Progetti di futuro (che è già qui)

Dalla Campania, Nuova Erreplast ha “portato” a Ipack-Ima - oltre alla trentennale esperienza nel flessibile - il suo 2018, ricco di novità: un nuovo stabilimento inaugurato a Marcianise,
la riorganizzazione delle strutture produttive, un parco macchine ampliato con importanti acquisti strategici e... il valore del fattore umano.

Specializzata nella produzione e trasformazione di film plastici per food e non-food, Nuova Erreplast ha articolato la propria attività in due business units,  dedicate a estrusione e converting. La crescita rapida e importante registrata negli ultimi sei anni le ha “imposto” una revisione strategica del business che, giocoforza, sta passando attraverso l’ampliamento dell’offerta e delle strutture esistenti. Vediamo come.

Lo stabilimento “in progress”. Il 2018 si è aperto con l’inaugurazione di una nuova area produttiva di circa 55.000 metri quadri e 15.000 coperti nella zona industriale di Marcianise (provincia di Caserta).
La nuova sede è già operativa, ma in cantiere ci sono ancora molti progetti da realizzare nel medio e lungo termine, a partire da quello più ambizioso, relativo all’allestimento di una camera bianca per il confezionamento in ambiente sterile e atmosfera controllata di prodotti farmaceutici e food - tra cui in particolare, le carni fresche - che vedrà la luce in un paio d’anni.
Nel frattempo, tra i “lavori in corso”, ricordiamo la costruzione di una nuova palazzina di uffici e di un magazzino completamente automatizzato da 6.500 posti pallet per i materiali in entrata e in uscita, che permetterà di ottimizzare l’efficienza delle operazioni logistiche, velocizzando al massimo processi e tempi di consegna.
In progetto, benefits aziendali, pensati per tutti i lavoratori e soprattutto per le donne e le future mamme.

Tecnologia digitale per completare l’offerta. Sebbene Nuova Erreplast sia specializzata nella stampa flessografica degli imballaggi flessibili, le richieste di un mercato sempre più orientato all’innovazione e alla personalizzazione del prodotto, l’hanno spinta a integrare la propria offerta con servizi di stampa digitale. Da qui, l’investimento in una nuova macchina da stampa ibrida (flexo + digitale) Sapphire Evo. Di ultima generazione, questa macchina integra tecnologie diverse, ed è in grado di coniugare la flessibilità del dato variabile con prestazioni eccellenti e l’ottima qualità di stampa, inserendosi perfettamente nella pipeline produttiva di Nuova Erreplast.
Il nuovo acquisto sarà pienamente a regime a settembre (la fase preliminare di test presso Uteco sta dando ottimi risultati) e risponderà alle richieste sempre più frequenti di stampa personalizzata di piccoli lotti, per private label o in occasione di ricorrenze e iniziative particolari in periodi circoscritti dell’anno. Si tratta, dunque, di un investimento tecnologico finalizzato a offrire un servizio complementare e di supporto rispetto alla stampa flessografica, che resta il core business dell’azienda.  

Pensare in grande, ma a misura d’uomo
Alla guida di Nuova Erreplast, il 37nne Domenico Raccioppoli, che dal 2004 ha assunto il controllo dell’azienda fondata dal padre Crescenzo nel 1980, dimostrando di saper cogliere le opportunità di un mercato in evoluzione.
Da allora, infatti, l’offerta è stata ampliata con una gamma completa di soluzioni di imballaggio flessibile per il food, che si affianca alla produzione per il settore industriale e moda. Il successo del nuovo corso è confermato dai numeri: negli ultimi sei anni (2011-2017), infatti, il fatturato dell’azienda è passato da 5,200 a 24 milioni di euro, con il 35% della produzione destinato all’export (soprattutto Nord America).
A risultare vincente, lo stile imprenditoriale intraprendente, dinamico e dal volto umano, che lascia spazio alle idee di un team giovane (la maggior parte dei dipendenti è “under 35”), altamente qualificato e in costante formazione.
A tal proposito, è degno di nota il fatto che in Nuova Erreplast siano valorizzate appieno le competenze “al femminile” di un organico composto per la maggioranza da donne, inserite in ruoli strategici.


                                    
Sapphire EVO
A Ipack Ima 2018, NuovaErreplast, Uteco e Kodak hanno presentato in anteprima mondiale la versione definitiva di Sapphire Evo, la nuova stampante ibrida flexo-digitale, al cui sviluppo la dinamica azienda campana ha fornito un contributo fattivo, e di cui sarà in assoluto il primo utilizzatore.
Le caratteristiche: luce di 650 mm, velocità 300 m/min,  possibilità di stampare il 97% circa della paletta Pantone con inchiostri ad acqua, conformi a tutte le normative europee (svizzera compresa) e statunitensi sul contatto alimentare indiretto. Migliore redditività sia sulle tirature brevi sia sui lotti medi e alti, con un equilibrio ideale intorno ai 20mila mq.
Stampa un’ampia varietà di supporti a base cellulosica e poliolefinica (metallizzati e accoppiati compresi), adottando il sistema Uteco di essiccazione ad aria con il tamburo raffreddato a contatto del substrato.

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