I giovani: leva strategica per il futuro dell’economia
Il Tech4Students Day, evento organizzato da Cama Group e OMET in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, ha coinvolto lo scorso 17 novembre oltre 300 studenti delle scuole del territorio in un progetto di orientamento sulla formazione tecnica e tecnologica.
Cristina Rossi
Obiettivo dell’evento: far conoscere il lavoro, le opportunità e le competenze ricercate dall’industria manifatturiera, nella convinzione che l’orientamento e la formazione degli studenti siano la leva strategica per il futuro dell’economia e per la riduzione della dispersione scolastica e della disoccupazione.
Cama Group e OMET, due aziende situate a Molteno (LC) a 200 metri l’una dall’altra, hanno dunque aperto le porte dei loro stabilimenti produttivi agli studenti e ai giornalisti. Il tratto distintivo di entrambe è la continua innovazione tecnologica e la realizzazione di prodotti altamente customizzati. Ciò che le accomuna è la convinzione che, a fare la differenza, siano l’esperienza, le competenze e la capacità delle persone. In un contesto come quello odierno, competitivo e in rapida evoluzione, per essere leader non basta infatti essere dei fuoriclasse in termini di conoscenze: servono persone in grado di gestire situazioni complesse, di entrare nei meccanismi delle relazioni e capirne il funzionamento.
Questi e altri concetti sono emersi in vari interventi durante la conferenza che si è tenuta subito dopo la visita degli stabilimenti.
Cama Group, che nel 2021 ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività, era rappresentata da Annalisa e Daniele Bellante che, in qualità rispettivamente di vice-presidente e presidente, stanno portando avanti con successo l’azienda che il padre fondò nel 1981. Specializzata in packaging secondario, con una vocazione non comune all’innovazione, di recente ha trasferito le attività da Garbagnate Monastero a Molteno: un nuovo headquarter costruito secondo avanzati criteri di sostenibilità, più ampio e più funzionale a progetti futuri, molti dei quali già a buon punto. L’azienda produce sistemi di confezionamento automatizzato e ad alto contenuto tecnologico per i settori food e non-food. E lo fa richiamandosi alla tradizione delle origini nel settore cartotecnico.
«Tutte le componenti vengono assemblate e cablate nel nostro stabilimento e lo step finale è il collaudo e l’accettazione finale del cliente» ha ricordato Daniele Bellante durante la visita del sito. «Una linea media richiede solitamente 2.000-3.000 ore di engineering. Ci sono uomini che lavorano per mesi solo su questi progetti. Ecco perché la componente di valore aggiunto è altissima ed ecco perché la risorsa umana è fondamentale per noi».
«Io mi occupo anche di risorse umane all’interno dell’azienda» ha spiegato Annalisa Bellante. «Ai nostri collaboratori richiediamo una buona base di tecnica, ma è fondamentale che ragazzi scoprano “l’attitudine”… perché la tecnica si può imparare, ma l’attitudine corretta a risolvere i problemi, a comunicare in modo efficace e nell’essere parte di un gruppo è più difficile da apprendere. “Portare” le aziende all’interno delle scuole è fondamentale per riuscire a definire dei percorsi formativi, in linea con le esigenze del mondo del lavoro».
Una triangolazione fra istituzioni, scuole e aziende
«Il Tech4Students Day è stato organizzato per fare sistema, coinvolgendo istituzioni, scuole e aziende» continua Daniele Bellante. «L’abbiamo voluto per offrire ragioni di consapevolezza ai giovani, in un ambito di scoperta e non di tirocinio, per far sì che questi giovani possano avere una visione delle scelte future. Per poter scegliere bisogna essere consapevoli delle possibili opzioni che il territorio offre. OMET e Cama Group sono due realtà radicate nel territorio ma di respiro mondiale, leader nei propri settori, e trovo quindi doveroso che si impegnino per far comprendere il proprio potenziale e trasferirlo ai giovani. Ogni risorsa richiede uno o due anni di formazione prima che si possa esprimere al meglio. E questo comporta un investimento continuo per aziende come la nostra».
Antonio Bartesaghi, CEO di OMET - che produce sistemi per la stampa di materiali utilizzati nel confezionamento e macchine per prodotti in tissue - è intervenuto per ribadire come, per sopravvivere, le aziende abbiano la necessità di attingere a nuove risorse umane con competenze tecniche. «E questo perché il valore di un’azienda sta nella qualità delle persone».
Il problema principale, come ha ricordato il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, è che i giovani sono sempre meno. Oggi ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni ci sono 200 persone sopra i 65 anni. I giovani sono una risorsa preziosa ma sempre più scarsa.
Interessante è stata la testimonianza di due giovani professionisti, Stefano Marelli e Stefano Sironi che, dopo alcuni mesi di stage in Cama, sono stati assunti nel reparto di Ricerca&Sviluppo dell’azienda, dove lavorano tutt’ora: il primo, laureato in ingegneria meccanica, dal 2018 e il secondo, diplomatosi lo scorso giugno all’ITS di Lecco, da settembre di quest’anno.
L’evento si è concluso con la consegna da parte di Bartesaghi di borse di studio ai figli dei collaboratori OMET che frequentano scuole superiori e università con risultati di eccellenza, con lo scopo di incentivare l’impegno ed educare al riconoscimento del merito.