Il settore degli imballaggi (2013) (2)
Dopo le contrazioni registrate nel 2012 in produzione (-5,1%), domanda interna (-4,6%) e commercio estero (-5% le esportazioni, stabili su bassi livelli le importazioni) anche il 2013 ha presentato un quadro evolutivo negativo, sebbene caratterizzato dalla progressiva riduzione dei tassi di decrescita.
In particolare il 2013 si è concluso con il seguente bilancio:
- produzione +0,3%
- esportazioni +0,25
- importazioni -5,1%
- domanda interna -0,9%.
Per il terzo anno consecutivo, dunque, anche il settore degli imballaggi segna una flessione produttiva, in linea con l’evoluzione dell’attività manifatturiera nazionale e la crisi economica che ha interessato l’Unione Europea. Ma rispetto a quanto ipotizzato nel preconsuntivo messo a punto a fine 2013, il consuntivo ha evidenziato una situazione meno negativa.
Analizzando l’andamento della produzione delle diverse filiere, troviamo che:
- gli imballaggi di acciaio sono in arretramento dell’1,1%;
- gli imballaggi di alluminio riconfermano i contenuti livelli di attività del 2012;
- gli imballaggi cellulosici sono in arretramento dello 0,1%;
- i contenitori rigidi poliaccoppiati risultano in calo dell’1,5%;
- gli imballaggi di plastica evidenziano un calo produttivo del 2,7%;
- gli imballaggi flessibili da converter, grazie al positivo andamento delle esportazioni, hanno segnato una crescita del 4%;
- gli imballaggi di vetro, sempre grazie ai buoni flussi esportativi, hanno espresso un incremento della produzione dell’1,3%;
- gli imballaggi di legno hanno concluso l’anno con un calo della produzione del 2,7%.
Per il comparto italiano degli imballaggi, le aspettative per il 2014 sono orientate a un moderato ottimismo, in considerazione di una possibile ripresa dell’attività manifatturiera nazionale e, in genere, dei principali paesi dell’Unione Europea.
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