Il mercato italiano del pet food non conosce crisi
Con un giro d’affari di oltre 2 miliardi di euro nel 2020 (+4,2% in valore e +2% in volume sul 2019), il mercato italiano del pet food dimostra ancora una volta il suo dinamismo e le forti potenzialità.
I dati provengono dalla XIV edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, realizzato da Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia.
“Un risultato che non stupisce - sottolinea Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco - perché in un momento drammatico quale la pandemia Covid, il ruolo degli animali da compagnia in famiglia è diventato ancora più importante, come testimonia l’attenzione degli italiani all’alimentazione e benessere dei loro pet, elementi essenziali per la loro cura”.
Quote di mercato e fatturati per categorie
L’alimentazione di cani e gatti continua a essere la voce più significativa. Nel 2020, IRI rileva che le vendite nei principali canali di distribuzione, ovvero Grocery, Petshop tradizionali e Catene Petshop, hanno raggiunto i 2.257 milioni di euro per un totale di 626.600 tonnellate di alimenti venduti, generando un incremento rispettivamente del 4,2% e del 2% sul 2019. A questi dati si aggiungono i risultati ottenuti dai Petshop della GDO, ovvero il nuovo format distributivo a cui hanno dato vita alcuni retail della Grande Distribuzione Organizzata, che nel 2020 hanno venduto 6.036 tonnellate di alimenti per cani e gatti, per un valore di 34,3 milioni di euro.
Gli alimenti per i felini rappresentano il 53,2% del valore totale del mercato presso Grocery, Petshop tradizionali e Catene, per un valore poco superiore ai 1.200 milioni di euro (+5,9% rispetto al 2019). Gli alimenti per i cani rappresentano il restante 46,8% del mercato, pari a circa 1.057 milioni di euro in crescita del 2,3%.
Il mercato degli alimenti per i piccoli animali da compagnia ha visto nel 2020 un fatturato di poco superiore ai 12 milioni di euro presso Ipermercati, Supermercati e punti vendita LSP (Libero Servizio Piccolo). Gli alimenti destinati agli uccelli ornamentali, rappresenta il 42,1% del valore del mercato e il 50,5% dei volumi, mentre i prodotti per l’alimentazione dei roditori assorbono il 30% del valore e il 38,9% dei volumi.
Crescono anche i prodotti per l’igiene
I dati IRI vedono in crescita anche il comparto degli accessori per la cura e la gestione quotidiana dei pet (prodotti per l’igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia). Nel 2020 il segmento ha registrato nel canale GDO un valore pari a 72,8 milioni di euro (+ 2,3% a valore e + 6,7% a volume sull’anno precedente).
Il segmento dei prodotti per l’igiene si conferma il più importante con un valore di poco inferiore ai 33 milioni di euro, in crescita del 14,7%. Dimensioni rilevanti anche per il segmento dei giochi per i pet che ha raggiunto un giro d’affari complessivo vicino ai 6 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2019). Le lettiere per gatto, rilevate separatamente, nel 2020 hanno visto presso il canale GDO vendite per oltre 76 milioni di euro, con una crescita a valore del 3,1% rispetto all’anno precedente.