Cosa si aspettano gli Europei dall’imballaggio?
Ce lo spiega un sondaggio europeo commissionato dal salone All4Pack Paris e realizzato da ObSoCo.
Manca poco più di un mese all’apertura di All4Pack, la fiera di riferimento per l’area Emea organizzata da Comexposium (14-17 novembre, Parigi), che unifica l’offerta tecnologica di Emballage e Manutention radunando in un’unica vetrina globale soluzioni allo stato dell’arte di imballaggio, processo, sistemi di stampa, handling, logistica e fine linea.
In attesa della fiera, Comexposium ha rafforzato il proprio impegno nel restituire una fotografia a tutto campo di una filiera complessa e in evoluzione, studiandone i trend emergenti e le aspettative degli acquirenti.
Tra i contenuti più interessanti divulgati di recente, riportiamo, in sintesi, i risultati di un sondaggio esclusivo commissionato ad ObSoCo, che indaga le aspettative dei consumatori europei nei confronti de “l’esperienza imballaggio”, considerata nei suoi aspetti funzionali ed emozionali.
I quesiti proposti vertono su cinque ambiti: gli imballaggi connessi e intelligenti, gli imballaggi per l’e-commerce, le informazioni veicolate dalla confezione, il cosiddetto “effetto wow” associato alla personalizzazione o alle tirature limitate.
I risultati dell’indagine, condotta nel mese di maggio 2016 in 4 paesi chiave (Francia, Germania, Italia e Spagna) dimostrano come le aspettative sull’imballaggio, a livello di design, impatto emotivo e informazioni veicolate, divergono in base alla nazionalità e all’età anagrafica degli intervistati.
“Utile” per i Francesi, “eco-friendly” per i Tedeschi
Il sondaggio rivela che se i Francesi sono i più scettici nei confronti della componente innovativa dell’ “esperienza-imballaggio”, sono invece i più propensi a considerare il packaging come fonte di informazioni utili. Mostrano, quindi, un approccio essenzialmente pragmatico, in cui la dimensione economica è un parametro importante.
• Il 32% dei Francesi vede l’imballaggio principalmente come «una fonte d’informazione sui prodotti».
• Per il 18% di loro l’imballaggio consente «di acquistare la giusta dose» del prodotto.
I Tedeschi, invece, si dimostrano i più attenti all’impatto ambientale:
• Nell’ambito specifico dell’e-commerce, il 33% dei Tedeschi intervistati preferisce un «packaging leggero», in grado di ridurre il volumi degli scarti.
• Per il 29% di loro l’imballaggio deve essere «riciclabile» o «riutilizzabile».
Per Italiani e Spagnoli un imballaggio “dei desideri”
Rispetto a Francesi e Tedeschi, gli Italiani e gli Spagnoli sono molto più sensibili al valore del packaging come “esperienza”.
• Per il 75% degli Spagnoli ed il 66% degli Italiani l’imballaggio connesso costituisce un «autentico progresso».
• Su una scala da 0 a 10, gli Spagnoli accordano 6,5 punti all’effetto «wow» che procura un imballaggio personalizzato, mentre gli Italiani 5,1; in entrambi i casi il risultato è significativamente maggiore rispetto al punteggio medio totale (4,8).
Packaging “generazionale”
Anche l’età anagrafica dei consumatori sembra influenzare il loro rapporto con l’imballaggio. In tutti e quattro i paesi, gli intervistati più giovani (dai 18-24 anni), sono i più entusiasti nei confronti del packaging “connesso”, considerato come “un progresso” tanto in termini sicurezza del prodotto quanto di riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, per questo segmento di popolazione, innovare è essenziale.
• Il 71% dei giovani ritiene che gli imballaggi connessi rappresentino un «autentico progresso» (vs. il 57% dell’intero campione).
• Il 36% degli intervistati nella stessa fascia privilegia, nel quadro dell’e-commerce, un imballaggio «leggero che riduca i volumi degli scarti connessi all’imballaggio» (vs. il 28% dell’intero campione).
Per le generazioni più mature (tra i 55-70 anni),invece, l’imballaggio ideale deve essere sostenibile, garantire solidità e protezione del contenuto, essere riutilizzabile o riciclablie alla fine del suo ciclo di vita.
• Il 37% della fascia 55-70 anni considera l’imballaggio in primo luogo come «garanzia di protezione dei prodotti».
• Il 32% della fascia 55-70 anni privilegia, nell’ambito dell’e-commerce, un imballaggio «che sia possibile riutilizzare o riciclare».