Innova Group: orizzonti di cartone ondulato

Aumento della produttività, investimenti in tecnologia ed efficientamento degli impianti, gestione oculata di risorse e mezzi, certificazione BRC: dagli indicatori 2016 tutti positivi della cartotecnica integrata Innova Group (proprietà e management in capo alla famiglia Pedrotti) alle potenzialità di mercato per l’anno in corso.  Luciana Guidotti

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Per il sesto anno consecutivo Innova Group cresce, trovando conferme nelle scelte gestionali operate nel recente passato, che consentono di affrontare il mercato con una buona dose di ottimismo. Il 13 giugno scorso, presso lo stabilimento di Caino (BS), all’ordine del giorno dell’ormai tradizionale incontro annuale con i tre Amministratori - Diego, Luca e Stefano Pedrotti, che guidano l’impresa fondata dal padre Giovanni - c’erano i dati e i fatti relativi all’esercizio 2016, con le anticipazioni sulle linee di programma per il 2017.

I risultati. Di numeri ha parlato in particolare Luca Pedrotti, che ha riportato della crescita del 9% circa rispetto al 2015, con un fatturato aggregato assestato intorno ai 110 milioni di euro e un fatturato consolidato  di circa 77 milioni di euro (i dati sono riportati in tabella).
Un risultato, questo, ottenuto seguendo due direttrici: da un lato l’aumento di produttività, che ha consentito di ridurre i prezzi sul mercato degli imballaggi di cartone ondulato e raggiungere una competitività difficilmente eguagliabile; dall’altro un notevole incremento delle vendite, soprattutto all’estero, di prodotti speciali di nicchia.

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Come si cambia. Sul fronte istituzionale, è intervenuto Diego Pedrotti, parlando anzitutto della fusione tra le due società IBO e COB di Caino avvenuta a fine 2016: un’operazione che ha consentito di ottimizzare la reddittività dei due stabilimenti, sfruttandone al meglio le sinergie.
Ha inoltre annunciato l’unificazione delle cinque aziende appartenenti al gruppo sotto la ragione sociale Innova Group: il nuovo assetto, in vigore da gennaio 2017, consentirà di aumentare la riconoscibilità del marchio a livello nazionale e internazionale.
Ha infine puntato l’attenzione sulla certificazione BRC*, ottenuta a febbraio: requisito necessario e fondamentale per produrre imballaggi destinati al settore alimentare, rappresenta una grande opportunità per dimostrare l’impegno dell’azienda nei confronti della sicurezza, della qualità e del rispetto delle norme che regolano il comparto. Ricordiamo al proposito che, per Innova Group, la produzione di scatole per il settore food incide ormai per il 60% sul business globale.

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* Lo standard globale BRC per la sicurezza agroalimentare è uno degli strumenti operativi utilizzati per la due diligence, consentendo cioè di dimostrare l’adozione di tutte le misure ragionevoli per evitare un incidente o un danno e per selezionare i fornitori della filiera agroalimentare. Questo approccio permette di ridurre i costi complessivi di gestione della supply chain e di accrescere al contempo il livello di sicurezza per clienti, fornitori e consumatori.

Investire nella crescita. Soddisfatto dell’andamento generale del gruppo, Stefano Pedrotti ha ricordato che gli indicatori economici si sono mantenuti elevati per tutto l’esercizio 2016 (toccando dopo molto tempo i valori record registrati nel 2007). Il trend positivo è proseguito anche nel primo trimestre del 2017, a conferma di una ripresa più solida e diffusa in tutti i settori industriali, che ha ovviamente influito positivamente sulla richiesta di imballaggi di cartone.

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A Caino, l’esistente EMBA 170 viene sostituita con una nuova linea casemaker per produrre  imballi di piccole dimensioni: la nuova EMBA 175 QS ULTIMA™ a 5 colori assicura produttività e qualità molto elevate grazie all’impiego della tecnologia a motori diretti. Unisce eccezionali prestazioni a un notevole risparmio di materie prime e di energia.

Ma una domanda industriale sostenuta in termini di volumi, porta sempre, come spiacevole conseguenza, una forte tensione sui prezzi delle materie prime - sia carta da macero che da ondulazione - con un aumento medio che, in certi casi, è stato anche del 20%.

Cover_Innova18_web.jpgStefano Pedrotti ha anche ribadito che, proprio a fronte della solidità raggiunta, non è il momento di “abbassare la guardia”; è anzi necessario mettere a frutto gli sforzi degli ultimi anni, pensando sempre al futuro della società.
Per questo ha illustrato la portata degli investimenti condotti  a termine nel 2016 (2 milioni e 100 mila euro) e quelli per l’anno in corso. Dei 7 milioni di euro previsti per il 2017, 4 milioni sono destinati all’ampliamento dello stabilimento di Erbè: qui, un nuovo capannone di circa 8.000 mq costruito con criteri innovativi sarà dotato di una particolare copertura che permetterà un maggiore isolamento termico, con relativi benefici sulla conservazione ottimale del materiale, di cui verranno preservate le caratteristiche tecniche e qualitative.
Dei restanti 3 milioni, una parte è stata riservata all’acquisto di una nuova linea casemaker per la produzione di imballi di piccole dimensioni, installata ad agosto nello stabilimento di Caino, lasciando il resto a varie forme di ammodernamento industriale.   

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