Inchiostri: una buona ricetta

10 parti di qualità (assoluta e certificata), 10 parti di servizio (just  in time), 10 di innovazione (adeguatamente finanziata) e altrettanti di fiuto, con l’aggiunta di relazioni ottime con il mercato e istituzioni. Con questi ingredienti gli inchiostri e le vernici Sun Chemical crescono ancora, soprattutto nel packaging. Il bilancio consuntivo e preventivo di Fabio Deflorian, AD del gruppo in Italia. Stefano Lavorini

Il 2013? Bene per quanto riguarda in particolare il settore packaging, dove sono aumentati i volumi ed è stata mantenuta una buona redditività.
E il 2014? È iniziato in modo incoraggiante, con l’imballaggio sempre più centrale, sebbene il crescente numero dei player rischi di spostare la competizione in prevalenza sui prezzi.
Il futuro, comunque, è di chi si apre al cambiamento - in termini organizzativi, di approccio al mercato, culturali - e investe in ricerca.
Questi, andando per grandi temi, gli spunti e le valutazioni che ricaviamo dall’incontro con Fabio Deflorian, Amministratore Delegato di Sun Chemical Italia, a chiusura di un anno intenso.
La filiale nazionale del produttore di inchiostri e pigmenti per la stampa, infatti, durante lo scorso esercizio ha portato a termine il trasferimento delle attività produttive dallo stabilimento di Firenze a quello, rinnovato e potenziato, di Caleppio 1 («senza l’ombra di ricadute negative sui clienti»); ha stanziato ulteriori investimenti e si propone di accelerare (ancora) sulla strada del rinnovamento. «Perché il mercato, di certo, non diventerà meno impegnativo, competitivo o esigente; per adeguarsi o, meglio ancora, per anticiparne gli sviluppi, bisogna avere buone gambe e mente agile», chiosa Deflorian, che ci svela la ricetta “Sunchem”.

Sempre più imballaggio
Il bilancio 2013 di Sun Chemical Italia chiude con un +5% medio a volume, sia in Italia sia all’estero, per gli inchiostri liquidi, con numeri positivi sia nel business di quelli all’acqua per carta e cartone ondulato sia di quelli a solvente, nonché vernici per alluminio sottile e affini.
Per quanto riguarda i prodotti per la stampa offset a foglio (sia packaging, che commerciale), l’incremento, sempre a volume, è stato a doppia cifra.
In calo, invece, la stampa heatset (editoria, pubblicità) dove, dice Deflorian «Nonostante Sun Chemical abbia mantenuto le quote di mercato, addirittura incrementandole in alcuni casi, prevediamo che il trend negativo proseguirà».
Il 2014, comunque, è partito bene; proseguono i trend di crescita registrati lo scorso anno sia nell’offset a foglio per la stampa commerciale e di packaging, sia negli inchiostri liquidi per imballaggio flessibile, carta e cartone ondulato. «In questi settori - precisa il manager - stanno riprendendo gli investimenti in mezzi, un po’ in tutto il territorio nazionale, e non si tratta di sostituzioni ma di ampliamenti del parco macchine. È un segnale confortante, e mi auguro, tuttavia, che questa attenzione all’imballaggio da parte dei produttori di materie prime, di inchiostri e dei converter non inneschi le dinamiche classiche sui prezzi che, alla fine, sono di vantaggio solo per i brand owners».
L’imballaggio, dunque, conferma la propria centralità anche grazie al profilo peculiare dell’industria della trasformazione in Italia che, a differenza di quella europea, è costituita in prevalenza da aziende familiari, dinamiche e flessibili, con una buona propensione all’esportazione. Secondo le mie stime, in Italia, nella stampa di imballaggi flessibili con inchiostri o vernici a base solvente, l’incidenza delle multinazionali straniere sul nostro portafoglio clienti è molto bassa, intorno al 4-5%. Se invece andiamo sugli inchiostri ad acqua nel settore del cartone ondulato è il 52%, ma se poi consideriamo la produzione complessiva di inchiostri all’acqua per tutti i business, il peso delle multinazionali cala attorno al 25%. In Europa è l’opposto: c’è una prevalenza assoluta delle multinazionali, che nei singoli Paesi, sono orientate ai mercati locali, ed esprimono dunque, logiche, tempi, metodi e criticità completamente diversi».

Investire e innovare
Sun Chemical Italia, dal canto proprio, prosegue sulla strada degli investimenti per razionalizzare e ammodernare gli impianti, con la duplice intenzione di contenere i costi di produzione e garantire al mercato forniture adeguate per quantità e costanza qualitativa.
Così, dopo aver potenziato lo stabilimento di Caleppio 1, ora lavora a rinnovare Caleppio2, dove si producono inchiostri a base solvente, investendo in impianti a elevata automazione. Ma non solo.
Altrettanto significativi gli investimenti in R&S di Sun Chemical, che ha dato vita a un laboratorio completamente rinnovato nel lay-out, nelle strumentazioni analitiche e di controllo oltre che negli arredi, con postazioni di lavoro razionali ed all’avanguardia.
«Per quanto riguarda il flessibile - rivela Deflorian - e dunque la stampa roto, stiamo testando alcune nuove serie di inchiostri a base acqua per stampa interna e successivo accoppiamento, progettate e messe a punto in Inghilterra, che hanno suscitato l’interesse di alcuni converter. Non ci aspettiamo grandi volumi (il grosso del mercato è ormai attrezzato con impianti di recupero solvente), ma si tratta di una nicchia interessante dal punto di vista tecnologico.
Più ampio, invece, l’interesse per l’UV, tipicamente nel settore delle etichette, dove cresciamo grazie alle ottime prestazioni che si ottengono con macchine narrow web. Nella seconda metà del 2013,  abbiamo acquisito nuove quote di mercato, il che ci ha permesso una crescita a due cifre, e continueremo a impegnarci in questa direzione».
E se, per quanto riguarda la stampa di imballaggi alimentari con inchiostri UV, al momento Deflorian non ravvede prospettive concrete nel breve e medio periodo, discorso diverso vale per le vernici barriera lanciate lo scorso anno e attualmente in fase di test pilotato presso alcuni utilizzatori.
«Concepite per creare alternative più ecologiche e low cost agli accoppiati multistrato, e formulate in modo specifico per le differenti applicazioni, hanno suscitato grande curiosità. Vogliamo procedere con grande attenzione sulla strada della validazione di questi prodotti che hanno il vantaggio di consentire una drastica riduzione delle scorte a magazzino di materiali barriera, ovvero aggiungere flessibilità e dare economicità all’attività di trasformazione».

La cultura del servizio
Tecnologia e prodotti non sono, peraltro, i soli campi in cui si concentra l’attenzione della società.
«Sul versante finanziario, stiamo lavorando a ridurre il livello di esposizione, migliorando il tempo medio di incasso, con la stessa determinazione con cui da qualche anno, per contenere il rischio di insoluti, rinunciamo a forniture per importi complessivi anche rilevanti».
Ma anche la cultura e la gestione dell’azienda sono temi cari a Deflorian: «Sistema di vendita, approccio al lavoro, mentalità: tutto deve adeguarsi a un mondo che cambia. Ecco perché, per restare competitivo in un contesto sempre più difficile dobbiamo puntare a strutture più agili e reattive, con persone dalla mentalità aperta, competenti, in grado di migliorare le modalità di relazione con l’esterno. Così, garantita la qualità del prodotto, assicurato il livello adeguato di servizio, portato a termine il progetto “consegne just in time” (oggi evadiamo il 97% degli ordini nei tempi  richiesti dalla clientela), nel 2014 ci dedicheremo anche a migliore l’immagine dell’azienda, per comunicare con più chiarezza ed efficacia i vantaggi connessi all’utilizzo dei nostri prodotti».   

Imballaggio alimentare: fatti, non parole
Chi ha paura delle normative sul packaging a contatto con gli alimenti? Sun Chemical no.
«Anzi - dichiara provocatoriamente ma non troppo Fabio Deflorian, AD del Gruppo in Italia - norme ancora più severe, che potrebbero mettere in difficoltà alcuni produttori nostri concorrenti di medie dimensioni, ci troverebbero preparati. I nostri prodotti sono infatti formulati e realizzati con riferimento puntuale alla normativa vigente e alla luce di quella in divenire in materia di sicurezza.
Questo significa, ad esempio, che gli inchiostri e le vernici Sun Chemical per imballaggio alimentare non contengono coloranti azoici, che possono potenzialmente decomporsi in ammine aromatiche cancerogene di categoria 1 e 2; sono formulati in modo da minimizzare la potenziale migrazione attraverso il substrato e il set-off, nonché, nei casi in cui necessario, con i componenti listati nell’Allegato 6 dell’Ordinanza Svizzera RS 817.023.21.
Inoltre, in veste di membro EuPIA, partecipiamo a tutti i tavoli di lavoro che si occupano dello sviluppo della legislazione sulle materie plastiche (Regolamento PIM), degli inchiostri per la stampa alimentare (Ordinanza Svizzera e futura Ordinanza Tedesca) e del Regolamento REACH. In questo modo possiamo capire l’orientamento delle varie nazioni e impegnarci, in ultima istanza, a tutelare la sicurezza dei consumatori».
Non è una boutade, e Deflorian può documentarlo. Anzitutto, con il coraggio di un impegno assunto pubblicamente, a voce alta e verificabile: quello di percorrere, anche in tempi “di crisi”, solo e soltanto la strada maestra della qualità senza scorciatoie né cedimenti («Non abbiamo fatto un solo downgrading di materia prima»).
Quindi con la chiarezza di un metodo che sostanzia i buoni propositi, Sun Chemical ha reso operativa una struttura dedicata al recepimento delle normative e alla gestione della responsabilità di prodotto: una quindicina di addetti a livello globale, altri 20 a livello europeo più uno in ciascun paese.

In sintesi, la procedura
Per quanto riguarda la materia prima in ingresso, vengono richieste ai fornitori  una serie di informazioni dettagliate, in relazione alla composizione e al contenuto/contaminazione da metalli pesanti, livello di impurezze/sottoprodotti nei pigmenti… In caso di dubbio, vengono disposte indagini analitiche mirate. Gli inchiostri e le vernici Sun Chemical per l’imballaggio alimentare sono quindi formulati secondo la Lista di Esclusione EuPIA, e vengono fabbricati sulla base delle GMP e delle  Linee Guida EuPIA. I pigmenti utilizzati soddisfano i requisiti di purezza della Risoluzione del Consigli d’Europa AP (89)1 e della Raccomandazione IX del BfR sulla contaminazione di metalli pesanti. Ciascuna specialità, quindi, viene prodotta con materie prime selezionate con estrema cura e senza cedere alle sirene del cost saving.  La multinazionale, a sua volta, rilascia le dichiarazioni di composizione che servono a garantire qualità e prestazioni promesse. Fatti, dunque, non parole…

Dal progetto allo scaffale
Con lo slogan “Concept to Consumer”, Sun Chemical e la casamadre DIC (il maggior produttore di inchiostri e pigmenti del mondo) mostrano a Interpack i prodotti e i servizi che li attestano come fornitori di soluzioni complete di packaging: dalla progettazione all’esposizione a scaffale.
Allo stand C10 del padiglione 7a vengono dunque illustrate proposte in grado di affrontare le grandi sfide dei brand owner: l’impatto a scaffale, l’integrità del marchio, la normativa sulla sicurezza alimentare, la razionalizzazione dei costi…

Progettazione. L’agenzia di servizi Sun Branding Solutions (SBS) darà dimostrazione di come creare packaging accattivanti, che “bucano” lo scaffale, garantiscono gli stessi colori del marchio, impiegano rivestimenti e inchiostri dagli effetti speciali e rispettano le normative sulla bassa migrazione. SBS è in grado di studiare la struttura di packaging più adatta alle esigenze specifiche di ciascun cliente, e mette a disposizione un efficace software per la gestione del ciclo di vita dell’imballaggio.
Integrità del marchio. A Interpack, gli esperti Sun Chemical illustreranno le diverse tecnologie e la vasta gamma di inchiostri di sicurezza, tra cui la soluzione per la codifica a infrarossi Verigard™ che addiziona piccole quantità di tag o marcatori chimici a inchiostri, vernici e rivestimenti, e si può utilizzare in qualsiasi processo di stampa e su qualsiasi supporto.

Sicurezza alimentare. Sun Chemical collabora con i brand owner per garantire la conformità del loro imballaggio alle normative sulla sicurezza e l’alimentarietà, inclusi il regolamento PIM, il REACH, la direttiva sulla plastica e l’ordinanza svizzera.
In gioco le best practice per la stampa di confezioni alimentari e le serie di inchiostri, rivestimenti e adesivi appositamente progettati per garantire i livelli minimi di migrazione.

Sostenibilità a tutto campo. Sun Chemical propone sistemi di confezionamento che utilizzano adesivi per laminati barriera e inchiostri sostenibili, nonché vernici ideate per realizzare imballi più leggeri ed economicamente vantaggiosi, riciclabili, biodegradabili.

 

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