Intralogistica Italia: concetti e programmi
Le attese delle imprese per la nuova fiera del material handling e della logistica, che si svolge a maggio in concomitanza con Ipack-Ima. Organizzata da Deutsche Messe AG, propone un'offerta aggiornata del settore del material handling e dell’operation management, oltre a rappresentare un appuntamento unico per il nostro Paese.
Macchine, mezzi e sistemi per la movimentazione industriale, prodotti, servizi e information technology per la logistica integrata: questa la descrizione, seppur sommaria, del panorama merceologico che caratterizzerà la prima edizione di Intralogistica Italia in programma dal 19 al 23 maggio 2015 nei padiglioni della Fiera di Milano Rho.
Si tratta di un’opportunità di sicuro interesse per l’intero comparto del material handling e della logistica, che dispone di una varietà di prodotti, servizi e soluzioni uniche e in grado di coprire una vastissima area di attività economiche diverse tra loro: da quelle industriali (con le classiche realizzazioni nel settore della movimentazione interna e dei magazzini) a quelle commerciali (con i più recenti sistemi di smistamento, formazione di ordini) fino a quelle dei trasporti e della grande distribuzione.
In progressiva crescita l’adesione delle aziende alla mostra, che andrà a colmare un vuoto avvertito da tempo nel panorama fieristico nazionale delle rassegne di settore.
Una fiera dedicata: il parere degli espositori
Intralogistica Italia è, come anticipato, organizzata da Deutsche Messe AG e potrà fregiarsi della dicitura”powered by CeMat”, un’indicazione di prestigio che sottolinea l’autorevolezza e il know-how acquisiti nel settore dall’industria tedesca, in collaborazione con Ipack-Ima spa (che, con la fiera "omonima", è il più importante organizzatore fieristico italiano nel campo della meccanica strumentale per il processing e il packaging).
Elevate e importanti sono le attese delle imprese, che hanno già confermato la propria adesione all'evento.
Per Ermanno Rondi, amministratore delegato di IncasGroup, le fiere nazionali dedicate hanno attraversato un periodo di scarso “appeal” (una vera manifestazione di impianti e sistemi per la logistica non esisteva da anni in Italia. «Gli espositori - afferma Rondi - si attendono una comunicazione abbinata con Ipack-Ima, ma distinta nel messagio, che miri ad attrarre non solo aziende del settore alimentare ma punti alla valorizzazione del binomio automazione-sistemi per l’intera supply-chain. Mi auguro che al classico passaggio di visitatori si affianchi la gestione di un insieme di appuntamenti predefiniti tra domanda e offerta sul modello di quanto già avviene in altre fiere. Ci aspettiamo inoltre che venga mantenuta una presenza continua sul web anche dopo la conclusione della mostra, oltre al coinvolgimento della stampa tecnica che dia spazio alla presentazione di prodotti, sistemi, servizi e soluzioni».
Secondo Roberta Togni, marketing manager di Automha, Intralogistica Italia potrebbe porsi come strumento di politica industriale a livello nazionale particolarmente efficace: «La garanzia di un sistema fieristico efficiente, inteso come infrastruttura al servizio del Paese e delle sue imprese rappresenta un vantaggio trainante per l’economia, la promozione del Made in Italy e il supporto alla internazionalizzazione. Oggi - afferma Togni - le maggiori distanze fisiche e culturali e la crescita dei mercati nuovi e meno esplorati generano importanti costi di informazione e di azioni di marketing. Lo sviluppo di mostre in grado di attrarre operatori internazionali può essere di grande aiuto alla promozione dell’industria italiana».
Maurizio Catino, direttore commerciale di Interroll Italia, ritiene che se è vero che internet e i social network rappresentano la comunicazione di oggi, non si può prescindere comunque dall’uso della carta stampata. Allo stesso modo non è possibile, anche nelle relazioni di business, rinunciare al rapporto diretto tra le persone. «Le fiere - continua Catino - sono uno strumento di comunicazione e un punto di incontro settoriale irrinunciabile. La specializzazione consente il confronto e lo scambio di esperienze e informazioni tra professionalità elevate e di vertice in un momento e in luogo definito. Intralogistica Italia rappresenta per il nostro settore la sintesi di questo concetto e potrà diventare una delle fiere specializzate più importanti».
Strumento di cultura
Le fiere specializzate hanno sempre rappresentato un momento significativo per promuovere lo sviluppo del settore. Ma, in questo caso, la migliore gestione della logistica, oltre che fattore economico, rappresenta anche un fattore culturale di organizzazione del lavoro.
Questo è quello che pensa ancora Ermanno Rondi, che rileva come Intralogistica Italia potrebbe permettere di superare la mancanza di un’associazione di riferimento nel settore della supply chain che si preoccupi di analizzare il mercato e divulgarne i dati. Al momento vengono condotte analisi da società private, ma non in modo organico e continuo. Questo spazio andrebbe colmato da uno ufficio studi, per dare risalto al settore e fornire la comunicazione tecnico-economica utile a tutti gli operatori. Attraverso la tangibilità dei dati diventa più facile creare interesse e conoscenza e quindi incremento di cultura. Non hanno invece - a giudizio di Rondi - più efficacia i workshop in fiera, il cui interesse è divenuto marginale.
Roberta Togni sostiene che Intralogistica Italia presentandosi come una fiera nuova deve essere in grado di portare una visione diversa del mondo produttivo. Non solo avere lo scopo di presentare beni e servizi ma anche saper creare emozioni e sensazioni per il loro utilizzzo. «Oggi - dice Togni - anche nel settore della logistica, concettualmente "freddo" per la sua natura altamente tecnologica, si deve vivere l’emozione dell’ordine, della precisione dei dati, dell’essenzialità. Tutto ciò potrà aiutare il sistema Italia a crescere e ad affermarsi sui mercati, puntando all'ottimizzazione organizzativa della logistica nel suo insieme da parte delle imprese».
Per Maurizio Catino, infine, il mondo delle imprese è in costante evoluzione come lo sono i prodotti nati dalla R&S. Ancora meglio, l’evoluzione organizzativa delle imprese è parte integrante dello sviluppo del settore.
Oltre a essere dunque vetrina di nuovi prodotti e soluzioni, Intralogistica Italia intende farsi promotrice di nuovi concetti organizzativi e in questo senso dà corpo all’evoluzione culturale del comparto.