Imballaggio: quanto se ne produce (2)

Secondo un primo preconsuntivo, il 2011 si è concluso con un incremento contenuto intorno allo 0,3% con riferimento ai valori espressi in tonnellate.

Dopo un primo semestre contraddistinto dal proseguimento del trend di crescita manifestatosi nel 2010, nel corso del secondo semestre 2011 la situazione è andata via via deteriorandosi.
Il progressivo rallentamento del trend evolutivo della produzione è stato determinato dal ridimensionamento della domanda interna, che ha interessato la maggioranza dei settori, ma anche da una contrazione superiore alla media relativa al settore imballaggi di legno: qui il calo produttivo del 3% circa è imputabile essenzialmente al comparto pallet e determinato dalla diffusione dei pallet a rendere (con conseguente minore immissione sul mercato di pallet nuovi).

Per quanto concerne il commercio estero, il quadro evolutivo ricavato da una proiezione basata sul consuntivo dei primi dieci mesi parla di una conclusione d’anno di segno positivo, sebbene caratterizzato da un’evoluzione in rallentamento tendenziale.
La domanda interna segna una battuta di arresto rispetto al trend positivo che ha interessato tutti i settori nel corso del 2010. Sempre secondo un primo preconsuntivo, la contrazione globale si aggira intorno allo 0,1%: un dato contenuto, ma l’aggravarsi della situazione economica generale dell’industria manifatturiera porta a ipotizzare nel breve termine arretramenti di maggiore entità.
Un interessante aspetto del trend evolutivo del settore imballaggi è la riconferma della stretta correlazione tra l’evoluzione della produzione di imballaggi e l’andamento dell’attività del settore manifatturiero.
Si veda al proposito lo specchietto riepilogativo.

Non solo si evidenzia la correlazione, ma emerge un aspetto nuovo: sino al 2009 il trend evolutivo del settore imballaggio era migliore rispetto a quello dell’industria manifatturiera, nel biennio 2010/2011, l’evoluzione del settore imballaggio ha subito una battuta d’arresto.
Si ritiene che l’inversione di tendenza derivi da una riduzione del peso medio degli imballaggi, determinata da due fattori: riduzione del peso medio di tutte le categorie di imballaggi e maggiori tassi di crescita degli imballaggi da converter.

Imballaggi di acciaio. A livello globale la produzione nel 2011 dovrebbe aver segnato un lieve incremento grazie all’export, con una domanda interna in contrazione.

Imballaggi di alluminio. La loro significativa presenza nel settore alimentare attenua le conseguenze delle crisi: gli imballaggi di alluminio vengono impiegati infatti per il 75% nell’area food e bevande. Il 2011 dovrebbe essersi concluso con segno positivo per merito del mercato interno.

Imballaggi cellulosici. Il commercio estero, nel 2011 ha espresso un positivo andamento che ha contribuito a compensare, almeno in parte, la debolezza della domanda interna.

Imballaggi cellulosici accoppiati. Si stima che quest’area di mercato abbia concluso il 2011 con una crescita dell’1,5% circa.

Imballaggi flessibili da converter. Secondo rilevazioni Giflex, nel 2011 il settore ha riconfermato un trend di sviluppo produttivo positivo, guidato dalla domanda interna ma, in particolare, dal flusso delle esportazioni.

Imballaggi di plastica. Secondo una prima valutazione, dovrebbero avere concluso il 2011 con un lieve tasso di crescita produttiva, grazie alle esportazioni.
Contenuto l’arretramento dei consumi, determinato in gran parte dalla sensibile flessione dei numeri degli shopper presso la distribuzione moderna.

Imballaggi di vetro. Pur davanti a un quadro congiunturale globale depresso, si valuta siano riusciti a concludere l’anno con un seppure lieve incremento produttivo. La situazione trae origine dalla loro presenza in aree di destinazione (bevande, food, cosmesi e farmaci) storicamente meno colpite dagli effetti delle crisi.

Imballaggi di legno. Pure in presenza di un commercio estero positivo, si valuta che il comparto abbia segnato una flessione, sia in termini produttivi sia di consumo. n

A cura di Roccandrea Iascone
Istituto Italiano Imballaggio

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