Schneider Electric: nuova sede per nuovi servizi
Il gruppo francese apre un nuovo polo a Casalecchio di Reno (BO), che funziona al contempo come base per le attività commerciali e come centro di competenza a servizio dell’industria manifatturiera, con particolare riferimento al settore del packaging. La sede ospita anche uno showroom, dove toccare con mano l’offerta di Schneider in termini di innovazione digitale dell’industria e dell’energia. Riccardo Ceredi
L’energia è un bene prezioso, la cui domanda è in crescita costante. Lo sa bene Schneider Electric, con un’esperienza di lungo corso nel settore della distribuzione elettrica e che, a partire dal 2005, lanciando la piattaforma EcoStruxure™ si è specializzata nella gestione della trasformazione digitale dell’energia e nell’automazione, arrivando a triplicare in poco più di dieci anni il proprio fatturato, fino a raggiungere gli attuali 24 miliardi di euro.
L’azienda ha dunque “sposato” un settore che ha dimostrato grande vitalità e che coinvolge davvero tutti, a partire dalle abitudini quotidiane fino all’ambito industriale. Basti pensare all’utilizzo di dispositivi connessi in rete, che rientrano nella definizione di “internet delle cose”, e che aumentano progressivamente per tipologia e quantità, al punto che - si profetizza - nel 2023 il loro numero sarà di 20 volte superiore a quello delle persone.
Questo contribuirà a un considerevole aumento nella richiesta di energia, anche a fronte del tanto auspicato incremento dell’impiego di quelle “green”. Infatti, secondo le stime divulgate da Schneider, nel 2030 le energie rinnovabili, in primis quella solare, saranno più economiche dei combustibili fossili.
Al contempo, si prevede che, nel 2050, la produzione industriale consumerà il 50% in più di quanto faccia oggi, un dato che interessa in maniera specifica il settore manifatturiero e quello del packaging in particolare, a cui Schneider è tradizionalmente legata.
Attualmente, il gruppo francese fornisce soluzioni a 8 su 10 dei principali costruttori di macchine automatiche al mondo, proponendo un’offerta integrata per l’automazione e la gestione dell’energia. Appare quindi comprensibile l’ampliamento del polo bolognese, con l’inaugurazione di una nuova sede in seno a uno dei più importanti distretti mondiali dell’automazione e l’istituzione di un centro di competenza dedicato nello specifico al settore del packaging, comprensivo di un “innovation hub” di oltre 250 metri quadrati dedicato ai clienti.
Nella foto: Aldo Colombi (Presidente e Amministratore Delegato Schneider Electric SpA),
Massimo Merli (Vice President, Industry Business Schneider), Gianfranco Terzi (responsabile del Service)
EcoStruxure dal vivo nell’hub
Quest’ultimo è parte di una rete di centri di innovazione che Schneider Electric ha istituito in Italia e nel mondo, dedicati alla piattaforma per la digitalizzazione “EcoStruxure”. Si tratta di un’architettura che l’azienda ha sviluppato nel corso di oltre un decennio per offrire connettività, efficienza, sicurezza e capacità di trasformazione digitale nell’industria, nella gestione dell’energia, nel mondo degli edifici, delle infrastrutture e del data center.
Nello specifico, l’Innovation hub di Casalecchio di Reno è dedicato alla piattaforma EcoStruxure Plant & Machine per l’automazione di macchina e processo. Qui trovano spazio postazioni demo basate sulla presentazione di applicazioni reali realizzate dai clienti, spaziando in tutte le tecnologie più innovative: realtà virtuale, realtà aumentata, Industrial Internet of Things, big data, analytics, piattaforme software che consentono di affiancare servizi innovativi all’offerta “tradizionale” di automazione e gestione dell’energia. L’applicazione in mostra durante l’inaugurazione della nuova sede simulava il ciclo di funzionamento di una linea di confezionamento di biscotti ed era basata su una serie di isole tecnologiche, ciascuna deputata a una o più funzioni.
Esse hanno consentito di apprezzare quanto i sistemi Schneider permettano di avere una panoramica e un controllo completi sulla produzione, partendo dall’analisi dei macrodati sul funzionamento energetico dell’intera linea fino alla stima del consumo di ogni singolo componente, tanto da poter - nel caso specifico - valutare la differenza in termini di costo energetico tra il confezionamento di biscotti di tipo “bio” e quelli tradizionali.
È stato inoltre mostrato come il ricorso a tecnologie come la realtà aumentata e quella virtuale esalti da un lato la capacità di analisi e controllo dei dati offerti e, dall’altro, ne faciliti la fruizione.
Il tutto è pensato anche per un utilizzo in remoto, in modo da non perdere mai il contatto con le proprie macchine anche a migliaia di chilometri di distanza.
Non sono poi mancate le applicazioni più tradizionalmente legate alla meccanica: isole dotate di robot cartesiani e pick and place, anch’essi progettati e assemblati da Schneider. L’hub è nato come un ambiente di collaborazione e condivisione aperto e avanzato, in grado di offrire i propri servizi non soltanto alle imprese del territorio, ma anche alle istituzioni e al mondo della formazione, con l’obiettivo di sviluppare progetti di innovazione delle competenze con il coinvolgimento di scuole, università e, in generale, imprese del territorio.
Centro di competenza per la formazione
Il nuovo polo è anche sede dell’OEM Packaging Solution Competence Center, una struttura in precedenza ospitata a Castelmaggiore (BO), dove i costruttori di macchine possono trovare il supporto necessario a progettare soluzioni ad hoc per rispondere alle richieste dei loro utenti finali.
Si tratta di un luogo dove, in concreto, si può fare “co-innovazione”, mettendo a fattor comune competenze, piattaforme tecnologiche ed esperienze. Lo staff del nuovo polo è composto da un centinaio di persone tra commerciali e tecnici, tra cui una ventina di figure dedicate nello specifico al co-design, denominati “Application Design Expert”, il cui ruolo sarà proprio quello di interfacciarsi col cliente per sviluppare in partnership soluzioni innovative. Seguendo un trend che Schneider adotta in ambito globale, grande importanza è stata data all’assunzione di figure giovani - per intenderci, in quella fascia d’età dei cosiddetti “nativi digitali” - che possano contribuire col loro background allo sviluppo ulteriore dell’azienda.
Il nuovo polo bolognese, inaugurato lo scorso 12 ottobre alla presenza del Presidente di Schneider Electric SpA, Aldo Colombi, e del Vice Presidente della divisione Industry di Schneider Electric in Italia, Massimo Merli, rappresenta infine un modello sulla base del quale verranno istituiti nuovi centri in ambito nazionale; è infatti già in calendario per il 2019 l’apertura di due nuovi poli a Milano e Torino.