Autonomi e verticalizzati in tutte le fasi della supply chain
Produzione garantita e sicura, con soddisfazione
Marco Torta, Arcoplastica (Andezeno, TO), realtà di primo piano nel settore delle materie plastiche termoformate ed estruse.
«Non abbiamo mai interrotto l’attività, per garantire la continuità operativa dei nostri clienti quasi tutti impegnati nel comparto food, e coscienti della responsabilità nel mantenere attiva la filiera» commenta Marco Torta, che sintetizza quanto fatto in azienda.
«Fortunatamente siamo riusciti a reperire mascherine e gel igienizzante già ai primi di marzo, il che ci ha consentito di attuare da subito il distanziamento tra le maestranze e rispettare le indicazioni, recepite poi nei vari DCPM.
Oltre a produrre nel rispetto delle regole, abbiamo quindi garantito da subito la salute dei nostri dipendenti, per i quali abbiamo anche attivato un’assicurazione. Stiamo inoltre studiando un premio da erogare in welfare ai lavoratori che, nel periodo di marzo- aprile, ci hanno sostenuto, permettendoci di non fermare gli impianti.
Per il momento, non abbiamo avuto la necessità di attivare ammortizzatori sociali ma siamo invece riscorsi, ove possibile, allo smart working, coinvolgendo in particolare i comparti commerciale, contabilità e amministrazione (circa il 70 % del personale).
Quando sarà possibile, prevediamo comunque un graduale ritorno al normale orario in azienda: riteniamo infatti che, per la nostra realtà, la forma lavorativa “tradizionale” sia più efficiente ed efficace.
Anche in relazione al reperimento della materia prima, abbiamo reagito con prontezza fin dalle prime avvisaglie dell’emergenza: sempre a marzo abbiamo infatti deciso acquisiti massici di materiale, in gran parte proveniente dall’estero, che ci hanno garantito la piena operatività».
Scelte e investimenti tecnologici intrapresi in passato si sono del resto rivelati utili a fronteggiare la situazione.
Ne è convinto Torta, che precisa: «La scelta aziendale di essere il più possibile “autonomi” e verticalizzati in tutte le fasi della supply chain, ci ha permesso di non subire ritardi e di non venire troppo penalizzati in questo periodo di difficoltà. Abbiamo tre estrusori con i quali produciamo internamente PETPP- PS-PLA e 19 linee di termoformatura, con cui trasformiamo il prodotto finito partendo dalla materia realizzata con i nostri estrusori.
Tutte le attrezzature sono nuove e all’avanguardia, in linea con la “filosofia” I4.0: e questo ha reso possibile risolvere molto rapidamente (tramite telediagnosi) alcune problematiche, evitando lo spostamento di tecnici, peraltro impossibile in questo momento storico».
Sebbene sia ancora difficile fare una valutazione obiettiva dell’andamento di questi mesi, Torta esprime un cauto ottimismo: «Per certo, abbiamo registrato un importante calo di fatturato nel comparto tecnico, ma è realistico pensare che sia dipeso dalle gravi difficoltà dell’intero settore più che a una perdita di quota di mercato di Arcoplastica. Fortunatamente il comparto tecnico incide solo per circa il 10% sul fatturato dell’azienda, mentre il restante 90% è legato alla filiera food, dove le perdite sono state più contenute. Stante così le cose, non riusciremo con tutta probabilità a eguagliare il fatturato del 2019, eppure ci riteniamo fortunati, perché operiamo in un settore che non si è fermato.
E poi, possiamo guardare al futuro con una fiducia diversa, innescata dalla consapevolezza che la percezione del packaging in plastica si è completamente rivalutata, passando da articolo “demonizzato” a mezzo igienico, leggero e sicuro, che ha permesso di non fermare la catena degli approvvigionamenti alimentari nel periodo più tragico della pandemia».