Il settore degli imballaggi – 2019 (1)
In base alle prime valutazioni disponibili, il comparto packaging (strettamente legato all’andamento dell’attività manifatturiera) dovrebbe registrare un fatturato 2019 del +1%, arrivando a superare i 33,5 miliardi di €.
Anche il commercio estero viaggia a ritmi positivi: sebbene ridimensionato rispetto al 2018, il valore delle esportazioni dovrebbe crescere del +2,3% circa. Sempre a valore, le importazioni crescono del 5% circa. Nonostante il calo rispetto al 2018, il saldo della bilancia commerciale continua a rimanere positivo, toccando gli 1,2 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le medie delle quotazioni dei prezzi delle materie prime utilizzate per produrre imballaggi, nel 2019 si registrano cali per tutti i materiali: 6% per l’alluminio vergine, 13% circa per la materia prima vergine destinata alla produzione del cartone ondulato, 1% per la carta destinata alla produzione di sacchi o per produrre incarti. Le quotazioni dei cartoncini utilizzati per gli astucci calano dello 0,5%.
Per quanto riguarda le materie plastiche (plastica vergine), i cali riguardano i prezzi di tutti i polimeri impiegati per produrre imballaggi: nel 2019, il prezzo del PET registra un calo del 14,7%, il polistirolo del 13% e il PVC dell’8%. Scendono le quotazioni anche degli altri polimeri.
L’unico materiale a registrare un aumento nei prezzi è il legno.
L’andamento delle quotazioni relative alle materie prime provenienti da riciclo segue quello delle materie prime vergini, cali generalizzati sui prezzi di tutti i materiali.
Analizzando il settore dal punto di vista quantitativo, nel 2019 ipotizziamo un trend di crescita ridotto rispetto agli anni precedenti: +1%, con una produzione di imballaggi vuoti superiore a 16,8 mld di tonnellate. Come si evince dall’analisi relativa all’attività manifatturiera italiana riportata nelle pagine precedenti, nel 2019 l’industria nazionale ha subìto una battuta d’arresto, fenomeno questo che ha inevitabilmente influenzato anche il settore packaging, che ha visto una sensibile riduzione della produzione.
Si presume che l’andamento continuerà a essere positivo, ma certo non ai ritmi degli ultimi anni.
A conferma di questa ipotesi, bastano i dati sull’andamento del commercio estero.
In base all’analisi dei primi nome mesi dell’anno (ultimi dati disponibili), le esportazioni dovrebbero assestarsi intorno al +1,2%, mentre le importazioni dovrebbero crescere del +3,7%.
Nel biennio 2020-21, l’ipotesi evolutiva realtiva alla produzione espressa in peso è di un +2% medio annuo, portando la quantità di imballaggi vuoti prodotti in Italia a superare i 17,5 mld di tonnellate.
Tabella 1. Bilancio del settore imballaggi vuoti in Italia.
2018 | Prev. 2019 | var. % | |
Fatturato mln di € | 33.187 | 33.519 | 1,00% |
Produzione (t/000) | 16.673 | 16.840 | 1,00% |
Esportazione (t/000) | 2.849 | 2.883 | 1,20% |
Importazione (t/000) | 1.991 | 2.065 | 3,70% |
Utilizzo apparente (t/000) | 15.815 | 16.021 | 1,30% |
Fonte/Source: Imballaggio in cifre