L’essenza del lusso perfetto

La profumeria di ricerca segna la strada dell’innovazione, e il suo packaging si fa interprete del preciso equilibrio tra vocazione estetica e materiali preziosi, in un gioco di richiami che colpisce il cuore e la mente.

Isella Marzocchi
Public & Media Relations Specialist Fragranze e Cosmesi
Founder di progettocaffeinaPR

La prima impressione è quella che conta. Magari non è quella destinata a radicarsi. Di certo è in quel primo momento, in quel primo sguardo, nel tocco, quando gli occhi si concentrano su un insieme di elementi e le mani sfiorano un astuccio o soppesano un flacone di profumo, che si accende una percezione. Del valore del prodotto, nei più esperti, o della sua proiezione aspirazionale, vale a dire di cosa - chi quell’item l’ha concepito e ne ha stabilito la commercializzazione attraverso precisi canali - deve raccontare di sé e dell’universo in cui si colloca.

Cosmetica e profumo, in questo senso, attraverso la ricercatezza dei propri stilemi, hanno fatto scuola e questo è valido sia, anche se in maniera più blanda, per i marchi ad ampia distribuzione quanto, con grande evidenza, nell’ambito dei brand di ricerca.

La profumeria artistica - o, appunto, di ricerca o, ancora, di nicchia - è nata con un’ambizione precisa: realizzare piccole produzioni con materie prime di grande pregio da gestire attraverso una distribuzione del tutto selettiva senza, almeno alle origini, la sovrastruttura di un marketing incalzante se non vincolante.

Il compito di trasmettere, netta, l’allure di questa esclusività era, ed è, affidato al pack, ideato per creare quell’effetto WOW che è un potente driver nel determinare i comportamenti dei consumatori.

Per questo specifico segmento di mercato si tratta dell’essenza del lusso perfetto, da captare, come si dice in inglese, at a glance, a colpo d’occhio. Di questo, e molto altro, si è parlato lo scorso 15 luglio in uno dei Trends Talk organizzati da Packaging Première in collaborazione con Experience Lab, evento italiano nato per incentivare la crescita e la promozione di brand di nicchia del mondo beauty.

Il successo della ricetta giusta sta come sempre nel mix proporzionale degli ingredienti.

In primis la carta, sostenuta, preziosa, con lavorazioni che la texturizzano per richiamare, ad esempio, una materia prima utilizzata nella formula o con stampe in rilievo, dorate, cromate, multicolor o ispirate da un minimalismo che deve mantenersi in equilibrio non facile tra vocazione estetica e materiali preziosi.

Poi flaconi e vasi, che vedono spesso rivisitati gli standard della produzione industriale o ancor più di frequente vetri disegnati e prodotti ad hoc per dare al brand un’immagine precisa, riconoscibile, in un dialogo di dimensioni e pesi in grado di identificare l’“importanza” del prodotto.

Non ultimo il cap che, indipendentemente dal materiale, si trova spesso a giocare con la forma, partner insostituibile del contenitore con cui si presenta in tandem, entrambi a dare corpo a una futura icona, tra stile e funzione.

Non solo: sono tanti i brand che hanno scelto di rendere ancora più preziose le proprie creazioni inserendole in coffret speciali.

La scelta è ampia, da quelli in legno, laccati, con rasi e velluti ad accogliere il re flacone, fino a quelli che giocano con la forma, in un richiamo stretto al concetto che sottende al brand.

Non mancano gli outsider, che pur per fragranze haut de gamme, osano scelte inusuali, ad esempio inserendole in bombolette spray come quelle dei writer.

Sovvertendo, e questo è il bello, le regole.

Luce di Sorrento

Gli astucci della neonata linea di skincare Luce di Sorrento richiamano al tatto la buccia del limone sorrentino IGP, ingrediente centrale della gamma.

Xerjoff

I preziosi coffret firmati Xerjoff per il duo di fragranze Amber&Rose.

Floraïku

La linea di fragranze ispirata al Giappone Floraïku propone la propria fragranza in una bento box. All’interno l’Eau de Parfum ha un cap multitasking: da tappo prezioso si trasforma in travel spray grazie alla mini fiala compresa nella confezione.

Step Aboard

Scelta disruptive per Step Aboard, che ha scommesso sulla bomboletta spray anziché sul più tradizionale flacone.

 

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