Assemblaggio: a Cosmopack per esportare
Macchine automatiche per l’assemblaggio: la meccanica Tecmes ad alta velocità punta al mercato globale del packaging della bellezza.
«Cosmoprof è un appuntamento irrinunciabile. Anche quest’anno abbiamo messo a calendario sia l’evento di marzo a Bologna sia quello di Las Vegas a giugno, che per noi sono le principali occasioni di promozione internazionale» dichiara Angelo Vistarini, direttore commerciale di Tecmes. La società cremasca, specializzata nello sviluppo e costruzione di macchine meccaniche di assemblaggio ad alte prestazioni, opera infatti sempre di più a livello globale e riconosce negli eventi di BolognaFiere le “vetrine” più efficaci del settore: «Grazie alla sinergia con Cosmoprof - considera Vistarini - Cosmopack rappresenta un unicum, soprattutto per chi, come noi, punta sulla meccanica e dunque su macchine produttive e veloci. È una fiera di rara efficacia, che continua a influenzare positivamente la nostra immagine sui mercati globali».
Macchine speciali, da tutti i punti di vista
Per Tecmes il settore della cosmesi rappresenta un 20% del fatturato, ed è realizzato per un buon 95% sui mercati esteri, a partire da Brasile e Germania. «Nel nostro caso - testimonia Vistarini - il calo considerevole del mercato nazionale è stato compensato dalla crescita a livello internazionale. E non si tratta solo di buona sorte: le nostre macchine meccaniche sono super affidabili e garantiscono le massime prestazioni fino a 200 cicli al minuto. Inoltre, mettiamo in campo soluzioni e processi innovativi dedicati e specifici per la singola lavorazione, proprio come “vestiti su misura” per le necessità dei clienti che realizzano grandi volumi dei dispositivi più vari: mascara, rossetti, trousse, strumenti usa e getta per la cura del corpo, componentistica medicale e così via. La nostra, dunque, si può definire un’offerta di nicchia, in quanto non tutte le aziende necessitano di impianti a produttività elevata e, ancor oggi, chi fa piccoli lotti assembla a mano; muoversi ad ampio raggio è dunque per noi, ancor più che per altri, una necessità imprescindibile».
La globalizzazione, peraltro, rappresenta l’orizzonte in cui tutti ci muoviamo e le strategie commerciali vanno adeguate di conseguenza, considera ancora Vistarini: «Se il PIL italiano scende e quello mondiale sale, mettersi in gioco su larga scala è vitale. A questo livello, più che mai, riesce a imporsi chi presenta un’offerta che si distingue per elementi di unicità - cosa che a noi e alle nostre macchine non manca.
Nei processi Tecmes si concentra il valore aggiunto della conoscenza, della ricerca, della sperimentazione, della caparbia volontà di fare impresa e innovazione malgrado le naturali difficoltà e il quadro nazionale ancora sofferente. E, in più, possiamo “firmarci” Made in Italy: un vero e proprio marchio protagonista indiscusso degli eventi internazionali sia domestici sia d’oltre frontiera. Dove quindi saremo sempre presenti, pronti a fare squadra».