COSMOPROF WORLDWIDE VINCE LA SFIDA

Crescono a due cifre i visitatori del salone internazionale della bellezza,  che si è svolto a Bologna dall’8 all’11 marzo scorso, e aumenta il tasso di internazionalizzazione. Premiando la chiara rifocalizzazione B2B della mostra e la riqualificazione di Cosmopack.

Quest’anno gli organizzatori della più grande fiera mondiale della bellezza (BolognaFiere-Sogecos in collaborazione con Unipro) si erano dati un obiettivo particolarmente impegnativo: sostenere lo sviluppo della manifestazione a dispetto delle difficoltà dell’economia. Come? Anzitutto tramite un’energica rifocalizzazione del focus della mostra sul B2B, dunque destinando il grosso delle risorse e delle intelligenze a promuovere le relazioni fra imprese della filiera, senza per questo dover trascurare la portata che l’evento assume per l’intera città. Le cifre di redemption documentano il successo del progetto. I visitatori del salone sono cresciuti del 14% (193.842 ingressi) così come la quota di operatori provenienti dall’estero (48.823: +22%), imprimendo un’accelerata al processo di internazionalizzazione che ha riguardato anche gli espositori (2390 di cui 1500 stranieri) e le collettive nazionali (ben 24, per la prima volta anche da Giappone, India, Indonesia, Pakistan e Colombia).
Non solo. Passando dal generale al particolare si registra - ad esempio - una vivacità di incontri fra espositori e delegazioni estere: quella dei buyer cinesi invitati da BolognaFiere China in collaborazione con la China Commerce Association for General Merchandising (oltre 800 department store, catene, distributori e grossisti) ha totalizzato più di 200 appuntamenti.
Analogamente, sul versante espositori si registra il balzo in avanti dei mercati esteri più significativi. Così, nella classifica dei meglio rappresentati, dopo l’Italia che ha visto in campo 666 imprese su 38.919 mq troviamo la Cina (272 espositori su 6.029 mq) e solo al terzo posto la Francia (161 espositori su 5.427 mq); da segnalare, poi, la partecipazione di Usa (143), Germania (125) e Spagna (113).

Operazione qualità: dai numeri alla cultura
Numeri a parte, il 46° Cosmoprof Worldwide Bologna vince anche altre sfide, meno immediatamente esprimibili in cifre e percentuali. Una delle più impegnative ha riguardato il rilancio di Cosmopack: il "salone nel salone" dedicato a packaging, macchinari e produzione conto terzi ha inaugurato la nuova location, attirando l'attenzione su un segmento della filiera produttiva in cui il Made in Italy gioca da sempre un ruolo da protagonista (si ricorda, al proposito, l’area The Lipstick Factory, dove si replicava dal vivo una linea produttiva dedicata alla produzione di rossetti). Altrettanto difficile, la valorizzazione dei molti segmenti e fenomeni che costituiscono il variegato mercato della bellezza, a cui Cosmoprof 2013 è riuscito ad assegnare un posto e a dare visibilità. Quello dei profumi, ad esempio, “marcato” dalle fragranze forti, speziate e dolci dei 40 espositori medio-orientali, e rappresentato tanto dai grandi marchi globalizzati quanto dalle più dinamiche imprese “minori”, o quello dell'estetica professionale che, con i suoi 300 espositori su 20.000 mq occupati, si è imposto all’attenzione degli operatori e della stampa come area in crescita . Segnalazione d’obbligo, poi, al padiglione dedicato ai 198 espositori che hanno connotato la propria presenza in fiera puntando sull’ecosostenibilità (si veda, al riguardo, l’importante progetto di autosufficienza energetica riguardante gli stabilimenti L’Oréal Italia di Settimo Torinese) e, in altro campo, alla crescente attenzione dedicata da designer e archi-star all’arredo professionale  dei centri di estetica, spa e pettinatura.
Infine, hanno indubbiamente contribuito a valorizzare contenuti e prodotti i Trend Forum dedicati ad aspetti focali del mercato, il grande convegno dell’8 marzo sugli scenari macroeconomici e di settore (“Mercato e industria cosmetica: anticipazioni, studi e ricerche”) e gli award associati alla manifestazione, fra cui l’ormai storico Premio Accademia del Profumo (vedi box) e il primo Unipro Award assegnato alle aziende più innovative della cosmesi.
Il prossimo Cosmoprof Worldwide Bologna si svolge dall’11 al 14 aprile 2014.
 

Premio Accademia del Profumo:
i vincitori

A giudizio insindacabile dei consumatori, Coco Noir Chanel e Acqua di Giò Essenza sono rispettivamente il miglior profumo femminile e maschile dell’anno, mentre la giuria tecnica ha decretato Bulgari Mon Jasmin Noir L’Eau Exquise come miglior creazione olfattiva femminile e Trussardi My Land come corrispettivo maschile. Giurie concordi anche sul profumo made in Italy e sull’Italian Brand - entrambe le categorie sono state vinte dal femminile Signorina Salvatore Ferragamo e dal maschile Trussardi My Land - nonché sull’elezione dei profumi di nicchia: il femminile Armani Privé Figuier Eden e il maschile Tom Ford Noir.
E il packaging? Il profumo per Lui Trussardi My Land ha la confezione più bella dell’anno, insieme al femminile Florabotanica Balenciaga. La petite robe noire Guerlain e Prada Luna Rossa vincono, infine, i premi alla comunicazione.

 

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