Il lusso della creatività a Packaging Première

Con un’offerta esclusiva di soluzioni per il packaging di beni di consumo di alta gamma - in prevalenza cosmetici e fragranze, fine food, vino e alcolici - Packaging Première chiude la terza edizione (28-30 maggio, Fieramilanocity) registrando circa 6700 visitatori (+ 40% rispetto al 2018).


E con 242 espositori (diretti o rappresentati), 90 dei quali “new entry”, la kermesse milanese conferma la propria natura di occasione privilegiata d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali, attenti alle potenzialità di comunicazione del packaging.
Soddisfatto del risultato ottenuto, l’organizzatore dell’evento, Pier Paolo Ponchia: «I brand in fiera, accuratamente selezionati, hanno contribuito a creare un’atmosfera stimolante e ricercata, confermando Packaging Première come una manifestazione unica nel suo genere, punto di riferimento per il settore del packaging di lusso». 

Ad alimentare l’interesse dei visitatori, oltre all’offerta espositiva, un programma di convegni, approfondimenti tematici e format espositivi di impatto.
Tra gli interventi più seguiti, ricordiamo il convegno tenuto da Smithers Pira,  voce autorevole nel mondo dell’imballaggio, che ha approfondito i trend e le possibili evoluzioni del packaging di lusso in Europa.
Da segnalare, inoltre, la presentazione dei risultati di un progetto didattico sperimentale - organizzato in partnership con Esxence - The Scent of Excellence e il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano - tra profumeria artistica, design e packaging di lusso.

Metamorfosi nell’Art Gallery. Per valorizzare le sinergie tra il mondo del packaging e quello dell’arte, Packaging Première ha proposto un affascinante prologo al percorso espositivo, allestendo una mostra speciale dedicata al lavoro di alcuni artisti che, traendo ispirazione dalle materie prime, si sono confrontati con il tema Metamorphosi, realizzando opere uniche e suggestive.
Legno, carta, plastica e vetro: la materia - plasmata in nuove forme - ha preso dunque vita per mano dell’artista che la lavora, coniugando l’estro creativo con un lavoro di ricerca e studio, tenendo in considerazione tutta la filiera coinvolta.
Sotto i riflettori dell’Art Gallery hanno esposto Agnese Del Gamba (dal PET riciclato a opere scultoree, gioielli e abiti), Francesca Meana (carta abbinata a diversi materiali), Daniele Papuli (vinile, materiali di derivazione sintetica e carta, armonizzate grazie al design), Alessandro Rametta (lavorazione di rame, acciaio, bronzo e ferro, ispirata alla leggendaria figura di Efesto), Simone Crestani (sculture di vetro soffiato), Giorgio Rastelli (sculture lignee, morbide e allusive, oltre la materia).

Un approfondimento.
A pagina 28 di questo fascicolo, evoluzione della stampa digitale nella cartotecnica alto di gamma.
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