Vivere con valore

In memoria di Bruno Gnudi, figura rappresentativa di quella cultura tecnico-pratica bolognese formatasi in quella straordinaria scuola-officina dell’Aldini-Valeriani, che ha fatto grande il comparto delle macchine nel nostro paese. Editoriale di Stefano Lavorini

Bruno Gnudi ha vissuto gli albori di quella civiltà industriale tutto ingegno e flessibilità, casa e fabbrica, che ha permesso a questo paese di bruciare le tappe del riscatto industriale post bellico e di marciare spedita negli anni del boom industriale.
Il suo lungo cammino d’imprenditore e fondatore della G.B. Gnudi Bruno è stato sostanziato dal convincimento che  il lavoro è strumento di emancipazione delle qualità professionali e personali.
Ne abbiamo avuto personalmente la riprova, avendo più volte avuto l’occasione di apprezzare di lui cortesia e disponibilità, vivacità e arguzia, ottimismo e gioia di vivere. E soprattutto l’attenzione e il rispetto - di chi sa veramente quanto vale - per tutti coloro che aveva intorno o che incontrava.

A Bruno, dedichiamo questa riflessione.

Si parla e si scrive sempre di sé.
Chiusi nella nostra unicità, cerchiamo di gettare ponti che ci avvicinino agli altri. E quando cogliamo un’occasione di speranza la chiamiamo “amore”. Per la madre, per un amico, una donna, per chi sa suscitare la nostra ammirazione.

Ci sono gioie, ci sono dolori e soprattutto il sentimento di essere vivi nel riconoscersi in un  altro diverso da noi. L’Io torna a sé stesso cambiato. Più lucido.
Poco conta la frequentazione - una volta l’anno o tutti i giorni - per capire e far capire il senso di rispetto che l’uomo deve avere per l’altro.
Non sappiamo bene cosa ci muove, ma solo che d’improvviso, senza clamori, scopriamo di condividere con qualcun’altro, al di là delle differenze, un modo di sentire comune.

Il tempo si svolge “confortevolmente” nella relatività e nella inconsapevolezza del proprio destino. Poi d’improvviso giunge l’ineffabile, sorprendendoci ogni volta con la sua ineluttabilità. Qualcosa muore in noi e il sentimento della solitudine diventa più urgente. Non di meno, si fa forte il senso di riconoscenza per una sorte che ci ha riservato cure, attenzioni, dedizione, passioni.

Nulla va perso, e resta il duraturo legame nel futuro di una speranza.

 

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