'La Distribuzione Automatica': guida pratica di un canale

Il nuovo volume della collana Le Bussole di Confcommercio, 'La Distribuzione Automatica', è concepito per aiutare le imprese associate a orientarsi nel settore vending, e a gestire al meglio gli elementi che incidono sulla redditività del business.

Dal marketing mix che definisce il posizionamento sul mercato (e quindi location, target, gamma di prodotti offerti, marginalità...), alla tipologia di istallazione e alle soluzioni tecnologiche integrate che facilitano una migliore interazione con il cliente, come è ormai consuetudine nella filosofia delle Bussole, particolare attenzione è dedicata all'analisi dei trend più attuali e alle esigenze di consumo nel settore, corredati da esempi e case history nazionali ed esteri da cui trarre ispirazione.

Un settore in crescita
In questi ultimi anni la distribuzione automatica ha progressivamente aumentato la sua sfera di attività. Il settore vending si configura, infatti, sia come business a sé, in diverse location, ampliando gamma e tipologia di prodotti offerti (non solo food), sia come canale di business complementare al negozio tradizionale, completando l’offerta del canale fisico e offrendo numerosi vantaggi in materia di assortimento di prodotti, fidelizzazione al marchio, efficienza organizzativa e miglioramento dell'esperienza di acquisto per il cliente.
Inoltre, oggi, grazie all’integrazione con internet e con i moderni device digitali, la vending machine si sta progressivamente trasformando da semplice strumento di erogazione di un prodotto, a touch point informativo e di servizio, in grado di personalizzare l’offerta in base ai nuovi trend di consumo, rivolgendosi a una clientela sempre più attenta allo stile di vita sano, alle tematiche ambientali e di sostenibilità.
Per questi motivi è sempre più frequente trovare il distributore automatico integrato nei negozi tradizionali: dall' abbigliamento, all'elettronica di consumo, ai fiori, al beauty e profumeria, fino ai casi, più particolari, di vendita di lampadine e opere d’arte.
Identificare quindi il distributore automatico, come spesso accade, con il termine di  “macchinetta” del caffè è assolutamente riduttivo. In realtà questo termine racchiude in sé una complessa organizzazione imprenditoriale che unisce professionalità, modelli di business, soluzioni tecnologiche e innovazioni.

Qualche dato
Se si osserva il mercato dalla prospettiva del consumatore, emergono dati importanti: l’ultima indagine Confida rileva infatti che il 52% dei consumatori italiani, nella fascia di età fra i 16 e i 65 anni, dichiara di avere utilizzato almeno una volta un distributore automatico nel corso dell’ultimo anno.
Le principali ragioni di acquisto da un distributore automatico sono da ricercare nella comodità e rapidità di accesso al canale, che quasi sempre asseconda un consumo di impulso, e nel risparmio. Infatti nessun altro canale è così presente, a livello capillare, sul territorio. Il che è determinante soprattutto per l’acquisto di acqua e caffè: i prodotti più consumati. Il 77% degli intervistati si dichiara soddisfatto dal consumo al distributore automatico e i consumatori che manifestano un più elevato indice di gradimento sono quelli che lo usano quotidianamente, questo significa che più si utilizzano i distributori automatici, e quindi li si conosce, più si è soddisfatti.
Nel corso dell’indagine è emerso che quasi la metà di chi utilizza le vending machine è piuttosto attento all'alimentazione sana: il 46% ricerca per sé cibi salutari e persegue uno stile di vita equilibrato.
In riferimento ai luoghi di consumo, l’utenza prevalente è quella ‘residenziale’, ovvero di soggetti che trascorrono molte ore al giorno nel proprio luogo di lavoro (ufficio, fabbrica) o presso scuole (istituti superiori, università): per questi consumatori possiamo supporre che la distribuzione automatica rappresenti una modalità affermatasi, in prima istanza, nelle abitudini di consumo fuori casa.

 

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