Servotecnica Award - Gli studenti sognano un motore elettrico?*

La risposta alla domanda espressa nel titolo è un “si” convinto. Luciana Guidotti

Lo abbiamo capito assistendo alla premiazione di sette opere, realizzate dagli  studenti del 3° e 4° anno di un liceo artistico lombardo, che proprio intorno al concetto di “motore elettrico” hanno lavorato per realizzare lavori di segno molto diverso tra loro: tratti futuristici o neoclassici, visioni di città avveniristiche stemperate in colori pastello, una ricerca sospesa fra passato e presente, che si è spinta fino ai manga giapponesi o ai mandala tibetani...

Tutto è nato da una bella iniziativa, che ha visto in campo due soggetti molto diversi tra loro eppure, in questo frangente, complementari: da un parte la società Servotecnica e la sua esperienza trentennale nel campo dell’automazione industriale, dall’altra l’istituto IPSIA Meroni di Lissone.  
Accomunate da un forte senso di appartenenza al territorio lombardo, le due realtà hanno dato vita a un vivace progetto culturale e didattico sfociato in un contest, che ha messo in luce l’impegno dei giovani studenti e dell’intera struttura scolastica. Ma non solo.
Colpisce infatti che tutti gli attori coinvolti - industria, scuola, studenti - abbiano accettato la sfida a uscire dagli schemi, in un gioco intellettuale tanto più provocatorio proprio perché lontano dai paradigmi abituali.
Con una soddisfazione in più: aver valorizzato un modus operandi che si è espresso in un impegno collettivo, messaggio inequivocabile agli studenti di oggi e futuri lavoratori.
 
I primi tre classificati

* Il titolo fa bonariamente - ma con il massimo rispetto - riferimento al celebre romanzo del 1968 di Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep?”, da cui è tratto un caposaldo della cinematografia contemporanea: Blade Runner, diretto da Ridley Scott nel 1982.

Le ragioni di un concorso
Il ruolo dell’industria. Come ha spiegato Sabrina Bistoletti (marketing Servotecnica): «Il nostro “Award” nasce da un’idea della proprietà, che aveva il desiderio di rendere la sede della società di Nova Milanese sempre più accogliente… sempre più “casa”, insomma.
Abbiamo quindi accolto con piacere la proposta di Umberto Cifarelli (architetto nonché membro del consiglio di istituto dell’IPSIA Meroni), che ci ha suggerito di coinvolgere i ragazzi della scuola nella realizzazione di opere d’arte che avrebbero potuto rendere unici i nostri locali.
Dopo aver pensato al tema da svolgere, ovviamente attinente alla nostra sfera di azione, abbiamo fornito agli studenti qualche pezzo da studiare o, addirittura, da inserire materialmente nelle composizioni: a loro restava il compito di mettere in azione estro artistico e creatività per interpretare il concetto di “motore elettrico.
E i risultati - afferma con assoluta sincerità Bistoletti - ci hanno davvero stupito, tanto che la giuria ristretta incaricata di selezionare i vincitori non ha avuto cuore di farlo.
Abbiamo allora deciso di coinvolgere tutto il personale Servotecnica, chiamato a esprimere un giudizio sulle 12 opere realizzate dai ragazzi e scegliere i 7 progetti da premiare. Così siamo arrivati al 26 settembre, giorno della consegna agli studenti dei premi in denaro e degli attestati, con qualche rincrescimento per non aver potuto ricompensare tutti i partecipanti per l’entusiasmo e l’interesse dimostrato sul campo e per le idee che ci hanno regalato».

Dal quarto al settimo premio

Il ruolo della scuola. «Non siamo nuovi a questo tipo di attività, dato che, da sempre, promuoviamo le competenze dell’Ipsia sul territorio aderendo a progetti di alternanza scuola-lavoro e partecipando anche a concorsi nazionali e internazionali» ha sottolineato il dirigente scolastico dell’istituto, Carmelo Catalano. E porta un esempio di prestigio: «Il logo scelto per rappresentare il semestre di Presidenza italiana dell’UE - una rondine stilizzata con i colori dell’Europa e dell’Italia - è stato creato dai nostri studenti, che hanno vinto il contest “La mia Europa è…” promosso dal Governo e che ha coinvolto oltre 600 istituti».
Entra invece nel merito della premio promosso da Servotecnica, il professor Daniele Gatti, che ha curato il progetto fin dalle fasi iniziali. «I lavori - spiega - sono stati eseguiti nell’ambito del liceo artistico, con indirizzo “design, curvatura, legno e arredo”, ed è stata un’occasione per uscire delle specificità proprie dell’indirizzo.
Con le due classi coinvolte abbiamo analizzato il problema, facendo anzitutto delle ricerche sul motore elettrico e ragionando sulle connessioni con l’evoluzione tecnologica tout court, tema di per sé estremamente complesso. I ragazzi hanno quindi dato risposte individuali e, collettivamente, hanno scelto le proposte migliori dal punto di vista concettuale, per poi svilupparle dal punto di vista grafico e creativo. Suddivisi in gruppi di lavoro guidati da un “capo progetto” (l’ideatore del concetto prescelto), sono stati poi sostenuti dagli insegnanti e dai supervisori di laboratorio nelle fasi di realizzazione».        

Chi ha fatto cosa
● Attiva dal 1980 nel settore dell’automazione e del motion control, Servotecnica propone al mercato italiano prodotti unici, basati su tecnologie allo stato dell’arte, sviluppate da produttori leader a livello mondiale. Offre servizi e soluzioni a tutto campo: dalla scelta del prodotto, allo sviluppo del software fino alla proposta più adatta alle specifiche applicazioni.
● L’IPSIA Meroni di Lissone (MB) è una scuola dove si impara il “made in Italy”, quello “vero”, fatto di cura per il dettaglio e di creatività, di competenze e abilità manuali: mix fondamentale in vista di uno sbocco nel mondo del lavoro. Nato come istituto professionale per la lavorazione del legno - ma oggi ospita anche il liceo artistico e un istituto tecnico grafico - vive dal 1870 nel distretto lombardo votato alla produzione di arredi. Le attività didattiche in aula si completano nei laboratori, forniti di attrezzature allo stato dell’arte.
        

 

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