L’innovazione in un soffio
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Flash da interpack. La parola ad Angelo Forni, Atlanta Stretch.
Stefano Lavorini
A interpack torno a incontrare dopo molti anni Angelo Forni, fondatore e proprietario di Atlanta Stretch: stessa volontà e determinazione imprenditoriale del passato, stessa voglia di continuare a costruire macchine automatiche e semiautomatiche per l’avvolgimento di carichi palettizzati, sempre con ridotti ingombri e vantaggioso “total cost of ownership”.
Sembra che il passato non passi mai, se non fosse che l’azienda è nel frattempo cresciuta in termini di area produttiva, uomini, organizzazione e fatturato, tenendo comunque fede al principio iniziale di fare quello che si sa fare.
Di certo non è mutata l’attenzione all’innovazione, in particolare per quei dettagli che possono fare la differenza. Lo dimostra il sistema brevettato “Arya System” che, a ben guardare, sembra l’uovo di Colombo, ovvero la soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile.
Nel campo delle avvolgitrici semiautomatiche, infatti, una delle operazioni più gravose per gli operatori è assicurare, a inizio ciclo, il film estensibile al pallet: ebbene ora è possibile eseguire questa operazione in automatico, grazie a un soffio d’aria che fa aderire il materiale al carico senza intervento manuale. Il dispositivo, in altri termini, sembra quasi trasformare una macchina semiautomatica in una automatica, lasciando all’addetto in produzione solo l’incombenza di dare inizio al ciclo premendo un bottone.
Atlanta Stretch dichiara che Arya System permette effettivamente di risparmiare tempo e ridurre il costo del lavoro, di ottimizzare il processo di avvolgimento abbassando i costi di imballaggio, nonché di migliorare l’ergonomia evitando agli operatori di doversi piegare per fissare il film alla paletta. Il tutto senza investimenti significativi. Arya System può essere installato sugli avvolgitori sella serie Neos, Lybra S e Mythos S.