Mercati da esplorare: INDIA
Dalla collaborazione fra ICE-Agenzia ed Edizioni Dativo, la rubrica dedicata alle imprese italiane che operano nell’imballaggio e guardano con attenzione
alle possibilità di sviluppo all’estero. La rete di uffici all’estero dell’ICE fornirà un aggiornamento periodico sullo sviluppo del packaging nel breve/medio periodo in alcuni Paesi.
Il settore dell’imballaggio in India registra da tempo un trend positivo, sottolineato dal lancio di nuovi prodotti sostenuti da una decisa attività promozionale delle aziende. Alimentare e farmaceutico sono di gran lunga i settori dove maggiore è il consumo di imballaggi.
I cambiamenti sociali
Lo sviluppo del comparto packaging è trainato dal buon andamento dell’economia, da un’inflazione bassissima che incentiva i consumi privati e dalla crescita spettacolare delle vendite via internet, concentrate nei centri urbani di medie e grandi dimensioni (Amazon Flipkart e Snapdeal sono i principali “distributori” online).
Anche il rapido cambiamento nelle abitudini quotidiane espresse dalla classe media contribuisce a un maggiore consumo di imballaggi: il tempo sempre più ridotto dedicato alla preparazione dei cibi spinge infatti all’acquisto di prodotti pronti e imballati, ma anche la maggior diffusione di alimenti liquidi influisce sui numeri del packaging.
Note sui materiali e l’ambiente
La plastica è tutt’oggi il materiale di confezionamento più diffuso (le stime parlano di un 42% sul totale), ma si sta affermando anche la domanda di imballaggi cellulosici per liquidi e di refill.
Sebbene in crescita, l’attenzione ai temi della tutela ambientale e della sostenibilità è ancora abbastanza limitata. Interessante il fatto che la richiesta o l’offerta di packaging “green” stia diventando però uno strumento di marketing.
Risulta in forte aumento la domanda di materiali alternativi (dal polietilene sintetico al polietilene da canna da zucchero), più leggeri e riciclabili e si registra invece un’attenzione particolare per le tecnologie MAP (confezionamento in atmosfera modificata).
Il valore del comparto: previsioni
Stando ai dati 2015, in India il settore imballaggio “vale” 32 miliardi di dollari. Tuttavia, sulla base di stime recenti elaborate dall’Associazione industriale FICCI, è attesa una crescita sensazionale, che dovrebbe toccare i 73 miliardi nel 2020, con incrementi medi del 18% all’anno. Saranno gli imballaggi rigidi a crescere di più (25%) rispetto a quelli flessibili.
L’industria indiana del packaging costituisce il 4% circa del valore totale mondiale del settore. Il consumo pro capite di imballaggi è dunque molto basso, rispetto non solo ai paesi industrializzati (per esempio la Germania, con 42 kg all’anno) ma anche a paesi dell’area (19 kg all’anno a Taiwan).
In particolare, nel 2014, il consumo di polimeri è stato di appena 10,5 kg pro capite dove la Cina ne ha registrati 45.
Italia e Germania continuano a essere, per tradizione, i maggiori fornitori di macchine di confezionamento, “tallonati” negli ultimi anni dalla Cina, la cui influenza in territorio indiano si sta rapidamente consolidando.
Si riportano di seguito i dazi doganali applicati all’importazione dei due codici considerati:
- 842230 - Basic Duty 7.5%; CVD 12%; SPL CVD 4%.
- 842240 - Basic Duty 7.5%; CVD 12%; SPL CVD 4%.
NOTA Il progetto è coordinato presso a sede centrale di ICE-Agenzia in Roma, dall’Ufficio Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente diretto da Ferdinando Pastore. Funzionario di riferimento:
Matteo Masini, tel 06.5992.9356 [email protected]