di mercato, si presenta come fortemente vocata all’innovazione, in risposta alla continua richiesta di packaging “diversi” e “eye catching”.
La confezione a marchio registrato digipack®, in mostra a Ipack-Ima, ne rappresenta un esempio emblematico: «Questo astuccio per CD e altri supporti audio-video - spiega Marco Masconi, socio dell’azienda insieme al padre e al fratello Fabio - nasce dalla collaborazione con un cliente francese, che chiedeva idee nuove e una più ampia superficie da destinare alla grafica. Per poterlo realizzare ci siamo dotati di una linea produttiva dedicata, in grado di effettuare il particolare tipo di accoppiamento fra superfici plastiche e cartonate, che caratterizza il digipack.
Si è trattato di un investimento non banale, sostenuto dalle grandi potenzialità applicative di questo packaging, sicuramente adatto a valorizzare molti tipi differenti di prodotto».

Azienda e mercato - Il parco macchine e il know how tecnico rappresentano, dunque, un grande patrimonio di Cartotecnica Olimpia, che effettua al proprio interno tutte le lavorazioni, dalla prestampa alla stampa e fustellatura-incollatura. Ma il cuore e la sintesi di competenze e tecnologia si trova nell’ufficio progettazione, dove hanno origine le molte confezioni standard o su misura. A Ipack-Ima ne abbiamo visti vari esempi, dall’astuccio con la finestra a forma di ballon, nato come studio per un cliente francese che produce cioccolatini al liquore, al “cestino” di cartone per il trasporto delle bottiglie; dal multipack che valorizza la comunicazione sul prodotto o la promozione in corso, ai molti espositori da banco e da terra.
Questa del 2006 è stata la prima Ipack-Ima della società piemontese (Caselette, TO) che realizza un buon 60% di fatturato all’estero e che, fino ad ora, ha perciò privilegiato le fiere organizzate nei vari Paesi di destinazione. «Noi esportiamo soprattutto in Francia - spiega al riguardo Masconi - ma anche in Germania, Danimarca, Turchia e altri Paesi dell’orbita europea. In alcuni casi abbiamo conquistato il territorio grazie alla creatività delle nostre proposte, in altri, invece, è stata vincente la capacità di realizzare lavorazioni super specializzate.
Per esempio, quella delle scatole con seghetto, che contengono e dispensano i diversi materiali in film, per l’avvolgimento di alimenti.
Infatti siamo in grado di applicare sia il seghetto di metallo, che resta il più richiesto in assoluto in Italia, sia quelli di plastica trasparente o di cartone.
Quest’ultimo, in particolare, permette di ottenere una confezione monomateriale dagli evidenti plus ambientali, particolarmente apprezzata nei mercati del Centro e Nord Europa».
La caratteristica comune alle diverse proposte, sottolinea ancora Masconi, ha origini nella capacità di Olimpia di proporsi non come “semplice” cartotecnica, ma come impresa in grado di soddisfare anche esigenze fuori standard, siano esse di ordine commerciale o tecnico. «Insomma, come fornitore che offre non semplici prodotti, ma strumenti e soluzioni».


Paper converting
Exporting ideas
NOT JUST FOOD - At Ipack-Ima, Cartotecnica Olimpia presented its latest creations for the food and non food markets, starting with the new “talking” case for multimedial data carriers. A snapshot of an atypical concern that has taken up the cause of innovation and exports the bulk of its products. E.P.

A pack for audio and video supports, from typical cassettes to CDs and DVDs, offering more space for communication and graphics without giving up on protection and service functions. An original type of cardboard and transparent plastic packaging, featuring a new type of high visibility “window”.
A line of boxes with serrated edges, containing rolls of film for food, produced with specialised machinery and exported all over Europe. But their range also features products and processes in classical paper converting style in terms of both structure and decoration and surface treatments...
This is Cartotecnica Olimpia’s calling card: a concern that appears atypical to the Italian scene, where the “typical” converter caters for an area barely larger than its region of origin.
In fact, although Olimpia is a classic small-to-medium-sized family-run company, it has the structure and prospects of an export-oriented enterprise. It also stands out in other ways: in terms of its machine yard and, above all, market culture, showing a strong vocation for innovation, responding to a constant demand for a form of packaging that is both “different” and “eye catching”.
Their registered brand digipack® exhibited at Ipack-Ima, is an emblematic example. Marco Masconi, partner of the concern together with his father and brother Fabio, explains that: “this case, intended for CDs and other audio-video support, was created in cooperation with a French customer demanding new ideas and a larger surface area for graphics.
We equipped ourselves with a dedicated production line for making the case and for carrying out the particular type of lamination between plastic and paper surfaces that characterises the digipack.
The investment was by no means inconsiderable, though we were spurred on by the large potential for application of this packaging, undoubtedly capable of gracing many different types of product.”

The concern and market - Cartotecnica Olimpia’s machine yard and technical knowhow are a great resource for the company, that carries out all processes in-house, from preprinting to printing and diecutting to gluing. But the heart and soul of the skills and technology resides in the design office, from where many standard or made-to-measure packs originate. Various examples of these packs were on show at Ipack-Ima, from the case with the balloon-shaped window, created as a study for a French customer who produces chocolate, to the cardboard “basket” for carrying bottles; from the multipack enhancing the communication on the product or the latest promo, to the many counter or freestanding display cases.
The 2006 edition was the Piedmont-based concern’s first time at Ipack-Ima. With as much as 60% of its turnover made abroad, the company, headquartered at Caselette (TO), has thus up to today concentrated on the fairs in the various countries it exports to. Masconi explains that: “We export mainly to France, but also to Germany, Denmark, Turkey and other European countries. In some cases we have won ground with the creativity of our proposals, in others with our capacity for creating highly specialised products. An example are our boxes with serrated edges, containing and dispensing various film materials for wrapping food. In fact, we can apply either a serrated metal edge, which is the most in demand in Italy, or one in transparent plastic or cardboard. The latter, in particular, means the pack can be all in one material with clear environmental advantages, and is especially appreciated by Central and Northern European countries.”
Masconi goes on to emphasize that the feature shared by their various proposals stems from Olimpia’s capacity to present itself not simply as an “ordinary” paper converter, but as a company that is also capable of satisfying non standard demands, whether commercial or technical. “Basically, we are a supplier that doesn’t simply offer products, but also tools and solutions.”



Materiali
Storia di un’onda

PROTEGGERE E ISOLARE Riflettori puntati a Ipack-Ima su Mondaplen, materiale di imballaggio efficace e versatile, e su Grifal, lo scatolificio lombardo che ha saputo "dare l'onda" al polietilene espanso. MP

Due candidature all'Oscar dell'Imballaggio (edizione 2005 e 2006), utilizzatori eccellenti (uno su tutti, TNT Logistics), apprezzamenti in Italia e all'estero e, a coronare il tutto, uno stand gremito di gente all’ultima Ipack-Ima. Sono davvero tanti i riconoscimenti ottenuti da Mondaplen, materiale da imballaggio messo a punto da Grifal (Cologno al Serio, BG) per assicurare una protezione totale nella movimentazione delle merci. Tanti da giustificare una breve digressione sulla storia e le prospettive del fortunato materiale, delineata per noi in fiera dall’amministratore delegato Fabio Gritti. Grifal nasce nel 1969 con un'originaria vocazione al cartone ondulato, ma la notorietà dell’azienda si consolida proprio con l'ideazione del Mondaplen.
«Circa una decina di anni fa - ricorda Gritti - abbiamo cominciato a seguire clienti di livello internazionale, soprattutto del settore dell'elettronica; aziende che non volevano semplicemente un fornitore di soluzioni di imballaggio, ma un partner "completo", che realizzasse e fornisse loro anche il materiale ammortizzante da inserire negli imballi. Questo ci ha stimolato, tra le altre cose, a progettare anche con materiali diversi dal cartone».
Mondaplen nasce dunque da qui, dal desiderio di produrre qualcosa di originale, anche rispetto al core business originario dell'azienda. «La prima onda di polietilene espanso - prosegue Gritti - è stata realizzata manualmente. Dal momento che si trattava di un prodotto, a nostro parere, dalle grandi potenzialità, abbiamo letteralmente inventato il processo di produzione e siamo partiti con la commercializzazione, in attesa di una risposta del mercato».
Mercato che ha mostrato da subito di condividere l'opinione dei creatori di Mondaplen, tanto che al primo impianto “pilota” è presto seguita una linea di produzione industriale, integrata con il sistema di trasformazione, fustellatura e taglio.

Fare onde - Ed è proprio in questa linea, e nel processo grazie al quale è possibile partire dal foglio di polietilene espanso e arrivare al Mondaplen, che si cela il "segreto" dell'innovazione Grifal. Un processo che, non a caso, è coperto da brevetto (oltre che dal massimo riserbo). «Ovviamente - spiega Gritti - non sarebbe possibile accampare pretese di originalità riguardo alla forma del nostro articolo (il brevetto del cartone ondulato risale al 1871, NdR). Noi però abbiamo trovato il modo - ed è proprio questa la novità - di replicare la forma del cartone ondulato applicandola a un materiale elastico come il PE, in questo caso dunque molto complesso da gestire». Il sistema ideato dalla società bergamasca, del resto, non si "limita" a conferire l'ondulazione, ma procede a incollare il polietilene a un supporto dello stesso materiale o di materiali diversi, laminati e film prestampati inclusi.

Presente e futuro - Il successo del Mondaplen (attualmente impiegato per l'imballo di computer, piani di cottura, mobili, lampade, elettrodomestici, apparecchi elettromedicali e persino oggetti d’arte) ha aperto la strada a un’ampia serie di varianti, affidabili e altrettanto originali: Onda Coperta, Adesivo, Box (si tratta di una scatola ammortizzante e automontante, disponibile anche in versione ESD), Superamerica (ovvero le virtù dell'onda applicate alla scatola americana), Listelli e Profili e Buste rappresentano gli ultimi "sviluppi" del progetto originario e, al pari di questo, si configurano come soluzioni ad alto valore aggiunto per ogni tipologia di utilizzatore.
«In effetti - commenta al riguardo Gritti - le possibili evoluzioni del nostro materiale sono davvero innumerevoli. Basti pensare che Mondaplen trova applicazione anche al di fuori dell'ambito del packaging, soprattutto nel mondo dell'isolamento, della geotecnica e dell'edilizia, e questo sia in Italia che all'estero». Vale la pena di ricordare, infatti, che a dispetto della "giovane età" Mondaplen ha già varcato le Alpi, suscitando interesse e apprezzamento nel settore del packaging e dell'edilizia e "guadagnandosi" da subito il supporto di due importanti partner internazionali, Topa Verpakking bv e Knueppel Verpackung, esclusivisti (rispettivamente in Olanda e Germania) dell'onda firmata Grifal.



Cosa è Mondaplen?
L'ondulato espanso, conosciuto con il marchio Mondaplen, è costituito da due fogli di polietilene, di cui uno opportunamente ondulato, accoppiati tramite termosaldatura in modo da formare un unico insieme. L'ondulazione conferisce al materiale la capacità di smorzare urti e vibrazioni durante il trasporto delle merci, che si aggiunge alle virtù "tradizionali" del PE espanso, quali facilità d’impiego, leggerezza (la sua adozione riduce considerevolmente il peso unitario dell'imballo, migliorandone l'impatto ambientale), sicurezza e riciclabilità. Il sistema di smorzamento si adatta perfettamente alla sagoma dell’oggetto, svolgendo un’azione di alta protezione, anche nel caso di manufatti con carichi decentrati e criticità non omogenee.

What is Mondaplen?
The expanded corrugate, known under the Mondaplen brand, is made up of two polyethylene sheets, one of which corrugated, and laminated by heatsealing so as to form a single item.
The corrugating enables the material to dampen blows and vibrations during the transportation of the goods, added to the “traditional” virtues of PE foam, such as ease of use, lightness (its use considerably reduces the unit weight of the packaging item, improving its environmental impact) safety and recyclability. The dampening system perfectly suits the shape of the object, offering high protection, even in the case of manufactured items with offcentre loads and uneven critical features.




Materials
History of a corrugate
PROTECT AND INSULATE - Spotlight at Ipack-Ima on Mondaplen, effective and versatile packaging material, and on Grifal, the Lombard boxworks that has been able to corrugate expanded polyethylene. MP

Two candidatures for the Packaging Oscar (edition 2005 and 2006), some high ranking users (one for all TNT Logistics), recognition in Italy and abroad and, to crown it all, a stand packed with people at Ipack-Ima.
In fact Mondaplen, packaging material devised by Grifal (Cologno al Serio, BG) to ensure total protection during goods handling, has gained a whole series of acknowledgements. To the point of justifying a brief digression on the history and the prospects of this fortunate material, delineated for us at the fair by the company head Fabio Gritti. Grifal came into being in 1969 originally dedicated to corrugated cardboard, though it really only made a name for itself when it started producing Mondaplen. As Gritti recalls - “about a decade back we began following customers at international level, aboveall in the electronics sector; companies that didn’t merely want a supplier of packaging solutions, but a “complete” partner that also created and supplied them with shock absorbing material to put inside the packaging. This among other things stimulated us to design with materials different to cardboard”. Hence Mondaplen came into being, born out of a will to create something original, this even in respect to the company core business. “The first polyethylene foam corrugate - Gritti goes on to say - was made manually. Given that in our opinion we were dealing with a product that had great potential, we literally invented the production process and went straight on to the commercialisation, this while awaiting a response from the market”. A market that soon showed it was in full agreement with the creators of Mondaplen, the first “pilot” plant soon being followed by an industrial production line, including converting, diestamping and cutting facilities.

Making corrugates - And it is in the use of this line, and in the process thanks to which you start off from the polyethylene foam sheet and attain Mondaplen, where the “secret” of Grifal’s innovation lies.
A process that, as one might imagine, is covered by patent (as well as by maximum reserve).
As Gritti explained - “obviously we can’t raise claims of originality regarding the actual form of our article (the patent for corrugated cardboard was taken out in 1871, En). We though have found the way - and this is what is really new - to replicate the shape of corrugated cardboard applying it to an elastic material like PE, in this case hence very complex to handle”. The system thought up by the Bergamo-based concern, what is more, is not limited to conferring corrugation, but goes on to glue the polyethylene to a substrate in the same material or made of different materials, including laminates and preprinted films.

Present and future - The success of Mondaplen (currently used for packaging computers, cooking ranges, furniture, lamps, household appliances, electromedical devices and even art objects) has led to a broad series of reliable and equally original variants: Onda Coperta, Adesivo, Box (a shockabsorbing and self-supporting box, also available in ESD version), Superamerica (or that is the virtue of corrugates applied to American boxes), Listelli and Profili and Buste represent the latest “developments” of the original project and, likewise, they configure as high added value solutions for all types of users. And Gritti comments “In actual fact the possible developments of our material are indeed countless. One only has to think that Mondaplen also finds applications outside the packaging segment, aboveall in the field of insulation, in geotechnics and the building trade, and this both in Italy and abroad”. It is worth noting, lastly, that despite its being “young” Mondaplen has already crossed the Alps, arousing interest and appreciation in the packaging and building trades and immediately winning the support of two important international partners, Topa Verpakking bv and Knueppel Verpackung, both operating with exclusive rights (respectively for Holland and Germany) for Grifal’s corrugate.



Film plastici
A tutto Bio

MATER-BI L’innovativa bioplastica firmata Novamont costituisce la base dei più innovativi e apprezzati film della umbra Polycart. Film che i visitatori di Ipack-Ima hanno apprezzato perché in grado di rispondere, in modo radicale e chiaramente percepibile, alle crescenti esigenze di eco compatibilità.

Delle 3 aziende che fanno capo alla famiglia Bianconi e formano un gruppo integrato per la produzione e il converting di materie plastiche, Gran Plast è distributore di Polimeri Europa e attiva nel recupero e riciclo, Polycart è specializzata nell’estrusione e coestrusione di film in PE e Mater-Bi® mentre Print Plast nella stampa e nel confezionamento del prodotto finito. Insieme, le imprese di Palazzo di Assisi e Bastia Umbra si propongono, dunque, come fornitori a ciclo completo - anzitutto per il settore dell’imballaggio, ma non solo - di film e manufatti di polietilene ad alta e bassa densità, e Mater-Bi®, l'innovativa bioplastica derivata da amido di mais complessato sviluppata da Novamont.
Quest’ultima famiglia di prodotti rappresenta un importante elemento di differenziazione dell’offerta Polycart. In collaborazione con la multinazionale nata dall’unione delle competenze di Ferruzzi in campo agroindustriale e di Montedison, in fatto di plastiche e mercati, il converter umbro ha, infatti, messo a punto diverse tipologie di film “bio”, già adottati con soddisfazione da utilizzatori sensibili all’ambiente e - sottolinea l’imprenditore e responsabile commerciale Luca Bianconi - suscitano il crescente interesse del mercato, in molti settori diversi.
«Con Novamont lavoriamo, con reciproca soddisfazione dal ’97, anzitutto nello sviluppo di nuove applicazioni.
Il Mater-Bi®, infatti, si presta agli impieghi più svariati, fra cui spiccano per importanza l’imballaggio, la raccolta differenziata e l’agricoltura, dove questo materiale viene impiegato con grandi vantaggi nella pacciamatura dei terreni perché evita di rimuovere i teli a fine coltura».

Un film “responsabile” - Fra i clienti che lo hanno adottato, Cartiera Lucchese rappresenta un caso da manuale del marketing: con i film in Mater-Bi® realizzati da Polycart e stampati da Print Plast, vengono confezionate le varie linee di fazzoletti, tovaglioli, carta casa, carta igienica e simili, che grazie all’imballaggio “biodegradabile” vedono valorizzata la propria essenza di prodotti eco-compatibili. «Cartiera Lucchese - considera al riguardo Bianconi - ha focalizzato il business e costruito la propria immagine su un’innovativa gamma di prodotti a base di carta riciclata, puntando con decisione al consumatore responsabile.
Confezionarli con una plastica tradizionale sarebbe apparso, almeno sul piano del messaggio, contraddittorio; per questo la Lucchese ha optato per delle confezioni a base Mater-Bi®, che offrono tutti i plus di protezione delle plastiche tradizionali, senza presentare il conto all’ambiente in fase di smaltimento.
I nostri film, inoltre, si sono dimostrati ottimi supporti per la stampa flessografica, e dunque permettono agli utilizzatori di valorizzare anche la comunicazione di marca e di prodotto».

Prospettive - Polycart è sul mercato da 30 anni, con un’offerta completa di imballaggi flessibili, shopper e sacchetti adatti al contatto con alimenti. Dalle origini è guidata da famiglie di imprenditori, ora alla seconda generazione, e si fa forte, anzitutto, delle competenze tecnologiche.
«Soprattutto chi lavora a livello commerciale - afferma Bianconi - deve sapere come si realizza il prodotto, con quali mezzi e tecnologie, problematiche e possibilità. Per questo abbiamo “fatto gavetta” nella produzione e siamo in grado di dialogare con i clienti entrando nel merito dei loro problemi, suggerendo di volta in volta soluzioni e alternative. Un altro elemento di forza dell’azienda viene dal fatto che effettuiamo un ciclo produttivo a 360°, partendo dal granulo, estrusione, stampa e confezionamento arrivando fino alla rigenerazione».
Le prospettive commerciali aperte dalle plastiche eco-compatibili sono valutate come interessanti e suscettibili di sviluppo ulteriore, nonostante i costi più elevati rispetto a molte alternative tradizionali.
I visitatori di Ipack-Ima lo confermano: «L’80% dei nuovi contatti registrati in fiera riguardano proprio i prodotti biodegradabili. Ora ne stiamo seguendo gli sviluppi, che ci inducono a guardare al futuro con ottimismo».



Sinergie di gruppo
Gran Plast SpA è la capofila di un trittico di imprese integrate, che coprono l’intera filiera della produzione, trasformazione e commercializzazione di film plastici. Accanto a Gran Plast, distributore ufficiale dei prodotti Polimeri Europa per il centro Italia e attiva nel settore del riciclo di materie plastiche, figurano Polycart e Print Plast, attive nel settore dell’imballaggio.
• Polycart (Palazzo di Assisi, PG) produce film di polietilene di vari spessori e misure, coestrusi fino a tre strati. L’azienda è in grado di fornire tutte le tipologie di PE, ad alta, media e bassa densità, e Mater-Bi®; i suoi film sono ottenuti per estrusione e coestrusione, e sono idonei anche al contatto con alimenti. Inoltre, le tecnologie adottate permettono di personalizzare i prodotti, conferendo di volta in volta le colorazioni e le caratteristiche di scivolosità, saldabilità e resistenza meccanica richieste dall’utilizzatore.
La sua organizzazione produttiva e di servizio è certificata ISO 9001:2000 dal 1998. Ogni fase della lavorazione segue una procedura ben definita, che permette di seguire l’avanzamento dell’ordine, garantendo la rintracciabilità del lotto. L’attuale capacità produttiva è di oltre 5.000 t/anno di film che vengono impiegati in una vasta gamma di applicazioni: imballaggio industriale, film per shopper e sacchi della spazzatura, packaging alimentare, film per la pacciamatura realizzati in Mater-Bi®.
Importanti e costanti gli investimenti in R&S, che si avvale anche di una collaborazione stabile con la Facoltà di Ingegneria dei Materiali di Terni. Fra i risultati più brillanti di questo impegno figura proprio l’impiego del materiale biodegradabile della Novamont: Polycart è stata il primo converter a sperimentare questo materiale biodegradabile, che oggi rappresenta il 20% della sua produzione.
• Print Plast è specializzata nella trasformazione e nella stampa di imballaggi flessibili in Polietilene e Mater-Bi®. Complementare, dunque, a Polycart, l’azienda di Bastia Umbra vanta un know how di alto profilo ed è fortemente client oriented. Questo approccio al mercato, unitamente alla qualità dei prodotti e alla competitività dei prezzi, ne fanno un partner apprezzato dell’industria e della GDO, in Italia e all’estero dove l’azienda esporta circa un quarto della produzione (prevalentemente nell’Europa centrale e del Nord). Due le grandi macrocategorie di prodotto: i film stampati in bobina e l’articolata famiglia degli shopper, sacchi (in HDPE e LDPE), e buste di varie dimensioni e spessori. Particolare attenzione viene, inoltre, dedicata ai prodotti biodegradabili che oggi rappresentano più del 25% del business Print Plast.

Group synergies
Gran Plast SpA is the lead company in a triptych of integrated concerns, that cover the entire plastic film area of production, converting and trading. Alongside Gran Plast, official distributor of Polimeri Europa products for central Italy and active in the plastics recycling sector, one has Polycart and Print Plast, active in the packaging sector. • Polycart (Palazzo di Assisi, PG) produces polyethylene film of various thicknesses and measures, coextruded up to three layers. The company is capable of supplying all types of high, medium and low density PE and Mater-Bi®; its films are obtained by extrusion and coextrusion, and are also good for food contact. As well as that, the technologies used enable the personalisation of the products, giving the coloring and slip features, sealability and strain resistance required by the user to suit the case. Its production and service organisation is ISO 9001:2000 certified since 1998. Each work phase follows a well-defined procedure, that enables you to follow the state of processing of the order, guaranteeing easy lot traceability. The current production capacity is over 5,000 t/year of film that are used in a vast range of applications: industrial packaging, film for carrier and rubbish bags, food packaging, film for mulching in Mater-Bi®. The concern makes sizeable and constant investments in R&D, the company also availing itself of an ongoing stable cooperation with the Faculty of Material Engineering, Terni.
Among the most brilliant results of this commitment one has the use of Novamont’s biodegradable material: Polycart was the first converter to try out this biodegradable material, that now accounts for 20% of its output.
• Print Plast is specialised in the converting and the print of flexible packaging in polyethylene and Mater-Bi®. Hence the Bastia Umbra based concern complementary to Polycart can boast a high profile knowhow and is strongly customer oriented. This approach to the market, combined with the quality of the products and the competitivity of the prices, make it a partner appreciated by the industry and by broadscale distribution, in Italy and abroad where the company exports around a fourth of its output (mainly to central and northern Europe).
The two great product macrocategories: the printed film on roll and the wide range of carrier bags, big (in HDPE and LDPE) and small bags of various shapes and sizes. Particular attention is also dedicated to biodegradable products that today account for more that 25% of Print Plast’s business.




Plastic film
Bio all the way
MATER BI - The innovative bioplastic made by Novamont constitutes the basis for the most innovative and appreciated films of the Umbrian concern Polycart. Films that the visitors of Ipack-Ima appreciated because capable of responding, in a radical and clearly perceptible manner, to the growing needs of eco-compatibility.

Considering the 3 companies run by the Bianconi family that form an integrated group for the production and converting of plastics, Gran Plast is the distributor of Polimeri Europa and active in recovery and recycling, Polycart is specialised in the extrusion and coextrusion of PE and Mater-Bi® films, while Print Plast in the print and packaging of the finished product. Together the companies from Palazzo di Assisi and Bastia Umbra offer themselves as suppliers of a complete cycle - aboveall for the packaging sector, but not only there - of high and low density polyethylene films and products and Mater-Bi® the innovative bioplastic derived from complex maize starch devised by Novamont.
The latter family of products stand as an important distinguishing element in Polycart’s range of products.
In cooperation with the multinational born out of the union of Ferruzzi’s knowhow in the agroindustrial field and Montedison’s covering plastic and markets, the Umbrian convertor has in fact devised various types of “bio” films already adopted with satisfaction by environmentally sensitive users - Luca Bianconi, entrepreneur and commercial head underlines - have aroused the growing interest of the market in many different sectors. “We have been working with Novamont with reciprocal satisfaction since ’97, aboveall in the development of new applications. Mater-Bi® in fact can be used in the most varied of ways, in order of importance one has packaging, segregated collection and agriculture, where this material is used with great effect in the mulching of fields, because you don’t have to remove the coverings when cultivation has finished”.

A “responsible” film - Among the customers that have used it, Cartiera Lucchese is a marketing manual case: with the Mater-Bi® film made by Polycart and printed by Print Plast, various lines of handkerchiefs, serviettes, paper towels, toilet paper and similar are packed, that thanks to the “biodegradabile” packaging become totally ecocompatible products.
“Cartiera Lucchese - Bianconi considers on this count - has focussed its business and built its image on an innovatory range of products based on recycled paper, decidedly wagering on the responsible consumer. Packing them in a traditional plastic would have appeared, at least on the level of the message, contradictory: this is why Lucchese opted for Mater-Bi® based packs that offer all the plus-points of the protection of traditional plastic, without harming the environment in the disposal stage. Our films, on top of that, have been demonstrated to be excellent substrates for flexographic printing, hence enabling users to also make the best of the communication of the product brand”.

Prospects - Polycart has been on the market for 30 years, with a complete offer of flexible packaging, carrier bags and bags suited for food contact.
From its beginnings it was guided by a family of entrepreneurs, now in their second generation, and is aboveall strong in technological knowhow. "Aboveall those that work at commercial level - Bianconi goes on to say - have to know how the product is made, what means and technology are used, its problems and its possibilties. In this way we “have worked our way up” in production and are capable of dialoguing with the customer and able to go into their problems, suggesting solutions and alternatives as the case sees fit. Another company strongpoint comes from the fact that we see to the entire production cycle, starting from the granule, extrusion, print and packaging right up to regeneration”.
The commercial prospects open to eco-compatible plastics are rated as interesting and open to further development, despite the higher costs compared to the many traditional alternatives.
This was confirmed by the visitor to Ipack-Ima: “80% of the new contacts registered at the fair regard our biodegradable products. We are now following developments, that allow us to look to the future with optimism”.



Protezione in espansione

ANTEPRIME Proxital, specializzata in
espansi di materie plastiche, presenta Xtracell, materiale di protezione antigraffio, antiurto, ecologico ed economico. M.P.


Movimentazione, trasporto e immagazzinamento sono fasi tanto necessarie quanto delicate nel ciclo di vita delle merci, rappresentando un potenziale pericolo all'integrità di oggetti e superfici. Affinché tale integrità sia preservata, Proxital (Motta di Livenza, TV) offre ai professionisti dell'imballo e della movimentazione un'ampia gamma di soluzioni di protezione, frutto della consolidata esperienza dell'azienda trevigiana nella produzione di schiume plastiche espanse. «Proxital - spiega l'amministratore delegato Emanuele Ronzini - espande materie plastiche (PE e PP) per un gran numero di settori e di applicazioni. Accanto all'imballaggio, i nostri espansi trovano impiego nell'ambito dell'edilizia (per l'isolamento acustico e termico) e, per quanto riguarda il PP, dell'automotive».
Questa diversificazione della produzione è riconducibile, tra le altre cose, al know how tecnico che contraddistingue la società veneta. «Siamo tra i pochi in Europa a offrire espansi fisici - puntualizza Ronzini - realizzati cioè senza ricorrere ad agenti chimici, ma impiegando gas espandenti naturali. Si tratta di una tecnologia molto complessa e che richiede cautela (alcuni gas sono infiammabili), che presenta però indubbi vantaggi in termini di impatto ambientale, dato che i nostri espansi sono riciclabili al 100%».

Mille (e più) bolle - Virtù ecologiche (ma non solo) e prestazioni elevate caratterizzano anche Xtracell, innovativo materiale di protezione presentato da Proxital all'ultima edizione di Ipack-Ima. «Alla naturale funzione antistriscio del polietilene espanso - illustra Ronzini - il nostro materiale assomma una serie di peculiarità che ne fanno la soluzione ideale per garantire una protezione sicura e "delicata" a oggetti e superfici».
La prima di queste peculiarità salta subito agli occhi. Xtracell sviluppa infatti uno spessore elevato, analogo a quello dei film a bolle (circa 3,3 mm). Tale spessore conferisce all'espanso un'importante funzione antiurto, che - udite udite - resta inalterata nel tempo. I milioni di bollicine d'aria di Xtracell (la struttura dell'espanso è costituita dal polimero e da microscopici alveoli d'aria) non si sgonfiano nel giro di qualche mese e assicurano al materiale una resistenza allo schiacciamento elevatissima, anche qualora venga esercitato sulle celle un carico di rottura.
Inoltre, la particolare conformazione a onda dell'espanso si risolve in una migliore aderenza e adattabilità ai contorni dell'oggetto da proteggere, consentendo peraltro la realizzazione di un prodotto più leggero a parità di spessore complessivo e, dunque, di prestazioni.
Proprio la leggerezza costituisce l'ultimo dei pregi fondamentali di Xtracell.
La struttura stessa dell'espanso permette infatti di ottenere materiali dalle performance elevate, anche impiegando quantità minime di materia prima. Il che, naturalmente, ha benefiche ricadute in termini di costi e di impatto ambientale.


Protection and expansion
PREVIEW - Proxital, specialised in plastic foam, presents Xtracell, a material for protecting against shocks and scratches that is both ecological and economical. M.P.

Handling, transport and storage are phases as necessary as they are delicate in the lifecycle of goods, standing as a potential danger to the integrity of objects and surfaces. To preserve the same, Proxital (Motta di Livenza, TV) offers packaging and handling professionals a broad range of protective solutions, the result of the consolidated experience of the Treviso-based concern in the production of expanded plastic foams. As managing director Emanuele Ronzini explains: «Proxital expands plastic material (PE and PP) for a host of sectors and applications. Alongside packaging, our expanded materials find use in the building trade (for acoustic and thermal insulation) PP also being used in the automotive industry».
This diversification of production is among other things to be attributed to the technical knowhow that features in the Veneto-based concern… «We are among the few concerns in Europe to offer physically expanded products -Ronzini points out - made that is without resorting to chemical agents, but using natural expanding gases. This is a very complex technology and that requires caution (some gases are inflammable), that though offers doubtless advantages in terms of environmental impact, given that our expanded materials are 100% recyclable».

A thousand (and more) bubbles - Another material that features ecological virtues (and not only these) as well as high performance is Xtracell, innovatory protection material presented by Proxital at the last Ipack Ima. «As well as the national scratch protection of expanded polyethylene -Ronzini illustrates - our material also has a series of features that make it an ideal solution for guaranteeing safe and “delicate” protection for all surfaces». The first of these features is easy to see. Xtracell in fact offers high thickness, the same as bubble film (around 3.3 mm). This thickness gives the expanded material an important shockproof function, that - would you believe it - does not alter in time.
The millions of airbubbles of Xtracell (the structure of the expanded material is made up of polymers and microscopic air honeycombs) do not deflate in a period of a few months and ensure a very high crush resistance, even if the cells are placed under breaking strength. As well as that, the special wave shape of the expanded material improves adherence and suits to the shape of the object to be protected, also enabling the creation of a lighter product with the same overall thickness and hence improving performance. Its very lightness constitutes another of Xtracell’s strongpoints. The selfsame structure of the expanded material in fact enables the obtaining of the material with high performance, even using minimum quantities of raw material. That naturally has beneficial effects in terms of costs and environmental impact.



Taniche, anche per aggressivi
Le taniche della serie Chepac/N®, messa a punto da Con Plax New Pac di Zingonia (BG), sono il frutto di un’attenta analisi delle esigenze specifiche del mercato per il trasporto, la spedizione e lo stoccaggio di prodotti liquidi alimentari, chimici o aggressivi in genere. Sono realizzate in polietilene ad alta densità e alto peso molecolare (PE HD-HMW) mediante estrusione e soffiaggio, con moderni impianti dotati di controllo radiale (PWDS) e assiale degli spessori.
La serie è disponibile con bocchelli di diametri diversi (DIN 45 - 51 - 61), tappi di chiusura con guarnizioni di tenuta (autosigillante, a sfiato, con travasatore, con rubinetto, con protezione salvabimbo) e vari accessori.
L’impilamento è assicurato dall’incastro della testa con il fondo, assicurando massima stabilità in fase di accatastamento e palettizzazione. La caratteristica maniglia soffiata e pinzata, oltre a evitare ristagni di prodotto al suo interno, consente una facile presa e ne rende più agevole il sollevamento. Il bocchello di scarico è disposto in modo da consentire uno svuotamento completo, mentre le pareti piane delle facce sono state studiate per applicare etichette di grandi dimensioni, e il loro incavo ne protegge l’integrità.
Disponibile in un’ampia gamma di colori e formati, da 2 a 30 l, che si adattano facilmente a tutti i tipi di pallet di normale impiego. È infine idonea per il trasporto di liquidi pericolosi, tossici e nocivi secondo le normative ONU e l’ordinamento per il trasporto terrestre (ADR-RID), marittimo (IMO-IMDG) e aereo (IATA-ICAO).



Corrugate, service values
E. Siani (Cambiago, MI) has extended its range with two solutions both offering high service value.
• Ecotray is a line of small glued cardboard trays, made using a forming machine. E. Siani’s strongpoint lies in the possibility of using ones own corrugated cardboard, produced in various types (for contact with foodstuffs, grease resistant, laminated with gold or neutral polyester), and print it to satisfy any need. The Cambiago (MI) based concern can hence have standard formats always available in store, and also produce variants on demand.
• The growing demand for traceability in terms of control of production, goods handling and shifting and security against theft and adulteration, has made E. Siani cooperate in the creation of a procedure covered by international patent that enables the insertion of RFID labels in the paper for covering the corrugated cardboard (or other flexible material). The labels are inserted in a well protected position invisible from without hence protecting them from removal and tampering.
The Milanese concern is able to supply corrugated cardboard or boxes fitted with this system: the objective, make the packaging controllable right up to its delivery to the end customer.



Ondulato, valori di servizio
E. Siani (Cambiago, MI) ha arricchito la propria gamma con due soluzioni che presentano un elevato valore di servizio.
• Ecotray è una linea di piccoli vassoi incollati di cartone, realizzati mediante macchina formatrice. Punto di forza di E. Siani è la possibilità di utilizzare il proprio cartone ondulato, prodotto in diverse tipologie (per contatto con gli alimenti, resistente ai grassi, accoppiato con poliestere oro o neutro), e stamparlo per soddisfare qualsiasi esigenza. L’azienda di Cambiago (MI) è dunque in grado di avere formati standard sempre disponibili a magazzino, e inoltre produrre varianti ad hoc su richiesta.
• La crescente domanda di tracciabilità, in termini di controllo della produzione, movimento delle merci e sicurezza contro furti e sofisticazioni, ha spinto E. Siani a collaborare alla realizzazione di un procedimento coperto da brevetto internazionale che permette di inserire un’etichetta RFID nella carta che compone una copertina del cartone ondulato (o altro materiale flessibile) in una posizione ben salda, ma invisibile dall’esterno e dunque inamovibile e inalterabile.
L’azienda milanese è insomma in grado di fornire cartone ondulato o scatole dotate di questo sistema: obiettivo, rendere l’imballo controllabile fino alla consegna al cliente finale.


Containers also for aggressive products
The new containers of the Chepac/N® series, devised by Con Plax New Pac based at Zingonia (BG), are the result of a careful study of the specific needs of the market for the transportation, shipping and storage of liquid food, chemical or aggressive products in general. They are made in high density polyethylene with a high molecular weight (PE HD-HMW) through extrusion and blowing, with modern systems with radial (PWDS) and axial control of thicknesses. The series is available with nozzles of different diameters (DIN 45 - 51 - 61), and numerous closure taps with airtight gaskets (selfsealing, with vent, with siphon, with tap, childproof) and various accessories.
Stacking is ensured with the head fitting in perfectly with the base, ensuring max stability in the stacking and palletisation phase. The characteristic blown and pinched handle, as well as avoiding stagnation of product inside, enables one to get a good grip and aids lifting. The outpour nozzle is situated so as to enable complete emptying, while the flat facing walls have been designed for applying largescale labels, the insets protecting the same.
The Chepac/N series is available in a broad range of colors and formats, from 2 to 30 l, that easily adapt to all types of normally used pallets. It is lastly suited for the transportation of dangerous, toxic and harmful liquids as under UN standards and under the ruling for land (ADR-RID), maritime (IMO-IMDG) and air (IATA-ICAO) transport.



Una scelta trasparente
Con la gamma “Bemis Clysar®”, il gruppo Bemis Flexible Packaging è in grado di offrire il film più indicato ad ogni esigenza.
L’ampio portafoglio prodotti consente infatti all’azienda di soddisfare al meglio le molteplici aspettative dei clienti. In particolare, Bemis Clysar® consiste in una famiglia estremamente versatile di film poliolefinici retraibili, ad alta trasparenza, ideati per soddisfare una miriade di applicazioni di confezionamento. Dalle pizze, torte e CD agli articoli più difficili da avvolgere, i film Clysar aderiscono perfettamente al prodotto formando una confezione attraente e soprattutto che dura nel tempo.
Disponibile in un ampio intervallo di spessori (12-75 micron) e in varie larghezze, la gamma Bemis Clysar® rappresenta il frutto dell’esperienza e delle competenze acquisite nelle tecnologie di coestrusione, microforatura e monopiegatura, che hanno permesso di realizzare materiali e film caratterizzati da: ottima retrazione, resistenza al calore, saldature ermetiche, impatto ottico, buona macchinabilità, memoria elastica elevata e proprietà antimanomissione. Le strutture Bemis Clysar® sono ideali sia per il retail sia per applicazioni industriali e possono essere stampate utilizzando le più moderne tecniche di stampa rotocalco e flexo, allo scopo di fornire soluzioni idonee a un’ampia varietà di presentazioni.


The clear choice
With the “Bemis Clysar®” range, the Bemis Flexible Packaging group is capable of offering film to satisfy all kinds of demands. Their extensive product portfolio in fact enables concerns to best satisfy the multiple needs of their customers.
In particular, Bemis Clysar® films are an extremely versatile family of high-clarity, polyolefin shrink films designed to satisfy a myriad of packaging needs. From pizza, pies, and CDs to the most difficult-to-wrap products, Clysar films shrink tight to form a durable, attractive package time after time.
By providing a wide range of gauges (12-75 microns) and widths, Bemis Clysar® has built on its core competencies of specialist technologies and experience: coextrusion, perforation & centre folding to offer a portfolio of versatile consumer products and offers an extensive portfolio of products whose characteristics are: Superior shrink, heat resistance, strong seals, superb optics, efficient machineability, high memory and abuse resistance. Bemis Clysar® film structures are ideal for both retail and industrial applications and can be printed using the latest gravure and flexographic printing technology to provide flexible packaging solutions for customers in a variety of presentations.



Valigette termoformate
GNC (confezioni blister e imballaggi termoformati) affianca alle linee standard di scatolette Blibox® e Block® e ai blister sfilabili Bliss®, la nuova gamma di valigette termoformate Round, dalle forme arrotondate. Ideale per soddisfare le nuove esigenze estetiche e funzionali espresse a più voci dal mercato, Round è caratterizzata da morbidezza delle linee e sfruttamento degli spazi espositivi, coniugando inviolabilità, facilità di confezionamento (manuale o automatico) e ispezionabilità del prodotto. Il fondo piatto consente inoltre l’alloggiamento di un cartoncino pubblicitario per ottimizzare l’impatto visivo della grafica e valorizzare il contenuto. La nuova linea, realizzata con materiali riciclabili ad elevata brillantezza, è disponibile in pronta consegna in numerosi formati standard.
L’azienda di Azzio (VA), oltre a proporre confezioni standard che non richiedono costi in attrezzature, è in grado di offrire anche un servizio per il confezionamento di prodotti in blister termosaldati o sigillati ad alta frequenza.



Thermoformed cases
G.N.C. (blister packs and thermoformed packaging), is bringing out Round, its new thermoformed range of cases with a rounded shape, that will go to accompany its standard Blibox® and Block® range as well as the Bliss®, extractable blisters.
Ideal for satisfying the aesthetic and functional needs of the markets, Round features rounded-off shapes and exploitation of exhibition pace, in all cases offering excellent tamper proofing, easy packaging, both natural as well as automatic, and inspectionable product.
Its flat base enables the lodging of an advertising card in order to optimize the visual impact of the graphics and highlight the contents. The new line, made with high-shine recyclable material, is available ready for delivery in numerous standard formats.
The Azzio (VA) based company, as well as proposing standard packs that do not require added equipment costs, is also capable of offering a service for the packaging of product in thermoformed or high frequency sealed blisters.



Contro le manomissioni
Il sigillo elettronico E-Fork® di Leghorn Srl (LI) è in grado di informare l'utilizzatore in caso di manomissione, grazie alla presenza di uno speciale componente elettronico che contiene dati riservati (numero container, nome operatore, data e ora di chiusura ed eventualmente packing-list). Le informazioni possono essere lette a distanza tramite lettore in radio frequenza (RFID) e poi trasferite tramite PDA. Accanto alla segnalazione di eventuali tentativi di manomissione, E-Fork offre molti altri vantaggi: può essere letto tramite lettore palmare o da postazione fissa; ha un numero seriale unico e non modificabile e, per finire, consente la lettura delle informazioni contenute nella memoria elettronica solo da parte di personale autorizzato. Facile da installare, E-Fork è compatibile con tutti i software più comuni sul mercato.


Electronic seals
Designed and produced by Leghorn Srl (LI), the electronic seal E-Fork® tells when it was tampered with, thanks to an electronic component that contains reserved information (container number, name of operator, closure date and packing-list). The information can be read remote via RFID reader and transferred using PDA.
Alongside the recording of any attempt with tampering with the seal, E-Fork offers many other advantages, including the possibility of reading with hand-held reader or from fixed position; a unique non modifiable serial number and the possibility of reading information contained in the electronic memory only by authorised personnel. Easy to install, E-Fork is compatible with all the most common software on the market.



Per alimenti, ma non solo
Sealed Air Srl (Passirana di Rho, MI) ha partecipato all’ultima edizione di Ipack-Ima con una serie di novità specifiche per il settore alimentare, ma non soltanto.
• Lo speciale film termoretraibile è stato sviluppato per ridurre i tempi di saldatura e aumentare la produttività: Cryovac Adapt® (foto) garantisce una superba presentazione, un’alta trasparenza e brillantezza, nonché una presentazione senza pieghe. Di fatto, è ideale per ogni articolo che abbia un peso da leggero a medio, dalla cartoleria e DVD fino alla pasticceria e ai giocattoli.
• Il film termoretraibile Opti® 400 (il più resistente della sua gamma) costituiusce una soluzione efficace ed economica per una vasta scelta di prodotti. Adatto a multi-packing e branding, nella sua versione pre-perforata permette il confezionamento di prodotti freschi, migliorando al contempo la qualità del prodotto grazie alla ridotta traspirazione o perdita di acqua.
• Spazio inoltre alla speciale protezione per articoli di grosso volume, come ceramica ed elettronica. Grazie alla tecnologia Continuous Foam Tube, il sistema SpeedyPacker® Insight può produrre 21 Instapak® foam-filled cushions al minuto.
• Il sistema di confezionamento form, fill & seal wrapper Shanklin® Omni ridefinisce il tradizionale sistema di imballaggio termoretraibile con caratteristiche innovative, quali il plug & play in-feeds modulare, la rete di controllo avanzata e le configurazioni dual product flow.
È infine ideale per i produttori di cibi pronti surgelati, terzisti, cosmetici, e produttori di articoli da toelette, praticamente per ogni utilizzatore che necessiti di un rapido ricambio di prodotto.



Not only for foodstuffs
Sealed Air Srl (Passirana di Rho, MI) took part in the latest edition of Ipack-Ima with a series of specific new features for the food sector and other sectors.
• Their special heatshrink film has been developed to reduce sealing times and increase productivity: Cryovac Adapt® (photo) guarantees a superb presentation, a high transparency and brilliance, as well as a fold free presentation. In fact is ideal for all types of light or medium weight article, from stationery products and DVDs up to patisseries and toys.
• Opti® 400 heatshrink film (the most resistant of the range) constitutes an effective and economic solution for a vast range of products. Suited for multi-packing and branding, in its pre-holed version it enables the packing of fresh products, at the same time improving the quality of the product thanks to reduced transpiration or loss of water.
• Space also to the special protection for largescale articles, such as ceramics or electronics. Thanks to the Continuous Foam Tube technology, the SpeedyPacker® Insight can produce 21 Instapak® foam-filled cushions a minute.
• The Shanklin® Omni form, fill & seal wrapper redefines traditional heatshrink packaging machine systems with innovatory features, such as plug & play modular infeeds, advanced control network and dual product flow configurations. It is lastly ideal for the producers of frozen oven ready food, contractors, cosmetics and producers of toiletry articles, practically for all users who require a rapid product change.



Linee di estrusione e coestrusione
Gruppo Colines (uffici e stabilimenti a Nibbia, NO) vanta una lunga tradizione di eccellenza nella progettazione e produzione di macchine di estrusione ad alta tecnologia, con una posizione di spicco nei mercati più importanti. L’azienda ha ampliato la propria gamma, sviluppando nuove versioni di macchine; in particolare, l’interesse dei visitatori all’ultimo Plast si è concentrato sui seguenti prodotti:
Cast Stretch - linee di estrusione per produrre film stretch con avvolgimento in linea di piccole bobine, per uso manuale.
Barrier Cast - linee di coestrusione “cast” per la produzione di film barriera a 3, 5 e 7 strati, per imballaggi destinati al settore alimentare e farmaceutico.
Barrier Blown - linee di coestrusione blown per la produzione di film barriera a 3, 5 e 7 strati, per imballaggi destinati al settore alimentare.
Poly Cast - linee di coestrusione di film cast di polipropilene, con bobine di larghezza da 1600 a 6000 mm. Lavorano a una velocità di oltre 300 m/min.
Bubble Guard Board - linee di estrusione (brevettate) per produrre superfici di PP con bolle d’aria a partire dai pellet, destinate alla realizzazione di scatole, contenitori e pannelli, con un’ampiezza massima di 2500 mm wide.
• Le consociate B-Pack (produzione di film barriera), B-Pack Due (produzione di film CPP) e Imballaggi Protettivi (Produzione di Bubble Guard e Ondubol) hanno invece partecipato a Ipack Ima.



Extrusion and coextrusion lines
With offices and factories nearby Novara, Gruppo Colines has a long tradition of excellence in the design and manufacture of high technology extrusion machines, covering very important and strategic markets. The company has reinforced the production range, developing new machine versions. The interest of visitors at Plast has been focused on following products:
Cast Stretch - extrusion lines to produce stretch films with in line winding of small rolls for manual use.
Barrier Cast - cast coextrusion lines to produce 3, 5 and 7 layer barrier film for food and medical packaging.
Barrier Blown - blown coextrusion lines to produce 3, 5 and 7 layer barrier film for food packaging.
Poly Cast - cast polypropylene film coextrusion lines, web width from 1600 mm up to 6000 mm. Production speed over 300 m/min.
Bubble Guard Board - patented extrusion lines to produce PP air bubble board, starting from pellets, for boxes, containers, panelling, up to 2500 mm wide.
• The associated companies B-Pack (producer of barrier film), B-Pack Due (producer of CPP film) and Imballaggi Protettivi (producer of Bubble Guard/Ondubol) have participated at the Ipack Ima ’06.



Grande, per vernici e prodotti chimici
Il contenitore da 16,5 litri denominato “Primo 18” è stato studiato e realizzato da Casone SpA (Noceto, PR) per soddisfare le esigenze di colorifici e industrie chimiche. Per la progettazione di questo particolare imballo, è stata utilizzata l'esperienza maturata in anni di lavoro, raccogliendo le richieste fatte dai clienti e dai loro tecnici. Il risultato è un contenitore che: permette di ottimizzare l'accatastamento e lo stoccaggio dei pieni sul bancale, con conseguenti risparmi di costi di magazzino, movimentazione e trasporto; migliora l'uso della macchina tintometrica, impedendo al pigmento di ristagnare tra fusto e coperchio; può essere decorato con etichetta in-mould ad elevata risoluzione, per un'altezza superiore a qualsiasi altro contenitore di pari capacità; può essere dotato di manico in plastica realizzato con tecnologia a doppia iniezione, che consente di utilizzare materiali diversi per contenitore e manico, ottimizzando dunque le prestazioni di entrambi. È perciò possibile sostituire il manico di metallo con uno di plastica, realizzando così un contenitore monomateriale che ne agevola lo smaltimento o il riciclo.



Largescale bucket for lacquers and chemicals
The 16,5 litre pale “Primo 18” has been devised and created by Casone SpA (Noceto, PR) to satisfy the needs of paintworks and chemical industries. Longstanding experience built up over years of working complying to the demands of their customers and technicians has gone into the design of this special container. The result is a pale that enables optimisation of stacking and storage on the pallet, with consequent savings on storage, handling and transport costs; it improves the use of tintometers preventing stagnation of pigment between the container and lid; the container can be decorated with high resolution in-mould labeling to a height greater than any other container of the same capacity; it can be fitted with a plastic handle created with twin injection technology, that enables the use of different materials for bucket and handle, hence optimizing the performance of both. The metal handle can be replaced with a plastic one, thus providing a monomaterial container easy to dispose of and recycle.



Blister inviolabili e personalizzabili
Si spengono le luci di Ipack-Ima ed è già tempo di bilanci per Niada Srl. Alle incertezze di carattere generale (decentramento produttivo nei Paesi a basso costo del lavoro e minor interesse verso il contoterzismo italiano da parte delle grandi aziende internazionali, frammentazione del mercato, diminuita centralità delle fiere come strumento di comunicazione…), l’azienda di Malnate (VA) risponde registrando una buona affluenza al proprio stand, e soprattutto, puntando sulla qualità della propria offerta. Niada può infatti contare su un’esperienza trentennale nel settore della termoformatura e del confezionamento conto terzi in blister, si avvale della pianificazione dell’intero ciclo produttivo secondo gli standard UNI EN ISO 9001:2000. Ciò si traduce in controlli sui flussi di produzione volti a garantire la rintracciabilità del prodotto, in qualsiasi stadio di lavorazione, e in una rapida evasione degli ordini.
Nell’ambito del confezionamento conto terzi, Niada propone: il blister classico con l’ausilio di linee ad elevata tiratura e redditività, il blister monomateriale saldato ad alta frequenza, il blister monomateriale termosaldato, vataggioso dal punto di vista economico.
In fiera, l’azienda propone soluzioni monomateriale, pratiche ed eleganti, di nuova concezione per il settore non-food. Ma anche nuovi formati di blister standard con chiusura a prova di inviolabilità, per il confezionamento manuale di prodotti di largo consumo, accessori, articoli per l’igiene della persona, nelle versioni: Convex®, bivalve bombate e blister tridimensionali; gli Sfilabili®, blister sfilabili con 3 pieghe; Nibox®, bivalve rettangolari. Niada è in grado di progettare e realizzare soluzioni personalizzate, studiate per un migliore impatto visivo e una maggiore diversificazione sugli scaffali di vendita.



Personalizable tamperproof blisters
Ipack-Ima is now over and it is now time for Niada Srl to take stock of the situation. Faced with the uncertainties of a general character (relocation of manufacture to countries with low labour cots and the lessened interest of the large international concern’s for Italian contractors, fragmentation of the market, the diminishing role fairs as tools for communication...) the Malnate (VA) based concern responds with a good attendance of its stand, and aboveall by aiming at fielding a quality product offer. Niada Srl, with thirty years’ experience in the thermoforming and contract blister packaging sector and its entire production cycle conforming UNI EN ISO 9001:2000 standards. This means production flow controls ensuring product traceability during any stage of production, and rapid order processing. In the field of contract packaging Niada offers: the classic blister pack with high production lines ensuring high profitability, a monomaterial high frequency sealed blister pack, heatsealed monomaterial blister pack, highly cost effective. At the fair the concern is offering practical and elegant monomaterial solutions newly conceived for the non-food sector. It also offers new formats of standard blisters with tamperproof closures for manual packaging of broadly consume goods, accessories and items for personal hygiene, in the following versions: Convex®, convex bivalves and three-dimensional blister packs; the Sfilabili®, 3-fold extractable blisters; and Nibox®, rectangular bivalves. Niada can design and create personalized solutions devised for best visual impact and greater diversification on the shelf.



Contenitori termoformati
In virtù di una crescita controllata e costante nel tempo, LAR è entrata a pieno titolo nel novero delle principali aziende di trasformazione delle resine termoplastiche mediante soffiaggio e iniezione. L’offerta dell’azienda di Formigine (MO), che comprende anche articoli per la casa e prodotti isotermici per il campeggio, si rivolge al settore dell’imballaggio per uso alimentare e non, spaziando dai contenitori soffiati (taniche e flaconi) a quelli iniettati (secchielli con coperchio autosigillante, casse per acqua minerale, casse per agricoltura e movimentazione industriale).
LAR dispone di 37 presse ad iniezione e 38 a soffiaggio, tutte caratterizzate dall’aggiornamento tecnologico e dall’automazione spinta, senza dimenticare le attrezzature che permettono la personalizzazione dei manufatti, dalla serigrafia alla tampografia, sino all’etichettatura per mezzo di etichette sleeve o autoadesive.



Heatformed containers
Thanks to a controlled and constant growth in time, LAR is now up among the principal concerns for converting thermoplastic resins through injection blowing. The range of the Formigine (MO) based concern, that also includes household articles and isothermic products for camping, is aimed at the food packaging sector as well as other sectors, ranging from blown containers (cans and flacons) to injected containers (buckets with selfsealing lids, mineral water crates, crates for agriculture and industrial handling). LAR has 37 injection presses and 38 blow presses, all featuring the latest technological updates and full automation. Without missing out the equipment that enables the personalisation of the manufactured items, from screen to pad printing, up to labeling with sleeves or pressure sensitive labels.



Nastri “made in Italy”
Evotape SpA (San Pietro di Mosezzo, NO) opera da oltre cinquant’anni nel settore delle tecnologie adesive, garantendo flessibilità e competenza dalla progettazione alla realizzazione e alla fornitura, sino all’assistenza post-vendita. Per il comparto dell’imballaggio, in particolare, Evotape propone un’ampia e completa gamma di prodotti specifici.
• Packaging Tapes - Nastri in gomma naturale, hot melt e acrilico con supporto in PVC, BOPP e carta.
• Packaging Tapes Printed - In questo caso, sono personalizzati con il sistema “sandwich”: la stampa viene effettuata tra l’adesivo e il supporto, grazie ad una macchina da stampa di ultima generazione con tamburo centrale a 6 colori.
• Packaging Tapes Printable - Nastri dedicati agli stampatori, disponibili sia nelle nuove versioni “easy print”, sia nelle tradizionali primer&release.
• Masking & Paper Tapes - In carta liscia, semi-crespata e alto-crespata.
• Filament Tapes - Con fibre di vetro monodirezionali e bidirezionali (tramati).
• Strapping Tapes - Sono realizzati con speciali adesivi removibili e anti-macchia.
• Specialty Tapes - Disponibili in PE e in tessuto plastificato (American Tape).
La qualità del processo produttivo è garantita dal rispetto e dal controllo dei requisiti di lavorazione, dall’ottimizzazione della manutenzione programmata delle attrezzature e, infine, dal controllo sistematico sul prodotto. Una qualità apprezzata dai clienti di tutto il mondo.



Italian tapes
Evotape SpA (San Pietro di Mosezzo, NO) has worked in the adhesive technology sector for more than half a century, guaranteeing flexibility and skill in its design, supply up to post-sales customer service.
Evotape offers a wide and complete range of specific products for the packaging segment, in particular.
• Packaging Tapes - Tapes in hot melt, acrylic and natural rubber with PVC, BOPP and paper backing.
• Packaging Tapes Printed - These are personalized with the “sandwich” system: any print is between the adhesive and the backing, carried out with a new generation printing machine with a central drum containing 6 colors.
• Packaging Tapes Printable - Tapes for printers, available in both the traditional primer&release and new, “easy print”, versions.
• Masking & Paper Tapes - In smooth, semi-crepe and high-crepe paper.
• Filament Tapes - With woven uni-directional and bi-directional glass fibres.
• Strapping Tapes - Made with special removable and anti-strain adhesives.
• Specialty Tapes - Available in PE and (plastified) American Tape.
The quality of the production process is guaranteed by respect for processing requisites, optimized programmed maintenance of the equipment and, lastly, systematic control of the product. Evotape’s quality is appreciated by customers worldwide.



Rivestimenti superficiali
Impreglon Italia (Lainate, MI) offre un’ampia gamma di rivestimenti la cui applicazione viene studiata su misura, in base alle esigenze del cliente. I prodotti Impreglon, caratterizzati da eccellenti proprietà di antiaderenza, scorrevolezza, basso coefficiente di attrito, resistenza all’usura, anticorrosione e resistenza chimica, si articolano in quattro gamme: Tempcoat, Plasmacoat, Chemcoat e Magnacoat, ognuna in grado di offrire prestazioni specifiche. Le soluzioni personalizzate di Impreglon uniscono alla riduzione dei costi per l’imballaggio la realizzazione di confezioni dall’aspetto attraente. Grazie alla grande esperienza tecnica e applicativa, Impreglon permette ai propri clienti di ridurre i fermi macchina dovuti all’aderenza dei prodotti, pellicole o adesivi sugli impianti di confezionamento; e preservare i componenti soggetti a usura, in modo da non doverli sostituire frequentemente, eliminando l’attrito per aumentare la velocità di produzione delle linee. I rivestimenti Impreglon consentono inoltre di velocizzare il passaggio dei prodotti sulle linee di pesatura e riempimento riducendo gli accumuli, in modo da non falsare il peso della confezione e della tara, limitando i tempi per le operazioni di pulizia e rendendo i componenti più resistenti. Tramogge di pesata e riempimento, piatti di alimentazione vibrante, cesoie taglialamine, piegatrici, cilindri di rotazione, utensili per il confezionamento in blister, piastre e barre saldanti sono solo alcune delle applicazioni nel settore packaging studiate da Impreglon.



Surface coatings
Impreglon Italia (Lainate, MI) offers a broad range of coatings tailored to the specific demands of the customer. The Impreglon products have excellent non stick-, slide-, low friction coefficient-, resistance to wear-, anticorrosion and chemical resistance properties and come in four ranges: Tempcoat, Plasmacoat, Chemcoat and Magnacoat, each capable of offering specific performances.
The Impreglon personalised solutions help to reduce packaging costs as well as providing attractive packaging solutions. Thanks to their huge technical and applicative experience, Impreglon enables its customers to reduce downtime caused by product sticking, film or adhesive on the packaging systems; and to preserve components that are subject to wear, so as not to have to replace them regularly, eliminating friction and increasing the line production speed.
Impreglon coatings also enable the speeding up of the products on weighing and filling lines reducing accumulation, thus avoiding false pack and tare readings, limiting cleaning times and making the components sturdier. Weighing and filling hoppers, vibrating feed plates, shears for cutting sheet metal, rotational cylinders, tools for packaging blisters, plates and seal bars are only some of the applications in the packaging sector for which Impreglon has devised solutions.



Dalle vernici al food
Isi Plast SpA di Correggio (RE) ha proposto la serie di contenitori CSS (foto), disponibile in tre formati da 375, 800 (stesso coperchio) e 1.100 cc. Ideale per smalti all’acqua e vernici impregnanti, la CSS si distingue per le seguenti caratteristiche: svuotamento totale; forma cilindrica facilmente etichettabile; sigillo incorporato sulla fascia; ideale per sistemi tintometrici. La divisione Isi Food ha presentato invece la serie PET di contenitori per alimenti, che vantano trasparenza assoluta, resistenza all’urto e ottima manovrabilità negli impianti automatici. Un cenno, infine, alla serie HB di contenitori in PP, di cui ricordiamo l’ottima tenuta contenitore/coperchio, la resistenza, la possibilità di riutilizzo, l’idoneità all’impiego nel forno a microonde, frigorifero e lavastoviglie.
Tutti i prodotti Isi Plast e Isi Food sono accomunati da un design accattivante, dalla piena riciclabilità e dall’attenzione per la riduzione dei costi complessivi di trasporto e stoccaggio.



From lacquers to foodstuffs
Isi Plast SpA from Correggio (RE) offers its series of CSS containers (photo), available in three 375, 800 (same lid) and 1,100 cc formats. Ideal for waterbased enamels and impregnating lacquers, the CSS series stands out for its following features: total emptying; cylindrical shape easy to label; incorporated seal on the collar; ideal for tintometric systems. The Isi Food division presents a PET series of food containers that offer total transparency, shock resistance and great manoeuvrability in automatic systems. A mention too should go to the HB series of PP containers, where we underline the excellent container/lid seal, their sturdiness, possibility of reuse, suitability for use in the microwave, fridge or dishwasher. All Isi Plast and Isi Food products have an eye-catching design, are fully recyclable and provide savings in overall transport and storage costs.



Soluzioni termoformate
Plax (Modena) è un gruppo composto da aziende che operano da oltre 40 anni nel settore della termoformatura e lavorazione di materie plastiche. La gamma comprende articoli tecnici e promozionali, espositori, interni per scatole e valigette, blister e bivalve (termoformatura da bobina), prodotti tecnici per settore industriale in genere, vassoi per movimentazione, interfalde, contenitori e pallet speciali, nonché prodotti tecnici per settore biomedicale realizzati in camera bianca classe 10.000. Oltre ai reparti di termoformatura, Plax ha organizzato linee di confezionamento contoterzi, assemblaggio di pezzi termoformati con possibilità di inserimento anche di parti metalliche e infine serigrafia, per offrire al cliente un servizio completo.



Heatformed solutions
Plax (Modena) is a group of concerns that have worked for over 40 years in the plastic heatofmring and processing sector. The range comprises technical and promotional articles, display stands, insides for cardboard boxes and cases, blisters and bivalves (reel heatforming), technical products for the general industry sector, trays for production line handling, interfaces, special containers and pallets, as well as technical products for the biomedial sector made in class 10,000 clean room.
In addition to its heatforming section, Plax has organized contract packaging lines, the assembly of heatformed items with possible insertion of metallic parts and, lastly, silk-screening, offering the customer a complete service.



Saldatrici
SAV 20 è la versione standard delle saldatrici per buste serie SAV di Elba Spa (Magnago, MI). Si tratta di una macchina automatica, ideale per la produzione di buste sottovuoto a tre saldature, realizzate con materiali quali PA/PE, AL/PE oppure PET/PE. Gestita interamente tramite PC, assicura all'utilizzatore una facile impostazione dei parametri, cambi-formato particolarmente rapidi e un'elevata produttività (velocità meccanica 150 colpi/min, velocità massima film 50 m/min). Accanto alla versione standard, la gamma SAV comprende anche i modelli SAV20va (per la produzione di buste con valvola con e senza cerniera); SAV20sl (per buste sottovuoto con soffietti laterali saldati) e, per finire, SAV20sz (standing pouches con o senza cerniera di chiusura).
Di Elba, tra le aziende espositrici all'ultima edizione del Plast, ricordiamo anche SA90EV Autopack, per la produzione e l'imballo (in scatole di forma quadrata o rettangolare) di shopper e sacchetti.



Sealing machines
SAV 20 is the standard version of the SAV series of bag sealers by Elba Spa (Magnago, MI), an automatic machine, ideal for the production of vacuum bags with three seals, made with material such as PA/PE, AL/PE or PET/PE. Entirely run through PC, it ensures the user an easy setting of the parameters, particularly rapid format change and a high productivity (mechanical speed 150 stroke/min, max speed of film 50 m/min).
Alongside the standard version the SAV range also includes the SAV20va models (standing pouches with or without zip closures); SAV20sl (for vacuum bags with sealed side gussets), and, to finish off, SAV20sz (standing pouches with or without zip closure).
Elba, among the concerns exhibiting at the latest edition of Plast, also showed its SA90EV Autopack, for the production and wrapping (in square or rectangular shaped boxes) of carrier bags and pouches.



Effetto e funzione
I pigmenti a effetto di Merck permettono di ottenere il risultato estetico desiderato in un numero ampissimo di applicazioni. Tra i principali campi di utilizzo spiccano infatti la stampa e il packaging, ma anche la colorazione delle carte di lusso o, in mescola, delle plastiche fashion, la realizzazione di make up o il rivestimento di manufatti di vario tipo. Tra le ultime formulazioni della casa tedesca (sede centrale a Darmstadt, filiale italiana a Milano), ricordiamo Colorstream® Lapis Sunlight, dall'intensa colorazione (foto), e l'ultima generazione di pigmenti MiravalTM, in grado di "stregare" con inediti giochi di colore. Ma Merck non è solo estetica.
I SolarflairTM, ultimi nati della società tedesca, sono prodotti funzionali dalle performance elevate, essenzialmente destinati alle strutture di vetro dell'edilizia civile e dell'ortobotanica. Presentati in occasione di Plast 2006 (Milano, 14-18 febbraio), sono pigmenti interferenziali a base micacea, in grado di riflettere la luce pur agendo come schermo al calore solare eccessivo.



Effect and function
Merck effect pigments enable the attainment of the aesthetic result required in the broadest range of applications.
Print and packaging feature among the main fields of use, but also the coloring of more refined paper, or, put in combination, of fashion plastics, as the composition of make-up or sublimated covering of manufactured items of all types. Among the German producer’s latest formulations (headquarters at Darmstadt, Italian branch in Milan), we cite Colorstream® Lapis Sunlight, offering intense coloring and the latest generation of MiravalTM pigments, capable of “bewitching” with an original play on color (photo). But Merck is not only aesthetics.
The SolarflairTMs, the latest creation of the German concern, are functional high performance products, essentially for glass structures in the civil building trade and botanical gardens.
Presented in occasion of Plast 2006 (Milan, 14th -18th February), these are micacaeous based pigments, capable of reflecting light while providing a screen against excessive solar heat.



Per rafie
Rifra Masterbatches (plastica ed elastomeri) ha presentato all'ultima edizione del Plast un nuovo additivo anti-UV per la produzione di rafie di polipropilene.
L'adozione del Rifrachem Ulvin HE 90/mod. - questo il nome della soluzione - permette infatti di soddisfare in un'unica soluzione tutte le specifiche tecniche richieste dai produttori di reti, rafie e film di PP, consentendo loro di ottenere un interessante aumento della produttività a fronte di un miglioramento delle proprietà fisiche del manufatto e di una maggiore resistenza nel tempo agli UV. Rifrachem Ulvin HE 90/mod. è un complesso chimico realizzato attraverso la sinergica combinazione di diverse sostanze attive, ed è in grado di influire sia in fase di lavorazione che sul prodotto finito, assicurando tra l'altro un basso trascinamento d'acqua durante la lavorazione, un'alta stabilizzazione di UV, nonché l'idoneità al contatto con gli alimenti.



For raffia
Rifra Masterbatches (plastics and elastomers) presented a new anti-UV additive for producing polypropylene raffia at the last edition of Plast.
The adoption of Rifrachem Ulvin HE 90/mod. - this the name of the solution - in fact enables all the specific demands of producers of nets, raffia and film in PP to be satisfied in a single solution, enabling considerable increase in productivity and improvement to the physical properties of the articles and greater resistance in time to UV rays.
Rifrachem Ulvin HE 90/mod is a complex chemical made through the synergic combination of different active substances, and acts both during processing stage and on the finished product, among other things ensuring low water drawing during processing, a high UV stabilisation, as well as suitability for contact with foodstuffs.



Colori, additivi, prestazioni
Tra le proposte di Clariant all'ultimo Plast ricordiamo i masterbatch multifunzionali Cesa-combi, in grado di esaltare aspetto estetico e caratteristiche tecniche del prodotto finito. Tra questi figurano, in particolare, il Cesa-light 7501, concentrato di assorbitori UV per bottiglie e flaconi di PET, e i riduttori di acetaldeide (elemento derivante dai processi di trasformazione del PET e possibile causa di alterazione nelle proprietà organolettiche del prodotto). Accanto a questi, si segnalano gli additivi serie Cesa e le preparazioni pigmentarie Renol, che permettono di ottenere numerosi effetti speciali, dalla satinatura all'opalescenza.
Tra i molti punti di interesse dell'offerta Clariant in fiera, ricordiamo infine la varietà di forme fisiche proposte: oltre ai granuli (i masterbatches appunto) è infatti possibile disporre di prodotti in forma liquida, che consentono dosaggi decisamente inferiori e sono indicati per numerose applicazioni. Anche in riferimento al granulo tradizionale si segnala la disponibilità di soluzioni diverse e innovative, come i recentissimi nanogranuli, con dimensione di circa 0,6 mm.



Colors, additives and performances
At the last Plast Clariant presented its Cesa-combi multifunctional masterbatches, capable of enhancing the aesthetic and technical aspects of the finished product. Among these we in particular cite the Cesa-light 7501, a concentrate of UV absorbers for PET bottles and flacons, and acetaldehyde (element deriving from the PET converting processes and possible cause of alteration of organoleptic properties of the product) reducers. Among the range of solutions offered we cite also the Cesa series of additives and Renol pigment solutions, that enable the attainment of numerous special effects, from satination to opalescence.
The display by Clariant at the Plast exhibition was interesting also for the variety of physical forms on offer: products in the form of traditional granules (original masterbatches) and even, in fact, in liquid form, permitting considerably smaller doses, ideal for many applications. Various solutions are also available in granular form, especially the new nanogranules, with a size of approximately 0.6 mm.



Adesivi per laminazione
Arkema (nome di rilievo nel mondo della chimica) ha migliorato la propria gamma di adesivi a estrusione Lotader® per l’industria degli imballaggi flessibili. Le nuove categorie 4403 e 4503 vantano infatti maggiore versatilità adesiva rispetto alle normali resine da estrusione e assicurano ai composti derivanti proprietà organolettiche superiori. Utilizzati tramite semplice estrusione, sono in grado di aderire - senza dover ricorrere a un primer - a una grande varietà di supporti, compresi quelli notoriamente complessi come pellicole di PP, PET e PA, cellophane, pellicole di PVC, rivestimenti di PVDC e pellicole stampate.
A questo si aggiungono i vantaggi applicativi assicurati da tutta la gamma Lotader, come la facile conversione entro ampi range di temperatura, l'eccellente compatibilità con PE, l'assenza di rischi di corrosione o legami incrociati durante la conversione e la facile pulizia dei macchinari.



Adhesives for lamination and extrusion
Arkema (top name in the world of chemicals) has improved its range of Lotader® extrusion adhesives for the flexible packaging industry. The new categories 4403 and 4503 can in fact boast greater adhesive versatility compared to the normal extrusion resins and ensure deriving compounds superior organoleptic properties.
Used through simple extrusion, they can adhere - without need of a primer - to a great amount of supports, including notoriously complex ones like PP, PET and PA films, cellophane, PVC films, PVDC coatings and printed films. To this one should add the applicative advantages ensured by the entire Lotader range, such as their easy conversion within broad temperature ranges, excellent compatibility with PE, the absence of corrosion risks or cross linking during conversion and the easy cleaning of machines.



Taglio di qualità
Dall'inizio degli anni '90 (ma le origini dell'azienda risalgono al lontano 1921, con l'apertura di un deposito per il commercio di cartone) Cartiera Lombarda rappresenta un importante centro di taglio per cartoncini Stora Enso.
Nella Valle Olona, dove ha sede Cartiera Lombarda, convergono infatti numerose tipologie di prodotto, realizzate in tutto il mondo dall'importante gruppo cartario: riciclati WLC (Triplex Gris GD2, Triplex Madera GT2 e Triplex Blanco GT1 di Stora Enso Barcelona); alti spessori FBB (Tambrite GC2 e Tamwhite GC1 della filiale di Ingerois); alto spessore FBB, e in particolare Neocart GC2 da Baienfurt e, per finire, CTMP, con il Performa Natura di Stora Enso Imatra.
Di tutto rispetto anche il parco macchine dell'azienda lombarda, costituito da due taglierine sincro-duplex, una taglierina sincro-simplex e una linea automatica di imballo, con una capacità di taglio e allestimento di 13.000 ton/anno.



Cut of quality
From the beginning of the nineties (but the origins of the company hark to as far back as 1921, with the opening of a warehouse for the trading of cardboard) Cartiera Lombarda has constitute an important cutting center for Stora Enso card. Numerous types of product in fact converge in the Valle Olona, where the Lombard papermill is headquartered, made throughout the world by the important paper group: recycled WLC (Triplex Gris GD2, Triplex Madera GT2 and Triplex Blanco GT1 made by Stora Enso Barcelona); high thickness FBB (Tambrite GC2 and Tamwhite GC1 from their Ingerois branch); high thickness FBB, and in particular Neocart GC2 by Baienfurt and lastly CTMP, with the Performa Natura made by Stora Enso Imatra.
Lastly, the company has a well equipped machine yard: two syncro-duplex cutters, a syncro-simplex cutter and an automatic packaging line with a capacity for cutting and preparing 13,000 tons/year.



Apertura e richiusura
Impress presenta “Peel & Paint”, un sistema innovativo di apertura e richiusura per scatole da pittura, tramite l’utilizzo della tecnologia Easy Peel. Si tratta di un film di alluminio fermato da un anello. Al momento dell’apertura, questa pellicola di alluminio si stacca facilmente e senza sforzo, semplicemente tirando l’apposita linguetta. La richiusura della scatola avviene con una capsula di plastica morbida, in grado di conservare il prodotto integro per tutte le realizzazioni future. Il concetto “Peel & Paint”, dunque, assicura l’inviolabilità dell’imballo, garantendo peraltro il riutilizzo della chiusura in modo corretto.
Questi imballi sono disponibili nei formati da 0,5, 0,75 e 1l.



Opening and resealing
Impress presents “Peel & Paint”, an innovative opening and resealing system for paint pots based on Easy Peel technology.
The system comprises an aluminimum lid sealed to a ring: when opened, the aluminium lid can be peeled off easily and effortlessly simply by pulling the ring. The pot can be resealed with a flexible plastic cover, preserving the product for future applications. The “Peel & Paint” concept ensures therefore that the pot is tamper-proof, and also guarantees correct re-use of the closure.
The pots are currently available in formats of 0.5, 0.75 and 1 litre.



Imballaggi a catalogo
A partire dagli inizi di marzo, molte aziende italiane hanno ricevuto un catalogo di 120 pagine, che propone ben 1400 soluzioni di imballo per la protezione e la movimentazioni delle merci, quali casse, pallet, oltre 300 formati di scatole, imballi postali, buste, materiali di riempimento, sacchetti e imballi professionali, adesivi, etichette e reggiatura, film estensibili per la palettizzazione, materiali e forniture per l'impresa... e molto altro ancora. È questo uno dei primi "segni" del recente insediamento in Italia di Rajapack, filiale nostrana del Gruppo Raja, specializzato in tutta Europa nella vendita di imballaggi da catalogo. Accanto all'ampissima offerta, la nuova realtà (il cui centro di distribuzione è situato a Castel S. Giovanni, PC) porta con sé il particolare approccio commerciale che contraddistingue tutto il gruppo: ampia offerta di articoli, tutti disponibili a magazzino; sistema ordini semplice, accessibile e veloce; consegna gratuita in 24/48 ore e, per finire, garanzia soddisfatti o rimborsati.
Il Gruppo Raja, lo ricordiamo, vanta oltre 8000 referenze disponibili in Europa e, con attività ramificate in Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, UK, Germania, Spagna, Austria e Italia, e un fatturato di 165 milioni di euro nel 2005 rappresenta uno dei nomi più interessanti nel panorama europeo della vendita da catalogo di imballaggi.



Packagings from the catalogue
Starting from the beginning of March, many Italian concerns received a catalogue of 120 pages that offers as many as 1400 packaging solutions for the protection and handling of goods, from crates, to pallets, over 300 forms of boxes, postal packaging, pouches, filling material, professional packaging and bags, adhesives, labels and straps, stretchfilm for palletisation, materials and supplies for firms… and a lot more.
This is one of the first “signs” of the recent arrival in Italy of Rajapack, Italian branch of the Raja group, specialised throughout Europe in the sales of catalogue packaging. Alongside the broad offer, the new concern (whose distribution centre is at Castel S. Giovanni PC) brings with it the special commercial approach that features throughout the group: a broad offer of articles, all available in warehouses; simple order systems, accessible and quick; free delivery in 24/48 hours and, lastly, your money back if you are not satisfied.
The Raja Group we reiterate can boast over 8000 references available in Europe and with activities that ramified across France, Belgium, the Low Countries, Luxembourg, UK, Germany, Spain, Austria and Italy, and a turnover of 165 million Euros in 2005, it stands as one of the most interesting names in the European panorama of catalogue sale packaging.




I numeri e la tecnologia
The figures and the technology



Una novità tira l'altra
One new feature draws another



Film in bobine e fogli
Film in reels and sheets



Posate monouso
Disposable cutlery



PET, l'offerta cresce
A growing range in PET


Al servizio dell'alimentare
At the service of food



Il monoporzione che piace
The single portion everyone likes



Qualità secondo natura
Natural quality



Resina per vaschette
Resins for trays



Accumulatori per alimenti
Accumulators for food



Per un caffè d'oro
Golden coffee



Il trucco c'è, ma non si vede
Hidden trick



FFS ad alte prestazioni
High performance FFS



Igiene a prescindere
Hygiene, above all



Controllare la temperatura
Control the temperature



Ancora più efficienti
Even more efficient



Riempitrici per monodose
Filling machines for monodose containers



Tubetti per la bellezza (e non solo)
Tubes for beauty products (and not only)



Stampa a caldo
Hot printing



Dentifricio e detersivo in schiuma
Toothpaste and foam detergent



Lettore per il pharma
Pharma scanner



Blisteratrice robotizzata
Robotised blistering machine



Intubettatrici di qualità
Quality tubefilling machines



Un laboratorio creativo
A creative workshop



Armonia e rigore, in anteprima
Harmony and rigour, a preview



Le frontiere dell'asettico
The frontiers of the aseptic



Lattine che si fanno notare
Tins that stand out



Riempitrice di keg
Kegging machine



Lo specialista delle cassette
Specialising in crates



Stazione di asciugatura
Drying station



Riordinatore rotativo
Rotary unscrambler



Idee da esportazione
Exporting ideas



Storia di un'onda
History of a corrugate



A tutto Bio
Bio all the way



Protezione in espansione
Protection and expansion



Taniche, anche per aggressivi
Corrugate, service values



Ondulato, valori di servizio
Containers also for aggressive products



Una scelta trasparente
The clear choice



Valigette termoformate
Thermoformed cases



Contro le manomissioni
Electronic seals



Per alimenti, ma non solo
Not only for foodstuffs



Linee di estrusione e coestrusione
Extrusion and coextrusion lines



Grande, per vernici e prodotti chimici
Largescale bucket for lacquers and chemicals



Blister inviolabili e personalizzabili
Personalizable tamperproof blisters



Contenitori termoformati
Heatformed containers



Nastri "made in Italy"
Italian tapes



Rivestimenti superficiali
Surface coatings



Dalle vernici al food
From lacquers to foodstuffs



Soluzioni termoformate
Heatformed solutions



Saldatrici
Sealing machines



Effetto e funzione
Effect and function



Per rafie
For raffia



Colori, addittivi, prestazioni
Colors, additives and performances



Adesivi per laminazione
Adhesives for lamination and extrusion



Taglio di qualità
Cut of quality



Apertura e richiusura
Opening and resealing



Imballaggi a catalogo
Packagings from the catalogue



Film termoretraibili barriera - Polifilms, attiva da più di 25 anni nel settore packaging, ha aggiunto alla propria gamma di film poliolefinici termoretraibili una nuova serie di film barriera. Grazie ad ingenti investimenti, l’azienda di Nerviano (MI) ha installato due impianti (con tecnologia a tripla bolla) per la produzione di film/sacche coestrusi termoretraibili barriera. I settori di utilizzo di questi nuovi film sono: formaggi a fette, carne lavorata (bacon, salsicce, carne per barbecue, prosciutto), carne fresca (porzioni consumatore), pane precotto (baguettes), pasta, pizza fresca e surgelata, pesce fresco e surgelato. Il core business della Polifilms rimane il settore dello skin film, utilizzato per proteggere (dagli agenti inquinanti e da danni accidentali) i prodotti sugli scaffali di vendita, assicurando al contempo un packaging brillante.
Shrinkable barrier film
Polifilms, active in the packaging sector for over 25 years now, has broadened its range of shrinkable polyolefin films with a new series of barrier films. Thanks to considerable investment, the Nerviano (MI) based concern has installed two systems (with triple bubble technology) for producing coextruded shrinkable barrier film/bags. The sectors of use of these new films are: sliced cheese products, processed meat (bacon, sausages, barbecue meat, ham), fresh meat (portioned for consumers), pre-baked bread (baguettes), pasta, fresh and frozen pizza, fresh and frozen fish. Polifilms’ core business remains the sector for skin film, used for protecting products on sales shelves (from polluting agents and from accidental damage), while ensuring brilliant packaging.

Per il flessibile - In un'ottica di ampliamento dell'offerta destinata al settore degli imballaggi flessibili, B-Pack Due SpA (Campiglia Marittima, LI) ha presentato a Ipack Ima due nuovi prodotti di categoria specialty. Indicato per il confezionamento sottovuoto di prodotti alimentari su macchine ad alta velocità è AMU, film per laminazione proposto nello spessore di 75 micron. Si tratta di una struttura con elevate caratteristiche antipuntura, che offre una valida risposta alla necessità del mercato di ridurre la grammatura dei laminati, così da aumentare la trasparenza e abbattere l'impatto ambientale delle confezioni. La seconda struttura presentata, codificata come ADC, trova invece il suo migliore impiego nel confezionamento verticale di prodotti vegetali di 4a gamma, anche grazie alle elevate caratteristiche di saldabilità e resistenza meccanica che lo contraddistinguono, alle quali si aggiunge l'ottima resistenza alle basse temperature (fino a -35 °C).
For flexible - WIth an eye to broadening its offer for the flexible packaging sector B-Pack Due SpA (Campiglia Marittima, LI) presented two new products in the specialty category at Ipack Ima. Indicated for the vacuum packing of food products on high speed machines, AMU is a lamination film offered in 75 micron thickness. It is a structure with high antipuncture features, that offers a valid response to the needs of the market to reduce the basis weight of the laminates, to thus increase transparency and reduce the environmental impact of the packs.
The second structure presented, coded as ADC, in turn is ideal for the vertical packaging of washed, cut and dried vegetables, also thanks to its high characteristics of sealability and tear resistance, to which one should add excellent resistance to low temperatures (up to -35 °C).

Forti e silenziosi - Tesa Italia SpA (Vimodrone, MI) propone il nuovo 4028 PP-Champion, il nastro caratterizzato da un allungamento minimo e una massima resistenza alla trazione. Fra i vantaggi, infatti, ricordiamo le proprietà superiori di trazione e allungamento, ottimo “tack” iniziale e alta adesione su tutte le superfici di cartone, tenuta forte e affidabile, applicazione sicura e silenziosa (sia manuale che automatica), resistente alle alte temperature anche per lunghi periodi. Il 4028 PP-Champion arricchisce la gamma dei nastri Tesa PP Silent, nati per rispondere alle esigenze di imballaggio “silenzioso”; ne fanno parte anche il 4024 HiTack (che forma un forte legame subito dopo il primo contatto con il cartone) e il 64014 (ideale per cartoni con pesi limitati).
Strong and silent - Tesa Italia SpA (Vimodrone, MI) proposes the new 4028 PP-Champion, a tape characterised by minimum stretching and maximum resistance to traction. Advantages include, in fact, superior traction and stretching properties, an excellent first “tack” and high degree of adhesion to all cardboard surfaces, strong and reliable hold, safe and silent (manual or automatic) application, and resistance to high temperatures even for long periods of time. The 4028 PP-Champion enriches the range of Tesa PP Silent tapes, devised for responding to the demands for a “silent” packaging; included are also the 4024 HiTack (forming a strong bond immedsiately after first contact with cardboard) and the 64014 (ideal for packs of limited weight).