Oltre il giardino

BolognaFiere Cosmoprof SpA, parte di BolognaFiere Group, gestisce un sistema di eventi leader a livello mondiale nel settore bellezza e salute: da una parte Cosmoprof (la piattaforma internazionale, con manifestazioni a Bologna, Hong Kong e Las Vegas) e Cosmopack  (show nello show, dedicato alla filiera produttiva della cosmetica).

Dall’altra, Cosmofarma, fiera dedicata al mondo della farmacia, Pharmintech - di cui cura l’organizzazione - focalizzata sulle tecnologie per l’industria farmaceutica, parafarmaceutica e nutraceutica, ma anche Nuce, rivolta ai produttori di materie prime per l’industria nutraceutica, cosmeceutica, dei functional foods  &  drinks e  degli health ingredients.
Un portafoglio articolato, ma con forti elementi di contiguità tra i vari comparti, che sembra destinato inevitabilmente a evolvere in funzione degli sviluppi tecnologici e di mercato.
Ecco quanto ci ha anticipato Tavazzi.

La vostra strategia, a differenza di altri “quartieri fieristici”, sembra puntare non solo a organizzare grandi eventi internazionali in Italia, ma anche a presidiare con manifestazioni mirate i mercati di riferimento dei vostri espositori. È una scelta tuttora valida?
Certamente e Cosmopack New York, ne è la riprova.
In questo caso abbiamo scelto una formula “inusuale” che, peraltro, sembra essere stata molto apprezzata dai partecipanti. Anche dal nostro punto di vista non mancano i motivi di soddisfazione: i temi trattati nella parte “educational” relativi all’innovazione sono stati posti con grande chiarezza e i 676 incontri B2B, che hanno coinvolto 83 tra buyer e distributori, e 44 vendor, hanno aperto ai presenti nuove relazioni commerciali.
Le testimonianze raccolte sono tutte in positivo.
Da sottolineare, il supporto dato all’evento dal Ministero dello Sviluppo Economico Italiano e ICE - Agenzia, nell’ambito di un percorso di sostegno del Made in Italy della cosmesi, costituito da un piano media straordinario ed eventi “on the road” nei mercati chiave per il settore beauty, riuniti in un International Country Program, che sarà realizzato da Cosmoprof Worldwide Bologna in collaborazione con Cosmetica Italia.
Queste iniziative permetteranno di attrarre nuovi buyer. Dopo questo primo appuntamento di New York seguiranno a breve gli incontri con i key player dell’industria cosmetica in Lettonia e Lituania, Indonesia, Sud Africa, Cina, Taiwan, India e Iran.
L’International Country Program continuerà da marzo 2016 con un ricco calendario di iniziative all’estero per promuovere la 50ma edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna del 2017.
Infine, BolognaFiere Cosmoprof e ICE saranno impegnati nel rafforzare l’ International Buyer Program, il cui intento è agevolare il contatto diretto tra espositori e buyer internazionali attraverso un’agenda prefissata di incontri con importatori e distributori selezionati provenienti dai mercati internazionali di riferimento.

Torniamo a New York. Dopo l’esperienza del 2014 con il Symposium, e ora con il Business Forum & Exhibition,  pensate di riproporre questa formula o ipotizzate per il futuro qualcosa di diverso?
Partiamo dal presupposto che noi dobbiamo fare quello che ci viene chiesto dalle aziende, ovvero, come detto, sostenerle soprattutto  nell’ampliamento dei mercati.
Quello americano è sicuramente di grande interesse e noi ci siamo. Cosmoprof North America è infatti l’evento B2B di riferimento per il mondo della bellezza grazie all’introduzione di tecnologie innovative e iniziative anticipatrici di tendenze che hanno arricchito la recente edizione, svolta al Mandalay Bay Convention Center di Las Vegas, che ha fatto registrare 1.017 espositori, provenienti da 39 Paesi, e quasi 30.000 visitatori.
Da due anni stiamo lavorando a rafforzare la nostra presenza anche nella East Coast, puntando sul settore packaging e manifatturiero. Valuteremo a breve se sviluppare la formula degli incontri B2B, oppure puntare a un evento con connotati più “fieristici”.
Comunque sia, al primo posto, continueremo a mettere sempre la qualità... organizzativa, che significa anche qualità delle aziende partecipanti, come succede per il Cosmopack di Bologna (nel 2015, 30.000 m2 con oltre 400 espositori provenienti da 41 paesi, Ndr.).

BolognaFiere ha costruito un “pacchetto” di manifestazioni, al centro del quale troviamo, se non sempre, spesso, il packaging e i contract manufacturer (terzisti evoluti che fanno “bella” l’Italia). Questo elemento potrà portare a ridisegnare la vostra offerta?
Nel 2012 abbiamo ridefinito obiettivi e strategie, cambiando decisamente passo. Per quanto riguarda Cosmopack, la presenza dei costruttori di macchine per il confezionamento e di contract manufacturer sono sempre stati elementi distintivi e unici della manifestazione, ma abbiamo lavorato e investito per rafforzare la presenza in fiera dei produttori di materiali e imballaggi. I risultati stanno arrivando e già ora si annunciano rientri di aziende di rilievo del settore.

In campo fieristico la tendenza generale è di verticalizzare e integrare le manifestazioni: avete preso in considerazione l’ipotesi di “avvicinare” le vostre fiere tecnologiche in campo cosmetico e farmaceutico, ovvero Cosmopack e Pharmintech?
Nel 2016 abbiamo in programma a Bologna una vera e propria Pharma Week, che avrà come tema portante l’anticontraffazione del farmaco per l’intera supply chain.
In pratica, Pharmintech (organizzata da BolognaFiere, in collaborazione con UCIMA e con il patrocinio di Farmindustria)  affiancherà la 20a edizione di Cosmofarma Exhibition, riunendo così l’intera filiera farmaceutica e offrendo importanti occasioni di business, approfondimento e formazione.
Ciò non toglie che la contiguità, da un punto di vista tecnologico e di mercato di Pharmintech con Cosmopack, non possa portare a nuove iniziative su tematiche trasversali.
In altre parole, non mi sento di escludere alcuno sviluppo.

ARTICOLI CORRELATI

 

Il nostro network