Federazione Carta e Grafica: azioni istituzionali
«A fronte dell'andamento favorevole nel primo semestre del 2016, con valutazioni di rallentamento nel terzo trimestre dell’anno, il macrosettore è in linea con l’evoluzione della situazione economica italiana e internazionale» ribadisce Pietro Lironi, Presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, nel presentare le azioni poste in essere nel corso dell'ultimo anno dalla Federazione stessa.
Attivo Bonus 500 euro per i 18enni. «Ci siamo battuti in sede di Commissioni parlamentari, incontri ministeriali e con i Gruppi parlamentari, affinché il Governo preveda agevolazioni per il settore grafico-editoriale che, pur penalizzato dalla situazione economica, non ha mai avuto misure di sostegno dedicate; questo determinerebbe poi ricadute positive anche sugli altri settori della filiera. Ora, quanto chiesto a più riprese, è finalmente arrivato: l’introduzione del Bonus di 500 euro per coloro che compiono 18 anni nel 2016 diventa operativa, dopo che le regole di funzionamento sono state definite dal Decreto attuativo Dpcm 187/2106, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre. Attivo anche il portale dedicato (www.18app.italia.it), dove i ragazzi dovranno registrarsi entro il 31 gennaio 2017, scaricare da un apposito marketplace i buoni spesa (voucher) per l’acquisto di libri, oltre che per teatri, cinema, spettacoli, musei, mostre, monumenti, ecc. e con quelli passare direttamente alla cassa, entro il 31 dicembre 2017».
Interventi di politica fiscale, per i cittadini e le imprese. La Federazione ribadisce anche il proprio impegno a sostenere, come misura di incentivazione e stimolo della lettura, un’iniziativa di politica fiscale a favore dei cittadini, per detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese destinate all’acquisto di libri, quotidiani e periodici.
La richiesta di deduzione dall’imposizione fiscale per le imprese che investono in pubblicità incrementale (maggiore rispetto agli anni precedenti) su quotidiani e periodici è invece presente nella Legge per il Fondo per il pluralismo dell’informazione. «In questo caso - ribadisce Lironi - occorre attendere il Decreto attuativo. Infatti, pur in un contesto di ripartenza a livello nazionale degli investimenti in comunicazione (+3,2% nei primi 8 mesi 2016 per Nielsen), con una ripresa diffusa a quasi tutti i media principali, gli investimenti pubblicitari sulla stampa (quotidiani+periodici) nello stesso periodo sono diminuiti ancora del 4,7%, nell’ambito di una crisi specifica della grafica e dell’editoria che dura da anni».
Risolvere la questione “energia”. Lironi ricorda che «la competitività dell’industria cartaria italiana, un pezzo importante di economia circolare del Paese (il 55% della produzione cartaria nazionale è realizzato impiegando carta da riciclare e per alcune tipologie di carte per imballaggio la carta da riciclare è l’unica materia prima fibrosa), deve confrontarsi ancora con alti costi energetici.
Per continuare a produrre questo materiale eccellente, in quanto settore energivoro, è necessario poter lavorare alle stesse condizioni dei concorrenti francesi e tedeschi: applicare il limite massimo dello 0,5% del valore aggiunto per gli oneri parafiscali della bolletta elettrica, in accordo con la disciplina comunitaria per gli energivori approvata nel luglio 2014».
Al riguardo, la Federazione apprezza il rinnovato impegno del Ministro Calenda «che a più riprese ha assicurato l’imminente varo del c.d. “Art. 39” che dovrebbe introdurre un regime analogo a quello dei concorrenti europei».
Il settore consuma 2,5 miliardi di metri cubi di gas, il cui prezzo rimane più alto di quello pagato da altri Paesi Europei. Ecco perché «Occorre mettere in agenda la riduzione degli oneri parafiscali per gli energivori anche nel campo del gas, dove in due anni sono triplicati. Proprio riguardo all’efficienza energetica, grazie agli investimenti degli ultimi anni, il 60% del fabbisogno elettrico del settore è soddisfatto dalla cogenerazione che, grazie alla sua efficienza, rende un servizio a tutta la collettività riducendo la bolletta energetica del Paese. Per questo occorre sostenere la cogenerazione per il raggiungimento degli obiettivi europei e rivisitare le norme sull’Emissions Trading Scheme, prevedendo la compensazione dei costi indiretti a livello europeo».
Pesa sulla competitività dell’industria cartaria l’imprevedibilità normativa, che alimenta un corpus normativo smisurato. In Italia assume le forme di una vera e propria patologia, uno degli ulteriori ostacoli all’innovazione e allo sviluppo del settore. «È il caso dei certificati bianchi in cui incertezza normativa e discrezionalità mettono in discussione non solo i progetti futuri ma anche gli investimenti passati e questo non è accettabile - conclude Lironi - ma è anche il caso degli impianti esistenti e dei nuovi investimenti che, ormai, non possono più prescindere dalla realizzazione di impianti di recupero energetico dei rifiuti del riciclo in linea con le migliori tecniche disponibili e con l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti, proprio nell’ottica della “circolarità».
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