Tante idee, un solo obiettivo
Etica e imballaggio in 14 mosse: la parola a… gli Ambasciatori
COSTRUIRE UN MONDO DI VALORI
La Fondazione Carta Etica del Packaging è impegnata a promuovere una comunicazione che valorizzi le funzioni dell’imballaggio, affermandosi come “voce altra” in contrapposizione alle narrazioni contrarie di questi ultimi anni.
È necessario infatti far capire a tutti i portatori di interesse, in primis ai consumatori, che oggi l’industria dell’imballaggio nel suo complesso si sta muovendo su più fronti, mettendo in campo azioni concrete e progetti che hanno l’obiettivo di creare valore condiviso, partendo dal rispetto per l’uomo, per l’ambiente e per le comunità. Di seguito riportiamo, in estrema sintesi, le riflessioni di 14 Ambasciatori della Fondazione che, con sguardi e accenti diversi, affrontano dunque i problemi etici legati all’imballaggio, alla sua sostenibilità e al modo di fare impresa oggi*.Spunti che pensiamo utili per affrontare i problemi morali e sociali emersi con le grandi trasformazioni che gli sviluppi della ricerca scientifica e della tecnologia stanno producendo nella nostra società.
Proprio partendo dall’impegno e dal lavoro che gli Ambasciatori stanno portando avanti, coerentemente con i 10 Valori espressi nella Carta Etica del Packaging, si delinea una contemporaneità in cui è necessario mettere in discussione norme che parevano ovvie e tornare a stabilire ciò che è bene e ciò che è male, per un futuro consapevole.
*Le testimonianze qui sintetizzate sono presentate per esteso sul sito della Fondazione.
Stefano Lavorini
Mettiamo le cose al loro posto
La parola a… Enrico Barboglio Direttore Acimga
Fare informazione e comunicare correttamente ai consumatori il valore dell’imballaggio: questi i temi che figurano tra le priorità di Acimga.
Per l’Associazione costruttori italiani macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini è infatti prioritario mettere in chiaro che l’intera filiera del packaging, a partire dalle materie prime passando per i fornitori di tecnologie per arrivare al fine vita dei prodotti, si sta muovendo con grande determinazione in un’ottica di sostenibilità. L’attenzione di Acimga, va da sé, è imperniata sulle modalità di accoppiamento tra i materiali che compongono il packaging e sulla funzione informativa che ha la stampa sugli imballaggi, essenziale per garantire al consumatore l’accesso a indicazioni indispensabili relative al prodotto e al produttore, nonché alle corrette modalità d’uso e di fruizione del bene. Acimga ha contribuito, tra l’altro, a definire il Progetto Sostenibilità ed Economia circolare della Federazione Carta e Grafica di cui fa parte, che è pensato per fornire un concreto sostegno pratico-organizzativo alle aziende, grazie a strumenti necessari per una rendicontazione ambientale, sociale ed economica rispondente agli standard internazionali e alle aspettative sia di clienti e fornitori sia della finanza privata e pubblica.
Dai beni “pesanti” ai beni “pensanti”
La parola a… Tonino Dominici Presidente Boxmarche Spa
Prima fra le prime, Boxmarche ha cominciato a pubblicare già dal 2004 il proprio Bilancio Sociale, che col tempo si è trasformato nel Living Company Report, documento che integra bilancio di esercizio, bilancio sociale ed ambientale e analisi del capitale Intellettuale. L’azienda progetta e realizza scatole, astucci, bag in box, espositori e display in cartoncino teso, ondulato e accoppiato.
Fondata nel 1969 da una famiglia di agricoltori, è legata ai valori forti della sua terra: onestà, responsabilità, equilibrio e buone relazioni nella pratica industriale. Parimenti, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica è vista come rinnovamento nella continuità. Nella pratica quotidiana, pensare fuori dagli schemi si traduce nell’incoraggiare e valorizzare le capacità dei singoli per produrre idee e innovazione, nell’avere attenzione alle fragilità umane, piuttosto che investire in modo compulsivo in attrezzature e macchine. D’altro canto, in Boxmarche sono sinceramente convinti che l’azienda debba essere vissuta come un bene comune e, coerentemente, che le persone ne siano il patrimonio più importante. Da qui il motto: “la tecnologia di cui sono più fieri, la sera torna a casa”.
Il massimo con il minimo
La parola a… Riccardo Cavanna Presidente Cavanna Spa
Oggi, il flowpack - essenziale, leggero e “democratico” - , sembra svolgere in modo ottimale il compito di proteggere il prodotto, con un ridotto impatto ambientale. Da costruttore di macchine automatiche, Cavanna è impegnata a progettare e realizzare soluzioni tecnologiche capaci di gestire ogni tipologia di prodotto, con particolare attenzione all’efficienza (saving) e alla sostenibilità (riduzione sfridi e materiali d’incarto, ricorso a materiali ecocompatibili). Ma capire cosa si sta facendo e cosa sia necessario fare è una sfida, che impone alla catena del valore dialogo e collaborazione. Produttori di materiali, converter, costruttori di macchine automatiche, brand owner, grande distribuzione, player dell’e-commerce… tutti infatti dovrebbero mettere in campo le competenze migliori per dare risposta alle attese dei consumatori.
Se si vuole passare a una reale economia circolare sono necessarie macchine sempre più performanti, affidabili e con un TCO commisurato alle prestazioni; ma soprattutto che non sprechino né materiale da imballaggio né prodotto, garantendo così al consumatore sicurezza e risparmio. Dando per acquisita la responsabilità etica e sociale dell’impresa, gli imprenditori sono chiamati a imparare a lavorare insieme per costruire un futuro per le nuove generazioni.
Conciliare bisogni produttivi e difesa dell’ecosistema
La parola a… Ciro Sinagra R&D Senior Advisor Contital Srl
Contital promuove e sostiene iniziative che, attraverso il ruolo e l’utilizzo strategico del packaging, mirino a prevenire e ridurre lo spreco alimentare e a diffondere l’uso di soluzioni che proteggano gli alimenti dalle contaminazioni. Con il supporto di università e di aziende specializzate, ha avviato un programma di analisi del ciclo di vita dei propri prodotti di alluminio (LCA) per valutare i potenziali impatti in ognuna delle fasi, dal processo di produzione, alla distribuzione, al consumo finale.
Al momento sta lavorando per industrializzare il processo che prevede di applicare sull’alluminio, mediante tecnologia coil coating, filler in rivestimenti polimerici che, rilasciati nel tempo, svolgano azione antiossidante e antibatterica verso l’alimento, incrementandone quindi la shelf life.
Una finestra sul futuro
La parola a… Massimo Cutolo CEO di Garda Plast Spa
Garda Plast produce preforme di PET utilizzate per il soffiaggio di bottiglie per acqua minerale e soft drink, nonché di flaconi per la detergenza: un semilavorato monomateriale che si avvantaggia di un sistema consortile di recupero e di riciclo tra i più efficienti. L’azienda pone al centro dell’attività la responsabilità sociale e si affida a EcoVadis® per monitorare e migliorare le pratiche ambientali e sociali. Fare bene il proprio lavoro, per Garda Plast, significa infatti mettere al centro le persone, collaboratori o clienti che siano, ovvero produrre ricchezza per ridistribuirla in qualche modo a tutti i portatori di interesse.
La sfida è quindi fare business in maniera più responsabile, cioè pensando a tutti gli aspetti che impattano sull’attività, consapevoli che il nostro pianeta è un ecosistema chiuso, in cui non è ipotizzabile un consumo illimitato delle risorse. Guardando all’oggi, forte dell’esperienza nell’impiego di rPET, l’azienda è convinta che sia necessario concentrarsi sul fine vita del prodotto, per chiudere il cerchio e passare a un sistema di recupero e riciclo circolare in cui una bottiglia torna a essere una bottiglia.
Conoscenze e scienza al servizio della sostenibilità
La parola a… Carolina Gerosa CFO Gerosa Group
Sostenibilità e innovazione sono oggi parole chiave della politica aziendale di Gerosa Group, in una visione dell’impresa e dell’etica condivisa nel tempo anche con i lavoratori. Da 88 anni stampa e accoppia i più diversi materiali realizzando imballaggi flessibili per le più disparate esigenze applicative, e affrontando il tema della sostenibilità in modo scientifico. Gerosa Group ha compiuto importanti investimenti negli ultimi anni per migliorare il proprio portafoglio di soluzioni sostenibili e ha identificato 5 aree di sviluppo: riduzione di spessori, materiali con contenuto di plastica riciclata, soluzioni monomateriali, compostabile e base carta.
Nel 2018 redige il primo bilancio di sostenibilità certificato in base agli standard internazionali GRI (Global Reporting Initiative), considerato strumento fondamentale nel portare avanti in modo concreto e trasparente i propri valori nei confronti di tutti gli interlocutori. Valori che trovano un compendio nell’adozione di un Codice Etico in cui viene ribadito, al di là del rispetto di leggi e regolamenti, il valore delle persone, della società, dell’ambiente.
Politiche ambientali e politiche industriali
La parola a… Alberto Palaveri Presidente Giflex
L’associazione dei produttori di imballaggi flessibili Giflex sta lavorando a concretizzare occasioni di dialogo con tutti gli stakeholder istituzionali, nazionali e internazionali, con l’obiettivo di allineare politiche ambientali e industriali. Forte delle conoscenze in tema di sostenibilità ambientale dei prodotti, si propone di definire un protocollo condiviso in base al quale effettuare la LCA degli imballaggi flessibili: una metodica scientifica, validata da un ente terzo, che aiuti a fare chiarezza in materia. Ragionando in ottica di filiera, Giflex ha aperto una riflessione sull’identità del packaging flessibile e sui valori di cui è portatore, per poterne in ultima analisi migliorare la riciclabilità.
D’altronde, non mancano già oggi imballaggi sostenibili ad alte prestazioni, ma per migliorare ulteriormente l’efficienza del sistema materiale/macchina diventa determinante lavorare in sinergia con l’associazione dei costruttori di macchine automatiche Ucima e con Acimga che raggruppa i costruttori di tecnologie per la stampa e il converting. Giflex è peraltro convinta che l’attenzione all’ambiente debba andare di pari passo con l’attenzione al sociale. Il che significa, tra l’altro, rendere le aziende attrattive e inclusive, mettendo al centro le persone.
Fare di più, fare meglio
La parola a… Anna Paola Cavanna CEO Laminati Cavanna Spa
Azienda storica della provincia di Piacenza, Laminati Cavanna è partner terzista di importanti converter nazionali e internazionali, leader nell’accoppiamento, laminazione, laccatura e taglio di bobine nel settore degli imballaggi flessibili. Fedele alla propria natura di realtà dinamica, con competenze estese sui materiali e sugli adesivi, si distingue per le azioni concrete e i progetti in corso che hanno l’obiettivo di creare valore condiviso, partendo dal rispetto per l’uomo, per l’ambiente e per la comunità all’interno della quale opera.
È stata la prima azienda a diventare Ambasciatore della Fondazione Carta Etica del packaging, impegnandosi ad agire secondo i dieci punti della Carta Etica, a darne opportuna diffusione e a proporre iniziative per promuoverne i contenuti. Coerentemente con quanto dichiarato si è dotata di una propria Carta dei Valori e di un Codice Etico e di Condotta, che definisce e racchiude i principi che rappresentano l’identità e la ragion d’essere dell’impresa.
La plastica, una risorsa infinita
La parola a… Giovanni Belia Sales Director Lucy Plast Spa
Lucy Plast si occupa di raccolta, riciclo, rigenerazione in granuli e di stampaggio ad iniezione, utilizzando materie prime seconde tracciate all’origine, provenienti da fonti industriali e post-consumo. Obiettivi dichiarati: ridurre la quantità di materiale per imballo, utilizzare esclusivamente monomateriali a base poliolefinica (PE e PP) riciclati, ottimizzare trasporto e stoccaggio, incentivare i servizi per riuso degli imballaggi prodotti per durare. Determinante lo sviluppo tecnologico per una maggiore sostenibilità - ambientale ed economica - del processo, dei prodotti e dei servizi. Ne è una riprova il nuovo packaging per il settore ittico, composto dall’assemblaggio di 2 parti: una vaschetta interna in PP certificato per il contatto alimentare, una cassa esterna in PP riciclato, con il 25% di carbonato di calcio proveniente da gusci di molluschi, progettata per durare ed essere riutilizzata nel tempo.
Tra i servizi messi in campo, quello di recuperare gli imballaggi industriali dei clienti presso i loro destinatari finali in tutta Europa. Un bell’esempio di economia circolare, ma anche un modo per valorizzare l’imballaggio, dimostrando che la plastica quando ben gestita non è nemica dell’ambiente come si racconta, anzi il contrario.
Strategie di business nel nome della sostenibilità
La parola a… Marta Schiraldi Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia
Al di là della risposta alle sollecitazioni etiche legate ai temi ambientali, il Gruppo Nestlé Italia ha attivato da anni una strategia sulla sostenibilità del packaging che si fonda su 4 pilastri - ricerca, riduzione, riuso e riciclo - nonché la promozione della collaborazione con realtà esterne all’azienda e sensibilizzando stakeholders e consumatori. Per lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi imballaggi innovativi la multinazionale ha fondato in Svizzera il Nestlé Institute of Packaging Sciences, il primo del suo genere in campo alimentare.
L’ obiettivo è di ottenere, tramite l’ecodesign, un packaging sempre più funzionale e sostenibile, ma anche “responsabile” ed “equilibrato” (in linea con i valori della Carta Etica), mantenendo come caposaldo un elevato livello di sicurezza alimentare. La collaborazione e la condivisione di conoscenze e competenze resta un punto fondamentale per la strategia di Nestlé.
Per un mondo più pulito
La parola a… Andrea Ghu, Sales manager Poplast Srl
Specializzato nella stampa flessografica e rotocalco, nei processi di laminazione e taglio, il Gruppo Poplast investe nella ricerca di nuovi imballaggi flessibili a minor impatto ambientale, e nel dare ai progetti la massima trasparenza. Comportamenti etici, salvaguardia dell’ambiente, sostegno delle comunità sono i fattori chiave del business del Gruppo, di oggi e di domani. In azienda vige una regola su tutte, ovvero evitare in ogni modo le forme di greenwashing consapevole, ragion per cui tutte le nuove proposte si fondano su dati scientifici, e sono valutate e certificate da enti terzi. Il problema, sempre più avvertito anche in ambito accademico, è che molte LCA risultano “incomplete” e in contraddizione tra loro, tanto da far sorgere il dubbio sulla loro validità.
Per coniugare ecologia ed economia, Poplast segue la strada della riduzione degli spessori e dell’impiego di materiale riciclato. Ma ha anche messo a punto un film compostabile termoformabile per vaschette realizzato con polimeri di origine fossile, che, rispetto a prodotti che utilizzano fonti rinnovabili, hanno un costo più accessibile e garantiscono una costanza qualitativa superiore.
Tecnologia e sicurezza per la sostenibilità
La parola a… Cristian Furiosi Ceo di Sapici Spa
Il core business di Sapici (Gruppo Sun Chemical) è legato alla produzione di polimeri poliuretani ad alte prestazioni per coating, imballaggi flessibili ed applicazioni industriali. Tra i suoi valori imprescindibili, il miglioramento continuo della qualità dei prodotti e servizi, la coerenza con standard produttivi elevati il rispetto delle più rigorose normative locali, nazionali e internazionali, in particolare in termini di attenzione alla salute e sicurezza individuale ed alla tutela e sostenibilità ambientale. A tal proposito va riconosciuto l’essere stato pioniere nello sviluppo di poliuretani isocianati a bassissimo contenuto di monomero libero, in grado di garantire sicurezza agli operatori e ai consumatori. La lungimiranza di questa tecnologia diventa tangibile ai giorni nostri con le recenti restrizioni Europee introdotte sulla manipolazione dei prodotti contenenti isocianati.
Focalizzandoci sulla sostenibilità dell’imballaggio flessibile, tra gli sviluppi più recenti, in collaborazione con Sun Chemical, possiamo annoverare: sistemi adesivo/inchiostro certificati compostabili, da utilizzare in combinazione ai substrati compostabili disponibili sul mercato; adesivi e coating con caratteristiche di barriera ai gas, studiati per produrre strutture multistrato monomateriali in grado di facilitare il riciclo, ma allo stesso tempo di garantire un’adeguata protezione e shelf life dei prodotti, evitando così gli sprechi alimentari.
Sostenibilità come etica
La parola a… Neni Rossini Presidente SIT Group Spa
Per SIT Group, essere un leader nel settore del flexible packaging significa, innanzitutto, prendere molto sul serio il problema dell’impatto ambientale e spendersi con determinazione nel trovare soluzioni sempre più in linea con le richieste del mercato. Allo stesso modo, il senso di responsabilità verso le future generazioni porta l’azienda a offrire un sostegno concreto ai giovani e una tutela speciale ai più svantaggiati, nonché a favorire a vari livelli lo sviluppo di una cultura economica più etica. Soggetto attivo della comunità in cui opera, ha fatto realizzare dallo street artist brasiliano Eduardo Kobra un enorme murales che ricopre un’intera facciata della sede di San Marino: un dono all’azienda, ma anche un’occasione per organizzare uno spazio verde attrezzato liberamente fruibile dalla collettività.
Il principio animatore di questa realtà è, d’altronde, chiaro e può essere così riassunto: “Se hai due soldi, uno usalo per comprare il pane, l’altro per comprare un fiore. Il pane ti farà vivere, il fiore ti darà una ragione per vivere”.
Migliorare con consapevolezza
La parola a… Mauro Solinas ALB Spa Acqua Smeraldina
La qualità dell’acqua Smeraldina si deve soprattutto al territorio incontaminato in cui nasce, Tempio Pausania, in Sardegna. Il rispetto dell’ambiente è quindi prioritario per la ALB e anche per questo, l’azienda sostiene progetti di sensibilizzazione, rivolti in particolare ai più giovani e alle scuole. È inoltre impegnata in numerose iniziative per promuovere il riciclo delle bottiglie di PET e dei contenitori poliaccoppiati a base carta, nonché l’utilizzo di bottiglie a rendere. Un esempio dell’attenzione che Smeraldina pone nel packaging è la nuova speciale bottiglia con sistema denominato “Sempre Frizzante”, ideata per garantire una maggiore durata dell’acqua gasata. Non certo minore è la cura di cui è oggetto il processo di produzione: l’acqua è imbottigliata direttamente alla sorgente, in ambiente a contaminazione controllata.
La convinzione di fondo è che sia arrivato il momento di ripensare il modello di business per realizzare un domani sostenibile in termini di produzione, distribuzione e consumo. Cambiamenti che ALB sta affrontando mettendo, ad esempio, a dimora 56.000 alberi e diventando così “Carbon positive”, ma anche trasformandosi, entro il 2024, in società Benefit, inserendo così nello statuto uno scopo duale.