Novità nel trattamento al plasma
Ferrarini & Benelli, affermato e dinamico produttore di sistemi per il trattamento corona, lancia a Converflex 2013 un innovativo trattamento al plasma in atmosfera.
Si tratta di un trattamento superficiale che migliora la bagnabilità dei materiali polimerici e dei metalli, garantendo così l’adesione di inchiostri, colle, coating ecc. Il sistema di Ferrarini & Benelli, che opera in condizioni di pressione atmosferica e dunque non impiega tecnologia sottovuoto, è composto da un generatore di alta frequenza e da un ugello plasma. Il plasma viene creato all’interno dell’ugello tra due elettrodi e poi indirizzato verso il substrato da trattare per mezzo di un flusso d’aria; l’area di trattamento di un singolo ugello è di 10 mm.
La società di Romanengo (CR) presenta in fiera anche gli altri prodotti che compongono la sua offerta per l’industria del converting. Un’attenzione particolare è dedicata ad altre due proposte, a partire dalla stazione di trattamento corona a banda stretta, soprattutto per la stampa di etichette, caratterizzata dalla dotazione di elettrodi ceramici che permettono il trattamento di tutti i tipi di materiali, conduttori e non. Equipaggiata con un sistema di apertura e smontaggio elettrodi facilitato, con estrazione a cassetto, assicura un’ottima tenuta degli inchiostri di stampa.
L’altro prodotto sotto i riflettori si chiama Kappa Plus ed è una stazione di trattamento ad elevate prestazioni, estremamente versatile e modulare, che può essere equipaggiata con elettrodi in alluminio (per trattare film plastici e carta) o con elettrodi ceramici (per trattare materiali conduttori in generale). La modularità del sistema e il diverso numero di elettrodi che si possono utilizzare, permettono di proporre il giusto modello per ogni tipo di esigenza produttiva e per ogni velocità di produzione.
Oltre a essere equipaggiato con un sistema speciale di smontaggio rapido che ne agevola la manutenzione e sostituzione, il gruppo elettrodi è dotato di uno speciale sistema di regolazione dell’air-gap che agisce dall’esterno e che permette, quindi, di trattare anche materiali a elevato spessore.