Performance sempre più significative con il BOPE

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PEoneer® BOPE, prodotto innovativo frutto della collaborazione di Ticinoplast e Plastchim T, definisce nuovi standard di qualità e sostenibilità.

M. Costanza Candi

Presente a interpack all’interno dello stand di Plastchim T, Ticinoplast ha portato alla ribalta alcuni importanti progetti legati alla sostenibilità dei materiali.

Lo racconta l’amministratore delegato Gianandrea Tonelli, partendo dagli ultimi sviluppi che rispondono ai criteri di economia circolare.

«La nostra attenzione alla sostenibilità viene da lontano. Già nel 2020, con il brand Nextfilm, abbiamo introdotto un ampio spettro di soluzioni: pellicole compostabili pensate per la laminazione e certificate “OK compost”; ma anche film espansi, versatili per molteplici applicazioni, che consentono significative riduzioni del peso del packaging e da non dimenticare i prodotti contenenti materie prime riciclate, sia dalla filiera del riciclo post industriale sia dal post consumo da riciclo chimico. Per dare un’idea di quanto siano attuali queste soluzioni, un nostro importante cliente in fiera ha presentato un prodotto con contenuto riciclato fino al 76%».

Per poter partecipare da protagonista a questa nuova sfida della sostenibilità, Ticinoplast ha ottenuto la certificazione ISCC PLUS, che comporta l’adozione di un sistema di gestione della sostenibilità aziendale partendo dall’acquisto di materie di provenienza dichiarata da fonti rinnovabili e/o riciclo di materie plastiche secondo uno schema certificato.

Focus sul polietilene biorientato

Al centro della presenza congiunta in fiera di Ticinoplast e Plastchim T, c’è il nuovo PEoneer® BOPE, film di polietilene biorientato a cinque strati, prodotto a testa piana con ottimizzate proprietà meccaniche e ottiche, adatto per stampa flexo e rotocalco, laccatura e metallizzazione, utilizzabile sia come monofilm che in strutture accoppiate. Un risultato che ha richiesto forte sinergia tra le due imprese e un importante impegno sul fronte dell’organizzazione interna. Una sinergia positiva che apre alla riflessione sul valore di R&D e cooperazione.

«Allo stand di Plastchim T, abbiamo dimostrato a cosa possa portare l’unione delle competenze» prosegue Tonelli. «La collaborazione ci ha infatti permesso di giungere a un prodotto fondamentale per il packaging sostenibile; si tratta del PEoneer® BOPE, un polietilene biorientato, che coniuga la nostra expertise nel polietilene e le capacità tecniche di Plastchim nello sviluppo di un materiale con proprietà meccaniche straordinarie. Si pensi alla macchinabilità, alla stampabilità, alla saldabilità e alla resistenza meccanica: caratteristiche indispensabili nella sostituzione del poliestere. Il BOPE permette quindi di realizzare packaging monomateriali facilmente riciclabili, specialmente in presenza di una filiera di recupero ad hoc, l’unica che può garantire circolarità piena per questo tipo di prodotto. Le performance e le funzionalità richieste al packaging sono talmente elevate, che il materiale riciclato deve essere di qualità pari alle materie prime “vergini”. L’alternativa, che consente l’impiego di scarto di qualità inferiore è il riciclo chimico. Purtroppo, in questo senso, manca ancora una base normativa che permetta di utilizzare il materiale riciclato in molti ambiti, food compreso».

Ma quali sono le prospettive di mercato?

A fronte di un quadro geopolitico ed economico molto instabile, Tonelli lamenta la mancanza di certezza ed uniformità normativa, che resta una vera criticità per il settore packaging.

«Stiamo vivendo un periodo di grande complessità - prosegue - ma oltre alla quotidianità economica e alla situazione geopolitica, manca una base normativa certa, tra regolamento europeo sugli imballaggi e altre misure che non agevolano la definizione di una strategia comune, “remando” alla fin fine anche contro la sostenibilità. Obiettivo primario di Ticinoplast resta comunque quello di consolidare la nostra capacità di innovare, che mettiamo a disposizione di clienti e brand-owner, per produrre i packaging del futuro conformi sia alle giuste istanze di sostenibilità, sia alle esigenze normative che alle funzioni di sicurezza e protezione dei prodotti. Per noi produttori di film quindi, la sfida è tutta legata alla performance, visto che il packaging flessibile è il più leggero e quindi di minore impatto, se non altro in termini di emissioni e che ha una funzione fondamentale nella catena del valore del prodotto confezionato. Guardando poi al monomateriale, il polietilene ha delle potenzialità incredibili perché coniuga performance meccaniche, ottiche e fisiche indispensabili nel food come anche in altri settori. Qualità che Ticinoplast conta di ottimizzare ulteriormente, sviluppando nuovi prodotti, come del resto fa da oltre 50 anni».

Scopri maggiori informazioni sulle aziende citate in quest'articolo e pubblicate sulla Buyers' Guide - PackBook by ItaliaImballaggio
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