Un Ecomondo più ricco
Piattaforma per la valorizzazione e il riuso dei materiali e per l'industria che guarda al futuro. Green Economy alla 17° edizione di Ecomondo (6 - 9 novembre, Rimini).
Due nuovi saloni dedicati all’eolico (Key Wind) e ai veicoli ecologici (Sal.Ve), che affiancano Key Energy (energia e mobilità) e Cooperambiente (esperienze di cooperazione), e i 6.000 mq de La Città Sostenibile. Ma anche e soprattutto le tecnologie delle 1000 aziende che occuperanno i 16 padiglioni di Rimini Fiera, e il fittissimo calendario di incontri (150 nel 2012, con 7.200 partecipanti) che vedono in campo esperti internazionali. Questi fatti e cifre testimoniano la crescita di Ecomondo che, anche quest’anno, attende visitatori da tutto il mondo (+11% nel 2012, di cui +10,4% di stranieri) fra cui i buyer provenienti da 25 diversi Paesi.
L’edizione 2013 della fiera promette un’ancora maggior ricchezza di contenuti e proposte. Anche grazie agli Stati Generali della Green Economy: la seconda riunione nazionale darà conto del lavoro, coordinato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente, che durante l’anno ha impegnato 60 organizzazioni in un confronto sugli obiettivi prioritari del “Green New Deal”.
Più spazio all’industria. Il Comitato Tecnico Scientifico (guidato dal nuovo presidente Fabio Fava, Ordinario di biotecnologie industriali e ambientali all’Università di Bologna) ha lavorato a integrare esposizione e convegni, per meglio illustrare il cammino verso l’innovazione e le nuove opportunità che si aprono sui mercati internazionali.
Quest’anno un’attenzione particolare sarà data alla chimica “verde” delle bioraffinerie e delle bioindustrie, a cui sono dedicati, fra l’altro, i seminari della mattina dell’8 novembre. «La scarsità e i costi del petrolio, unitamente alla necessità di ridurre l'impatto ambientale» ha sottolineato al riguardo Fava «rendono l’adozione di strumenti e strategie di chimica verde in linea con gli orientamenti della Commissione Europea e con le priorità di Bioeconomia di Horizon2020, il nuovo programma europeo per la ricerca industriale che rappresenta un caso importante di “public private partnership”».
Proprio a Ecomondo, precisamente nell’area Ecoinnovation, questa iniziativa avrà tutto il rilievo che meritano l’entità degli stanziamenti in gioco (fra i 70 e gli 80 miliardi di euro nei prossimi 7 anni) e l’importanza delle imprese coinvolte, molte delle quali presenti in fiera, come Novamont, Eni Versalis, Mossi&Ghisolfi, Basf.
Il meeting dell’8 novembre illustrerà le priorità e le principali azioni messe in campo in ambito Bridge (bioindustrie) e Spire (uso efficiente delle risorse e valorizzazione dei rifiuti), delle principali azioni sviluppate in ambito Water, Raw Materials e Climate, e dei progetti in fase di messa a punto in area Raw Materials e Food4Future.