Rapporto sullo stato dell’imballaggio – Maggio 2015

Osservatorio quadrimestrale della filiera dell’imballaggio. Situazione a fine maggio 2015. A cura di Plinio Iascone

In questa sede si rende uno spaccato dell’andamento dei comparti dell’industria manifatturiera dove più intenso è il consumo di imballaggi, suddivisi nelle macroaree food e non food. A seguire, la relativa evoluzione del settore imballaggi.
I quadri evolutivi dei settori manifatturieri sono invece tratti dalle analisi settoriali elaborate da associazioni di categoria o da Prometeia.

Industria alimentare (food e bevande)
Dopo tre anni di progressivo cedimento, secondo Federalimentare, il settore ha concluso il 2014 con una produzione in crescita dello 0,6%, determinata essenzialmente dalla domanda interna in area food; per quanto concerne invece l’area bevande, si è riscontrato un lieve ridimensionamento.
Prodotti ittici, i derivati dalla lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, prodotti da forno, farinacei, confetteria, tè, caffè, spezie, piatti pronti e omogeneizzati: queste le tipologie con le migliori performance. Prometeia ha fatto ipotesi evolutive moderatamente positive: +1,6% nel 2015, +1,4% nel 2016 e +1,2% medio annuo nel triennio 2017/2019. A guidare lo sviluppo saranno essenzialmente le esportazioni, ma è previsto un recupero tendenziale anche della domanda interna: +1,7% nel 2015, +1,2% nel 2016 e +1% medio annuo nel triennio 2017/2019.

Farmaci
Per il 2014, le analisi di Prometeia indicano una produzione in aumento dell’1,1%. Va sottolineato al riguardo che, anche in un contesto congiunturale negativo, la domanda interna (derivata essenzialmente dal progressivo invecchiamento della popolazione e dalla sempre maggiore attenzione alla prevenzione) ha continuato a crescere, seppur a tassi più contenuti rispetto al passato (+1,1%). Le previsioni 2015 parlano di un +1,8%, di un +2% per il 2016, mentre nel triennio 2017/2019 lo sviluppo dovrebbe posizionarsi all’1,6% medio annuo.
La crescita produttiva deriva essenzialmente dal trend positivo delle esportazioni (+10% nel 2014), di cui si prospetta uno sviluppo del 3% medio annuo nel quinquennio 2015/2019. La domanda interna presenta invece un trend evolutivo più contenuto ma costante: 0,3% nel 2014, 1,7% nel 2015 e nel quadriennio 2015/2019 uno sviluppo dell’1,4% medio annuo.

Sistema moda
Nel 2014, il settore è tornato a esprimere un trend evolutivo positivo (dati Prometeia): produzione in recupero dell’1,8% al traino delle esportazioni, inversione di tendenza della domanda interna (+0,7%), in crescita l’import.
Le prospettive di medio termine per l’industria italiana della moda mantengono un’intonazione sostanzialmente positiva sia per il 2015 che per il triennio 2017/2019: a guidare lo sviluppo saranno in particolare le esportazioni, non senza il contributo di una domanda interna più forte.
 
Cosmesi e profumeria

Sulla base dell’analisi periodica elaborata da Cosmetica Italia, nel 2014 il settore ha segnato una crescita produttiva dell’1,7%, grazie all’andamento positivo delle esportazioni (+7%). Per la seconda volta, il mercato interno ha invece concluso l’anno in lieve flessione.
Buone le previsioni per il 2015, con un’ulteriore crescita della produzione guidata dall’export ma anche da una certa ripresa della domanda interna.

Mobili e arredamento
Grazie alla ripresa nell’ultimo trimestre 2014, l’industria del mobile è tornata a esprimere un incremento produttivo dello 0,3% (fino all’autunno, Prometeia prospettava un’ulteriore flessione dello 0,6%). La correzione “in corso d’opera” è derivata dallo sviluppo delle esportazioni, che hanno chiuso l’anno al +1,8%. In ulteriore calo, per contro, la domanda interna (-0,3%).
Sia nel 2015 che nel triennio 2017/2019 questa ripresa dovrebbe consolidarsi, grazie essenzialmente alle esportazioni ma anche alla migliore domanda interna.

Prodotti chimici
Dai dati Federchimica emerge che, dopo un triennio decisamente negativo, il settore della chimica italiana ha concluso il 2014 con una produzione in crescita dello 0,8%, al traino delle esportazioni (+2,8%). Per contro, la domanda interna è stata sostanzialmente stabile sui bassi valori del 2013.
Sempre secondo Federchimica, la ripresa dovrebbe proseguire nel 2015: produzione al +1,4%, guidata da un rafforzamento delle esportazioni (+3,2%) ma anche da una domanda interna che, dopo due anni di flessione, sarebbe in crescita dell’1,3%. Anche le importazioni tenderanno a crescere (+2,5%).
Lo sviluppo dell’industria chimica italiana sarà sempre più legato all’incremento delle esportazioni di prodotti a elevato contenuto tecnologico.

Meccanica
Attività produttiva ancora cedente nel 2014, secondo Prometeia, a seguito di un arretramento sia della domanda interna sia dell’export. Positive, per contro,
le prospettive evolutive per il 2015: produzione al +2,3%, esportazioni al +3,2% e importazioni al +3,3%, con una domanda interna al +1,8%, dopo un biennio di recessione.
La progressiva ripresa della produzione dovrebbe proseguire sia nel 2016 che nel triennio 2017/2019, guidata dalla domanda interna e dall’export.

Elettrodomestici
Nel corso del 2014, secondo quanto messo a punto da Prometeia, la produzione del settore ha iniziato a mostrare i primi segnali di ripresa (+3,4%), guidata dal +2,3% delle esportazioni.
E se la domanda interna, per contro, ha continuato a evidenziare cedimenti, le importazioni sono risultate nettamente in crescita (+8,5%).
Le prospettive evolutive per il 2015 e sino al 2019 sono orientate a una lenta ripresa della domanda interna dell’1,2% medio annuo.
Si ipotizza uno sviluppo progressivo delle esportazioni:+2,6% nel 2015, +2,5% nel 2016 e +2,9% m.a. nel triennio 2017/2019.
Anche per la produzione si prevede una ripresa, sebbene a tassi decisamente contenuti, sorretta solo dalle esportazioni, poiché la crescita della domanda interna deriverà essenzialmente da prodotti importati.

Materiali edili
È continuata anche nel 2014 la lunga fase recessiva del settore dell’edilizia,
che ha ovviamente coinvolto i materiali da costruzione (cemento, calcestruzzo, mattoni, tondo in acciaio per cemento armato ecc.).
Negli ultimi sei anni la flessione dell’attività produttiva del comparto è stata del 26% (ma negli anni precedenti il trend non era certo soddisfacente).
A partire dal 2015, secondo le analisi effettuate da Prometeia, l’attività settoriale e quella dei materiali destinati alle costruzioni è attesa in graduale recupero, sebbene a tassi di crescita moderati. Per gli anni successivi sono previsti i seguenti tassi evolutivi dei materiali per costruzioni edili:+1,5% nel 2016 e +1,8% medio annuo per il triennio 2017/2019.

I dati utilizzati per l’elaborazione del report sono tratti dalla banca dati dell’Istituto Italiano Imballaggio.

Il quadro economico generale
Secondo Confindustria, l’economia italiana va meglio del previsto. Nei primi tre mesi del 2015, il PIL ha segnato un +0,3% (primo incremento dal terzo trimestre del 2013), con una proiezione possibile al +0,2% per l’anno in corso. Anche la produzione industriale avrebbe concluso il primo semestre con un incremento dello 0,8%. Da settembre 2014 (quando la produzione industriale ha raggiunto i livelli più bassi da aprile 2009) a marzo 2015 è salita dell’1,4%, pur con ampie oscillazioni. Il 2015 potrebbe quindi concludersi con un +1,8 - 2%.
Anche per Prometeia l’economia italiana sembra avere concluso la lunga fase recessiva (dieci trimestri di calo), come certificato dai dati sull’evoluzione del PIL. Dopo la recessione, infatti, l’attività manifatturiera ha concluso il 2014 con un +0,6% grazie alla ripresa nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno e tanto le esportazioni quanto le importazioni sono cresciute, rispettivamente dell’1,2% e del 2,3%. La domanda interna ha segnato un recupero dello 0,2%.
Ricordiamo che il periodo recessivo durato 6 anni della produzione manifatturiera è stato determinato essenzialmente dalla crisi della domanda interna ma, in parte, anche dalle esportazioni che, in alcuni anni, hanno segnato delle flessioni.
Sempre secondo Prometeia, le aspettative evolutive dell’industria manifatturiera italiana sono moderatamente positive ma in progressivo recupero: produzione +1,8% nel 2015, +2,1% nel 2016 e 2% medio annuo nel triennio 2017/2019.
A guidare la ripresa sarà, in particolare, l’export: +3,4% nel 2015, +3,5% nel 2016 e 3,1% medio anno nel triennio 2017/2019.
Anche l’import viene ipotizzato in crescita: +2,9% e +3,3%, rispettivamente nel 2015 e 2016, con un +3,1% medio annuo nel triennio 2017/2019.
Attese di crescita pure per il consumo interno: +1,7% nel 2015 e 1,9% nel 2016, +2,5% medio annuo nel triennio 2017/2019.
È importante tenere presente che, nelle ipotesi evolutive oltre il 2016, l’attività manifatturiera dipenderà in larga misura dalla crescita delle esportazioni poiché la domanda interna crescerà, ma a tassi più contenuti.

Il settore degli imballaggi
Il 2014 “dovrebbe” essersi concluso con un lieve incremento della produzione dell’1,7% in termini quantitativi, dopo il progressivo trend recessivo dal 2011 al 2013. Il condizionale è ancora d’obbligo al momento in cui scriviamo: i dati saranno considerati definitivi solo dopo la pubblicazione di “Imballaggio in cifre” da parte dell’Istituto Italiano imballaggio, prevista a fine luglio 2015.

Analizzando il trend evolutivo del settore imballaggi, la lieve ripresa è riconducibile, per la maggioranza dei comparti, alla crescita del bimestre novembre/dicembre.
La positiva inversione di tendenza è derivata essenzialmente dalla crescita della domanda interna, determinata però dal sensibile sviluppo delle importazioni (+9,7%). Le esportazioni, per contro, hanno segnato una lieve flessione (-1,5%).
I dati di produzione di tutte le filiere dell’imballaggio testimoniano una crescita generalizzata: +3% gli imballaggi d’acciaio; +6,6% gli imballi di alluminio; +2,2% i cellulosici; +3% i poliaccoppiati rigidi; +1% gli imballaggi plastici; +3,9% i poliaccoppiati flessibili da converter; +0,9% gli imballaggi di vetro; +1,8% quelli di legno.
Il fatturato del settore imballaggio, sempre stando a un primo consuntivo, ha segnato un incremento del 3,8%: si ritiene che il risultato sia attendibile, considerata la sostanziale stabilità delle materie prime. Le previsioni evolutive per il 2015 sono orientate a un lento ma progressivo incremento produttivo, guidato sia dalla domanda interna in ripresa sia dall’export. 


(*) L’analisi si riferisce agli imballaggi vuoti (produzione di vuoti - esportazione di vuoti + importazione di vuoti = consumo apparente di vuoti). Il calcolo dell’immesso al consumo (ai fini Conai) si ottiene partendo dal consumo apparente di vuoti, da cui si sottraggono le esportazioni di imballaggi pieni di merci e si sommano le importazioni di imballaggi pieni di merci.

 

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