Riaffermare il valore della plastica con “Are You R”

Un sito web in sette lingue e una community di decine di migliaia di utenti: un progetto di divulgazione e comunicazione sta correndo sul web.

La Plastica è il male assoluto? Sembra questa l’idea che ha guidato per anni le campagne di comunicazione a matrice ambientale.

Un’idea rivoluzionata dall’insorgere della pandemia, quando la plastica si è rivelata indispensabile: per proteggere gli alimenti, per ridurre gli sprechi, per garantire l’integrità dei farmaci, per garantire la sicurezza delle persone in ambito sanitario e nella vita di tutti i giorni. Alla consapevolezza manca però un aspetto essenziale: cioè l’elevata riciclabilità della plastica, che garantisce una circolarità ben maggiore di tanti materiali ritenuti più green. Riflessioni che il progetto europeo “Are you R” mira a diffondere tra i consumatori, ponendo l’accento sull’importanza del riciclo della plastica, che non inquina in quanto materiale ma se non adeguatamente conferita e instradata verso le molte opportunità di riciclo offerte.

Social media per l’ambiente

Secondo “Are You R”, che parla al pubblico con un sito web multilingua e una community Facebook da quasi 40.000 follower solo in Italia, la plastica è ovunque attorno a noi e ha assunto nel tempo un’importanza primaria al punto da essere difficilmente sostituibile, se non altro perché semplifica e spesso protegge lo stile di vita di tutti i giorni.

“Are you R” nasce per volontà di alcune aziende italiane del settore e dell’Associazione dei Riciclatori Europei (PRE) che, attraverso una serie di contenuti dedicati alla tecnologia, all’economia e allo stile di vita, puntano a raccontare l’evoluzione dei materiali plastici e il loro riuso. I canali media sono quindi indispensabili per diffondere consapevolezza sul valore di questo materiale di consumo, rafforzando l’idea che i rifiuti plastici, se correttamente conferiti e riciclati, rappresentano un’importante risorsa per realizzare grandi quantità di prodotti, limitando l’utilizzo di risorse primarie, di energia e incentivando l’economia circolare.

Ne è convinta Erica Canaia, tra i fondatori del progetto e Director Commercial Sales di Fimic srl, azienda specializzata nello sviluppo di tecnologia meccanica per l’industria del riciclo della plastica.

«L’idea nasce dalla necessità di creare un network di produttori capaci di spiegare il valore del materiale superando i messaggi scorretti di questi anni, che hanno criminalizzato la plastica» esordisce Canaia. «Abbiamo quindi creato un sito internet dove vengono date risposte in 7 lingue diverse e una community che complessivamente arriva a 70.000 persone distribuite sui vari profili internazionali. L’obiettivo è che il comparto si coinvolga attivamente in un progetto di divulgazione che sostenga il sistema in tutta la filiera, dalla produzione al riciclo, recependo il valore di una comunicazione di settore a sostegno della plastica come materiale circolare, riciclabile e sostenibile, naturalmente se correttamente conferito».



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