Rapporto sullo stato dell’imballaggio – Marzo 2012

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio. Situazione a fine marzo 2012
A cura di Roccandrea Iascone - Istituto Italiano Imballaggio

In  questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’indu-stria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivise nelle macroaree food e non food. A seguire, il relativo sviluppo del settore imballaggi. I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria o da Prometeia.

Industria alimentare
(food e bevande)

Nel corso del 2011 l’industria alimentare italiana ha evidenziato un trend di sviluppo dello 0,5% per l’area food e del +1,5% per l’area bevande (questa migliore performance deriva da una significativa crescita dell’export).
Le proiezioni elaborate a fine 2011 dal Centro Studi di Federalimentare sul 2012 parlano di una leggera crescita della produzione (+0,8% annuo), di consumi interni stabili (+0,1%) e di esportazioni su valori positivi (+10% annuo in valuta). Ma, come ha avuto modo di affermare Filippo Ferrua, presidente dell’associazione confindustriale nella relazione introduttiva ai lavori del Forum «L'export può non bastare a tamponare la stagnazione dei mercati interni, in più l'aumento dell'IVA comprometterà la ripresa dei consumi a breve».

Non food
Farmaci. L’attività di questa interessante area manifatturiera, secondo Pro­meteia, ha chiuso il 2011 con un lieve cedimento della produzione causato essenzialmente da un calo delle esportazioni, che incidono per il 14/15% sulla produzione. La domanda interna ha continuato a esprimere un lieve tasso di crescita, originato dal­l’invecchiamento della popolazione e, in genere, dalla maggiore attenzione alla salute. Positive le previsioni per il 2012: riconfermate  la crescita della domanda interna e la ripresa delle esportazioni. I trend si dovrebbero posizionare sui valori antecedenti al rallentamento evolutivo del 2011.

Cosmesi e profumeria. Il 2011, secondo le elaborazioni di Unipro, si è concluso con una crescita dell’attività produttiva intorno al 6%: un risultato molto positivo, in un momento di crisi generalizzato dell’industria manifatturiera. Il favorevole andamento dipende dall’ottimo risultato delle esportazioni (+19%). La domanda interna, anche se contraddistinta da ritmi in rallentamento rispetto al 2010, è riuscita a esprimere uno sviluppo dell’1%. Moderatamente positive le aspettative per il 2012.

Sistema moda. Secondo Prometeia l’attività produttiva dell’area ha perso slancio nel corso del 2011 rispetto al 2010 (segnato da una ripresa importante dopo alcuni anni di crisi). Purtroppo, per il 2012 si prevede recessione, a seguito della crescita ridotta delle esportazioni e un netto calo della domanda interna.

Mobili e arredamento. Nel 2011 il settore del mobile ha riconfermato il trend negativo che ha caratterizzato il biennio 2009/2010 e che ha coinvolto sia la domanda interna che le esportazioni. Nel 2012 si ritiene possibile una lenta ripresa delle esportazioni, ma a causa di una possibile flessione della domanda interna, l’attività risulterà in ulteriore flessione.

Prodotti chimici. Secondo la periodica analisi di mercato messa a punto da Federchimica, nel corso del 2011 il settore chimico ha registrato un lento deterioramento a partire dal settembre-ottobre. L’anno dovrebbe essersi concluso (ma i dati ufficiali non sono ancora disponibili) con uno sviluppo produttivo dell’1,5%, sorretto essenzialmente dalle esportazioni, che hanno però presentato un progressivo rallentamento a partire dall’autunno.
Il 2012 si prospetta al momento difficile, con l’attività produttiva in contrazione a seguito di un netto calo della domanda interna e un sensibile rallentamento della crescita delle esportazioni.

Meccanica. Nel corso dl 2011 la meccanica ha continuato a evidenziare il processo di sviluppo iniziato nel 2011, che ha coinvolto sia la domanda interna che quella estera. L’anno si è concluso con una produzione in aumento del 4% circa. Il 2012 dovrebbe riuscire a esprimere ancora un trend positivo, ma ridimensionato a seguito di un possibile cedimento della domanda interna.

Elettrodomestici. La situazione congiunturale nel 2011 è ulteriormente peggiorata rispetto al 2010, già contraddistinto da un quadro evolutivo negativo. La crisi di questo settore deriva, oltre che dall’avversa congiuntura economica, anche dallo spostamento all’estero delle attività produttive: alla riduzione delle produzioni nazionali fa seguito ovviamente quella dei flussi esportativi. Il 2012 si presenta in ulteriore peggioramento.

Materiali edili. La situazione continua a presentare più ombre che luci, secondo l’analisi tratteggiata dall’associazione di categoria del settore edilizia.
Il quadro mostra, da alcuni anni, livelli di attività in progressivo peggioramento e le attese per il 2012 evidenziano ulteriori cali di attività.
L’attuale crisi, sia per l’intensità che per la durata, è la peggiore degli ultimi quindici anni. I materiali edili (cemento, tondo per cemento armato, mattoni, calce e gesso9 ne risultano ovviamente fortemente penalizzati. Mattonelle e vetro per edilizia, per contro, sono tendenzialmente in aumento a seguito delle  più numerose ristrutturazioni.

Quadro economico
Il calo del PIL dello 0,7% registrato nel quarto trimestre 2011 sul terzo ha confermato l’ingresso nella fase di recessione dell’Italia; la situazione negativa è stata riconfermata a gennaio 2012 con una contrazione del 2,5%, risultato nettamente peggiore rispetto a quanto ipotizzato dalla maggioranza degli economisti.
Tale situazione conferma le ipotesi recessive per la nostra economia nel 2012.
Prosegue il deterioramento del mercato del lavoro, con conseguente aumento della disoccupazione, aggravato dalla crescita dell’inflazione che riduce il potere di acquisto delle famiglie.
Il ritocco dell’IVA previsto in autunno, unitamente all’aumento dell’Imu per le seconde case e il suo ripristino per la prima casa produrranno con ogni probabilità un sensibile ridimensionamento dei consumi interni.
La situazione economica negativa sarà mitigata grazie all’andamento positivo delle esportazioni in area alimentare (food e bevande) ma anche, in particolare, in ambito non alimentare.
La situazione economica negativa coinvolge in genere anche gli altri paesi europei, ad eccezione della Germania.
In questo contesto l’industria manifatturiera, secondo una prima valutazione formulata da Prometeia, ha concluso l’anno con un incremento dell’1,3% sostenuto essenzialmente dall’andamento delle esportazioni.
L’aspetto preoccupante è però costituito dal loro progressivo rallentamento, evidenziatosi a partire da settembre.
Le ipotesi formulate per l’evoluzione del 2012 da Prometeia sono orientate a un possibile trend recessivo: l’inizio della ripresa è ipotizzato per il 2013.

I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio.

 

 

   
   

 

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