Propak Asia 2018 - 13 - 16 giugno 2018, Bangkok, Thailand
Con l’obiettivo di offrire al visitatore un’immagine forte del Sistema Italia, l’Area Marketing & Promotion di Ucima coordina la presenza delle aziende italiane in un’unica area a fiere di settore di rilevanza internazionale.
Anche la fiera Propak Asia - hub di riferimento per quanto riguarda il processo e l’imballaggio nel sud est asiatico organizzata da UBM Asia (Thailand) Co. Ltd. - ospiterà una collettiva di costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio sotto le insegne di Ucima e con il supporto di ICE-Agenzia: in compagine compatta, prenderanno parte alla fiera 30 aziende nazionali occupando una superficie di circa 700 mq.
Tailandia, mercato ad alto potenziale
A supporto di quanti siano intenzionati a esplorare le possibilità di un mercato in espansione o a consolidare posizioni acquisite, proponiamo un’analisi delle tendenze in atto nel Paese asiatico (Fonte: Ucima).
Nel 2017, l’economia della Tailandia è cresciuta del 3,7% e, secondo le stime degli economisti, si profilano ulteriori rialzi nel 2018 e nel 2019 (rispettivamente del 3,9% e del 3,7%). In parallelo, a partire dalla seconda metà del 2017, si è registrata anche una concreta ripresa dei consumi privati, cresciuti su base annua del 3,5% nel quarto trimestre (+3,4% nel terzo), trainati dal basso tasso di inflazione e dal maggior reddito pro-capite. Buone anche le performance anche sul fronte degli IDE.
Lo scorso anno gli investimenti esteri diretti, hanno messo in piedi ben 818 progetti (537 nel 2016), per un valore di 282,6 miliardi di baht (oltre 9 miliardi di dollari). Un risultato che ha portato la Tailandia a scalare 20 posizioni e a piazzarsi al 26esimo posto tra i Paesi in cui è più facile fare business (fonte: Banca Mondiale): megaprogetti infrastrutturali, partnership con operatori stranieri e, soprattutto, forti investimenti previsti all’interno del piano Thailand 4.0 per l’ingresso nell’economia digitale.
Quest’ultimo progetto, fortemente voluto dal Governo tailandese, è volto a promuovere lo sviluppo industriale incentivando il potenziale delle imprese locali su diversi settori, tra cui tutta la filiera dell’alimentare (dalle attività agricole alla lavorazione, dal packaging allo stoccaggio fino alla logistica e alla distribuzione), ma anche dell’healthcare, pharma, automazione, robotica… L’iniziativa aprirà a nuove opportunità di business e trascinerà inevitabilmente la domanda di macchine per il packaging.
L’Italia al primo posto tra i Paesi esportatori di macchine per il packaging
Negli ultimi anni le importazioni tailandesi di macchine per il packaging hanno registrato trend in crescita a doppia cifra. Nel 2017, al primo posto tra i Paesi esportatori si è classificata l’Italia con vendite pari a 69,1 milioni di euro (+34,1% rispetto al 2016), scavalcando i volumi della Germania che, con una contrazione 22,5% sul 2016, si è fermata a 61,8 milioni. Stabili invece le esportazioni cinesi nei primi tre trimestri del 2017 (+0,5% la variazione tendenziale rispetto allo stesso periodo del 2016).
Secondo i dati del Centro Studi Ucima, nel 2016 la Tailandia ha importato macchine per il packaging per un valore complessivo pari a 332,3 milioni di euro, in crescita del 15,5% rispetto al 2015. Nella classifica 2016 la Germania risultava primo esportatore con il 24% delle quote complessive e un valore di 79,8 milioni di euro, seguita dalla Cina con 57,1 milioni (17,2% del totale) e subito dopo dall’Italia con 51,5 milioni (15,5% delle quote).
Per il triennio 2017-2019 le prospettive di sviluppo del mercato tailandese molto ottimistiche e prevedono tassi di crescita a un CAGR del 4,2%. Ampliando l’analisi all’intera area del Sud-Est Asiatico, le importazioni complessive di macchine per il packaging nel 2016 hanno raggiunto quota 2 miliardi di euro (+4,2% sul 2015), mentre i dati disponibili ai primi 9 mesi del 2017 evidenziano una crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Global Packaging Trends: Asia Pacifico è l’area a maggior crescita
Lo studio Global Packaging Trends 2017, realizzato da Euromonitor International in collaborazione con le principali associazioni di categoria internazionali (APPMA, PPMA, PMMI e UCIMA) ha evidenziato come, al 2020, l’Asia Pacifico rappresenti in assoluto l’area con le maggiori potenzialità di crescita globale sul mercato del packaging.
Se nel 2015 l’ammontare complessivo dei prodotti confezionati venduti ha raggiunto 1.431 miliardi di unità, nel 2020, infatti è stimato arrivare a quota 1.724 miliardi di unità (Cina, India e Giappone realizzano insieme il 76% dei volumi del mercato).
In generale le tendenze del packaging confermano anche per il futuro la popolarità della plastica, con picchi importanti di crescita per il PET (grazie ai costi più vantaggiosi rispetto al vetro) e l’HDPE.
Si prospetta un’inclinazione verso forme di confezionamento più semplificate, adatte alle vendite e-commerce e uno sviluppo in direzione degli imballaggi sostenibili.
Il comparto food (976.7 miliardi di unità vendute nel 2015) vedrà in rapida ascesa le confezioni di cartone per liquidi (+12,6%), trainate in particolare dall’incremento del consumo di yogurt (+26% in Cina; +16% in India). Il packaging flessibile invece guadagnerà posizioni grazie agli snack (previsti in aumento).
La crescita dei consumi di acqua in bottiglia, energy drink e bevande analcoliche farà lievitare il segmento delle bottiglie in PET nel comparto beverage (472 miliardi di unità nel 2015), che vedrà un deciso incremento anche delle confezioni di alluminio flessibile grazie al maggior consumo di caffè nel periodo di previsione 2015-2020 (CAGR +7,3%).
Buone anche le prestazioni delle bottiglie di metallo (Cina +8,4%), con l’incremento del consumo di birra e prodotti premium.
Nel Beauty & Personal Care (64,6 miliardi di unità vendute) cresceranno in modo considerevole i tubetti di plastica (+7%), le cui vendite aumenteranno di 3 miliardi di unità al 2020. Le confezioni in plastica flessibile continueranno a essere molto utilizzate in India mentre in Cina perderanno quote di mercato. Nell’ambito del Pet Food (5 miliardi di prodotti nel 2015), le pouches in alluminio e plastica con chiusura a zip o a pressione, sono stimate in crescita a un CAGR del 10% tra il 2015 e il 2020. Buono anche l’andamento del packaging flessibile per grandi confezioni.
Il mercato dell’Home Care (39.9 miliardi di unità nel 2015) in Asia Pacifico sarà trainato principalmente dalle confezioni in film flessibile, più convenienti e facili da usare (soprattutto in India). In un’ottica di risparmio i produttori proporranno al mercato anche buste e bottiglie ricaricabili.