Un “Hackathon” per innovare nella carta

 Il 24 ottobre scorso, il gruppo Mondi (produttore integrato di materiali e imballaggi cellulosici) ha accolto 50 dottorandi e ricercatori provenienti da 20 Università e Istituti superiori europei per il primo “Mondi Speed Data Hackathon”, sfidandoli a esplorare la realtà dei big data ed elaborare concetti innovativi, capaci di far progredire ulteriormente l’industria della carta.


Seguendo le regole dell’ “hack day” (evento breve al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica, Ndr.), i convenuti - tutti ricercatori nell’ambito dei materiali cellulosici, divisi in otto gruppi e supervisionati da responsabili Mondi - dovevano articolare un progetto che, a partire dall’analisi dei big data, potesse incidere sui processi produttivi e sui consumi energetici, tenendo conto delle implicazioni finanziarie, di manutenzione e sostenibilità. E se il brainstorming doveva durare solo due ore, il relatore del progetto aveva un solo minuto per esporlo alla giuria.

Tra quelli presentati è stato il concept denominato “Smart value chain” a convincere i giurati, perché ha coperto l’intera catena del valore del packaging, creando un ciclo chiuso virtuoso tra produttore dei beni, imballaggio e  consumatore finale. L’hackathon di Mondi rientrava tra i programmi della “Cellulose Materials Doctoral Students Conference 2017”, una tre giorni organizzata dalla University of Technology di Graz sotto l’egida di EFPRO - European Fibre and Paper Research Organisation.

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