Crescere a 40 anni

Emozione e orgoglio alla grande festa per i 40 anni di Lameplast Group: lo scorso maggio clienti, autorità e dipendenti hanno celebrato insieme alla dirigenza un traguardo importante,
una storia fatta di impegno, concretezza e sogni. C.G.


Nella sede di Rovereto sulla Secchia, il quarantesimo anniversario di Lameplast è stato celebrato con grande partecipazione da parte di tutti gli invitati: i dipendenti, alcuni dei quali lavorano in azienda da oltre 30 anni, erano ospiti di riguardo, al pari dei rappresentanti istituzionali (non hanno infatti mancato l’appuntamento il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi, insieme a Luisa Turci, sindaco di Novi di Modena e Giuseppe Vicinelli, sindaco di S. Agata Bolognese).
La ricorrenza è stata l’occasione per ricordare i valori identitari e le tappe fondamentali di un percorso che, grazie all’intraprendenza dei soci fondatori - Giovanni Ferrari, Evro Fabbri e Antonio Fontana - ha saputo portare l’innovazione e l’eccellenza del Made in Italy nel mondo.
Fondata nel 1976 a Carpi (Modena), Lameplast è specializzata nella produzione e riempimento di contenitori in plastica (monodose e strip multidose, flaconi, contagocce) destinati ai grandi marchi dell’industria cosmetica e farmaceutica.  

Una visione vincente
Il presidente Ferrari ha ribadito che «una bella storia nasce sempre da un luogo e da una tradizione». E quella di Lameplast è una storia di lungimiranza imprenditoriale e impegno nel creare valore economico e sociale in un territorio, su cui l’azienda è radicata e con cui ha saputo condividere  prospettive di sviluppo. Una missione, quasi, che ha trovato conferma nei momenti difficili. Il pensiero va inevitabilmente al 2012, quando il terremoto ha colpito il cuore produttivo dell’impresa, danneggiando seriamente capannoni, magazzini e officine. Ai danni materiali è seguita una capacità di reazione immediata e quasi sorprendente: nell’arco di un solo mese, lavorando nei container allestiti nei piazzali della fabbrica, grazie all’impegno dei dipendenti e della dirigenza rinsaldati da un caparbio spirito di squadra, Lameplast ha infatti riattivato la produzione, trasformando lo sforzo di ricostruzione in un’occasione di rinnovamento.
A ricordarlo con commozione, ancora una volta, è stato Giovanni Ferrari: «Oggi possiamo festeggiare una storia che sono orgoglioso di condividere con i miei soci e con tutte le maestranze: a quattro anni da quell’evento, possiamo dire di aver superato una prova durissima, che ci autorizza a credere di poter crescere ancora».
 
Riconoscimenti istituzionali

Proprio sul sisma e sulla capacità di reazione delle aziende emiliane si è soffermato il presidente della Regione, Bonaccini: «Il terremoto ha colpito decine di migliaia di case, chiese, scuole, edifici pubblici e capannoni industriali. È stato il primo “terremoto economico” della storia d’Italia: mai era successo che in un solo territorio venissero colpite così tante imprese. Credo che Lameplast abbia fornito un esempio tangibile di quelli che sono stati definiti i miracoli emiliano-romagnoli, confermandosi come un’eccellenza non solo nel nostro Paese ma anche nel mondo, senza mai perdere il legame con la realtà locale».
Il presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi si è accodato alla riflessione, raccontando di come, alla stregua di quanto avvenuto con il  sisma, solo unendo le forze sia stato possibile uscire dalla lunga crisi economica: «I nostri lavoratori hanno permesso di rimettere in sesto queste aziende. Perché, per fare impresa abbiamo certo bisogno degli imprenditori ma anche del tessuto sociale che sta loro intorno e che da queste parti è un soggetto attivo. Non è certo un caso, quindi, che nel nostro territorio abbiano investito multinazionali e fondi di investimento. Ma per continuare a crescere, le nostre aziende devono sapere cambiare, investire, trovare prodotti che si distinguano dagli altri. E unire le forze è fondamentale, per guardare al futuro».

E infine... Gli ospiti hanno anche visitato lo stabilimento Lameplast dove, nel 1980, è nato il primo strip monodose oftalmico, per poi convergere a Villa Tagliata (Mirandola). Qui, l’evento si è snodato tra i sapori raffinati di un pranzo esclusivo, la proiezione di un video dedicato alla storia dell’azienda, gli encomi ai dipendenti più anziani e l’intervento di Giorgio Bruno, presidente del Gruppo terzisti di Farmindustria, che ha voluto fare onore «ai 40 anni di innovazione e ricerca del Gruppo Lameplast: ormai proiettata a diventare un’“impresa 4.0”, investendo in sviluppo ha saputo crescere e, a sua volta, attirare investimenti».    

Un traguardo.
Anzi due

Stefano Lavorini
Gianni Ferrari e soci si confermano campioni di buon senso, termine che sul piano empirico designa la “normale” intelligenza delle cose umane, comune a ogni individuo equilibrato… Normale, ma a guardarsi intorno, nondimeno rara.
Visionari certamente, ma anche concreti come vuole la cultura contadina d’origine, sono riusciti a “inventare” un prodotto e un mercato, affrontando la realtà in modo efficace, con spirito positivo e “semplicità”.
E proprio la voglia di continuare a migliorarsi, di consolidare la collaborazione con i clienti - per Ferrari un vero imperativo - è stata la molla che ha sostenuto, negli anni, non solo l’innovazione di prodotto ma anche un’offerta sempre più articolata e diversificata. Oggi, infatti, Lameplast Group significa produzione di contenitori, compresa l’esecuzione degli stampi, dei prototipi e dei campioni (Lameplast), ma anche servizio di produzione e riempimento conto terzi, nonché sviluppo e ricerca di prodotti parafarmaceutici (COC Farmaceutici), fornitura di macchine per il riempimento monodose (Pentafill) e, ovviamente, consulenza a tutto campo.
La stessa forza di volontà, la stessa fiducia nel futuro, nonché il senso di appartenenza al territorio e il legame sincero con le maestranze, di cui hanno sempre condiviso il destino, ha convinto i tre soci a cedere, nell’aprile 2016, l’intera quota societaria al fondo di investimento Aksìa Capital IV. L’operazione è stata, infatti, portata a termine per garantire continuità all’impresa, intento ribadito anche dal fatto che i tre fondatori restano alla guida del gruppo: Giovanni Ferrari, come presidente e amministratore delegato, Antonio Fontana ed Evro Fabbri come consiglieri di amministrazione.
Francamente, difficile immaginare di poter far meglio. Complimenti.

 

                     
 

Il nostro network