Connettere, interagire, costruire
Una rete virtuosa per il futuro… di Pieve Torina - Stefano Lavorini.
Una giornata all’insegna dell’attenzione e della vicinanza alla popolazione del comune montano di Pieve Torina, duramente colpito dal terremoto: questo l’incipit del testo pubblicato sul sito di Boxmarche, che riproponiamo in forma integrale a mo’ di ragionato ricordo per le persone che hanno partecipato all’evento dell’8 luglio 2017. Ma anche - ed è mia convinzione - monito per gli ignavi che trovano più facile guardare solo ai fatti loro, e per i molti che sanno solo lamentarsi, ma non vogliono rimboccarsi le maniche.
Quella di presentare congiuntamente i propri bilanci integrati da parte di due imprese apparentemente molto diverse tra loro è già di per sé cosa inusuale e forse fino a ora mai vista in Italia. Per di più in una location, come Pieve Torina, non proprio logisticamente favorevole e piuttosto lontana dai rispettivi contesti in cui operano le aziende.
La ragione di questa scelta è intimamente legata al tema dell’evento “Connettere, Interagire, Costruire. Una rete virtuosa per il futuro” ed è da ricercare nel profondo legame tra persone che da anni condividono un sistema di valori e un modo di fare impresa fortemente orientati al territorio. Per questo, all’indomani del terribile sisma che ha colpito le Marche, Tonino Dominici e Sandro Paradisi presidenti di Boxmarche di Corinaldo e Paradisi srl di Jesi, insieme all’amico di sempre Giuliano De Minicis (Art Director dell’agenzia dmpconcept di Senigallia), si sono mobilitati per dare il loro contributo a favore delle comunità ferite dalla calamità.
Da subito si è deciso di non disperdere risorse e di canalizzare tutti gli sforzi verso un solo progetto concreto e realizzabile.
È stata individuata la zona di Pieve Torina proprio perché, con il 93% del patrimonio immobiliare inagibile, è risultata una delle più danneggiate, pur in assenza di vittime grazie alle opere di consolidamento eseguite dopo il precedente terremoto del 1997.
Su indicazione del sindaco Alessandro Gentilucci ha preso corpo l’idea di organizzare una raccolta fondi per ricostruire una nuova scuola per i ragazzi di Pieve Torina, con il preciso intento di ricostituire un fulcro, un nucleo fondante per il futuro della comunità attualmente “smembrata” e distribuita tra varie località della costa marchigiana.
Su iniziativa di questi primi promotori è nato così il progetto “Succisa Virescit” che ha avuto una grandissima diffusione virale, canalizzando donazioni di varia entità provenienti da privati, enti, associazioni e amministrazioni comunali. Questo ha permesso di costituire un primo consistente fondo per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico definitivo, bello, funzionale e sicuro che sarà pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Un disegno ambizioso ai limiti dell’utopia che si è concretizzato grazie anche alla partecipazione della Fondazione Enel Cuore Onlus, di Auser e della Fondazione Bezos (dei genitori di Jeff Bezos, proprietario di Amazon). Grandi realtà che hanno fortemente creduto nel progetto, tanto da contribuire al raggiungimento del target previsto dal computo metrico per la realizzazione del blocco didattico di 1.280 mq. Attualmente sono già in corso le opere di fondazione sotto la supervisione dello Studio Petrini Solustri & Partners (che ha donato il progetto) e con la direzione tecnica del Settore Prevenzione e Protezione della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia.
Un vero e proprio network di autentica solidarietà nato dal basso che, con contributi esclusivamente privati, ha permesso di cominciare i lavori in previsione dell’inaugurazione della scuola, già fissata per il giorno 12 settembre 2017.
Si è trattato, insomma, di una “rete virtuosa per il futuro”, come recita il tema dell’evento, che è l’emblema di come si possa costruire qualcosa d’importante, a partire dalla connessione e interazione di realtà anche molto diverse tra loro.
LA CRONACA
L’evento dell’8 luglio, ideato e condotto da Giuliano de Minicis, è stato introdotto da un intervento musicale del maestro Roberto Lucanero, musicista ed etnomusicologo marchigiano che da anni “racconta” in note la sua terra girando per il mondo, come un moderno e avventuroso troubadour.
Il sindaco Alessandro Gentilucci, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha raccontato come dall’incontro con i tre imprenditori sia nato il progetto della nuova scuola e le ragioni per cui considera tanto importante ripartire dai giovani per il futuro di Pieve Torina che, come altre realtà analoghe rischia di non sopravvivere come comunità.
Attenzione e vicinanza all’amministrazione e agli abitanti di Pieve Torina è stata espressa dal presidente dell’ANCI Marche Maurizio Mangialardi, che in qualità di sindaco di Senigallia ha anche veicolato un generoso contributo, frutto di numerose iniziative di raccolta fondi organizzate dall’amministrazione comunale, a favore dei terremotati (così come han fatto altri comuni come Mondolfo, Corinaldo e Morro d’Alba).
Anche il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha ringraziato «questi imprenditori che hanno avuto la capacità di interagire e “contaminare” le associazioni, gli enti, i privati, le amministrazioni locali, coinvolgendoli per questo progetto di solidarietà, che ha avuto come finalità la costruzione di una scuola, fondamentale per la ricostituzione di una comunità».
In rappresentanza delle insegnanti della scuola di Pieve Torina la maestra Federica Micucci ha raccontato le difficoltà incontrate nel gestire questo anno scolastico anomalo e complesso, che ha messo tutti a dura prova, costringendo bambini, famiglie insegnanti e personale scolastico a grandi sacrifici. Nel contempo è stata un’esperienza umana che ha regalato grandissime emozioni e opportunità di crescita.
L’onorevole Piergiorgio Carrescia ha tributato parole di elogio nei confronti degli amministratori locali e dei cittadini dei territori colpiti dal sisma, che considera i veri eroi che affrontano con determinazione una quotidianità difficile e un futuro incerto, cui ha assicurato la massima collaborazione dei parlamentari marchigiani.
L’architetto Nazareno Petrini, studio Petrini Solustri & Partners, ha poi spiegato come il progetto della nuova scuola, al di là dell’emergenza, sia anche l’occasione per ripensare e riqualificare gli ambienti in un’ottica e una prospettiva che non prescindano dalla bellezza e dalla funzione di spazio “civico” a disposizione della collettività.
Nicola Fredducci, responsabile tecnico delle Misericordie d’Italia, ha spiegato come queste ultime abbiano il delicato ruolo di soggetto attuatore, committente dei lavori, garante dei finanziatori ed esecutore della definitiva e corretta attuazione del progetto donato dallo studio Petrini Solustri & Partners.
Presentando l’Integrated Reporting dell’azienda Paradisi, Ilaria Gasparri, dottore commercialista che ha curato la redazione del bilancio, ha rilevato come sia possibile conciliare la massimizzazione dei profitti con finalità di beneficio comune. Come recita l’oggetto sociale della ditta: “Diffondere una cultura d’impresa, responsabile e sostenibile, per agevolare una crescita economica e sociale di tutto il territorio e la comunità” è aderire a quel nuovo paradigma imprenditoriale che ha permesso a Paradisi di ottenere la certificazione internazionale di Benefit Corporation.
Da parte sua, Cesare Tomassetti estensore del Living Company Report di Boxmarche, ha dimostrato come sia centrale per l’azienda l’impegno a creare bellezza, in un continuo percorso di crescita responsabile che sappia abbinare al valore economico il valore sociale dell’impresa, impegnandosi a beneficio dei propri stakeholder.
Osvaldo Danzi, specialista Selezione Risorse Umane e fondatore di Fior di Risorse, ha rilevato come il verbo “connettere” abbia un’importanza strategica in un contesto come quello di Pieve Torina e di quanto siano state importanti le relazioni e la reputazione dei soggetti promotori per la riuscita di un progetto come “Succisa Virescit”. La scuola, inoltre, è il primo presidio in cui le persone imparano a “fare rete”.
Una presenza poco usuale in un contesto squisitamente aziendale, quella del Segretario Fim Cisl Marco Bentivogli, che ha dato la misura di come parti solo apparentemente contrapposte possano e debbano contribuire alla crescita delle imprese e delle persone, condividendo la medesima attenzione alla responsabilità sociale e premiando la realtà più virtuose.
Chi meglio di un funambolo, abituato a camminare su un cavo d’acciaio sospeso nel vuoto tra due punti, può parlare di connessioni? Tanto più se il soggetto in questione è un filosofo e un cultore dello Zen come Andrea Loreni che, dopo aver coinvolto tutti i presenti in un esercizio di meditazione, ha spiegato come «in una relazione, perché la stessa sia fruttuosa e vera, occorra lasciare andare ciò che c’era per vedere quello che ci viene offerto dall’alterità, dall’altro con cui entriamo in connessione».
Giovanni Lanzone, coordinatore della Fondazione Italia Patria della Bellezza, ha rilevato come gli italiani dimostrino grande capacità di connessione solo nelle grandi occasioni simboliche o nelle grandi disgrazie. Quest’evento che vede protagoniste due imprese che hanno deciso di presentarsi unite in un contesto così particolare per “connettere e costruire” è un tratto non comune e veramente formidabile. Il punto è che bisogna riuscire a rendere questa propensione quotidiana, anche in considerazione che ci si avvia verso anni non semplici con mercati molto complessi e stare uniti rende più sicuri.
Massimiliano Colombi, sociologo Centro di Ricerca WWELL Università Cattolica e professore di Sociologia presso l’Istituto Teologico Marchigiano, dopo aver smontato una serie di luoghi comuni sull’esasperato individualismo di questi tempi ha proposto che da quest’evento parta una sorta di cantiere per realizzare una “Carta della Fiducia” per “pulire il futuro”.
Le conclusioni della giornata, affidate a Sandro Paradisi e a Tonino Dominici, rispettivamente presidenti delle aziende Paradisi e Boxmarche, sono state l’occasione per ripercorrere le tappe del percorso umano e aziendale comune e di condivisione di valori in una continua ricerca di miglioramento delle connessioni e delle interazioni con i clienti, i collaboratori, i fornitori e ancor prima con i territori e le comunità di riferimento.
A chiusura della manifestazione il Presidente del Rotary di La Spezia, Alberto Barbarini, ha consegnato ai promotori del progetto “Succisa Virescit” una consistente donazione da parte del club service e di una società di Dubai per la costruzione della nuova scuola.
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