L’asettico visto da vicino
Marchesini Group convoca gli stati generali del confezionamento asettico a Monteriggioni nella sede della Corima: un live show per anticipare prodotti e strategie di un settore che non conosce crisi.
Quasi cento anni fa, Achille Sclavo, un luminare nel campo dell’igiene e profilassi, fondò nella sua casa di campagna alle porte di Siena l’Istituto Siero e Vaccino Produttore, dando così vita alla prima impresa legata all’indotto universitario. Da allora, la provincia della città del Palio, si trasforma un po’ alla volta in una piccola ma significativa enclave d’eccellenza per tutta l’industria farmaceutica ad alta specializzazione. Un tratto distintivo del territorio che non passa inosservato alle valutazioni degli uomini di Marchesini Group che, nel 2003, mettono a segno l’acquisizione di Corima.
In meno di dieci anni l’azienda si impone all’attenzione del mercato mondiale come produttore di macchine per il confezionamento di farmaci in fiale e siringhe pre-riempite, per arrivare ora a proporsi come fornitore di linee per il confezionamento asettico di prodotti iniettabili in flaconi: un traguardo di tutto rispetto, come sottolineato dal presidente di Corima, Aroldo Cappelletti.
«Per realizzare l’Aseptic live show in Corima, nonché il Track and Trace Seminar a Pianoro, abbiamo impiegato poco più di cinque settimane e i risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative» racconta visibilmente soddisfatta Valentina Marchesini. E, a conferma di quanto dichiara la responsabile comunicazione del Gruppo, il tono internazionale che ha caratterizzato l’evento di Monteriggioni era evidente. Per una settimana, oltre venti delegazioni provenienti da tutto il mondo hanno potuto infatti constatare come lavora uno dei top player mondiali del packaging asettico.
Macchine, tecnologia, mercato
L’interesse del pubblico si è concentrato sia su linee che sulle soluzioni stand-alone per il confezionamento di flaconi, fiale e siringhe esposte alla kermesse.
Tra queste, le più apprezzate sono state la linea in isotecnia per prodotti oncologici potenti sia liofilizzati che liquidi, che confeziona fino a 24 mila pezzi al minuto, e la linea flaconi realizzata per un cliente canadese, formata dalla washing machine WR24, dal tunnel di depirogenazione Depyr601 e dalla riempitrice e ghieratrice Stery Capsy.
In funzione anche la linea fiale, progettata per un cliente serbo, formata dalla lavatrice a ultrasuoni WR24 US, dal tunnel Depyr601 e dalla riempitrice RSF24 + LAF e alcune linee siringhe assemblate per clienti italiani, cinesi e thailandesi, tra cui quella per il riempimento di siringhe contenenti acido ialuronico.
Un’esperienza ricca di suggestioni, dunque, non solo per le soluzioni tecniche dei prodotti ma anche per le incoraggianti prospettive di un mercato che non sembra conoscere battute d’arresto.
Entrando nel merito, Maurizio Marchesini, CEO del gruppo, ha voluto sottolineare le prospettive di crescita per il settore, senza nascondere un sano ottimismo.
«Abbiamo dinnanzi a noi una domanda in crescita. La forte richiesta di farmaci proveniente dall’Est, in particolare dalla Cina, spinge verso l’alto gli ordinativi dei preparati salva vita e anti tumorali. Due tipologie di farmaco che, per antonomasia, richiedono protocolli asettici di confezionamento. La prossima frontiera - precisa Marchesini - sarà quella di farmaci iniettabili a misura di paziente, piuttosto che di malattia.
A questo va poi aggiunta la vivacità del settore cosmetico farmaceutico, in relazione alle applicazioni dell’acido ialuronico. Precisione, flessibilità e tracciabilità saranno quindi i termini qualitativi da cui non sarà possibile prescindere. La nostra esperienza consolidata oggi è sotto gli occhi di tutti: oltre quarant’anni di attività in un mercato regolato da norme rigidissime sono la riprova di una reputazione costruita sugli investimenti che la nostra azienda ha destinato in questi anni alla ricerca tecnologica».
Inoltre Marchesini ha confermato l’investimento di ulteriori 15 milioni di euro per un nuovo impianto da 12 mila metri quadri a Carpi, dove è concentrata la produzione di macchine per i blister.
Prospettive di crescita significative, quindi, che si innestano su buone previsioni per il futuro: il 2014 dovrebbe veder crescere del 12% il fatturato di 206 milioni di euro fatto registrare dal Gruppo l’anno scorso, con un incremento ordini dell’8%.
Seminario sulla tracciabilità
In contemporanea con l’Aseptic Live Show, nel quartier generale di Pianoro si è tenuto il Track and Trace Seminar, con gli interventi di alcuni tra i più noti operatori internazionali del settore. Durante gli otto workshop in tre lingue, a cui hanno preso parte clienti da tutto il mondo giunti in Italia soprattutto da Inghilterra, Russia e Pacific Asia si è fatto il punto sulle norme al momento in vigore in merito alla tracciabilità dei farmaci e alla serializzazione.
Settori in continua evoluzione in cui il marchio Marchesini Group, grazie a soluzioni personalizzate a seconda delle normative vigenti nei singoli paesi e delle diverse esigenze produttive dei clienti, rappresenta da sempre una garanzia di sicurezza.