Neos raddoppia fatturato e dipendenti
Neos, giovane realtà di Fiorano (Modena), nata con lo scopo di sviluppare e progettare tecnologie innovative nell’ambito della stampa digitale, alza l’asticella delle sue prestazioni aprendo a svariati settori, oltre a quello ceramico. Il solido know-how tecnico maturato all’interno del comparto ha permesso infatti all’azienda di allargare il raggio d’azione con soluzioni adatte a un ampio numero di supporti materiali, dal packaging flessibile al metallo, dalla plastica al legno, carta, cartone ed etichette.
Scelte strategiche che avranno risvolti positivi anche su fatturato e organico: Neos prevede infatti di portare il giro d’affari 2021 a quota 10 milioni di euro (4,8 milioni nel 2020) e incrementare i dipendenti di 40 unità per poi raddoppiarli nel 2022. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel mirino dell’azienda ci sono anzitutto Europa, Stati Uniti e alcuni Paesi del Far East.
“Vogliamo accompagnare il salto tecnologico verso la stampa digitale – racconta il fondatore Vincenzo Palumbo che si occupa di sviluppo tecnologico e produttivo – diventando partner industriali in grado di fornire una soluzione completa, a 360 gradi, cioè tutto il processo di trattamento delle superfici, compresi il pre e il post stampa. Per questa ragione siamo anche in grado di fornire direttamente gli inchiostri”.
La stampa digitale consente un’enorme implementazione delle potenzialità grafiche oltre alla possibilità di stampare dati variabili. “Rispetto all’ analogica, nelle condizioni produttive attuali (aumento dei volumi globali ma grande frazionamento dei lotti), la stampa digitale è estremamente flessibile, garantendo efficienza produttiva anche per lotti medio-piccoli – aggiunge Palumbo – È, infine, una tecnologia che presenta costi contenuti rispetto ad altre lavorazioni del processo e al costo generale del prodotto, pur garantendo un elevato valore aggiunto sul fronte estetico e quindi commerciale”.
Tra gli altri aspetti tecnologici rilevanti c’è anche quello ecologico: la stampa digitale consente una riduzione del 30% di materiali consumabili ed essendo una tecnologia nativa digitale 4.0 che si basa su software anziché supporti fisici, non ha bisogno di impianti. Inoltre, un minore impatto a tutela dell’ambiente è ottenibile con l’utilizzo di inchiostri a base acqua, privi di sostanze volatili e solventi chimici.
Ad affiancare Vincenzo Palumbo è Andrea Malagoli, manager molto noto soprattutto nel mondo delle macchine per packaging, tuttora socio del colosso IMA, già vicepresidente dell’associazione nazionale di categoria UCIMA.
“Vogliamo crescere velocemente, non precludendoci eventuali alleanze con altri gruppi” - ha commentato Malagoli che in Neos gestisce la parte finanziaria e commerciale – “Siamo una piattaforma industriale pronta per soddisfare vari settori e intendiamo diventare il punto di riferimento mondiale per la stampa digitale”.
In foto da sinistra: Andrea Malagoli, Vincenzo Palumbo