Packaging a prova di anziano

TREND La popolazione europea diventa sempre più longeva, generando una domanda crescente di prodotti e servizi ad hoc, e di packaging adeguati. Le analisi di Asia Pulp & Paper e uno studio dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Contributo di Tristan d’Avezac de Moran

Secondo le ultime proiezioni Eurostat, nell’Unione Europea gli ultra sessantacinquenni costituiranno, nel 2060, un terzo della popolazione, in crescita del 17,5 % rispetto al 2011. Questo trend demografico rappresenta sia una sfida sia un’opportunità per l’industria dell’imballaggio, che si trova ad affrontare nuove problematiche a cui dare risposte adeguate, tipicamente in termini di facilità di apertura ma non solo.

Farmaci intelligenti. Uno studio dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) rivela che circa 10.000 anziani si feriscono ogni anno nell’aprire le confezioni dei medicinali. E non è il solo problema. Il farmaco “a prova di anziano” (ma anche quello “a prova di bambino”) dovrebbe permettere al medico curante di verificare che il paziente assuma le medicine in modo corretto e regolarmente, oltre a essere corredato di foglietti informativi più comprensibili. AIFA ha commissionato dei progetti di dispenser che rispettino queste necessità e segnala, fra i buoni esempi di soluzioni possibili, i blister di cartone con microchip incorporato che registra orario e data di assunzione della compressa ed emette un segnale sonoro quando deve essere presa la successiva (1).

Aprire facile. Da questa prospettiva, creare un imballo facile da aprire rappresenta un must oltre che un’opportunità di differenziazione. La sfida, in questo caso, risiede nel combinare la facilità di manipolazione con le funzioni di sicurezza. Che sia possibile lo ha mostrato, per esempio, Tetra Pak con HeliCap: un tappo più grande del normale con chiusura one-step ad avvitamento, richiudibile in un solo passaggio. Si tratta di un sistema di apertura di immediata comprensione, con un sigillo ad anello che si rompe senza sforzi al primo giro del tappo, progettato per i consumatori di tutte le età (2).

Aiutare il riciclo. La necessità di valorizzare il packaging a fine vita sta condizionando in misura crescente sia i grandi marchi internazionali sia i progettisti, orientati a impiegare il minor numero possibile di materiali e componenti, oltre a privilegiare i multistrato semplici da separare (3). Insomma, un buon design può aiutare la popolazione tutta, e gli anziani in primis, a migliorare le percentuali di raccolta e riciclo.
Da questa prospettiva, la carta - quella dei fornitori “sostenibili” naturalmente - presenta vantaggi evidenti: è leggera, riciclabile e, una volta usata, è interamente biodegradabile; lo stesso cartone accoppiato, prima penalizzato dalla difficoltà di separare i vari strati, vive un favore rinnovato grazie all’efficacia delle nuove tecnologie di riciclo.

Non di solo prezzo... Spesso packaging più efficaci, semplici e sicuri sono già disponibili, ma l’industria utilizzatrice fa resistenza, anzitutto per la necessità di contenere i costi. Ma il risparmio non può essere il solo criterio guida e i fatti lo dimostreranno: man mano che cresce la domanda degli ultra sessantacinquenni, i prodotti scomodi e meno funzionali resteranno sugli scaffali e il buon packaging farà, sempre più, la differenza. I consumatori - e non solo quelli anziani - vogliono qualità e servizio (4) e la competizione sul mercato sarà vinta dai brand che continueranno a investire e innovare in questa direzione.                                                      

Tristan d’Avezac de Moran
European Director Corporate Affairs
Asia Pulp & Paper (APP)

 

Tutela delle foreste: l’ora della cooperazione
Asia Pulp & Paper Group (APP) è il più grande gruppo industriale integrato al mondo, con una capacità complessiva di oltre 18 milioni t di cellulosa, carta e prodotti derivati e stabilimenti in Indonesia e Cina nonché sbocchi commerciali in oltre 120 paesi.
Anche per questo motivo esprime grande responsabilità sociale e ambientale, così come ha il merito di un impegno serio, che si è andato articolando nel tempo in vari momenti: la maggior parte degli impianti APP hanno ottenuto la certificazione “Chain-of-Custody” da SVLK, LEI e PEFC; nel giugno 2012 il gruppo ha lanciato la Sustainability Roadmap Vision 2020 e nel febbraio 2013 la Politica per la Conservazione delle Foreste (FCP), impegnandosi a migliorare ulteriormente le proprie prestazioni in termini di impatto ambientale, tutela della biodiversità e protezione dei diritti delle comunità locali.
E ora rilancia, chiamando all’appello tutti gli attori che contano, istituzionali e non, consapevole che per essere efficace lo sforzo deve essere coordinato.
In occasione del primo rapporto sui risultati della Forest Conservation Policy, APP ha infatti documentato la cessazione dell’abbattimento delle foreste naturali lungo tutta la filiera produttiva (riguarda un’area di oltre 2,6 milioni di ettari) e l’implementazione a livello territoriale dei principi di tutela dell’ambiente (High Conservation Value) e dei depositi di carbonio (High Carbon Stock).
Ma ha anche mostrato che il successo nel lungo termine richiede il coinvolgimento di molti altri stakeholder dell’industria arboricola indonesiana, e si è appellata a ONG, governi e imprese affinché collaborino a combattere la deforestazione.
Quattro, e di massima portata, gli obiettivi prioritari: una gestione coordinata delle licenze per lo sfruttamento forestale; una gestione coerente e condivisa dei conflitti fra bisogni delle comunità locali e politiche di non-deforestazione; un approccio multi settoriale di cura del territorio, che ne conside ri i vari aspetti e si dia prospettive di futuro; la sostenibilità economica delle politiche di tutela ambientale.

 

Il nostro network