Encoding beauty: il punto di vista di... Antares Vision Group

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Partner tecnologico d’eccellenza nella digitalizzazione e nell’innovazione per imprese, istituzioni e autorità governative, Antares Vision Group interpreta al meglio il concetto di “Encoding Beauty”, supportando i brand nel garantire sicurezza, qualità, sostenibilità ed efficienza di prodotti e filiere.

L’offerta della multinazionale bresciana Antares Vision Group include un ecosistema integrato di tecnologie, software e hardware, sviluppate per garantire la qualità e la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera dalle materie prime alla produzione, dalla distribuzione all’utilizzatore finale.

Antares Vision Group opera quindi la gestione integrata di dati, di produzione e di filiera, anche tramite l’applicazione dell’intelligenza artificiale guardando in particolare a settori come life science, beverage, food, cosmetico, chimico, packaging.

Monica Coffano

Leader mondiale per la tracciabilità dei farmaci, fornisce soluzioni per monitorare la filiera e validare l'autenticità dei prodotti supportando il business di oltre il 50% dei 20 top player e numerose autorità governative.

Del progetto Enconding Beauty, che a Cosmopack presenta al mercato cosmetico i vantaggi della tracciabilità farmaceutica, parla a ItaliaImballaggio Monica Coffano, Key Account Manager Cosmetics di Antares Vision Group.

A che titolo siete coinvolti? Quali le caratteristiche tecniche della fase di cui vi occupate?

All’interno della Factory, in cui sarà confezionata una particolare emulsione a base di aloe, simuliamo una linea di produzione caratterizzata da una soluzione di tracciabilità trasversale all’intera filiera. Il sistema classifica ogni fase, integrando dati produttivi che partono dal campo, a informazioni sui consumi energetici, la gestione logistica e le diverse fasi di confezionamento. La piattaforma è quindi un repository di dati che immagazina i dati di ogni singola unità vendibile, dotata di un codice univoco attribuito dal sistema, diverso per ogni confezione standard.

Si tratta di un QR code che viene scannerizzato in ogni fase del confezionamento, quindi dal flacone, alla scatola, al pallet. La nostra soluzione è in grado di definire quale singola confezione si trovi in quale scatola e pallet, in modo che ogni livello di aggregazione sia tracciato, fino alla movimentazione in magazzino. Qui, la piattaforma registra la presa in carico di ogni singolo prodotto, superando la logica abituale che vede coinvolti i soli pallet.

Si tratta di un aspetto importante per il controllo della filiera, indispensabile per combattere la contraffazione ma anche per la gestione dei mercati paralleli. I prodotti cosmetici hanno spesso prezzi e confezioni diverse in mercati diversi; la distribuzione di un prodotto in un mercato differente da quello di destinazione è un danno che ricade totalmente sul brand owner.

Altro tema essenziale è l’anticontraffazione, che per i prodotti cosmetici ha implicazioni sia commerciali che di salute pubblica. Ecco perché, anche per il beauty, Antares Vision è in grado di offrire tecnologia per il controllo di integrità del packaging e del prodotto, delle chiusure e dei livelli, visto il sempre maggiore peso che la contraffazione sta assumendo sui conti e la credibilità del comparto.

Anticontraffazione ma anche standard di qualità e tutela del consumatore: che valore ha il track and trace del prodotto nel comparto beauty? Un mezzo per consolidare la qualità percepita?

Il valore della tracciabilità consiste nel rispondere ai concetti di trasparenza, affidabilità, eticità. Temi di forte impatto, che agiscono direttamente sulla fiducia del consumatore personalizzando la relazione con il brand. Il codice univoco offre infatti la possibilità di costruire un rapporto “uno a uno” con l’utilizzatore finale, umanizzandolo e personalizzandolo. Senza contare che un codice rafforza la percezione di affidabilità, soprattutto su un tema complesso e poco intellegibile come la contraffazione.

Il consumatore ha spesso una consapevolezza limitata dei rischi che corre utilizzando, magari in modo inconsapevole, prodotti contraffatti. Molto è collegato comunque ai livelli di costo: se si acquista un prodotto di alta gamma, è difficile non comprendere le differenze, se non altro perché la componente prezzo è dirimente. Ma sul low cost, il rischio esiste. Serve quindi educare il consumatore perché veda nella tracciabilità uno strumento di tutela e protezione della propria salute, un mezzo capace di generare fiducia in tutte le fasi di distribuzione. Un QR code da scannerizzare diventa veicolo di informazioni qualificate, che si spingano oltre la pura proposta commerciale. Pensiamo alle informazioni sulla sostenibilità, su cui il regolatore è sempre più pressante o a informazioni qualificanti sul prodotto, il suo uso e ogni altro suggerimento che renda il QR code il tramite di un dialogo costruttivo e costante a vari livelli. L’unità di acquisto si trasforma così in un media di contatto tra il consumatore e la marca, in chiave di rafforzamento della brand awareness e della fiducia.

Ritenete che le tecnologie di tracciamento siano significative oltre che per garantire l’integrità del prodotto/packaging anche come misura anticontraffazione?

I nostri sistemi operano in una logica simile all’autenticazione a due fattori. Al codice QR, infatti, si integrano elementi che rendono difficile la contraffazione del codice stesso, rendendo sempre più facile capire il valore intrinseco del prodotto.

Che la filiera sia lunga o corta, per il nostro sistema è indifferente perché è pensato per tracciare ogni fase, con un training del personale dedicato e un’accuratezza che raggiunge il controllo sulla quantità di prodotto in ogni confezione.

Ci parli della vostra visione sulla sostenibilità: come emerge nel progetto Encoding Beauty?

Il siero e il packaging sono stati selezionati dagli organizzatori per l’elevato valore qualitativo, a partire dal metodo di coltivazione dell’aloe, che è a impatto zero, con strategie di ottimizzazione talmente sofisticate, da accrescere il valore intrinseco del prodotto stesso. A questo si aggiunge il packaging monomateriale che integra il contenuto di sostenibilità. Un tema a cui Antares Vision Group guarda con i propri sistemi di tracciabilità, che misurano le quantità e la qualità, offrendo un pieno controllo della produzione. Una piattaforma integrata che offre la possibilità, ad esempio, di ridurre gli sprechi o di rilevare dati importanti per l’analisi LCA come le emissioni di C02 legate alla produzione, ai trasporti, alla catena logistica.

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