L'impatto dell'e-commerce sulle vendite di alcolici

Secondo una ricerca IWSR, nonostante le complicazioni burocratiche, l’1,8% del valore delle vendite globali di bevande alcoliche, viene venduto attraverso l’e-commerce (dati 2018).

Tra queste, il vino ha sfruttato al meglio il potenziale del canale online, con un fatturato di 8 miliardi di dollari, pari al 3,6% delle vendite complessive. Gli spirits hanno invece realizzato un giro d’affari online intorno ai 6,5 miliardi (2% del fatturato globale).

Per i wine lovers l’e-commerce si è dimostrato un valido alleato nell’assecondare curiosità, fornire informazioni e un’offerta variegata, tant’è che piattaforme come Vivino, dopo soli nove anni di trading, vanta una proposta pari a 10 milioni di vini diversi e ben 35 milioni di utenti.

Nel Regno Unito la crescita dell’e-commerce (6,5% del valore totale delle vendite), ha minacciato la redditività dei negozi fisici spingendo Majestic, uno dei principali rivenditori di vino, a vendere gran parte dei terreni al dettaglio per concentrarsi su Naked Wines, il loro business online. In Cina gli acquisti tramite e-commerce rappresentano oggi il 9% del valore totale delle vendite.

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