Una vita per l'imballaggio
Il giorno 6 marzo si è spento Andrea Romagnoli, uno dei padri fondatori dell'industria bolognese delle macchine automatiche per il confezionamento e l'imballaggio.
Figura storica e uomo dalle grandi doti umane e imprenditoriali, Andrea Romagnoli si era diplomato alla scuola Aldini-Valeriani nel ’47. Progettista d'ingegno, ha lavorato all’ACMA e alla GD, per poi fondare nel 1961, insieme al cognato Renato Taino, la IMA (Industria Macchine Automatiche).
Il successivo ingresso nella società della famiglia Vacchi gli consente di sviluppare l'attività e le idee innovative, che lo portano a progettare macchine che hanno fatto la storia del comparto. Tra tutte ricordiamo, in particolare, la “C20” del 1967, la confezionatrice di bustine di te in sacchetti-filtro che ha aperto uno dei filoni di maggiore successo della IMA. Ma non possiamo omettere il suo contributo allo sviluppo del confezionamento in blister di prodotti farmaceutici.
Dopo aver ceduto il pacchetto azionario di IMA, nel 1993 diventa proprietario di una piccola realtà - la Tecnomeccanica di Castenaso - che ha guidato come Presidente fino al 2011, data in cui la società è stata acquisita da Acma (Gruppo Coesia).