Diversi per natura
Etichettatrici e sistemi di etichettatura. Etipack è entrata da pochi mesi nel Gruppo Possehl. Gruppo con una storia di 170 anni e che, da oltre un secolo, fa capo a una fondazione il cui statuto prevede di destinare parte dei profitti generati in opere di carità nell’area di Lubecca - con focus su ambiente, educazione e formazione - ma anche di reinvestire parte degli utili nello sviluppo delle aziende che ne fanno parte o in ulteriori acquisizioni.
Nell’intervista a Marco Parretti, nuovo AD, il punto su stato dell’arte e prospettive di questa “nuova” realtà.
Stefano Lavorini
Cinisello Balsamo, 31 gennaio 2020. Torno nella sede della Etipack spa, sistemi per l’etichettatura e la codifica con etichette autoadesive, sfogliatori e presa e posa per la distribuzione e manipolazione dei prodotti, che di recente è stata acquisita da un gruppo straniero…
I quadri alle pareti sono rimasti, quasi come un segno manifesto di continuità con il passato.
Sono solo una minima parte rispetto a quelli che c’erano ai tempi di Gianni Valentino (ex presidente della società), ma in ogni caso sorprendono e regalano un po’ di poesia, come sempre.
Siedo di fronte all’amministratore delegato Marco Parretti, che conosco da quasi trent’anni: nei suoi gesti e nelle sue parole percepisco il sentore fresco di un cambiamento che si va consolidando, giorno per giorno, a partire da una storia e una prassi vissuta come un lascito prezioso.
La "nuova" Etipack, nata dall’acquisizione perfezionata a metà 2019 da parte del gruppo tedesco Possehl di Lubecca, divisione Identification Solutions, è come una pianta che cresce seguendo il corso naturale delle stagioni.
Il valore è nelle persone. Certo, non ci sono più quelli che in azienda venivano chiamati “i fratelli maggiori”, ovvero i soci fondatori che dal 1978 hanno gestito l’impresa. Ora, infatti, è guidata da un management tutto fatto da professionisti - e non è un caso - cresciuti all’interno di questa realtà.
È proprio questo, probabilmente il merito maggiore della precedente proprietà, ovvero quello di aver saputo costruire nel tempo, non solo un’azienda riconosciuta tra i leader di settore in Italia e tra le maggiori in Europa con filiali e consociate nel mondo, ma un gruppo di giovani dirigenti, che non si identificavano con gli azionisti, professionalmente capaci e impegnati, che hanno permesso di realizzare il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione in un solo mese.
Donne e uomini che sono specchio dei valori fondanti della società legati all’innovazione, all’etica, alla trasparenza nelle attività e nei comportamenti, che, Parretti ci assicura, anche oggi restano immutati.
Cambiando nella continuità. «Essere entrati a far parte del gruppo Possehl, 3,7 miliardi di fatturato, con quasi 200 aziende, principalmente in Europa, ma anche nel resto del mondo, non ha modificato il clima familiare che, a Cinisello Balsamo, ha sempre caratterizzato il nostro ambiente di lavoro» tiene a precisare Parretti.
Grazie a una strategia “soft” da parte della nuova proprietà, l’identità della Etipack è stata salvaguardata, restando così un potente fattore competitivo.
E questo, solo in apparenza, a dispetto del fatto che nella divisione Identification Solutions - una delle 9 divisioni che operano in settori molto diversificati - ci siano aziende che producono anche prodotti simili, tra cui Logopak Systeme GmbH & Co.KG, Novexx Solutions GmbH (ex Avery Dennison, da cui peraltro venivano molti dei “fratelli maggiori”, Ndr.), nonché Eidos srl.
«All’interno della divisione si stanno infatti già oggi concretizzando sinergie importanti che premiano le rispettive aree di competenza ed eccellenza. Ma è altrettanto vero che tutte le società sopra citate restano autonome tanto che, per esempio, saranno presenti a Interpack con un proprio stand senza richiami evidenti al gruppo» dice il manager.
Nel segno della diversificazione. Con le sue etichettatrici e i suoi sfogliatori, Etipack è partner di numerose aziende che operano nei settori alimentare, cosmetico, chimico, farmaceutico, cartotecnico, industriale.
E questo sia con una presenza diretta presso gli utilizzatori finali, sia attraverso il canale degli OEM, da sempre molto rilevante.
Continua l’attenzione allo sviluppo tecnologico, fedeli al principio di offrire un prodotto di buona qualità a un prezzo ragionevole.
«In particolare, molto è stato fatto in direzione di adeguare anche le etichettatrici ai requisiti Industry 4.0» sottolinea Parretti. «In quest’ambito abbiamo sviluppato proposte sostenibili anche da un punto di vista economico.
Senza modificare le macchine, infatti, sono state realizzate delle interfacce che facilitano il colloquio con la rete aziendale e/o l’accesso da remoto.
Oggi, tra gli obiettivi primari abbiamo quello di consolidare l’esperienza fatta e la posizione di mercato raggiunta nel settore farmaceutico che, ricordiamo, in virtù delle normative sulla tracciabilità dei prodotti, ha fatto negli ultimi anni importanti investimenti».
Un’organizzazione per il futuro. Nell’anno in corso non mancano certo le occasioni per presentarsi al meglio al mercato, come ricorda l’AD.
Alla fiera più importante del 2020, l’Interpack di Düsseldorf, verranno presentate nuove soluzioni destinate a innalzare ulteriormente il livello qualitativo dell’offerta.
Pharma Round per l'applicazione di etichette autoadesive su flaconi cilindrici, specifico per l'ambiente farmaceutico e concepito secondo le linee guida GMP |
A titolo di esempio, un sistema per l’etichettatura di flaconi cilindrici “full optional” e con nuovo design più farma, nonché il nuovo sfogliatore con motorizzazione passo-passo.
Sistema 9 Light per l’etichettatura di prodotti stesi che include la funzione di applicazione antitaccheggio. |
Ma alla fiera tedesca, Etipack porterà anche le soluzioni classiche per altri settori, tra cui un’etichettatrice automatica sopra/sotto per vaschette, e alcuni best seller tra gli sfogliatori e i pick & place, che vengono prodotti a Soncino (CR).
Per quanto riguarda il Cosmopack di Bologna, sarà esposto un sistema di etichettatura fronte e retro per flaconi e, ancora, una macchina automatica per l’applicazione di etichette (antitaccheggio) sul flap aperto di astucci stesi.
E Parretti conclude: «Un bell’impegno, che testimonia la nostra capacità di essere propositivi e competitivi, forti delle competenze costruite in azienda in questi anni, dell’impegno e della voglia di lavorare insieme con l’obiettivo di crescere. Abbiamo figure di valore a tutti i livelli e questa è la nostra vera forza».