Datalogic: sviluppo costante

Molte conferme e obiettivi chiari per il prossimo futuro dell’industrial automation.

Ingener Romano Volta, Presidente e CEO Gruppo Datalogic

«Tra i leader mondiali dell’identificazione automatica, Datalogic è ormai il “numero 1” assoluto nel retail scanning, ambito nel quale abbiamo lanciato per primi i lettori con tecnologia imager. Sono anche soddisfatto del nostro posizionamento di mercato, dato che da tempo siamo riconosciuti a livello globale come “la società del codice a barre”».
A margine del tradizionale incontro con la stampa di fine anno organizzato a Milano, questo quanto dichiarato dall’ingegner Romano Volta, presidente e amministratore delegato del Gruppo Datalogic (e suo fondatore più di 40 anni fa, Ndr.).
Figura di spicco nel mondo dell’identificazione automatica, inventore e imprenditore lungimirante, Romano Volta ha suffragato nella sostanza l’impegno e la politica del management di Datalogic, testimoniando grande soddisfazione per i traguardi raggiunti dall’azienda che, nei primi nove mesi del 2015, ha registrato un utile netto di Gruppo di 30,4 milioni di euro in crescita del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Produttore specializzato di soluzioni per l’acquisizione automatica dei dati, automazione industriale e lettori di codici a barre, mobile computer, sensori di rilevazione, misura e sicurezza e sistemi di visione e di marcatura laser ha confermato la crescita dei ricavi per tutte le principali divisioni: da sottolineare il deciso miglioramento dei segmenti Retail e T&L registrato in Nord America e in Asia. Infine, anche l’EBITDA è risultato migliore, nonostante i consistenti investimenti in R&D e nella rete distributiva.


Guardare avanti
Senza tradire il focus su specializzazione e sviluppo tecnologico che, da oltre 40 anni qualifica la società, Volta precisa ancora: «L’obiettivo nel 2016 è di crescere più del mercato, anche per vie esterne. Lo dimostra la recente acquisizione del 20% di Caen RFID Srl, società toscana specializzata in tecnologie RFID; un’operazione, questa, che ci consentirà di creare nuove opportunità di crescita, abbinando soluzioni Datalogic per la lettura ottica a quelle RFID nella banda Ultra High Frequency (UHF). Potremo così ampliare la nostra offerta con il lancio di prodotti complementari e, al contempo, migliorare il posizionamento in un mercato “ad alta innovazione” e dalle molte potenzialità».
Un mercato che, sempre secondo Volta, «sarà caratterizzato da una decisa inversione di tendenza in fatto di politiche industriali e produttive.
Le aziende occidentali, che nel recente passato hanno investito in Asia, stanno infatti rivedendo i propri piani per rientrare in Europa, consapevoli di come non sia più possibile contare solo ed esclusivamente su manodopera a basso costo per recuperare margini. Piuttosto, sarà fondamentale per loro investire in sistemi automatizzati. E in questo senso l’industrial automation saprà contribuire a recuperare profittabilità».
 
Pronti per il mercato di oggi e del domani
Datalogic sta puntando al potenziamento dei propri lettori, per trasformarli via via in “intelligent reader”.
«Oggetti e merci in costante movimento devono infatti essere decifrati nel dettaglio, per poterne catturare i dati sensibili. Noi intendiamo proporre quindi non più solo strumenti capaci di leggere codici a barre, ma mezzi avanzati per trasferire agli utilizzatori tutte le informazioni necessarie a gestire in modo proficuo l’attività (oltre alla data di scadenza, indicazioni su qualità, dimensione…). In altri termini, e oggi più che mai, l’Internet of things sta influenzando in maniera sostanziale i modelli di business delle imprese, nonché i trasporti, la logistica, il retail, e in pratica ogni oggetto o prodotto fisico potrebbe essere dotato di terminali capaci di trasferire informazioni e ricevere istruzioni, anche a distanza. Noi saremo in grado di aiutare le aziende a “ripensarsi”, in accordo con la nuova visione di un mondo che non accenna a fermarsi».

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