Lockdown in India: è boom di cibo confezionato
Nelle prime tre settimane di lockdown, la domanda di cibo confezionato in India (formaggio, noodles, snacks surgelati, burro, riso, biscotti digestive, cioccolato e limone) è cresciuta via via passando da +50 a +150%. A confermarlo sono le catene dei negozi e le principali aziende alimentari del Paese.
La società cooperativa lattiero-casearia Amul, con sede nel Gujarat, ha registrato un aumento del 30-40% delle vendite di burro, formaggio e latte in brik, mentre gli acquisti dei biscotti “digestive” di McVities sono cresciuti del 100%.
Aumentate in modo significativo anche le vendite di Godrej Tyson Foods produttore di alimenti surgelati a marchio Yummiez, che tuttavia lamenta carenza di manodopera e servizio irregolare da parte degli operatori della catena del freddo.
LT Overseas, che produce riso confezionato anche “ready to heat”, a marchio Daawat e Royal, riesce a soddisfare solo un quarto della domanda.